Turno di notte
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: 100x100 :: 100x100 2024 :: 100 racconti
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Turno di notte
Regina mi chiama in disparte: «È il tuo primo turno di notte?»
Io felice: «Sì!» È il lavoro dei miei sogni.
Mi tiene le mani. «Non prenderla sul personale.»
Non capisco e mi porta in area macchinette.
Il cuore esplode quando qualcuno mi abbassa i pantaloni; vorrei reagire ma lei mi stringe i polsi. Manca il fiato mentre mani schiaffeggiano le mie chiappe al suono di «Benvenuta!»
Io basita e incazzata; lei tiene gli occhi abbassati. «Per favore, ho il mutuo da pagare.»
Risate intorno a noi. «Dai, Regina; manchi solo tu.»
Il suo tocco delicato brucia più degli altri. «Benvenuta.»
Mi ricompongo e mando giù in silenzio.
Different Staff- Admin
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Re: Turno di notte
Ciao autore, ho voluto iniziare dal tuo 100 perché il titolo mi ricordava un vecchio racconto di King (secondo turno di notte). Non ho ritrovato le pagine angoscianti di quel testo, ma devo dire che la sensazione di disagio è la stessa. Hai descritto con parole attente e chirurgiche una scena agghiacciante nella sua normalità, che non mi ha lasciato indifferente. Per me hai fatto centro, complimenti. A rileggerci!
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Turno di notte
Una sorta di nonnismo da caserma riportato su un luogo di lavoro, ho pensato a un'infermiera. Non so quanto sia realistico e credibile ma certo lascia addosso tanta tristezza e, direi, anche un forte senso di pena, non tanto nei confronti della protagonista quanto di Regina e dei/delle colleghi/e di lavoro.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Turno di notte
Somiglia a una iniziazione, amara e turpe. Lascia addosso una sensazione sgradevole e questa formula testimonia che sei bravo, autore. C'è una trasmissione che arriva pure troppo forte. Alla faccia delle cento parole.
tommybe- Maestro Jedi
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Re: Turno di notte
Qualcuno lo chiama nonnismo, ma barbare usanze forse è meglio. Spero non sia esperienza personale. Purtroppo quando il lavoro serve, bisogna trovare la forza di passare oltre.
Quello che sconcerta è che anche un’altra donna abbia partecipato a questa umiliazione, che forse anche lei ha subito. E chissà, forse anche lei sta al gioco perché il lavoro serve.
Per il racconto ho qualche appunto sulla punteggiatura: i punti e virgola. Se sostituiti con dei punti e magari andando a capo, le singole immagini avrebbero avuto molta più forza.
Quello che sconcerta è che anche un’altra donna abbia partecipato a questa umiliazione, che forse anche lei ha subito. E chissà, forse anche lei sta al gioco perché il lavoro serve.
Per il racconto ho qualche appunto sulla punteggiatura: i punti e virgola. Se sostituiti con dei punti e magari andando a capo, le singole immagini avrebbero avuto molta più forza.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Turno di notte
Non riesco a immaginare un luogo di lavoro, oggigiorno, dove una cosa del genere sia quantomeno "tollerata". Il racconto mi ha disturbato e quindi è un complimento riuscire a suscitare emozioni con così poche parole, ma lo trovo così tanto assurdo (per le mie personali esperienze) da non riuscire ad apprezzarlo come meriterebbe. Lo stile è comunque buono e in poche parole sei riuscito a disegnare un mondo che spero appartenga a un altro pianeta.
Stefy- Padawan
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Re: Turno di notte
Sono a disagio, quindi il testo ha fatto il suo dovere e l'autore è stato bravo nel riuscire a trasmettere in solo cento parole un disagio che mi ha sorpreso molto.
Ottimo lavoro.
Ottimo lavoro.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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A Petunia garba questo messaggio
Re: Turno di notte
Anche io mi sono trovato un po' disorientato dallo svolgimento della storia, e dalla sua (solo ipotetica) assurdità.
E' tutto molto vago, il meccanismo di questo rito di iniziazione, l'area macchinette, le altre persone che sembrano comparire dal nulla senza che la protagonista se ne avveda, ma la vaghezza è certamente dovuta alla scarsità di battute disponibili.
Tra l'altro non sono riuscito a immaginare di che lavoro possa trattarsi, specie se definito "il lavoro dei miei sogni", né il perché dell'entusiasmo della voce narrante per fare il turno di notte. Anche la domanda di Regina, che chiede se sia il suo primo turno di notte, non ha molto senso: se è stata incaricata dai colleghi di portare la malcapitata al rito, è evidente che sappia già la risposta.
Si sente l'espediente narrativo.
A parte tutto, il 100 non mi è dispiaciuto, e sono convinto che ci sia dietro una ispirazione reale, per quanto assurda sembri.
E' tutto molto vago, il meccanismo di questo rito di iniziazione, l'area macchinette, le altre persone che sembrano comparire dal nulla senza che la protagonista se ne avveda, ma la vaghezza è certamente dovuta alla scarsità di battute disponibili.
Tra l'altro non sono riuscito a immaginare di che lavoro possa trattarsi, specie se definito "il lavoro dei miei sogni", né il perché dell'entusiasmo della voce narrante per fare il turno di notte. Anche la domanda di Regina, che chiede se sia il suo primo turno di notte, non ha molto senso: se è stata incaricata dai colleghi di portare la malcapitata al rito, è evidente che sappia già la risposta.
Si sente l'espediente narrativo.
A parte tutto, il 100 non mi è dispiaciuto, e sono convinto che ci sia dietro una ispirazione reale, per quanto assurda sembri.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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Re: Turno di notte
La realtà fa la realtà e racconta la realtà.
Le cose accadono è il punto forte di questo racconto sta in quel profondo senso di disagio che prende dentro la protagonista che vorrebbe subito andar via da quel luogo ma deve restarci e quel benvenuto pesa moltissimo.
Un racconto che prende tante strade e quella principale scava in fondo all'anima e disegna realtà spesso trascurate.
Le cose accadono è il punto forte di questo racconto sta in quel profondo senso di disagio che prende dentro la protagonista che vorrebbe subito andar via da quel luogo ma deve restarci e quel benvenuto pesa moltissimo.
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Flash Gordon- Padawan
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Re: Turno di notte
Mi riporta a un fatto di cronaca. Sara Pedri, dottoressa a tutt'oggi non ritrovata che per atti di questo tipo è scomparsa nelle acque del lago S. Giustina.
Bello, chiaro, si legge bene e colpisce dritto al centro.
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Re: Turno di notte
Sono combattuto tra le sensazioni che ti lascia, disagio e umiliazione, e la realtà di una storia che vedo veramente improbabile nel mondo d'oggi.
Non avrei inserito il riferimento al mutuo da pagare; mi è risultato stonato.
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FedericoChiesa- Cavaliere Jedi
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Re: Turno di notte
È il primo cento che ho letto e l’ultimo che commento.
È scritto molto bene, oltretutto c’è anche un dialogo ben formulato cosa assai difficile da gestire con poche parole disponibili.
Credo che un tale rito d’iniziazione sia poco verosimile, però al punto in cui siamo oggi, non mi stupirei se tu mi dicessi che qualcuno ti ha raccontato di aver vissuto una simile esperienza. Complimenti per la scrittura.
È scritto molto bene, oltretutto c’è anche un dialogo ben formulato cosa assai difficile da gestire con poche parole disponibili.
Credo che un tale rito d’iniziazione sia poco verosimile, però al punto in cui siamo oggi, non mi stupirei se tu mi dicessi che qualcuno ti ha raccontato di aver vissuto una simile esperienza. Complimenti per la scrittura.
Petunia- Moderatore
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Re: Turno di notte
Ma che roba è? Non il racconto intendo dire, ma questa sorta di iniziazione che la protagonista è costretta a subire. Non capisco il collegamento con il turno di notte. Certe porcherie si fanno solo per "battezzare" quel turno particolare?
Detto questo, devo essere onesto, questo 100 non mi ha entusiasmato. La scrittura è ottima, la scena mi ha impressionato, ma tirando le somme non mi ha coinvolto più di tanto.
Grazie
Detto questo, devo essere onesto, questo 100 non mi ha entusiasmato. La scrittura è ottima, la scena mi ha impressionato, ma tirando le somme non mi ha coinvolto più di tanto.
Grazie
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"Omne tulit punctum qui miscuit utile dulci lectorem delectando pariterque monendo."
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Orazio, Ars Poetica, vv. 343-344
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Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: Turno di notte
Un passaggio di iniziazione, fastidioso retaggio che non passa mai di moda.
Si vedono bene le sensazioni provate dalle protagoniste. Creando quesi disagio anche al lettore.
Buon lavoro. Grazie
Si vedono bene le sensazioni provate dalle protagoniste. Creando quesi disagio anche al lettore.
Buon lavoro. Grazie
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CharAznable- Cavaliere Jedi
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Re: Turno di notte
Ciao Penna. Proveniendo da un ambiente militare di fine anni '70 conosco bene il nonnismo, che peraltro sia nel mentre che dopo assumendo compiti di responsabilità ho combattuto. Nel tuo c'è qualcosa di morboso e che forse accade in altri ambiti, non in quello dove ho operato. Sarò curioso, a bocce ferme, di sapere se quanto raccontato è plausibile con una storia vera. Scritto bene, fastidioso come piace a me, ciò nonostante la figura che meno mi convince è Regina. Nn è nemmeno un personaggio "falso cinico", è una donna che non può esistere. A rileggerti.
digitoergosum- Cavaliere Jedi
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Re: Turno di notte
per quanto ben scritto, non riesco ad apprezzarlo.
forse è proprio la descrizione di qanto accade, che mi disturba.
spero si tratti di pura invenzione.
forse è proprio la descrizione di qanto accade, che mi disturba.
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Re: Turno di notte
Anche io ho avvertito disagio nel leggere questo racconto, quindi è indubbio che il racconto abbia valore.
L'unica cosa è che faccio fatica a credere che episodi del genere siano ancora possibili, soprattutto oggi con la lente d'ingrandimento pronta a portare tutto all'attenzione nazionale.
E se invece la scena si svolgesse in un periodo meno "attenzionato"?
Senza andare troppo indietro nel tempo collocare il racconto anche solo a dieci anni fa me lo fa vedere in un'ottica molto più possibilista.
L'unica cosa è che faccio fatica a credere che episodi del genere siano ancora possibili, soprattutto oggi con la lente d'ingrandimento pronta a portare tutto all'attenzione nazionale.
E se invece la scena si svolgesse in un periodo meno "attenzionato"?
Senza andare troppo indietro nel tempo collocare il racconto anche solo a dieci anni fa me lo fa vedere in un'ottica molto più possibilista.
Byron.RN- Cavaliere Jedi
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Re: Turno di notte
Ciao Autor.
Certo che tocca fare per pagare il mutuo! Povera Regina! Spero che sia l’unico boccone amaro che la protagonista dovrà mandare giù (e che boccone!) perché se a ogni turno di notte succede qualcosa…
Peccato perché il lavoro le piace pure.
Buonissima prova.
Certo che tocca fare per pagare il mutuo! Povera Regina! Spero che sia l’unico boccone amaro che la protagonista dovrà mandare giù (e che boccone!) perché se a ogni turno di notte succede qualcosa…
Peccato perché il lavoro le piace pure.
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Resdei- Cavaliere Jedi
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Re: Turno di notte
Il racconto tutto sommato funziona anche se, a onor del vero, ho dovuto leggerlo due volte per capirlo bene (e questo non è un bellissimo segno). Mi ha lasciato una sensazione di disorientamento, dovuta non tanto alla tematica ma proprio al modo in cui questo racconto è scritto. Mi disturba il tempo presente dei verbi, ma capisco possa essere una questione di gusto personale. Ultima cosa: suggerisco all'autore di limare gli aggettivi qualificativi e le frasi fatte (il cuore che scoppia). Non c'è sempre bisogno di spiegare le emozioni: a volte (anzi, meglio: spesso) si può mostrarle attraverso ciò che viene raccontato.
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"Dio è morto, Marx è morto, e nemmeno io mi sento molto bene."
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Re: Turno di notte
Che cento triste! È il racconto sia di un’umiliazione che di una delusione.
Non so quanto ci possa essere di verosimile in un’iniziazione di questo tipo in campo lavorativo, perché io non mi ci sono mai trovata in mezzo né ne avevo sentito parlare prima, ma mi viene da dire che forse, in certi ambiti, possa accadere.
Comunque, non credo che all’autore interessi la verosimiglianza, credo che gli premesse dare voce a un suo vissuto emotivo, e la scena si è presentata a lui in questo modo.
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: Turno di notte
Ciao, Penna.
108 parole.
In un altro racconto ho apprezzato il coraggio di parlare degli incidenti sul lavoro, in questo tuo racconto apprezzo il coraggio di parlare delle molestie sul lavoro. Ci sono diversi modi di iniziazione per "le matricole", a volte non sono nemmeno riconosciuti come molestie pur essendole; in questo racconto hai scelto una molestia evidente che il coro dei colleghi (si lascia presupporre che siano tutti maschi a parte Regina) minimizza con le risate.
Il racconto contrasta con le sensazioni della narratrice protagonista che si vede catapultata all'improvviso dal lavoro dei sogni a quello che è per lei un incubo, con Regina l'unica che potrebbe in qualche modo difenderla ma che si trova costretta a essere complice della molestia. Ben rappresentato anche il passaggio dalla rabbia al silenzio.
Grazie e alla prossima.
108 parole.
In un altro racconto ho apprezzato il coraggio di parlare degli incidenti sul lavoro, in questo tuo racconto apprezzo il coraggio di parlare delle molestie sul lavoro. Ci sono diversi modi di iniziazione per "le matricole", a volte non sono nemmeno riconosciuti come molestie pur essendole; in questo racconto hai scelto una molestia evidente che il coro dei colleghi (si lascia presupporre che siano tutti maschi a parte Regina) minimizza con le risate.
Il racconto contrasta con le sensazioni della narratrice protagonista che si vede catapultata all'improvviso dal lavoro dei sogni a quello che è per lei un incubo, con Regina l'unica che potrebbe in qualche modo difenderla ma che si trova costretta a essere complice della molestia. Ben rappresentato anche il passaggio dalla rabbia al silenzio.
Grazie e alla prossima.
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Re: Turno di notte
Ciao Autore.
È da poco balzato agli onori della cronaca uno chef stellato che dava un benvenuto alquanto simile agli aiuto cuoco: mela in bocca, carota nel culo, legati nudi al freddo.
Non so se questo episodio ti ha ispirato, ma devo dire che mi piace sempre quando nei nostri contest trovo delle denunce sociali di qualcosa che molti di noi non conoscono, magari perché non seguono certe tematiche e quindi, legittimamente, non gli pervengono notizie del genere. Probabilmente tu hai una sensibilità più accentuata verso queste tematiche e conosci certe dinamiche, quindi hai fatto benissimo a portarcele in questo concorso sul lavoro. Davvero complimenti e grazie di cuore!
Sul 100 ho due perplessità. Cos’è l’area macchinette? Perché non capisco se sia appannaggio dei dipendenti e basta o anche degli eventuali clienti. Avrei scelto un posto preciso che non creasse questa ambiguità.
L’altro problema riguarda chi dice la frase del mutuo. Se è la protagonista, la metterei a capo. Se è Regina, la anticiperei con i due punti. Credo sia importante sapere chi dei due lo dica, perché a mio avviso cambia proprio la motivazione dietro la frase.
Una domanda mia che non c’entra niente. Che lavoro è per esserci tutta ‘sta gente in un turno di notte? Perché io l’ho immaginato tipo night club, e quindi forse non è il contesto più indicato per parlare di molestie sul lavoro. Ma solo perché l’opinione pubblica le ritiene più “tollerabili” in quanto è il contesto stesso a giustificarle, in qualche modo. Avrei scelto un contesto molto più disturbante, ecco.
È da poco balzato agli onori della cronaca uno chef stellato che dava un benvenuto alquanto simile agli aiuto cuoco: mela in bocca, carota nel culo, legati nudi al freddo.
Non so se questo episodio ti ha ispirato, ma devo dire che mi piace sempre quando nei nostri contest trovo delle denunce sociali di qualcosa che molti di noi non conoscono, magari perché non seguono certe tematiche e quindi, legittimamente, non gli pervengono notizie del genere. Probabilmente tu hai una sensibilità più accentuata verso queste tematiche e conosci certe dinamiche, quindi hai fatto benissimo a portarcele in questo concorso sul lavoro. Davvero complimenti e grazie di cuore!
Sul 100 ho due perplessità. Cos’è l’area macchinette? Perché non capisco se sia appannaggio dei dipendenti e basta o anche degli eventuali clienti. Avrei scelto un posto preciso che non creasse questa ambiguità.
L’altro problema riguarda chi dice la frase del mutuo. Se è la protagonista, la metterei a capo. Se è Regina, la anticiperei con i due punti. Credo sia importante sapere chi dei due lo dica, perché a mio avviso cambia proprio la motivazione dietro la frase.
Una domanda mia che non c’entra niente. Che lavoro è per esserci tutta ‘sta gente in un turno di notte? Perché io l’ho immaginato tipo night club, e quindi forse non è il contesto più indicato per parlare di molestie sul lavoro. Ma solo perché l’opinione pubblica le ritiene più “tollerabili” in quanto è il contesto stesso a giustificarle, in qualche modo. Avrei scelto un contesto molto più disturbante, ecco.
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: Turno di notte
Bullismo fine a sé stesso.
I colleghi non solo si divertono a umiliare una nuova assunta, ma costringono Regina a farsi carico di immobilizzarla.
"Ho il mutuo da pagare"...
Storia plausibile e fastidiosamente inquietante. Grazie autore!
I colleghi non solo si divertono a umiliare una nuova assunta, ma costringono Regina a farsi carico di immobilizzarla.
"Ho il mutuo da pagare"...
Storia plausibile e fastidiosamente inquietante. Grazie autore!
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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.
Menico- Padawan
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Re: Turno di notte
Una narrazione intensa e sconcertante di un'esperienza iniziale travagliata. La protagonista, entusiasta del suo primo turno di notte nel lavoro dei suoi sogni, si trova invece coinvolta in un rituale umiliante. La tensione emotiva è palpabile, e il momento di "benvenuta" è una combinazione di disperazione e sopravvivenza. Il racconto tocca temi difficili e suscita empatia per la protagonista intrappolata in una situazione difficile. La conclusione silenziosa aggiunge una nota di tristezza. Una storia potente e toccante.
Gimbo- Younglings
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Re: Turno di notte
Un cento che suscita davvero tanta rabbia.
Rileggendo il testo ( complice la frase poco chiara dove si parla del mutuo) sembra quasi che le vittime di questo sopruso siano due: la protagonista e la stessa Regina che sembra partecipare controvoglia, quasi obbligata e timorosa di eventuali ripercussioni se non compiacente.
I riti d'iniziazione non mi sono mai piaciuti in generale e li trovo una goliardata ingiustificata, ma devo dire che mi hai incuriosita su quale potrebbe essere questo lavoro: turno di notte, lavoro dei sogni e colleghi deficienti, ma che sarà?
Rileggendo il testo ( complice la frase poco chiara dove si parla del mutuo) sembra quasi che le vittime di questo sopruso siano due: la protagonista e la stessa Regina che sembra partecipare controvoglia, quasi obbligata e timorosa di eventuali ripercussioni se non compiacente.
I riti d'iniziazione non mi sono mai piaciuti in generale e li trovo una goliardata ingiustificata, ma devo dire che mi hai incuriosita su quale potrebbe essere questo lavoro: turno di notte, lavoro dei sogni e colleghi deficienti, ma che sarà?
caipiroska- Cavaliere Jedi
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