Tjukurrpa, il tempo del sogno
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Re: Tjukurrpa, il tempo del sogno
Un altro racconto che parla dell'energia sprigionata da Ayers Rock. Alla fine ti vene da pensare se sia davvero così o siano soltanto leggende, suggestioni, e tante storie che abbiamo letto, se davvero qualcuno di noi avesse visitato quel luogo, non avrebbero senso di esistere. Solo un pensiero estemporaneo, giunto ormai verso la fine delle letture.
Questa è stata piacevole, il racconto mi sembra molto curato come impianto narrativo. Chiaro è che la vicenda in sé è un po' scontata. Forse avresti potuto rendere il suo epilogo meno semplice. Bastava qualche resistenza da parte di lei. Ma il marito morto la benedice in sogno, come una guida le indica il cognato come fosse la meta verso cui dirigersi. Volevi che andasse così e così è andata. Dopo la scena della doccia pensavo persino a qualcosa di più spinto nella grotta, ma invece è tutto molto casto e mistico.
Costruzione di una coppia. Quasi una doppia coppia, vista la battuta finale su Kirra e il tempo del sogno. Il paletto Ayers Rock si prende tutto lo spazio, lasciando gli altri decisamente ai margini. Che Mason sia un arbitro poco importa. La sua professione non influenza il suo comportamento o gli eventi. Il salotto è appena lì, all'inizio, e poi scompare. Fa una fugace apparizione alla fine, quando dici che iniziava a star stretto a Kyle. Per il resto il deserto australiano domina la storia. Di nuovo, anche qui, la stanza è davvero marginale.
Una lettura piacevole. Andrebbe asciugato. Un esempio: "Gesto gradito parecchio" o "Empatia istantanea". sembrano quasi delle annotazioni, riflessioni che il lettore può fare da solo.
Questa è stata piacevole, il racconto mi sembra molto curato come impianto narrativo. Chiaro è che la vicenda in sé è un po' scontata. Forse avresti potuto rendere il suo epilogo meno semplice. Bastava qualche resistenza da parte di lei. Ma il marito morto la benedice in sogno, come una guida le indica il cognato come fosse la meta verso cui dirigersi. Volevi che andasse così e così è andata. Dopo la scena della doccia pensavo persino a qualcosa di più spinto nella grotta, ma invece è tutto molto casto e mistico.
Costruzione di una coppia. Quasi una doppia coppia, vista la battuta finale su Kirra e il tempo del sogno. Il paletto Ayers Rock si prende tutto lo spazio, lasciando gli altri decisamente ai margini. Che Mason sia un arbitro poco importa. La sua professione non influenza il suo comportamento o gli eventi. Il salotto è appena lì, all'inizio, e poi scompare. Fa una fugace apparizione alla fine, quando dici che iniziava a star stretto a Kyle. Per il resto il deserto australiano domina la storia. Di nuovo, anche qui, la stanza è davvero marginale.
Una lettura piacevole. Andrebbe asciugato. Un esempio: "Gesto gradito parecchio" o "Empatia istantanea". sembrano quasi delle annotazioni, riflessioni che il lettore può fare da solo.
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Asbottino- Padawan
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Re: Tjukurrpa, il tempo del sogno
Il tuo racconto resta impresso per le atmosfere che hai saputo ricreare in maniera sapiente, per questo alone magico, per il suo essere completamente calato nella leggenda. Penso che sia questo il motivo che ti ha spinto a unire questa ingombrante leggenda con una storia umana semplice e lineare.
Io trovo la scelta vincente, i personaggi della tua storia sono senza ombre e ben si accostano alla spiritualità nella quale si immergono.
Un racconto maturo, delicato e ben studiato.
Lavorerei sui dialoghi della prima parte, a volte suonano un po' artefatti.
Ovviamente Beige il top.
Brav
Ele
Io trovo la scelta vincente, i personaggi della tua storia sono senza ombre e ben si accostano alla spiritualità nella quale si immergono.
Un racconto maturo, delicato e ben studiato.
Lavorerei sui dialoghi della prima parte, a volte suonano un po' artefatti.
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Hellionor- Admin
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Re: Tjukurrpa, il tempo del sogno
Ciao, Autore.
Ti dico subito quello che ho detto ormai quasi due mesi fa, quando ho letto il tuo racconto per la prima volta, ed è l'unica cosa che mi ha dato fastidio di tutto il tuo racconto: il salotto. C'è salotto a profusione. Salotto di qua, salotto di là, praticamente nomini il salotto mezza dozzina di volte, e questo è il racconto nel quale più che in ogni altro dello step nel salotto non succede assolutamente niente.
Ora, io non dico che il salotto sia marginale solo in questo racconto (ce ne sono degli altri), ma il ripetere spesso la parola "salotto" senza che ciò serva a nulla lo trovo molto legato allo step e, di conseguenza, fa perdere naturalezza al racconto stesso. Purtroppo anche l'arbitro mi sembra debole, quindi non posso dire di essere completamente soddisfatto da questa lettura, per quanto io riconosca un'ottima scrittura. Sarà poi che io non è che ami le storie a lieto fine (forse neanche tu), quindi mi è mancato un po' quel gusto di denuncia sociale, di tematica forte che invece si legge spesso nei nostri step.
Il titolo mi aveva attratto molto, ma alla fine dei conti non sono pienamente soddisfatto.
Trovo anche che ci sia un abuso di corsivo, che invece di spiccare in questo modo ottiene l'effetto opposto.
Alla prossima.
Ti dico subito quello che ho detto ormai quasi due mesi fa, quando ho letto il tuo racconto per la prima volta, ed è l'unica cosa che mi ha dato fastidio di tutto il tuo racconto: il salotto. C'è salotto a profusione. Salotto di qua, salotto di là, praticamente nomini il salotto mezza dozzina di volte, e questo è il racconto nel quale più che in ogni altro dello step nel salotto non succede assolutamente niente.
Ora, io non dico che il salotto sia marginale solo in questo racconto (ce ne sono degli altri), ma il ripetere spesso la parola "salotto" senza che ciò serva a nulla lo trovo molto legato allo step e, di conseguenza, fa perdere naturalezza al racconto stesso. Purtroppo anche l'arbitro mi sembra debole, quindi non posso dire di essere completamente soddisfatto da questa lettura, per quanto io riconosca un'ottima scrittura. Sarà poi che io non è che ami le storie a lieto fine (forse neanche tu), quindi mi è mancato un po' quel gusto di denuncia sociale, di tematica forte che invece si legge spesso nei nostri step.
Il titolo mi aveva attratto molto, ma alla fine dei conti non sono pienamente soddisfatto.
Trovo anche che ci sia un abuso di corsivo, che invece di spiccare in questo modo ottiene l'effetto opposto.
Alla prossima.
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
vivonic- Admin
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Re: Tjukurrpa, il tempo del sogno
nel ringraziare tutti per i commenti e in particolare chi ha avuto il coraggio di darmi il voto, mi permetto di fare un'osservazione.
ho notato che in alcuni commenti è stato espresso un certo fastidio per la scena della masturbazione, peraltro piuttosto casta, e me ne chiedo il motivo.
forse perché è una donna?sarebbe assurdo.
non so, a mio parere la masturbazione, come il sesso in generale, fa parte della vita comune di tutte/i e non mi è chiaro il fastidio creato.
un grazie sincero anche per i vari suggerimenti, alcuni dei quali già messi in atto in una nuova versione.
ho notato che in alcuni commenti è stato espresso un certo fastidio per la scena della masturbazione, peraltro piuttosto casta, e me ne chiedo il motivo.
forse perché è una donna?sarebbe assurdo.
non so, a mio parere la masturbazione, come il sesso in generale, fa parte della vita comune di tutte/i e non mi è chiaro il fastidio creato.
un grazie sincero anche per i vari suggerimenti, alcuni dei quali già messi in atto in una nuova versione.
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Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
Kahlil Gibran
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Arunachala- Admin
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A vivonic e Achillu garba questo messaggio
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