Passo e chiudo
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Re: Passo e chiudo
Car autor,
Che bello questo racconto, delicato e con un registro narrativo sempre coerente. Piccole diapositive di momenti che racchiudono un'infanzia in bilico su cose troppo grandi per essere comprese completamente. Ma i bambini ci provano sempre a leggere le cose a modo loro, e a volte il loro modo risulta essere il più giusto.
La tua protagonista è una delizia, e il racconto altrettanto.
Complimenti.
Ele
Che bello questo racconto, delicato e con un registro narrativo sempre coerente. Piccole diapositive di momenti che racchiudono un'infanzia in bilico su cose troppo grandi per essere comprese completamente. Ma i bambini ci provano sempre a leggere le cose a modo loro, e a volte il loro modo risulta essere il più giusto.
La tua protagonista è una delizia, e il racconto altrettanto.
Complimenti.
Ele
Hellionor- Admin
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Re: Passo e chiudo
Proprio un bel racconto!
Ho trovato molto convincente il modo in cui vengono descritti i gesti spontanei della ragazzina, le sue riflessioni semplici e limpide, il velo di preoccupazione che, anche se trattenuto, ogni tanto emerge dal testo.
Tra le righe di questo racconto si leggono davvero tante cose e il messaggio arriva forte e chiaro, anche se silenzioso.
Forsa manca qualcosa al testo, un'evoluzione, un vero finale, quel guizzo aggiunto che avrebbe fatto tremare la sedia su cui sono seduta.
Ma, riflettendoci bene, l'intero testo è poesia, ed è la poesia che fa vibrare ogni cosa.
Ho trovato molto convincente il modo in cui vengono descritti i gesti spontanei della ragazzina, le sue riflessioni semplici e limpide, il velo di preoccupazione che, anche se trattenuto, ogni tanto emerge dal testo.
Tra le righe di questo racconto si leggono davvero tante cose e il messaggio arriva forte e chiaro, anche se silenzioso.
Forsa manca qualcosa al testo, un'evoluzione, un vero finale, quel guizzo aggiunto che avrebbe fatto tremare la sedia su cui sono seduta.
Ma, riflettendoci bene, l'intero testo è poesia, ed è la poesia che fa vibrare ogni cosa.
caipiroska- Cavaliere Jedi
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Re: Passo e chiudo
Per prima cosa ringrazio tutti quanti per i vostri commenti positivi e anche per quelli costruttivi.
Un grazie particolare a chi mi ha premiato con il suo voto:
@AurelianoLaLeggera, @Caipiroska, @ImaGiraffe, @Akimizu, @Hellionor, @Paluca66, @Susanna, @Gipoviani, @M. Mark o'Knee, @CharAznable.
Non credevo davvero di riscuotere un simile consenso e ora vi spiego il motivo.
Non appena sono comparsi tutti i racconti di questo step sul forum, sono stata tentata di chiedere in privato alla giuria di ritirare il mio brano dalla competizione.
Tutti i testi parlavano di catastrofi annunciate o verificatesi, molte storie avevano uno spessore che va al di là del dato storico narrato, tutte brillavano per originalità e scrittura di alto livello, come avevo rilevato in alcuni commenti.
Il mio racconto mi sembrava inadeguato per contenuto e stile narrativo. Il classico “vaso di coccio” tra tanti vasi di ferro. La voce infantile di una bambina, con le sue paure da bambina e le sue idee da bambina, in mezzo a testi molto più elaborati e articolati.
Inoltre, forse complice il titolo poco accattivante, per diversi giorni il mio racconto è stato poco visualizzato e ancor meno commentato.
A mia discolpa avevo dalla mia il fatto che, non essendo amante del genere “fantascientifico-catastrofista”, non avevo scritto mai nulla del genere e non potevo certo cominciare proprio all’interno di un contest: ne sarebbe uscito un racconto scontato e pieno di cliché.
Così mi è venuta l‘idea di una lettera scritta da una bambina a un ipotetico terrestre del futuro, recapitata tramite la capsula del tempo, dove ogni singolo “tesoro” avrebbe raccontato della bellezza della Terra e avrebbe rappresentato un monito circa la responsabilità che grava su ciascuno di noi, a partire anche dai più piccoli, nel preservare la nostra “casa comune”.
Inizialmente è stato molto difficile calarmi nella testa di una bambina, pensare “da piccola” e parlare come lei…
Ho riletto il brano innumerevoli volte e ogni volta ho sostituito un termine con una parola più semplice, ho semplificato una frase o una forma verbale, fino a eliminare tutti i congiuntivi e a trasformare le ipotattiche in paratattiche. A quel punto, senza che me ne fossi resa conto, a parlare era la bambina che ero stata e così mi sono lasciata prendere per mano dal suo flusso di coscienza e ne è scaturita la lettera come l’avete letta.
E se ne sono accorte @Susanna e @Petunia che hanno visto nella protagonista una bambina d’altri tempi; e non poteva essere che così, perché alla fine di questo processo la voce narrante ormai era la mia, da piccola. Non poteva essere certo contemporanea ai bambini di adesso, ma una voce universale che vale per tutti i bambini di ieri, di oggi e di domani.
Il finale, cui il titolo richiama, mi è sorto spontaneo, perché tornando al mio linguaggio dell’infanzia, non avrei potuto terminare in altro modo che con la formula usata spesso da bambini al termine di una conversazione con il telefono senza fili o con il più tecnologico Walkie Talkie.
Perciò ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qua.
Passo e chiudo.
Un grazie particolare a chi mi ha premiato con il suo voto:
@AurelianoLaLeggera, @Caipiroska, @ImaGiraffe, @Akimizu, @Hellionor, @Paluca66, @Susanna, @Gipoviani, @M. Mark o'Knee, @CharAznable.
Non credevo davvero di riscuotere un simile consenso e ora vi spiego il motivo.
Non appena sono comparsi tutti i racconti di questo step sul forum, sono stata tentata di chiedere in privato alla giuria di ritirare il mio brano dalla competizione.
Tutti i testi parlavano di catastrofi annunciate o verificatesi, molte storie avevano uno spessore che va al di là del dato storico narrato, tutte brillavano per originalità e scrittura di alto livello, come avevo rilevato in alcuni commenti.
Il mio racconto mi sembrava inadeguato per contenuto e stile narrativo. Il classico “vaso di coccio” tra tanti vasi di ferro. La voce infantile di una bambina, con le sue paure da bambina e le sue idee da bambina, in mezzo a testi molto più elaborati e articolati.
Inoltre, forse complice il titolo poco accattivante, per diversi giorni il mio racconto è stato poco visualizzato e ancor meno commentato.
A mia discolpa avevo dalla mia il fatto che, non essendo amante del genere “fantascientifico-catastrofista”, non avevo scritto mai nulla del genere e non potevo certo cominciare proprio all’interno di un contest: ne sarebbe uscito un racconto scontato e pieno di cliché.
Così mi è venuta l‘idea di una lettera scritta da una bambina a un ipotetico terrestre del futuro, recapitata tramite la capsula del tempo, dove ogni singolo “tesoro” avrebbe raccontato della bellezza della Terra e avrebbe rappresentato un monito circa la responsabilità che grava su ciascuno di noi, a partire anche dai più piccoli, nel preservare la nostra “casa comune”.
Inizialmente è stato molto difficile calarmi nella testa di una bambina, pensare “da piccola” e parlare come lei…
Ho riletto il brano innumerevoli volte e ogni volta ho sostituito un termine con una parola più semplice, ho semplificato una frase o una forma verbale, fino a eliminare tutti i congiuntivi e a trasformare le ipotattiche in paratattiche. A quel punto, senza che me ne fossi resa conto, a parlare era la bambina che ero stata e così mi sono lasciata prendere per mano dal suo flusso di coscienza e ne è scaturita la lettera come l’avete letta.
E se ne sono accorte @Susanna e @Petunia che hanno visto nella protagonista una bambina d’altri tempi; e non poteva essere che così, perché alla fine di questo processo la voce narrante ormai era la mia, da piccola. Non poteva essere certo contemporanea ai bambini di adesso, ma una voce universale che vale per tutti i bambini di ieri, di oggi e di domani.
Il finale, cui il titolo richiama, mi è sorto spontaneo, perché tornando al mio linguaggio dell’infanzia, non avrei potuto terminare in altro modo che con la formula usata spesso da bambini al termine di una conversazione con il telefono senza fili o con il più tecnologico Walkie Talkie.
Perciò ringrazio tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggermi fino a qua.
Passo e chiudo.
Albemasia- Padawan
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Data di iscrizione : 23.01.24
Località : Tra le nebbie della Lomellina
Re: Passo e chiudo
Per quel che vale io ho adorato questo racconto, proprio perché era diverso dagli altri, per la sua voce speciale.
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Passo e chiudo
Grazie.Akimizu ha scritto:Per quel che vale io ho adorato questo racconto, proprio perché era diverso dagli altri, per la sua voce speciale.
Albemasia- Padawan
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Infamia o lode : 11
Data di iscrizione : 23.01.24
Località : Tra le nebbie della Lomellina
Re: Passo e chiudo
Per me il racconto più bello, coerente dall'inizio alla fine.
Scrittura, storia, voce, idea, non c'era una cosa fuori posto. E toccava.
Si vede che dietro c'è talento ma anche tanto lavoro.
Grazie
Scrittura, storia, voce, idea, non c'era una cosa fuori posto. E toccava.
Si vede che dietro c'è talento ma anche tanto lavoro.
Grazie
AurelianoLaLeggera- Younglings
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Data di iscrizione : 13.04.24
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Re: Passo e chiudo
Ho l'impressione che questo racconto verrà ricordato come uno dei più belli, perchè ci ha fatto tornare indietro nel tempo, non dico al tempo dei pensierini, ma appena oltre, ma soprattutto ai nostri pensieri che ancora non eravamo in grado di scrivere come si deve, ma in testa li avevamo così. Un momento uguale in ogni generazione, sia pure con i differenti momenti sociali.
Grazie per lo sforzo di rimaneggiare un testo, è sempre complicato e porta a qualche piccolo dispiacere.
Meno male che non li hai ritirato: se fosse stato fuori concorso... sai quanti rimproveri sarebbero arrivati!
Grazie per lo sforzo di rimaneggiare un testo, è sempre complicato e porta a qualche piccolo dispiacere.
Meno male che non li hai ritirato: se fosse stato fuori concorso... sai quanti rimproveri sarebbero arrivati!
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
Ti ringrazio. Il tuo commento mi fa molto piacere.AurelianoLaLeggera ha scritto:Per me il racconto più bello, coerente dall'inizio alla fine.
Scrittura, storia, voce, idea, non c'era una cosa fuori posto. E toccava.
Si vede che dietro c'è talento ma anche tanto lavoro.
Grazie
Albemasia- Padawan
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Re: Passo e chiudo
Sono contenta che sia arrivato.Susanna ha scritto:Ho l'impressione che questo racconto verrà ricordato come uno dei più belli, perchè ci ha fatto tornare indietro nel tempo, non dico al tempo dei pensierini, ma appena oltre, ma soprattutto ai nostri pensieri che ancora non eravamo in grado di scrivere come si deve, ma in testa li avevamo così. Un momento uguale in ogni generazione, sia pure con i differenti momenti sociali.
Grazie per lo sforzo di rimaneggiare un testo, è sempre complicato e porta a qualche piccolo dispiacere.
Meno male che non li hai ritirato: se fosse stato fuori concorso... sai quanti rimproveri sarebbero arrivati!
Anche per me si è rivelato una sorta di ritorno alla fine della mia infanzia...
Albemasia- Padawan
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Re: Passo e chiudo
La bellezza di questo racconto l'ho espressa tutta nel commento dove ho ipotizzato, scherzando, che l'autrice fosse madre di una bimba di 10 anni cui avesse delegato il compito, tanto è scritto in "bambinesco".
Non posso che limitarmi a rinnovarti i miei complimenti, solo l'immenso Akimizu è riuscito a sopravanzarti nella mia classifica personale, ma lui è da sempre di un altro pianeta.
Non posso che limitarmi a rinnovarti i miei complimenti, solo l'immenso Akimizu è riuscito a sopravanzarti nella mia classifica personale, ma lui è da sempre di un altro pianeta.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Passo e chiudo
Non posso che ringraziarti per i tuoi commenti positivi, perché hai apprezzato il mio lavoro e lo hai compreso.paluca66 ha scritto:La bellezza di questo racconto l'ho espressa tutta nel commento dove ho ipotizzato, scherzando, che l'autrice fosse madre di una bimba di 10 anni cui avesse delegato il compito, tanto è scritto in "bambinesco".
Non posso che limitarmi a rinnovarti i miei complimenti, solo l'immenso Akimizu è riuscito a sopravanzarti nella mia classifica personale, ma lui è da sempre di un altro pianeta.
Quanto all'idea di delegare la scrittura a uno dei miei figli, in realtà se avessi voluto usare il loro linguaggio - il "giovanilese" da Generazione Z - ne sarebbe uscito un testo del tipo:
"Bella zio, scialla che il botto l'avete fatto voi boomer, ma non essere un goblin, vi lovviamo lo stesso. E adesso vai tra' e non spoilerare".
Roba, questa sì, da extraterrestri...
Albemasia- Padawan
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