Lettera di un impiegato
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Re: Lettera di un impiegato
Non sto a soffermarmi su qualche refuso che ho riscontrato né sulla punteggiatura che a mio avviso non sempre è corretta.
La forza emotiva di questo testo è veramente molto intensa. L'Autore ha saputo far emergere tutta la convinzione di Enrico per ciò che stava facendo. Ti dirò, a tratti mi è sembrato pure troppo convinto, ai limiti dell'utopia. E dico questo non perché lo creda veramente, ma soltanto perché non ho vissuto quei momenti, per cui il mio distacco psicologico è involontario.
Certamente, tutto ciò che accadde è servito. Mi chiedo: è servito per qualcosa di meglio? A questo purtroppo non so rispondere.
Non trovo strano, anzi, che Enrico si rivolga alla mamma. E lo penso dicendo una cosa banale, il non plus ultra dei luoghi comuni: la mamma è sempre la mamma.
Se non altro, spero che Enrico, per tutto ciò che ha scritto e che ha condiviso con me lettore, sia riuscito nel suo intento di cambiare il mondo sull'onda dei nobili ideali in cui ha creduto.
Concordo con tutti gli amici di DT: anche a me rimane il rammarico di vedere questo testo fuori concorso, poiché sarebbe bastato veramente poco per farlo rientrare. Peccato.
La forza emotiva di questo testo è veramente molto intensa. L'Autore ha saputo far emergere tutta la convinzione di Enrico per ciò che stava facendo. Ti dirò, a tratti mi è sembrato pure troppo convinto, ai limiti dell'utopia. E dico questo non perché lo creda veramente, ma soltanto perché non ho vissuto quei momenti, per cui il mio distacco psicologico è involontario.
Certamente, tutto ciò che accadde è servito. Mi chiedo: è servito per qualcosa di meglio? A questo purtroppo non so rispondere.
Non trovo strano, anzi, che Enrico si rivolga alla mamma. E lo penso dicendo una cosa banale, il non plus ultra dei luoghi comuni: la mamma è sempre la mamma.
Se non altro, spero che Enrico, per tutto ciò che ha scritto e che ha condiviso con me lettore, sia riuscito nel suo intento di cambiare il mondo sull'onda dei nobili ideali in cui ha creduto.
Concordo con tutti gli amici di DT: anche a me rimane il rammarico di vedere questo testo fuori concorso, poiché sarebbe bastato veramente poco per farlo rientrare. Peccato.
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"Omne tulit punctum qui miscuit utile dulci lectorem delectando pariterque monendo."
"Ottiene il risultato migliore chi - nell'opera letteraria - ha saputo unire l'utile col piacevole, divertendo e ammaestrando nello stesso momento il lettore."
Orazio, Ars Poetica, vv. 343-344
Avei l'amel su i laver e 'l cutel an sacòcia.
Molli Redigano- Maestro Jedi
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