L'ombra della notte
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L'ombra della notte
Different Staff- Admin
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Re: L'ombra della notte
Lettura piacevole. Il testo fila via senza troppi scossoni e colpi di scena ma intrattiene e non stanca.
L’anticamera è solo sfiorata, i nomi dei personaggi, ancorché tu abbia usato i nick dei nostri utenti, restano solo nomi in quanto non c’è alcun crossover che trasporti gli utenti del forum nell’epoca descritta. Il riferimento al rogo di Giordano Bruno consente di collocare senza dubbio la storia nell’anno 1600 come richiesto.
A livello di struttura dell’intreccio lo trovo un po’ debole. Il duello per un semplice spintone, mah.
Mi è piaciuto il twist del signorotto Don Paluca che trovo sia il personaggio meglio caratterizzato. Il politico e lo scambio di favori sono uno stereotipo che funziona sempre.
Ti segnalo alcune imprecisioni da correggere.
Il giovane lo aveva ricorso refuso
Seconda scoccata - seconda stoccata (le frecce si scoccano)
Vostra Eccellenza, questo è il giovane che vi ha chiesto udienza.” Eviterei l’effetto “rima”.
ma gli avi nei ritratti sembravano guardarlo (…) gli avi non sono quelli del giovane. È strana questa frase. Forse sarebbe più appropriato parlare di volti ritratti.
L’ombra della notte, una specie di Zorro al femminile, una Robin Hood in gonnella, idea non originale ma nel contesto funziona.
Peccato tu non abbia pensato a un crossover di genere. Allora avresti potuto spingere di più sulle caratteristiche degli utenti del forum. Fante starebbe per coronare il proprio sogno d’amore con Alexis ma scapperebbe sull’altare travolto dalla passione per la bella Hellionor. Ma questa è un’altra storia.
Petunia- Moderatore
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A Fante Scelto e CharAznable garba questo messaggio
Re: L'ombra della notte
Non mi sento di bocciarlo completamente perché alla fine l'ho letto con piacere ma di certo il ritmo è assai lento. Non succede poi molto in questo racconto anche se gli spunti per un'avventura c'erano tutti. Se il duello non è il fulcro della storia perché dargli così tanto spazio all'inizio? È vero che serve per lo scambio di favori ma poteva essere gestito meglio. Poi nella scena che maggiormente poteva essere d'azione tutto si riduce a nulla. Sai cosa ci sarebbe stato bene? Un inseguimento a cavallo tra Hellionor e Fante.
Così come vi viene presentato il testo tutto fila via senza lasciare un segno forte.
Dal punto di vista tecnico del Contest, quindi i vari paletti, hai scelto la combinazione più difficile che c'era. Questo ti fa onore e apprezzo la tua voglia di metterti in gioco nel modo meno semplice ma ti sei dato la zappa sui piedi da solo.
Hai utilizzato solo i nomi degli utenti per i tuoi personaggi. Io non conosco bene nessuno di loro quindi magari ciò che dici è vero ma purtroppo a me non arriva. Ti faccio un esempio per farti capire come avevo inteso il paletto Utenti. Io so che Vivonic è sposato quindi non lo avrei mai fatto diventare un prelato. Giusto invece caratterizzarlo con la passione per la musica che è una cosa reale ma trasportata nel passato.
Io non ho trovato un appiglio che mi facesse pesare agli utenti che hai utilizzato se non appunto l'esempio che ho fatto poco fa.
Questa parte del commento può essere facilmente smentita dai diretti interessati. Io mi limito a giudicare secondo le mie conoscenze.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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A Arunachala e CharAznable garba questo messaggio
Re: L'ombra della notte
Antonio Borghesi- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
Ho apprezzato il sottile umorismo che pervade il brano, anche nella scelta dei nomi. Es. per tutti: “Il marchese don Paluca Barbaresco Brusatis de Setala.”
Sullo stile di scrittura ho notato che a lunghe descrizioni si alternano fitti dialoghi botta e risposta che ricordano un po’ gli scambi di battute di un copione teatrale. Forse avresti potuto miscelare meglio le due componenti, ma è solo un’impressione molto personale e prendila per quel che vale.
Le modalità della sfida a duello mi hanno ricordato il duello manzoniano di Lodovico (Fra’Cristoforo) causato da una banale precedenza di passo (“Fate luogo!... Fate luogo voi!”) In fondo anche oggi ci si ammazza anche per molto meno.
Sui paletti: l’anticamera è al minimo sindacale ma in questo step ho trovato anch’io molto complicato farne un elemento centrale alla storia. Gli altri elementi ci sono, salvo quanto detto prima sugli utenti.
Danilo Nucci- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
la storia non è male ed è ben presentata e scritta, anche se non ci sono grandi scossoni o sorprese.
alla fine si lascia leggere volentieri, questa storia leggera e divertente.
non ho trovato refusi o errori particolari da segnalare.
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Kahlil Gibran
Arunachala- Admin
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Re: L'ombra della notte
In generale un buon lavoro, una lettura piacevole, che forse lascia poco ma che non stanca.
Complimenti.
Grazie.
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
Dicevo, scrittura leggera e anche fluida. Così fluida a mio modo di vedere che quando mi sono imbattuto in questa frase mi sono inceppato:
"La rabbia era stata spesso cattiva consigliera nella sua vita."
Io l'avrei costruita così:
"Spesso, nella sua vita, la rabbia era stata cattiva consigliera."
Ovviamente una bazzecola. Per il resto nulla da segnalare poiché già evidenziato dagli attenti lettori che mi hanno preceduto.
Quanto al racconto in sé, dico subito che mi è piaciuto moltissimo. Non ho trovato strano che il nipote del marchese sfidasse a duello il buon Fante per uno spintone. Mi sembra sproporzionato invece il favore che Don Paluca chiede a Fante per poter intercedere e rimandare il duello. L'ingresso di Hellionor mi ha lasciato perplesso e sorpreso allo stesso tempo. Perplesso perché fino a quel momento il buon Fante mi era sembrato molto risoluto, mentre invece Hellionor gli ruba praticamente la scena. Sorpreso perché sempre da quel momento ho pensato che all'altare ci sarebbero finiti proprio Fante e Hellionor. Ecco, non ho capito se è andata veramente così.
Rimango col mio dubbio (anzi due) perché ho apprezzato questo scritto, è stata una lettura davvero piacevole.
Grazie
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"Già credo che in qualunque punto dell'universo ci si stabilisca si finisce coll'inquinarsi. Bisogna moversi. La vita ha dei veleni, ma anche degli altri veleni che servono di contravveleni. Solo correndo si può sottrarsi ai primi e giovarsi degli altri."
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Molli Redigano- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
Il racconto è scritto da mano sicura, agile, che consente immagini semplici, facili da comprendere. A volte, almeno in questo contesto, diventa quasi un difetto arrivare a tutti. Se si capisce tutto che gusto c'è?
Un abbraccio.
tommybe- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
parto dal titolo, molto bello, evocativo.
più che in altri racconti letti fin ora, gli utenti DT sono molto caratterizzati.
Fante, la testa calda, precipitoso e impulsivo.
Paluca, meschino approfittatore corrotto (povero, non ce lo vedo, e credo si sia fatto un pacco di risate!)
Hellionor, l'eroina.
credo ti sia divertit@ a dare a ognuno un ruolo così ben definito e non so quanto risponda o meno a verità.
ritornando al racconto, è di piacevole lettura, leggero ma al tempo stesso credo che ci sia una ricerca del periodo storico che non passa inosservata.
anche la mano mi sembra sicura, abituata a scrivere dialoghi, a coinvolgere il lettore.
pertanto mi ritengo soddisfatta.
a rileggerci presto
Resdei- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
Scorrevole, corretto e capace d'intrattenere senza mai essere pesante.
Sei stato molto abile a ricreare l'atmosfera dell'epoca, senza appesantire il testo di inutili descrizioni e tessendo una trama che non annoia mai. Mi piace come hai caratterizzato gli utenti DT, (è il secondo racconto dove leggo di un feeling particolare tra Hellionor e Fante... ). Molto carino l'inserimento della canzoncina fischiata (un omaggio alla nostra Giraffa? Chissà...), però ho trovato un pò stretta la figura di Achillu cocchiere poco coraggioso.
Ho veramente poco da dire su questo racconto: forse, causa limite di battute, la parte finale risulta meno convincente di quella iniziale. Anche la figura di Hellionor appare un pò sacrificata e avrei voluto davvero leggere di più su questo personaggio temerario.
Il finale non mi sembra aperto, ma spalancato: credo che qui ci potrebbero essere le basi per un buon romanzo storico!
caipiroska- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
La storia è scritta bene, i tanti dialoghi la animano e mi sono piaciuti, la trama è coerente e consente l'inserimento dei paletti in maniera abbastanza naturale sebbene l'anticamera, come nella maggior parte dei racconti finora letti non è molto centrale.
Dove sei stato meno convincete, a mio parere, è nell'utilizzo dei personaggi come "utenti"; è vero che i tuoi protagonisti hanno i nick di alcuni utenti di DT ma di essi hanno soltanto il nome: mi spiego meglio, se si fossero chiamati Don Pinco, Pallino e Carlotta non sarebbe cambiato nulla.
La figura che mi è piaciuta di più è quella di Hellionor, una eroina d'altri tempi o un'antesignana del femminismo? In ogni caso ben riuscita.
Non ti nascondo che il Fante Scelto dell'inizio mi ha fatto subito pensare al Fra Cristoforo manzoniano, il mio personaggio preferito di quello che ancora oggi considero il "Romanzo" per eccellenza e questo ti farà guadagnare mezzo punto nella mia considerazione quando si tratterà di tirare le fila di questo step .
Gli altri punti te li darà la scrittura semplice e pulita, senza refusi.
Brav*
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: L'ombra della notte
Tra i protagonisti di DT trasbordati nel 1600 troviamo Paluca, Fante Scelto ed Hellionor, in ordine crescente di apparizione anche negli altri racconti.
Ma la cosa che più mi incuriosisce e un pò mi sorprende è la presenza del cameo di Achillu come cocchiere: se non è presente in tutti i racconti poco ci manca.
Nel complesso il racconto non mi è dispiaciuto, l'ho letto volentieri e non mi ha annoiato.
Forse come ha detto qualcuno è troppo lineare, manca qualche guizzo, qualche trovata che sappia dargli un pò di sprint.
In quanto ai caratteri dei personaggi, non so, se dovessimo affidarci a quel poco che conosciamo dal forum Paluca non ce lo facevo così infido.
Anche Fante non me lo immagino così sprezzante e testa calda, credo abbia una personalità più riflessiva.
In definitiva una prova positiva ma che non mi ha convinto pienamente.
Byron.RN- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
La scrittura è semplice, scorrevole.
I dialoghi credibili, forse troppo insistiti.
I personaggi sono caratterizzati con precisione, anche se degli utenti di DT ne portano solo il nome, ma forse ciò non è di mia competenza.
Bando ai paletti, tanto ne ho visti interpretati in modo differente in ogni racconto.
FedericoChiesa- Padawan
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Re: L'ombra della notte
Il racconto è scorrevole ben scritto, forse manca di alcuni guizzi ma tutto sommato mi è piaciuto. I paletti sono inseriti bene e non ho trovato errori.
Brav@
Mac- Padawan
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Re: L'ombra della notte
I paletti: l’anticamera in realtà avrebbe potuto fungere appunto da sala per l’attesa: l’incontro tra Fante scelto e Don Paluca, per la delicatezza dell’argomento trattato, era più da studio o altro locale che garantisse maggior riservatezza. La chiesa, come luogo fisico, compare alla fine, con suo ruolo istituzionale. Gli utenti sono debolucci: in altro contesto che fossero nomi di Penne DT o nomi inventati, nulla cambiava, non ci sono segni identificativi che ci riportino al reale Paluca o Viv o Hellionor.
Il 1600 è affidato alla sommatoria tra morte di Lutero e i circa 50 anni da essa trascorsi.
Il genere: non so se si possa considerare proprio un’avventura nel termine classico. La trama non mi ha trasmesso tensione, né vi ho trovato qualcosa di avvincente, quasi un episodio di vita normale per un cavaliere dell’epoca: niente di drammatico, niente che potesse alla fine virare in tragedia, e tutti vissero più o meno felici e contenti. Quasi un piccolo inconveniente, nato da una banalità (che si arrivi al duello per un semplice urto… insomma) che comporta di sistemare con un favore, di un certo rischio, ma Fante Scelto pare sapere il fatto suo (un po’ pretenzioso?), salvo poi vedersela con una donzella scaltra e, piuttosto in anticipo sui tempi, desiderosa di emanciparsi e vivere liberamente.
La scrittura è buona, ho messo in calce alcune note; anche lo stile mi è piaciuto: leggero, un po’ di ironia.
Nel complesso quindi un racconto scritto bene, una storia di cappa e spada soft, niente duelli, niente feriti nel corpo, forse un po’ nell’amor proprio di Viv; ho letto con piacere, ma sempre con la sensazione di una sorta di storia da operetta.
Come nei film con animali come attori, finora “nessun utente DT è stato davvero maltrattato)
Mi sono piaciute alcune immagini: divertente “il cocchiere approfittò della distrazione per risalire in cassetta e togliersi dalla concitazione”, quasi da gag
Le mie note
Nel lungo dialogo tra Don Paluca e Fante ci sono troppi puntini di sospensione, a mio gusto ovviamente, per un dialogo ben impostato per dare spessore ai personaggi e raccontare gli antefatti
lo aveva ricorso/rincorso
--- gli avi nei ritratti non sono i suoi avi, semplicemente” i ritratti” funzionava uguale
…avete sfidato mio nipote a duello, corretto?” - “Esatto. In realtà è lui ad aver sfidato me.” prima dici ok l’ho sfidato, poi lui ha sfidato me. Un’incongruenza voluta per dare un certo carattere a Fante?
Strinse le mani---vedo meglio un strinse i pugni, perché come si fa a stringere la propria mano? A meno che non intendessi (ma proprio non mi piacerebbe)"si strinse le mani l'un con l'altra"
signor Fante Scelto data l’epoca, forse messer Fante scelto
“Non vi seguo.” “Il marchese è vostro padre?” Fante Scelto ci fa o ci è?
Il tesoriere sta riposando.”- dopo una brusca frenata forse Viv si sarebbe svegliato
Il ripetuto "Il mio nome non vi compete.”- Concedetemi un briciolo di vanagloria: mi ha ricordato il “Prima era prima” del mio primo step (il primo step non si scorda mai)
per i suoi porci comodi.- lo vedo troppo moderno rapportato all’epoca
confezionato dallo zio sarto – se la damigella era di un certo rango, dubito che avesse uno zio sarto: all’epoca il ruolo di “sarto” era qualcosa di estraneo alle famiglie nobili o di alto rango, appartenendo i sarti a corporazioni o comunque a istituzioni che avevano il compito di vigilare che agli abiti fossero conformi anche alle leggi del tempo, che si usassero determinate quantità di stoffa, anche quali stoffe usare. Un ruolo interessante se rapportato alla storia degli usi e dei costumi, ma comunque non poteva essere uno di famiglia.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: L'ombra della notte
Arianna 2016- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
E quello che regge la costruzione, più che la vicenda che racconti, mi sembra siano proprio i dialoghi, il vero punto di forza della tua narrazione. Ti servono a delineare i personaggi, a rilanciare l'intreccio, e sono sempre un botta e risposta con un filo di ironia, davvero piacevoli da leggere. Interessante la scelta della Passione di Ferrarese per dare un'impronta sonora e immediatamente riconoscibile a un personaggio oscuro e di per sé invisibile.
L'idea di utente è usata a un livello base. Sfrutti semplicemente i nomi degli utenti del forum per appiccicarli ai personaggi della storia che volevi raccontare, che come genere e ambientazione da il suo meglio in termini di aderenza ai paletti, ma, inutile dirlo, i tuoi personaggi avrebbero potuto avere mille altri nomi diversi e non sarebbe cambiato nulla. E questo è forse il punto più debole del racconto, se vogliamo guardare quello che dice il concorso. Non ti servi nemmeno dell'autoreferenzialità, il che è un bene secondo me, ma diciamo che per quanto riguarda i paletti forse non è un esperimento riuscito al cento per cento.
Resta un buon racconto, che sarebbe anche potuto essere migliore. Più lungo, più complesso nello sviluppo della trama o dei personaggi, più sfrenato nel suo incedere avventuroso. Come detto i dialoghi si prendono gran parte dello spazio. E in un'avventura mi sarei aspettato più azione e meno chiacchiere da parte dei personaggi. Ma funzionano, come detto, quindi va bene anche così.
Il finale aperto mi è piaciuto. Da l'idea che al di là di quell'anello al dito i due personaggi si incontreranno di nuovo. In altre avventure. Magari in altre stanze.
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Asbottino- Padawan
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Re: L'ombra della notte
La sua forza sta per buona parte nei dialoghi, dei botta e risposta ben calibrati, quasi da copione teatrale o cinematografico. Dialoghi che però mi sembra vadano a discapito dell'azione, che in un testo d'avventura dovrebbe essere molto più in primo piano.
La scrittura nel complesso è scorrevole e precisa, forse anche troppo lineare nell'introdurre quelli che dovrebbero essere invece dei colpi di scena (per esempio il do ut des di don Paluca, che si rivela un furto, e l'arrivo del Robin Hood in gonnella Hellionor).
Poi ci sono un paio di cose che non ho capito.
È normale che un frate faccia da servo a un signore? Non conosco così bene la Milano del 1600, ma la cosa mi è sembrata un po' strana.
E ancora strana mi suona la risposta di Fante alla richiesta di come si chiami: "Il mio nome non è di vostra competenza". Magari è semplicemente che l'autore non sa il vero nome di Fante Scelto, ma questa risposta - quasi un intercalare lungo il racconto - dà l'idea di un personaggio che voglia mantenere l'anonimato per una ragione ben precisa, come fosse una spia o un agente in incognito, cosa che dal testo proprio non viene fuori.
Ho rilevato poi una piccola incongruenza nel paragrafo che introduce l'agguato alla carrozza. Sembra che Fante sia ancora indeciso sul "come agire", mentre poco dopo si scopre che ha già preparato tutto: la catasta di legna che cade per bloccare il percorso e i finti complici armati appostati sul muro.
Suonano un po' stonati anche il fatto che il tesoriere stia riposando, dopo una brusca frenata della carrozza, e che una nobildonna abbia uno "zio sarto".
Un buon lavoro, ma che non mi ha preso più di tanto.
M.
M. Mark o'Knee- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
digitoergosum- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
Poi, non so bene come hai fatto, ma hai centrato alcune cose del mio carattere, per cui mi ci sono in parte ritrovato in questa mia rendition secentesca.
E' un me passato, più che altro, però cavoli, c'hai preso.
Ti cito solo, a titolo d'esempio, che molti anni fa mio fratello, scherzando, mi disse: "un giorno ti trovi a un gran galà di Stato, il Presidente della Repubblica ti urta per sbaglio, sorride, si scusa, ma niente: tu gli dai un pugno, sicuro."
Ci rido ancora adesso su sta roba.
Sì, è vero, in passato ero molto sanguigno sulle bazzecole, tipo essere urtati in giro, tagli di strada, ecc., oppure, come nel tuo racconto, sbattermene ampiamente se lo sgarbo lo facevo io (per sbaglio, beninteso).
Quindi sì, la faccenda del duello ci sta a meraviglia. Duello che, al di là di tutto, mi sembra anche plausibile per l'epoca proprio perché assomiglia a quello di Fra' Cristoforo.
Come hai azzeccato pure la mia poca pazienza e il mio odio per il perder tempo.

Non so bene come ci sei riuscito.
E tranquilli, è da secoli che ho sbollito la sanguignità, adesso sono gentile e educato e molto riflessivo.
La storia è divertente.
Sì, probabilmente non è accurata a livello storico per vari motivi già evidenziati da altri, però funziona, sembra davvero un film di quelli in costume, dove gli utenti di DT interpretano dei ruoli perché se dovessero fare dei ruoli nel '600 farebbero quelli, anche solo per gioco.
E' un divertissement, mettiamola così.
Molto belli e azzeccati i colpi di scena. Non realistici, forse, ma se siamo nel divertissement li prendo come sono e apprezzo.
Vero però che la parte d'azione è troppo poca per un racconto d'avventura, mentre la prima, il dialogo con Don Paluca, assorbe forse troppo spazio.
Parte venuta bene, comunque, perché lo scambio di battute è vivace, funziona, è sempre teatrale ma proprio per questo diverte e coinvolge.
Bene anche la scelta di usare dei refrain, tipo il mio "Non è di sua competenza" che in effetti in passato avrei detto con una certa frequenza.
Stile di scrittura valido, scorrevole, adatto al tipo di racconto che hai scelto di stendere. Peccato quei 2-3 refusi grossolani, ma è poca roba.
Sui paletti, sì, l'anticamera è dove si svolge il colloquio che di fatto determina il corso delle azioni dei protagonisti. Ok il 1600.
La chiesa è solo nel finale, forse il più debole.
Sul genere non so più che dire, sono talmente confuso che ormai ho la certezza di non aver capito io cosa era richiesto in questo step.
Parlando di tecnicismi, infine, c'è solo una cosa che va detta in maniera chiara e inequivocabile, autore, anche a uso delle generazioni future.
Io non so se quella all'altare è Alexis o meno, ma se fosse mai Alexis, non può esserci donna al mondo che possa mettersi tra lei e me vita natural durante e oltre, neppure una prorompente Hellionor.

...
A parte forse Sommer Ray. Sì, magari Sommer Ray sì, ma rimaniamo sul magari.
Non cercate costei su Google se ci tenete alle diottrie, mi raccomando.
In definitiva: a me ha divertito tantissimo, e mi ci sono trovato in tante cose di questo Fante Scelto del '600, per cui grazie davvero del ruolo di protagonista!
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
Il racconto mi è piaciuto, è stato una piacevole lettura. Non ci sono guizzi particolari, vero, ma la storia è ben condotta dall'inizio alla fine, i dialoghi sono credibili e ben gestiti, i personaggi hanno un bello spessore; tutto fila come dovrebbe, e questo mi fa godere a pieno la lettura.
Ci sono alcune piccolezze che ti hanno già fatto notare che andrebbero sistemate, ma non le ritengo disturbanti, la storia arriva comunque.
Un racconto interessante, brav.
Ele
Hellionor- Admin
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Re: L'ombra della notte
Simpatico l’intercalare “Il mio nome non vi compete” anche se risulta bizzarro detto al notabile Don Paluca: un po’ più di deferenza verso un nobile a cui si chiede un piacere ci poteva stare. Così forse è strano che il nobile Paluca chieda un favore di tale portata al primo sconosciuto che passa. Ma sono forzaturine che vista la fluidità del racconto non intralciano la lettura.
Ah altra piccola incongruenza: Hellionor chiede: “A meno che non abbiate intenzione di sfidare nuovamente a duello quel buono a nulla di mio cugino”. In realtà la richiesta non era di annullare ma di spostare la data del duello.
Ottimi i dialoghi. Nel complesso piaciuto!
SuperGric- Padawan
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Re: L'ombra della notte
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: L'ombra della notte
Gli utenti. Questa è stata spesso riscontrata come la maggior pecca del racconto. (oltre a una linearità e “semplicità”, ma su questo ci stiamo lavorando). Ammetto di aver avuto grosse perplessità su come gestire questo paletto, al punto da temere la non ammissibilità del racconto. Vero, sono nomi appiccicati a dei personaggi, ma ho voluto comunque inserire qualcosa che li ricordasse. Fante Scelto per il nick (poi per puro cul.. ehm, caso, ho beccato dei tratti caratteriali di un lui passato), a Viv ho associato la passione per la musica (ah, @Arianna 2016 , non so neppure se è mai esistita una spinetta da viaggio, quella è una licenza poetica), Eli la vedevo bene come eroina ribelle dalla nera chioma. Achillu è giusto un omaggio in un piccolo cameo. E Paluca… beh, guardate la foto del suo avatar e ditemi se non vi ricorda una versione moderna del dipinto di un nobile spagnolo.
@Susanna , il 1600 è affidato al rogo di Giordano Bruno al quale Viv ha assistito prima di recarsi in Germania.
“Il tesoriere sta riposando” è solo un modo “cortese” di liquidare il seccatore.
@M. Mark o'Knee , il frate che fa da servo a don Paluca è figlio di una prima stesura. Per inserire la chiesa avevo posizionato la stanza del nobile nel transetto di una chiesa milanese, versione poi modificata ma mi piaceva l’idea del frate che quindi è rimasto. Sul fatto che Fante sia indeciso sul “come agire” è un mio errore di comunicazione. In realtà è una riflessione sul dubbio circa la reale efficacia dei suoi tranelli (i tronchi e i finti archibugi).
Altra incongruenza è sul duello, che nella mia mente viene cancellato dall’intervento di don Paluca, anche se effettivamente non risulta nello scritto.
Fante non rivela il suo vero nome. “Fante Scelto” è una specie di “nome d’arte, come il Griso o il Nibbio per i bravi manzoniani. Don Paluca gli affida un compito delicato in quanto “lama” conosciuta, tra le migliori del Ducato, come dice Eli. (Ok, troppa roba rimasta nella mia testa, ma non amo gli spiegoni, preferisco centellinare info a destra e a manca).
Ringrazio i miei protagonisti, @Fante Scelto @Hellionor @paluca66 @vivonic spero vi siate divertiti a "recitare" nel mio racconto quanto io mi sono divertito a scriverlo.
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CharAznable- Cavaliere Jedi
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A Hellionor, vivonic, Fante Scelto e Akimizu garba questo messaggio
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