Non serve il titolo, sto proseguendo, mica creando qualcosa di nuovo

I dieci secondi che, invece, avrebbe dovuto maledire per sempre.
«Dopo il grave attentato di una persona che non merita più memoria, tutta la comunità si stringe attorno alle vittime della strage dell’elisir. Non ci sono parole sufficienti per esprimere lo sdegno e lo sconforto di tutta l’umanità di fronte a questa barbarie, che ha portato via Francesco all’amore dei suoi nonni, nonno Luca all’amore dei suoi nipoti, Marina e Marco all’amore dei loro figli… Padri, madri, nonni, figli, nipoti: l’odio non fa distinzioni. Adesso tutti avete capito quanto siano pericolosi questi folli che si fanno chiamare antifascisti, che negano i nostri sacri principi e diffondono odio, violenza e sofferenza. Non temete, da oggi in poi l’orrore dell’antifascismo è e sarà per sempre di fronte a tutti voi, in modo che nessun altro possa mai più caderne vittima. Per questo ci impegniamo fin da subito a eliminare sul nascere ogni malsana opposizione all’unica strada possibile, all’unico sogno che può accomunare ogni singolo membro del nostro popolo. Sono appena entrate in vigore con decorrenza immediata stringenti disposizioni, che avrete modo di apprezzare già nei notiziari della sera. Combattiamo la disinformazione insieme, combattiamo la corruzione della realtà insieme, combattiamo la disonestà e le falsità di uno sparuto gruppo di deliranti omuncoli insieme. Una sola onda nera, da qui all’eternità! Eja Eja Alalà!»
Al grido finale, ripetuto a gran voce da tutti gli astanti, un pettirosso volò via terrorizzato.

@vivonic mi fai morire…

Favoloso.
Non posso dire altro.
Ti piace giocare con le parole, e hai giocato pesante e benissimo.
Bravo davvero.

Grande Viv

Caustico e beffardo quanto serve.
Applauso, Nicola.
Bravo.

Meno male che non ho ancora nipoti altrimenti quel "nonno Luca"... 

Ora... non vorrei che fosse uno spunto per i nostri governanti.
La chiusa è bellissima!

Mamma mia, Nic! 
Questo testo mi ha messo i brividi. 
Colpisce nel segno e lascia senza fiato. Non c'è molto da aggiungere. 
Complimenti.

Dunque un racconto con due finali? E perché no? In realtà mi piace vedere il finale di Ele come la parte che pone fine al percorso della storia, mentre la parte di Viv come un epilogo, necessario, che spiega ciò che ancora era rimasto "in sospeso". Certamente, Viv ha un grande merito, ovvero quello di spiazzare i lettori già spiazzati dal finale di Ele. 

Faccio finta di essere un lettore esterno, non coinvolto nella composizione del racconto: una storia che ha un'anima in crescendo; un personaggio da novanta che appare addirittura scomodo; una situazione sullo sfondo che fa pensare a un futuro non troppo lontano, oppure a un inesorabile declino del presente.

Ma purtroppo il Molli è parte di questo racconto, co-autore con gli altri amici: ogni scarrafone è bello a mamma soja!

Grazie a Tutti!

Grazie dei commenti positivi che mi avete regalato. Confesso di essere stato molto in difficoltà e di aver cercato un nuovo finale che non mi deludesse come lettore. Spero di essere riuscito a non rovinare quello di Ele, ma a dargli un po' più forza. Grazie davvero a tutti!

Beffardo, graffiante, psicologico, ammonitore.
Ineffabile, proprio perché sei te.
E infine poetico, con quel pettirosso che rappresenta la fuga da un terrore di cui non sentiamo il bisogno.

Anche questo racconto ha, a mio modo di vedere, centrato il "dettato" della sfida riuscendo a seguire un filo logico dall'inizio alla fine senza salti di stile o di trama che finiscano con il disorientare il lettore.
la trama, se volgiamo, rispetto al racconto della corsia 4, è un po' più semplice e lineare, i colpi di scena sono abbastanza limitati e, tutto sommato, non in grado di spostare il corso della storia narrata.
Il tipo di racconto non è molto nelle mie corde, confesso di aver sperato fin da subito di non venire estratto in questa corsia perché sarei stato in difficoltà, a maggior ragione quando è comparso un personaggio "reale" per di pù del valore di Sofia Loren.
Anche qui chi ha concluso il racconto ha saputo raccogliere perfettamente il testimone lasciato dagli autori precedenti dando a ciascuno la giusta importanza e amalgamando bene i vari indizi lasciati.
In questo caso c'è, poi, la gemma di Vivonic che nno solo è stato capace di regalarci un doppio finale ma di farlo senza cambiare il senso di ciò che era stato narrato prima e, addirittura, dandogli ulteriore compiutezza.

Una chiusura che non ti aspetti e che allo stesso tempo ti graffia la schiena.
Da qui in poi lo scenario che si apre è degno delle migliori penne horror...
Il racconto partorito da questa corsia è forse quello più sottile e destabilizzante del contest: certo, non tutto viene analizzato in profondità (causa limite di battute), ma credo proprio che ne verrebbe fuori una storia davvero mooolto interessante.

Ironico e angosciante allo stesso tempo? Possibile?
Allora questa è bravura!

Sarà il periodo, ma mi sento come quel pettirosso, me ne andrei volentieri da qualche altra parte!