Qualcosa da tenere d'occhio

Che sarà quel qualcosa da tenere d'occhio? Quel tesorino a un passo da Stephania? Sedia rossa o gialla? Bulbi che spuntano una voce inquietante dietro alla cornetta. E cosa sono quelle pulsazioni così regolari?
Un incipit scoppiettante, delirante, fantasioso e che... dire? Kaotiko!
E allora se il caos sta per esplodere... che esploda! Bravo  @ImaGiraffe!

Aiuto! E che ti devo dire? A me è piaciuto, ci sarà da faticare per metterlo in ordine, ma di sicuro non manca materiale. Che poi, magari non ha bisogno di essere messo in ordine, ma in disordine, visto il caos in arrivo. Vedremo, intanto complimenti!

Non ho capito se funziona come DR, ma per sicurezza commento anche il mio pezzo. 
Aki ha detto giustamente. Qui non c'è bisogno di ordine, ma di disordine, ovviamente un disordine controllato e ben gestito. Sono certo che i miei compagni di staffetta saranno in grado di far decollare questo pezzo. Non ho dubbi che mi sorprenderanno e porteranno la storia in direzioni in cui non avevo pensato di portarla.
Il bello di questa staffetta è proprio questo: colpi di scena inaspettati, risvolti inaspettati e tanto divertimento.

P.S. Se ve lo state chiedendo, io so già tutto, soprattutto riguardo ai personaggi e al tesorino. Per quanto riguarda la trama invece, non sapevo come proseguire, e se avessi lavorato da solo, avrei continuato a scrivere lasciandomi guidare dal momento.

Cavolo, che pezzo visionario.
Uno qui può procedere come vuole e dove vuole, è chiaro, non ci sono limiti.
A fine gara però io vorrei sapere la storia completa che ha in testa a  @ImaGiraffe

Si più che volentieri

Che dire: un bel vespaio, nascosto in un ginepraio, circondato da filo spinato per la prossima staffetta. Mi ha ricordato una serie di telefilm  degli anni 60, il Prigioniero, dove il protagonista era prigioniero in un villaggio, controllato a vista da enormi palloni. Quella sedia mi ha ricordato questi palloni. E ora aspettiamo il prossimo che ingarbgli ancora di più il tutto. Ci divertiremo, come d'altronde facciamo sempre qui.

Forse non ci crederai, ma quella sedia rossa a strapiombo sull'infinito esiste davvero. L'ho vista con i miei occhi, in Sicilia, dalle parti di Terrasini, durante un viaggio di qualche anno fa. Naturalmente non c'era nessuna Stephania seduta sopra a misurar battiti o pulsazioni e il caos era ben lontano dall'esplodere (o forse no), ma mi sembrò piuttosto inquietante, come immagine.
E il tuo incipit non è da meno, con quell'aria a tratti drammatica e a tratti scanzonata che ricorda alcuni brani di Douglas Adams. Lettura piacevolissima e davvero straripante di spunti offerti agli altri staffettisti.
Ti segnalo  un là senza accento ("qualcosa che non va la fuori") e alcune discrepanze nel dialogo al telefono: Stephania si rivolge all'interlocutore, dandogli un po' del lei, un po' del tu e del voi. Oppure è ancora il caos che incombe?
Bella prova, Ima!
M.

Uno, due, tre, alza il volume nella testa.
Ima a ruota libera mi piace e piacerà pure ai compagni di corsia.

Letto questo incipit il primo pensiero è stato: "Meno male che non sono in questa corsia".
Scritto benissimo, in grado di trasmettere tutta la confusione che lo permea, è lontanissimo dal mio genere e da quelle che al momento sono le mie capictà di scrittore.
Davvero non avrei sdaputo come proseguire e sono per questo ancora più curioso di scoprire come lo faranno le ottime penne finite in qusta corsia.

Complimenti per la grande fantasia e ironia del pezzo. E' inutile andare in cerca di logica e di coerenza: la loro assenza è il bello di questo brano che pure riesce a dare al lettore immagini suggestive nella loro assurdità.
Vado ora a leggere il seguito della storia...