Passo e chiudo
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Passo e chiudo
Hai mai giocato alla caccia al tesoro?
Io ci gioco spesso con gli altri bambini, ma la nostra è una caccia al tesoro speciale. Ci mettiamo una sacca di tela a tracolla, poi cominciamo a camminare e raccogliamo tutte le cose belle che troviamo per strada: una pigna minuscola, un quadrifoglio, una piuma d’uccello colorata, il guscio di una chiocciola…
Vince chi raccoglie il tesoro più originale.
Una volta sulla riva del fiume ho trovato una piccola pietra. A guardarla sembrava un sasso normale e invece poi, appena i raggi del sole l’hanno colpita, si è messa a brillare come argento. Ho capito subito che era un sasso magico, infatti è stato il mio portafortuna per tanto tempo.
Poi un giorno ho trovato un uovo d’uccello caduto da un nido. Era turchese con dei piccoli puntini rossi, non ne avevo mai visto uno così. Ho pensato subito che era un uovo davvero super e da allora ho deciso che era lui il mio portafortuna.
Ah, non ti ho ancora detto qual è la regola più importante del gioco, quella che noi chiamiamo “la regola delle regole”: si possono cacciare solamente i tesori che si trovano per terra, nei sentieri del bosco oppure in mezzo all’erba. Non vale strappare i tesori dagli alberi o rubare le uova dai nidi, altrimenti si viene squalificati.
Mi sembra una regola giusta, no?
Metti di essere un merlo e di scoprire che ti hanno rubato un uovo dal nido… Io mi arrabbierei un sacco!
Oppure prendi un pino, uno di quelli altissimi con i rami che scendono fino a terra. A me i pini piacciono, perché hanno un profumo così buono, che se chiudi gli occhi ti sembra di fare il bagno in una vasca piena fino all’orlo di schiuma profumata… Anche questo gigante verde non è per niente contento quando qualcuno gli strappa una pigna dal ramo, credo. Più che un tesoro, diventa una specie di bottino, come quello che i pirati saccheggiavano nelle vecchie storie di corsari. Hai presente?
Che poi a me le storie di corsari non sono mai piaciute. Sarà perché i pirati erano tutti maschi e passavano il tempo a ubriacarsi e a combattere contro i marinai delle altre navi; non lo trovo per niente divertente.
L’unica cosa che mi è sempre piaciuta delle loro storie sono i tramonti sul mare, soprattutto il momento in cui il sole si tuffa tra le onde all’orizzonte, dove il cielo e il mare si toccano. In un libro una volta ho letto che, se si sta con le orecchie ben aperte, si può perfino sentire lo sfrigolio nel momento esatto in cui la palla di fuoco tocca l’acqua.
Non ci crederai, ma io una volta l’ho sentito per davvero. Non me lo sono immaginato, era proprio il sole che friggeva nel mare! Stavo sulla riva a fissare l’orizzonte e, appena l’arancione ha toccato il blu, all’improvviso ho sentito lo stesso rumore di quando sviti il tappo di una bottiglia di Coca Cola, dopo che l’hai agitata un pochino. È successo l’estate scorsa in vacanza e io me lo ricordo bene perché subito dopo, mentre camminavo sulla spiaggia, ho trovato una conchiglia così bella da sembrare una piccola scultura, di quelle che si vedono nei musei. Naturalmente anche lei è finita nella mia sacca di tela.
Ormai questa sacca è così piena, che faccio quasi fatica a portarla, tanto è pesante!
Non immagini quanti tesori ho raccolto…
Allora, c’è il sasso che brilla al sole, poi c’è il mio uovo portafortuna (con l’uovo devo stare attenta, perché è molto delicato e infatti per non romperlo l’ho messo in una scatoletta vuota dei formaggini, di quelle trasparenti con i buchi per far passare l’aria), poi c’è la conchiglia e c’è la piuma colorata che viene dalla coda di un pavone. E in autunno ho raccolto anche delle castagne e delle bellissime foglie di forme e colori diversi tra loro.
Tutti questi tesori mi hanno sempre fatto sentire ricca come una regina, perché nelle fiabe che mi leggeva la mia mamma solo re e regine possedevano i tesori più preziosi.
Però adesso, quando guardo la mia sacca, mi viene la tristezza nella pancia, perché l’altra sera ho sentito il mio papà dire che presto tutte le cose belle che ci circondano forse spariranno e può darsi che io e gli altri bambini saremo gli ultimi a vedere gli animali, gli alberi, i boschi, il mare… il mondo, insomma, com’è adesso.
Così ha detto papà.
Secondo lui è colpa del modo in cui abbiamo trattato il nostro pianeta e, anche se noi bambini stiamo imparando a essere più responsabili, forse è già troppo tardi.
A me piace la parola “responsabile”, perché mi fa sentire grande, anche se essere grandi non è sempre una bella cosa, perché secondo mio padre se siamo arrivati a questo punto è proprio per colpa dei grandi, soprattutto di quelli che decidono per tutti gli altri.
Io lo so che il mio papà non mi voleva spaventare, ma io invece ho tanta paura di quello che succederà.
Per esempio, la settimana scorsa la maestra ci ha portati in gita a vedere le arnie con le api. Io all’inizio non volevo avvicinarmi, però poi il signore delle api ci ha spiegato che loro pungono solo per difendersi. Ci ha detto che non dobbiamo averne paura, ma al contrario dobbiamo proteggere questi piccoli insetti, perché trasportano il polline da un fiore all’altro, così i fiori e le piante possono continuare a rinascere ogni primavera e questa è una cosa bella.
Ci ha raccontato che la vita sul nostro pianeta è una specie di circolo: gli animali mangiano l’erba, noi mangiamo gli animali e così via. Quindi, se le api spariscono chi aiuterà poi le piante a fiorire ogni primavera? E se non ci sarà più erba, anche gli animali moriranno, perché non avranno più cibo. E allora noi cosa mangeremo?
Anche per questo ho paura.
A forza di pensare a tutte queste cose, stanotte ho avuto un incubo. Ho sognato che mi trovavo in un posto tutto vuoto e che intorno a me non c’era più niente, perché la Terra era stata completamente distrutta: niente alberi, niente prati, niente boschi e anche niente città. Niente di niente!
C’era solo un grande deserto silenzioso.
Quando mi sono svegliata ho pensato che è terribile un mondo senza piante, senza animali, senza bambini…, un mondo dove non c’è più nessuno a guardare i tramonti sul mare.
E allora per scacciare questi brutti pensieri mi sono alzata, ho strappato un foglio dal mio quadernone e ho cominciato a scrivere questa lettera. Quando avrò finito, farò un disegno con tutti i colori che ho nel mio astuccio, per far vedere com’è bello il mondo dove vivo.
Poi tirerò fuori i miei tesori dalla sacca e li metterò in una scatola di latta (ne ho una rotonda che mi ha regalato la nonna, con delle bellissime rose rosse dipinte sul coperchio) e dentro ci metterò anche la mia lettera col disegno. Voglio sotterrare la scatola in una buca in giardino sotto l’albero di ciliegie, così si conserverà per tanti e tanti anni, anche dopo che io non ci sarò più.
E magari un giorno, quando tutto ormai sarà distrutto, tu tornerai sulla Terra con un’astronave, come nei film, e troverai la mia lettera, la leggerai e potrai immaginare com’era il mondo prima di diventare un pianeta senza vita. Potrai anche vedere il mio tesoro, che fra tanti anni sarà il più prezioso di tutti i tesori, perché in futuro le cose belle che ho raccolto forse non ci saranno più, come dice il mio papà.
O magari a trovare la mia scatola tra tantissimo tempo sarà un cane, che scaverà una buca sotto l’albero, oppure un bambino, che verrà qui a giocare. Tu che leggi potresti essere proprio quel bambino del futuro e io lo spero tanto, perché allora vorrà dire che il mondo si sarà salvato.
Chissà cosa succederà… Mi piacerebbe tanto poter essere ancora qui per scoprirlo.
Scusa, ma adesso devo proprio scappare, perché la mamma mi sta chiamando e non posso farla aspettare, se no si arrabbia.
Perciò ora ti saluto e ti lascio la scatola con le rose rosse.
È stato bello raccogliere ognuno di questi oggetti e un po’ mi dispiace separarmene, perché mi sono molto affezionata. Ma non essere triste per me, ne troverò altri.
Se saprai guardare bene, nella scatola troverai un po’ dei nostri boschi, un po’ del nostro mare, un po’ dei nostri alberi e anche un pezzettino di me.
Quindi mi raccomando, tratta bene questo tesoro e conservalo tu al posto mio.
Adesso tocca a te essere responsabile.
Dalla vecchia Terra, passo e chiudo.
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Re: Passo e chiudo
ecologico, semplice e lineare, come dovrebbe essere, in linea di massima, una storia narrata da un bambino o una bambina. forse più la seconda del primo, per delicatezza d'animo.
è uno scenario plausibile, purtroppo, e stiamo percorrendo quella strada.
buone le descrizioni e anche l'idea.
nel complesso lo trovo un buon lavoro.
e meno male che nessuno aveva idee per partire...
è uno scenario plausibile, purtroppo, e stiamo percorrendo quella strada.
buone le descrizioni e anche l'idea.
nel complesso lo trovo un buon lavoro.
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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente
Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
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Re: Passo e chiudo
Proprio una bella idea!
Il racconto è scritto molto bene, il mondo visto con gli occhi di un bambino (forse un bambino di qualche tempo fa) ha un’aurea magica.
I tesori raccolti, preziosi oggetti che la natura offre a chi li sa vedere con sguardo innocente e puro, sono un ottimo spunto per ricordare quanto fosse bello camminare sulla spiaggia a trovare conchiglie, o nel bosco a raccogliere piccole pigne per i lavoretti di Natale o qualche piuma colorata. Attraverso questo escamotage hai trovato il modo di parlare della natura che era un tempo e fare un paragone con certi scempi che vediamo oggi. Ed è molto efficace perché non hai fatto raccogliere cartacce, bottiglie di plastica o immondizia varia (cosa molto più facile da reperire nei nostri boschi o nelle spiaggie) ma questa “capriola” mentale la fa il lettore.
La fine del mondo, in questo caso, è un discorso un po’ qualunquista di quelli che si “fanno a tavola” e che senza volere colpiscono in modo profondo la bambina tanto da indurla a scrivere a un ipotetico bambino del futuro e a donargli le sue cose più preziose per ricordare la Terra com’era.
L’idea mi è piaciuta molto e anche la conduzione della storia. Per quanto riguarda la temporalità non la trovo contemporanea, forse una storia di una cinquantina di anni fa o più. Ma proprio perché sono una bambina di oltre cinquant’anni fa, mi hai fatto ricordare un po’ della mia infanzia e la lettura è stata piacevole. Brav.
Il racconto è scritto molto bene, il mondo visto con gli occhi di un bambino (forse un bambino di qualche tempo fa) ha un’aurea magica.
I tesori raccolti, preziosi oggetti che la natura offre a chi li sa vedere con sguardo innocente e puro, sono un ottimo spunto per ricordare quanto fosse bello camminare sulla spiaggia a trovare conchiglie, o nel bosco a raccogliere piccole pigne per i lavoretti di Natale o qualche piuma colorata. Attraverso questo escamotage hai trovato il modo di parlare della natura che era un tempo e fare un paragone con certi scempi che vediamo oggi. Ed è molto efficace perché non hai fatto raccogliere cartacce, bottiglie di plastica o immondizia varia (cosa molto più facile da reperire nei nostri boschi o nelle spiaggie) ma questa “capriola” mentale la fa il lettore.
La fine del mondo, in questo caso, è un discorso un po’ qualunquista di quelli che si “fanno a tavola” e che senza volere colpiscono in modo profondo la bambina tanto da indurla a scrivere a un ipotetico bambino del futuro e a donargli le sue cose più preziose per ricordare la Terra com’era.
L’idea mi è piaciuta molto e anche la conduzione della storia. Per quanto riguarda la temporalità non la trovo contemporanea, forse una storia di una cinquantina di anni fa o più. Ma proprio perché sono una bambina di oltre cinquant’anni fa, mi hai fatto ricordare un po’ della mia infanzia e la lettura è stata piacevole. Brav.
Petunia- Moderatore
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Re: Passo e chiudo
Proprio vero, i bambini di adesso sono diversi, poco attenti alle cose e ai fenomeni naturali e la bellezza quasi li spaventa, non ci sono abituati.
Ma quanto è dolce il tuo racconto, sicuramente scritto da una mamma o da un insegnante molto sensibile.
La raccolta di tutto quello che sparisce, come fosse una collezione Panini, mi ha commosso.
I miei complimenti, autrice.
Ma quanto è dolce il tuo racconto, sicuramente scritto da una mamma o da un insegnante molto sensibile.
La raccolta di tutto quello che sparisce, come fosse una collezione Panini, mi ha commosso.
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tommybe- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
Entro nelle corde che suscita la semplice purezza della fabula contenuta nel racconto.
Lineare nelle descrizioni, delicato e non invadente.
Puro è semplice, godibile nel suo evolversi e persino nel messaggio preoccupante che lascia.
Amo la semplicità delle essenze e per me che raccoglievo qualche conchiglia che la marea lasciava in spiaggia, o le pietruzzole o...
insomma ciò che parla e la natura parla molto.
Obiettivo prefissato e raggiunto nella stesura del testo che vince per il suo essere veramente vero e senza bisogno di fiumi di parole, anzi il contrario elargisce fiumi d'Amore. Complimentissimi!
Lineare nelle descrizioni, delicato e non invadente.
Puro è semplice, godibile nel suo evolversi e persino nel messaggio preoccupante che lascia.
Amo la semplicità delle essenze e per me che raccoglievo qualche conchiglia che la marea lasciava in spiaggia, o le pietruzzole o...
insomma ciò che parla e la natura parla molto.
Obiettivo prefissato e raggiunto nella stesura del testo che vince per il suo essere veramente vero e senza bisogno di fiumi di parole, anzi il contrario elargisce fiumi d'Amore. Complimentissimi!
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Io sono quell'effimero scorcio d'arancio e di giallo che al tramonto appare per un istante e s'allunga in cielo, prima che la terra volti la faccia e il sole si ritrovi dall'altra parte del mondo.
Io sono sempre dall'altra parte del mondo quando gli altri mi leggono, per questo non esisterà mai un mio scritto.
Flash Gordon- Padawan
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Re: Passo e chiudo
Semplice, ma non banale.
Fresco, non stucchevole.
Il punti di vista di una bambina, che avverte dal papà il peso di una situazione che si sta deteriorando.
È una bambina ancora piccola: non ha ancora tramutato in rabbia e protesta questa preoccupazione.
Forse lo farà, crescendo, ma ora è bello ascoltarla così, nella sua purezza, nella sua innocenza, nella sua spontaneità.
Fresco, non stucchevole.
Il punti di vista di una bambina, che avverte dal papà il peso di una situazione che si sta deteriorando.
È una bambina ancora piccola: non ha ancora tramutato in rabbia e protesta questa preoccupazione.
Forse lo farà, crescendo, ma ora è bello ascoltarla così, nella sua purezza, nella sua innocenza, nella sua spontaneità.
FedericoChiesa- Cavaliere Jedi
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Re: Passo e chiudo
Scrittura (sotto il profilo formale: correttezza ortografica e sintattica, punteggiatura sintatticamente corretta…): Ottima; unica annotazione: “…si è messa a brillare”. Il soggetto è un sasso, maschile. Non la pietra, soggetto della frase precedente.
Trama (originalità, ritmo, logica degli eventi, spessore personaggi, finale…): Semplice, lineare, un pochino troppo didascalica e con una tesi molto esplicita ma, ok, ci sta. La distruzione della Terra, qui, entra solo come preoccupazione generale del padre trasmessa alla figlia; un po’ come accade a tutti noi che ne parliamo in famiglia, e quindi il raconto si concentra sul pensiero infantile, il suo “tesoro”, i suoi pensieri. Non succede nulla di particolare ma la bambina è simpatica e il suo mondo infantile ben rappresentato.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…): La ragazzina è caruccia, la narrazione dal punto di vista infantile mi pare funzionare, il messaggio politicamente corretto è lì ben evidente, ma tutto scorre senza troppe emozioni.
- “mi viene la tristezza nella pancia”, che bella immagine!
Trama (originalità, ritmo, logica degli eventi, spessore personaggi, finale…): Semplice, lineare, un pochino troppo didascalica e con una tesi molto esplicita ma, ok, ci sta. La distruzione della Terra, qui, entra solo come preoccupazione generale del padre trasmessa alla figlia; un po’ come accade a tutti noi che ne parliamo in famiglia, e quindi il raconto si concentra sul pensiero infantile, il suo “tesoro”, i suoi pensieri. Non succede nulla di particolare ma la bambina è simpatica e il suo mondo infantile ben rappresentato.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…): La ragazzina è caruccia, la narrazione dal punto di vista infantile mi pare funzionare, il messaggio politicamente corretto è lì ben evidente, ma tutto scorre senza troppe emozioni.
- “mi viene la tristezza nella pancia”, che bella immagine!
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L'uomo fa il male come l'ape il miele (William Golding).
Re: Passo e chiudo
Ciao Autore.
Tenero racconto, l'apocalisse vista dagli occhi di un bambino.
Purtroppo non mi ha preso e mi dispiace perché l'idea era davvero buona.
Mi sembra tutto troppo spiegato, una lezioncina fatta da una bambina saputella agli adulti incoscienti. Quindi mi ha infastidito il tono, non certo il contenuto. Ripeto anche qui, non era affatto semplice immaginare la fine o la salvezza della Terra.
Riconosco che la scrittura è di livello e alcune immagini sono davvero poetiche.
Tenero racconto, l'apocalisse vista dagli occhi di un bambino.
Purtroppo non mi ha preso e mi dispiace perché l'idea era davvero buona.
Mi sembra tutto troppo spiegato, una lezioncina fatta da una bambina saputella agli adulti incoscienti. Quindi mi ha infastidito il tono, non certo il contenuto. Ripeto anche qui, non era affatto semplice immaginare la fine o la salvezza della Terra.
Riconosco che la scrittura è di livello e alcune immagini sono davvero poetiche.
Resdei- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
I bambini sono così, sanno sorprendere e questo racconto sorprende.
Avrei però voluto sapere di più di questa bambina, dei suoi genitori, dei suoi amichetti, del luogo in cui raccoglie i tesori, del mare dove si sente il sole friggere al contatto con l'acqua. Invece lo sfondo resta sfuocato e un po' mi dispiace.
Direi che è un buon lavoro, semplice, lineare, piacevole.
Il titolo lo rivedrei, non mi sembra particolarmente indovinato.
Grazie per il tuo contributo.
Avrei però voluto sapere di più di questa bambina, dei suoi genitori, dei suoi amichetti, del luogo in cui raccoglie i tesori, del mare dove si sente il sole friggere al contatto con l'acqua. Invece lo sfondo resta sfuocato e un po' mi dispiace.
Direi che è un buon lavoro, semplice, lineare, piacevole.
Il titolo lo rivedrei, non mi sembra particolarmente indovinato.
Grazie per il tuo contributo.
Giammy- Younglings
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Re: Passo e chiudo
Bello.
Semplice, lineare, credibile (se posso usare questo termine un po' abusato)
Il tono e lo stile sono coerenti con chi scrive, sembra proprio di leggere il tema di una brava bambina di quinta elementare. Forse troppo brava (l'unico limite di questo racconto).
L'idea che hai avuto è buona, quasi tutti abbiamo immaginato scenari apocalittici, inventato un futuro più o meno assurdo, tu sei rimasta/o ancorata alla realtà, ed hai rispettato magnificamente il paletto.
Ho apprezzato questo e la scrittura, davvero di livello.
Complimenti e grazie.
Semplice, lineare, credibile (se posso usare questo termine un po' abusato)
Il tono e lo stile sono coerenti con chi scrive, sembra proprio di leggere il tema di una brava bambina di quinta elementare. Forse troppo brava (l'unico limite di questo racconto).
L'idea che hai avuto è buona, quasi tutti abbiamo immaginato scenari apocalittici, inventato un futuro più o meno assurdo, tu sei rimasta/o ancorata alla realtà, ed hai rispettato magnificamente il paletto.
Ho apprezzato questo e la scrittura, davvero di livello.
Complimenti e grazie.
AurelianoLaLeggera- Younglings
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Re: Passo e chiudo
Una bellissima storia, scritta benissimo e con un registro narrativo perfetto per declinare idee e sensazioni di una bambina, forse di quinta elementare, forse di prima media. Una storia che penso ambientata nel passato, forse negli anni in cui anch'io avevo l'età della narratrice o poco più, perché mi sembra piuttosto difficile, ai giorni nostri, trovare gruppi di bambini che tengono gli occhi lontani da qualche schermo. Anche se, fortunatamente, non mancano le eccezioni.
Bella l'idea della caccia al tesoro e della sacca di tela piena di "tesori" che poi finiranno, insieme alla lettera, in una sorta di capsula temporale, "così si conserverà per tanti e tanti anni, anche dopo che io non ci sarò più".
Dopo tante catastrofi e visioni apocalittiche, ho apprezzato molto questo testo semplice, fresco, quasi disarmante nella sua ingenuità; pieno di pensieri che scorrono fluidi, uno dopo l'altro, uno richiamato dall'altro, in associazioni a prima vista quasi banali, ma che hanno il pregio di far riflettere su temi fondamentali.
L'unico appunto che mi sento di fare riguarda il titolo e, di conseguenza, la frase finale. Utilizzare la formula "passo e chiudo" ha un che di tecnico, di specialistico, quasi militaresco, e stona con l'atmosfera tranquilla (nonostante la gravità del tema) che si respira per tutto il racconto.
Non credo ci sia altro da aggiungere, se non i complimenti per l'ottimo lavoro.
Grazie
M.
Bella l'idea della caccia al tesoro e della sacca di tela piena di "tesori" che poi finiranno, insieme alla lettera, in una sorta di capsula temporale, "così si conserverà per tanti e tanti anni, anche dopo che io non ci sarò più".
Dopo tante catastrofi e visioni apocalittiche, ho apprezzato molto questo testo semplice, fresco, quasi disarmante nella sua ingenuità; pieno di pensieri che scorrono fluidi, uno dopo l'altro, uno richiamato dall'altro, in associazioni a prima vista quasi banali, ma che hanno il pregio di far riflettere su temi fondamentali.
L'unico appunto che mi sento di fare riguarda il titolo e, di conseguenza, la frase finale. Utilizzare la formula "passo e chiudo" ha un che di tecnico, di specialistico, quasi militaresco, e stona con l'atmosfera tranquilla (nonostante la gravità del tema) che si respira per tutto il racconto.
Non credo ci sia altro da aggiungere, se non i complimenti per l'ottimo lavoro.
Grazie
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M. Mark o'Knee- Cavaliere Jedi
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Re: Passo e chiudo
Lettera di una bambina a chi verrà dopo la distruzione. Scrittura ingenua e delicata in forma semplice e fluida. Un po’monotono l’elenco degli oggetti raccolti nella sacca.
La bimba che raccoglie conchiglie sulla riva mi sembra una bella immagine d’altri tempi.
Non mi emoziona più di tanto, forse per l’idealizzazione della protagonista che stona un po’ con la realtà attuale, come la frase finale del racconto che si discosta dal contesto.
La bimba che raccoglie conchiglie sulla riva mi sembra una bella immagine d’altri tempi.
Non mi emoziona più di tanto, forse per l’idealizzazione della protagonista che stona un po’ con la realtà attuale, come la frase finale del racconto che si discosta dal contesto.
mirella- Padawan
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Re: Passo e chiudo
Racconto un po’ in controtendenza rispetto alla maggior parte di quelli in concorso, dove il punto di vista della voce narrante è quello di una bambina, in un tempo in cui tutto è ancora in gioco.
Il monologo, nella forma epistolare, si snoda in un flusso di coscienza che prende per mano il lettore e lo accompagna fino alla fine, quando la ragazzina opera una sorta di passaggio del testimone, affidando alle generazioni a venire il proprio “tesoro”, metafora del futuro del pianeta, ammesso che di futuro si possa ancora parlare.
Il registro linguistico ricalca abbastanza verosimilmente il pensiero di una bambina di una decina d’anni e, anche se l’idea di una capsula del tempo non è proprio originale, concorre a costruire un senso logico nello sviluppo della narrazione fino alla fine, dove la chiusa finale ricorda il classico saluto con cui da bambini si terminavano le conversazioni col vecchio "telefono senza fili" o coi più moderni Walke Talkie.
Il monologo, nella forma epistolare, si snoda in un flusso di coscienza che prende per mano il lettore e lo accompagna fino alla fine, quando la ragazzina opera una sorta di passaggio del testimone, affidando alle generazioni a venire il proprio “tesoro”, metafora del futuro del pianeta, ammesso che di futuro si possa ancora parlare.
Il registro linguistico ricalca abbastanza verosimilmente il pensiero di una bambina di una decina d’anni e, anche se l’idea di una capsula del tempo non è proprio originale, concorre a costruire un senso logico nello sviluppo della narrazione fino alla fine, dove la chiusa finale ricorda il classico saluto con cui da bambini si terminavano le conversazioni col vecchio "telefono senza fili" o coi più moderni Walke Talkie.
Albemasia- Padawan
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Re: Passo e chiudo
Una scrittura delicatamente infantile e dal valore pedagogico. È difficile, da adulti, rendere bene i pensieri di un bambino senza incorrere nella banalità. Forse a tratti è un po’ didascalico, ma tant’è: da un bambino giustamente non ci si aspetta certo uno stile elevato. Direi che il tentativo è riuscito bene!
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Re: Passo e chiudo
Allora a me è piaciuto. Dopo un po' questa voce ti entra in testa. E forse i bambini non parlano davvero così al giorno d'oggi, ma mi piacerebbe che lo facessero.
Insomma è di una semplicità disarmante e con alcune immagini che ti restano impresse, una su tutte quella del sole che frizza quando tocca il mare e fa il rumore che fa il tappo della Coca Cola se la apri.
Oltretutto ha un suo ritmo interno, una specie di andatura da filastrocca, o quelle cantilene che ripetono i bambini quando saltano la corda. Così leggi e salti anche tu.
Un pezzettino di me, dentro la scatola. Un pezzettino di me sarebbe stato proprio un bel titolo, ma anche Passo e chiudo mi piace.
Ottimo racconto con cui iniziare il giro di letture, grazie!
Insomma è di una semplicità disarmante e con alcune immagini che ti restano impresse, una su tutte quella del sole che frizza quando tocca il mare e fa il rumore che fa il tappo della Coca Cola se la apri.
Oltretutto ha un suo ritmo interno, una specie di andatura da filastrocca, o quelle cantilene che ripetono i bambini quando saltano la corda. Così leggi e salti anche tu.
Un pezzettino di me, dentro la scatola. Un pezzettino di me sarebbe stato proprio un bel titolo, ma anche Passo e chiudo mi piace.
Ottimo racconto con cui iniziare il giro di letture, grazie!
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Asbottino- Cavaliere Jedi
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Re: Passo e chiudo
Ciao, Penna.
Dal punto di vista puramente narrativo manca un conflitto, qualcosa che faccia evolvere la protagonista che resta uguale dall'inizio alla fine.
Però lo stile del racconto è chiaramente rivolto a un pubblico molto giovane e secondo me potrebbe piacere a una in particolare delle mie bambine, magari provo a farglielo leggere.
In questo senso, penso proprio che sarebbe quasi da verificare parola per parola se può essere parte del lessico corretto per un pubblico di bambini. A me è piaciuto molto, sembra proprio scritto da una bambina, diciamo non proprio dalla figlia di cui sopra che, nonostante ami molto leggere, in realtà non ama altrettanto scrivere. Però una bambina così secondo me riusciamo a trovarla.
Grazie e alla prossima.
Dal punto di vista puramente narrativo manca un conflitto, qualcosa che faccia evolvere la protagonista che resta uguale dall'inizio alla fine.
Però lo stile del racconto è chiaramente rivolto a un pubblico molto giovane e secondo me potrebbe piacere a una in particolare delle mie bambine, magari provo a farglielo leggere.
In questo senso, penso proprio che sarebbe quasi da verificare parola per parola se può essere parte del lessico corretto per un pubblico di bambini. A me è piaciuto molto, sembra proprio scritto da una bambina, diciamo non proprio dalla figlia di cui sopra che, nonostante ami molto leggere, in realtà non ama altrettanto scrivere. Però una bambina così secondo me riusciamo a trovarla.
Grazie e alla prossima.
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Re: Passo e chiudo
Un racconto scritto con lo stile semplice che può avere un bambino, forse non di questi nostri ultimi giorni, anche se mi piace pensare che ancora ci sono bambini che – cominciando a leggere preso o ad ascoltare chi legge per loro – poi sanno esprimersi bene. Anche quando i concetti non sono semplici, ma spesso ‘sti piccoletti sono sottovalutati.
Ovvio che qui abbiamo una Penna adulta che scrive “per conto” di una bambina, ma ugualmente il racconto mi ha affascinato: tante immagini, semplici (forse alcune sono un po’ adulte come descrizioni ma va bene così) e significative, riportate da una bambina che ha avuto la fortuna di poter godere della natura in libertà, con tante scoperte così importanti. Spesso mi dico che sarebbe davvero stupendo poter vedere il modo che ci circonda con gli occhi di un bambino, ancora capace di stupirsi per tutte quelle cose che per noi adulti sono diventate scontate, e passano quadi invisibili.
Mi è piaciuta molto l’idea di lasciare qualcosa che diventerà passato in una semplice scatola, una sorta di capsula del tempo casalinga ma chissà che non funzioni ugualmente.
Quindi prova superata, pur col tema non proprio ludico, cara Penna sei riuscito comunque a trasmettere leggerezza e speranza.
Ovvio che qui abbiamo una Penna adulta che scrive “per conto” di una bambina, ma ugualmente il racconto mi ha affascinato: tante immagini, semplici (forse alcune sono un po’ adulte come descrizioni ma va bene così) e significative, riportate da una bambina che ha avuto la fortuna di poter godere della natura in libertà, con tante scoperte così importanti. Spesso mi dico che sarebbe davvero stupendo poter vedere il modo che ci circonda con gli occhi di un bambino, ancora capace di stupirsi per tutte quelle cose che per noi adulti sono diventate scontate, e passano quadi invisibili.
Mi è piaciuta molto l’idea di lasciare qualcosa che diventerà passato in una semplice scatola, una sorta di capsula del tempo casalinga ma chissà che non funzioni ugualmente.
Quindi prova superata, pur col tema non proprio ludico, cara Penna sei riuscito comunque a trasmettere leggerezza e speranza.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
La cosa fenomenale è che la voce narrante sembra veramente una bambina. E questo dice tutto.
Mi perdonerà l'autore, ma è uno di quei casi in cui non ho molto altro da dire.
Complimenti.
Il messaggio, visto da quella prospettiva, seppur semplice, diventa di una potenza disarmante.
Non è un racconto per bambini, ma è il racconto dei bambini per i grandi, una favola al contrario. Complimenti.
Mi perdonerà l'autore, ma è uno di quei casi in cui non ho molto altro da dire.
Complimenti.
Il messaggio, visto da quella prospettiva, seppur semplice, diventa di una potenza disarmante.
Non è un racconto per bambini, ma è il racconto dei bambini per i grandi, una favola al contrario. Complimenti.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Re: Passo e chiudo
Sono molto combattuto. E ti spiego perché.
Il racconto mi è piaciuto: una bella storia scritta da un'adulta che ha ancora, per sua fortuna, lo sguardo della bambina. Piacevole da leggere non annoia mai e questo per me è fondamentale.
Me lo rileggerei ? O mi comprerei un libro in cui potessi trovare racconti simili a questo?
La risposta, ahinoi, è no!
Da qui proviene il mio contrasto interiore.
Che diventa dilemma perché forse questa è una delle migliori cosa che abbia letto in questo step. Mi darai da pensare in sede di votazione.
Il racconto mi è piaciuto: una bella storia scritta da un'adulta che ha ancora, per sua fortuna, lo sguardo della bambina. Piacevole da leggere non annoia mai e questo per me è fondamentale.
Me lo rileggerei ? O mi comprerei un libro in cui potessi trovare racconti simili a questo?
La risposta, ahinoi, è no!
Da qui proviene il mio contrasto interiore.
Che diventa dilemma perché forse questa è una delle migliori cosa che abbia letto in questo step. Mi darai da pensare in sede di votazione.
gipoviani- Padawan
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Re: Passo e chiudo
Il racconto è scritto bene, è apprezzabile la trovata di utilizzare il punto di vista di una bambina, adoperando un registro coerente, però il racconto mi ha preso poco, non succede granché, tutto si regge sui pensieri della ragazzina, lasciando la risposta al futuro per quel che sarà.
Un lavoro onesto, con qualche spunto apprezzabile, ma a mio gusto un pò statico, poco coraggioso. Ma in fin dei conti è meglio così, chi osa, chi rischia, chi ha una sua visione, spesso viene considerato un presuntuoso e guardato con sufficienza.
Un lavoro onesto, con qualche spunto apprezzabile, ma a mio gusto un pò statico, poco coraggioso. Ma in fin dei conti è meglio così, chi osa, chi rischia, chi ha una sua visione, spesso viene considerato un presuntuoso e guardato con sufficienza.
Byron.RN- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
La scelta di narrare la storia attraverso gli occhi di una bambina ha conferito al racconto un'aura magica e nostalgica. Ho apprezzato la semplicità, la delicatezza e il punto di vista ingenuo e puro. Gli elementi narrativi, come la raccolta di piccoli tesori, sono efficaci nel sottolineare la bellezza del mondo naturale e nel creare un contrasto con il degrado ambientale contemporaneo. Questo stratagemma ha consentito di veicolare un messaggio ecologico senza essere moralistico. La scrittura è lineare, semplice e corretta, con descrizioni ben fatte che hanno reso il racconto godibile e toccante. Una narrazione dolce, commovente e delicata, capace di suscitare emozioni genuine.
Gimbo- Padawan
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Re: Passo e chiudo
Ma che spettacolo questo racconto!
Chiedo agli Amministratori di verificare se chi l'ha scritta non sia madre o padre di una ragazzina direi di 10 - 12 anni e non l'abbia fatta scrivere a lei.
Scherzi a parte, è proprio nella sua banalità e semplicità il valore aggiunto di questo racconto che mai nemmeno per un momento non sembra scritto da una bambina/ragazzina: e quanto deve essere brav* l'aut* per scrivere in questo modo?
Non ho molto altro da dire, piaciuto moltissimo, scritto bene, senza refusi, promosso a pieni voti.
Chiedo agli Amministratori di verificare se chi l'ha scritta non sia madre o padre di una ragazzina direi di 10 - 12 anni e non l'abbia fatta scrivere a lei.
Scherzi a parte, è proprio nella sua banalità e semplicità il valore aggiunto di questo racconto che mai nemmeno per un momento non sembra scritto da una bambina/ragazzina: e quanto deve essere brav* l'aut* per scrivere in questo modo?
Non ho molto altro da dire, piaciuto moltissimo, scritto bene, senza refusi, promosso a pieni voti.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
Davvero molto bello. Mi piace il punto di vista di una bimba, e trovo anche lo stile di scrittura adeguato alla situazione. Funziona davvero bene, si legge d'un fiato.
Complimenti, non saprei che altro aggiungere.
Complimenti, non saprei che altro aggiungere.
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
La prima che mi viene da dire è: convincente. La seconda è: poco avvincente. Che fa pure rima. Mi sarei aspettato insomma che succedesse qualcosa, cosa non so, me lo stavo chiedendo tutto il tempo mentre leggevo, cosa succederà? Qualcuno troverà davvero questa "scatola del tempo" in un futuro remoto? Invece il racconto si interrompe così, in maniera corretta a dirla tutta, visto che della lettera delle bimba si tratta, ma io ci sono rimasto un po' male, ecco tutto. Scherzi a parte ho trovato questo lavoro davvero ben confezionato, perfetto dal punto di vista formale e della voce. Tra l'altro questa fobia del cambiamento climatico sta colpendo davvero molti bambini, ne sentivo parlare da poco, e molti psicologi lamentano che questa cosa, che in alcuni casi sfocia in ansie gravi, sia un fenomeno in crescita. La nostra bimba qua ha paura certo, per colpa di quel terrorista del padre, ma è anche coraggiosa e soprattutto generosa. Ottimo lavoro e a rileggerci!
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Località : Barumini
Re: Passo e chiudo
Potrei liquidare dicendo: il cambiamento parte dal basso. E non è troppo tardi.
Riflessioni a parte, il racconto è scritto bene e bene si legge, senza intoppi.
Il fatto di dare la parola a una bambina toglie ogni dubbio sulla bontà delle sue parole. Ci ho visto un filo di dispiacere, ma non rassegnazione. Ho percepito, tra le parole, una sorta di monito sul passato, presente e futuro, ma con quella leggerezza tipica della fanciullezza. Credo ci sia speranza allora, forse perché certe cose, dette da un bambino, valgono di più. Come i suoi tesori.
Grazie
Riflessioni a parte, il racconto è scritto bene e bene si legge, senza intoppi.
Il fatto di dare la parola a una bambina toglie ogni dubbio sulla bontà delle sue parole. Ci ho visto un filo di dispiacere, ma non rassegnazione. Ho percepito, tra le parole, una sorta di monito sul passato, presente e futuro, ma con quella leggerezza tipica della fanciullezza. Credo ci sia speranza allora, forse perché certe cose, dette da un bambino, valgono di più. Come i suoi tesori.
Grazie
Molli Redigano- Maestro Jedi
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