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1Appunti al buio Empty Appunti al buio Mer Ott 09, 2024 11:52 am

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La versione suicida di me continua ad accatastare cioccolata e mentine nel seminterrato delle mie tasche, una paranoia dell’ultimo minuto da quando il dottore mi ha messo in guardia sul diabete e sui miei problemi con il cuore.
Potrei andare avanti per giorni senza mangiare, diventare una caldaia a gasolio incustodita che nessuno si sogna di accendere, e non preoccuparmi.
Sto sognando luci, luci natalizie e neve, tanta neve, neve strana, difettosa, fiocchi grandi come palle da tennis. Comincio a sperare che qualcuno mi soffochi nel sonno per interrompere questo stupido sogno.
 Pioggia e vento forte, un disastro il tempo, questa sera. Scomparsa pure la luce.
 Prenderò appunti al buio solo per abbandonare ogni limitazione della mia fantasia. Ho paura pure a osservarlo dalla finestra il brutto tempo, ma non mi va di scartarne il ricordo.
La strada è deserta, una automobile celeste sfida tutti con la sua sonora solitudine meccanica.
La violenza dell’acqua e del vento la blocca. Scende una donna bella e temeraria, pioggia e vento sembrano comandare i suoi repentini sbandamenti.
Una specie di schema, di abbozzo di salvataggio affiora in me. E’ tutta la vita che spero di salvare qualcuno.
Non serve una squadra di scienziati per scendere un piano di scale, aprire il portone e aiutarla a salire in alto, prima che acqua e fango le arrivino alla gola.
Il portone non si apre, un metro di pioggia sembra averlo avvitato al pavimento.
Con il pugno coperto dalla la manica del maglione fracasso il vetro dello spioncino, sono magro ci passerò attraverso.
Non ci passo, per fortuna il portone si apre da solo.
 Do un calcio violento  a un’automobile. Come risvegliata si sposta, lasciandomi passare, trascinata dalla corrente di quel fiume apparso improvvisamente sulla strada si allontana.
La buona notizia è che l’abito rosa della donna da salvare ha la luminosità del neon,  e la distinguo facilmente, aggrappata alla cassetta della posta.
I miei piedi nudi acciaccano tutto quello che è doloroso per provare a raggiungerla.
A poter fare una spesa importante comprerei qualcosa che galleggi, non un idiota come me che neppure sa nuotare a cagnolino. La donna  sembra essersi inabissata, non c’è più.
Brandelli della mia tecnica natatoria rudimentale mi fanno avvicinare al cancello, miracolosamente aperto.
Una corda con il sedile dell’altalena attaccato mi sbatte in faccia improvvisamente. Senza imprecare per il dolore l’afferro. Un volto fangoso e sorridente smanaccia gesti dal piano rialzato.
- Ho trovato solo quella,  la corda dell’altalena, non potevo mettermi a scioglierla e te l’ho tirata sul naso, mannaggia.
- Sono abituato a ricevere altalene in faccia non si preoccupi, signora.
- Sono Sara e perdonami, questa è la mia casa,  vieni dentro prima che acqua e vento ti riportino lontano.
 L’ultimo posto di questo mondo che vediamo dovrebbe essere il più bello, almeno per lasciarci un buon ricordo,  invece il panorama si accende e si spegne come una lampadina difettosa e mi sfuggono i contorni.
-  Ecco i gommoni dei vigili del fuoco, vengono  per noi.
- Posso sembrare un coraggioso ragazzo adorante, lei è molto bella, somiglia a Bianca Balti, ma le giuro che sto morendo di paura.
- Ogni giorno me lo dicono in tanti, ma chi è questa Bianca Balti?
Spingo il cancello,  scivolo e galleggio sull’acqua come una camera d’aria di bicicletta.
- Ecco hai detto una bugia e il vento ti ha fatto cadere. Ma come farà Dio a infliggerti una punizione se parli a voce così’ bassa?
- Mi perdoni ho il fango perfino in gola e sono a due tacche sotto il livello dell’eccitazione, ma ancora ci vedo bene, lei è bellissima,  pure con il cattivo tempo..
 - Mammamia che brutto bozzo in testa ti ho fatto con quell’altalena, pensare che ci ho giocato per anni da bambina senza farmi mai male.
- Il bozzo passerà,  senza la sua botta in testa sarei affogato, e non lo dico per dare un’immagine romantica alla faccenda, lo dico perché sono negato nel nuoto.
- La mia automobile è diventata un sottomarino, neppure si vede più. Saliamo al primo piano, ci metteremo abiti asciutti in cucina.
Con occhi disorientati osservo la grande stanza, quello che colpisce è che non c’è nulla di alimentare in quel posto.
- A cosa pensi?
- Penso che sembra più una camera da letto, con un letto.
- Sì, hai ragione, la chiamo cucina perché prima lo era, anche se con il buio si vede poco è una camera da letto, la cucina è sottacqua, meglio rimandare l’incontro con lei.
- Ho paura di cadere e farmi male al buio.
- Fiu, mi è capitato un supereroe.
- Non prendermi in giro.
- Andremo a tastoni e se hai paura dammi la mano, conosco ogni centimetro di questa casa..
- Vive da sola qui?
- Sì, e tu dove abiti?
- Io vivo di fronte, con mia madre, a cinquanta metri da qui.
- Povero piccolo, ecco perché hai paura del buio.
- La smetta o me ne vado.
- Mi piace la faccia che fai, mi piace la faccia che hai. Quel maledetto fiumiciattolo è diventato il Danubio, dovrai accontentarti di me, non riusciremo ad allontanarci da qui prima di domani.
- Mi accontenterò. Rido.
- Ora puoi lasciarla la mano, siamo seduti, ti sollevo dal compito per te sgradevole di provarci con me.
Fuori continua la musica ossessiva del vento spezzata da vari richiami di gente nascosta dal buio.
-  Non vedo compiti sgradevoli.
- Appartieni a coloro a cui basta indossare una giacca per vederli rigidi come manichini, e dammi del tu.
- Mi sta grande la giacca, non è colpa mia.
Mi vergognavo della  mia solitudine, non della giacca. Non sapevo come coprirla, come nasconderla.
Non sapevo come raggiungere Sara, unica fonte di calore in quell’universo di brividi.
Avevo lasciato mia madre da sola per trasformarmi in un miserabile  buono a nulla.
Cominciavo a sentirmi in colpa, passata l’euforia iniziale.
Mia madre la trovo immobile sulla solita poltrona scolorita, dalla finestra osserva il buio, se si può osservare il buio. Sono due anni che non esce e non cammina.
- Dove sei stato?
- A salvare una ragazza in difficoltà.
- Bravo, e come si chiama?
- Si chiama Sara, mi ha dato il suo indirizzo di posta elettronica, è molto carina.
- Vi siete divertiti insieme?
Non le avrei detto più niente, ogni volta che le parlavo di una ragazza si fingeva interessata, poi faceva di tutto per farla allontanare.
- In un certo senso sì, ci siamo divertiti a non acciaccarci i piedi al buio.
- Solo quello?
- Solo quello, mamma, lei è molto seria e giudiziosa.
Mi viene in mente un’azione audace e riempio fino all’orlo un bicchiere di limoncello per farmi passare il rossore.
- Piano con quella robaccia alcolica. Dettami il suo indirizzo.
- Che vuoi fare?
- Qualcuno della famiglia deve sapere con chi comunichi tesoro, ma tranquillo non leggerò le tue cose.
Dovunque la portasse il suo disturbo lei non poteva muoversi da quella poltrona.
- D’accordo, scrivi, ma non mi chiamare più tesoro, non sono un bambino.
- Non ho fatto nulla di male.
- Sì, scusami.
Dovevo sopportare non solo i suoi consigli non richiesti, ma anche il modo immancabilmente affettuoso con cui me li dispensava.
Dopo due giorni i miei amici mi accompagnarono in ospedale, avevo forti dolori al petto.
Un infarto fulminante annullava le testimonianze di tutto quello che mi apparteneva, e proprio alla vigilia di Natale.
La reazione di mia madre fu catastrofica, nulla al mondo avrebbe potuto darle più dolore.
Cominciò a cercare nei cassetti tracce di me, fotografie e brevi appunti, poi si ricordò dell’indirizzo di quella ragazza. Spesso si sporgeva dalla finestra in cerca di lei. Ma oltre a folate di vento non le arrivava altro.
Pure le luci dei lampioni somigliavano a pallidi bagliori cimiteriali.
L’aria invernale sulla pelle le dava brividi e costruiva merletti di un’idea smisurata, pazzesca: le avrebbe scritto a nome mio, anche se non se la sentiva proprio di dirle che non c’ero più. L’avevo vista una volta sola, anche se una parte di me non ci credeva, ed era come se l’avessi vista sempre.
Senza il mio apparire quello diventava un passo importante, un calibro intellettuale nuovo e decisamente generoso. Chi l’avrebbe mai pensata una capacità simile in mia madre.
Quel sostituirsi a me somigliava a una mia resurrezione, dopo che quello stupido infarto mi aveva cancellato dal mondo.  La sua premura verso i fragili l’aveva spostata verso me, il figlio adorato morto.
Poteva sentirsi ignara e innocente come il sistema temporalesco che stentava a sparire se sarebbe riuscita a confidarsi con quella donna al posto mio. Non voleva scoprire niente, voleva solo tenermi in vita il più possibile.
La prima lettera ebbe la sua epifania.
Ciao Sara,  ho lo sguardo fisso sul cancello della tua casa e mi sembra proprio di vederti. Eravamo d’accordo che ci saremo rincontrati, ma questo maledetto virus mi terrà a letto per un bel po’. Ci sono state un sacco di mattine in cui non avevo voglia di alzarmi e ora subisco il castigo di stare a letto per forza, ora che mi butterei giù dalla finestra per raggiungerti prima possibile.
Ho deciso di dare una direzione diversa alla mia vita, ho perso troppe cose a starmene rintanato dentro casa e voglio recuperare tutto, anche le cose superficiali. Non fraintendere, tu non appartieni a quelle. Voglio trovare la strada per le tue labbra, quello sarà il migliore dei giorni quando la troverò, almeno per me.
 Che poi sei stata parecchio vicino a me e non ho azzardato a farlo per non rischiare un doloroso rifiuto. Sembro uno scaricatore di porto e ho il cuore in una custodia di velluto, come un adolescente, purtroppo.
Tu avrai pensato di me: ecco un uomo che vive in una grotta di ghiaccio tutto l’anno.
Ho detto a mia madre che sei una donna delicata e bella, ed è come se stessi con te da tanto tempo.
Lei si è messa a ridere, ma con rispetto, che se mi accorgo che non ti rispetta la mando a  quel paese e cambio casa, l’ho già fatto una volta.
Sono arrabbiato solo a ricordarlo e se proprio vuoi saperlo mi sto asciugando gli occhi sul cuscino. Ma solo per il nervoso, mica sono pazzo a mettermi a piangere per una cosa così stupida.
Mia madre mi ha dato tutta la sua approvazione. Mi ha imposto di accorciarmi i capelli e di far sparire i jeans,  dicendo che una splendida ragazza come te non può stare vicino a uno zulù come me.
Quando mi guarda fisso mi sento quaranta paia di occhi addosso. E non lo ha fatto mai prima.
 
Parole fin troppo sincere, ma non poteva durare a lungo e invitai Sara nella nostra casa.
Le mostrai medaglie e fotografie, pure i gagliardetti della scuola primaria e perfino il suo pallone di cuoio bucato.
E le dissi che pregavo tanto, e che non lo facevo per ottenere qualcosa, ma solo per umiltà verso Dio.
Sara non si sentiva truffata, tutt’altro.
Prendendo le mie mani, le sue unghie senza smalto opposte a un groviglio di rughe, si accarezza il viso e poi le teneva strette, invece di liberarle.
- Ho ripreso a fumare, tutti quelli a cui muore un figlio riprendono a fumare.
Sara mi osserva impietrita dallo stesso dolore.

2Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Mer Ott 09, 2024 11:36 pm

Albemasia

Albemasia
Padawan
Padawan

Il racconto si apre con una frase che mi ha colpito:” La versione suicida di me continua ad accatastare cioccolata e mentine nel seminterrato delle mie tasche, una paranoia dell’ultimo minuto da quando il dottore mi ha messo in guardia sul diabete e sui miei problemi con il cuore”. Sicuramente un modo accattivante per suscitare la curiosità nel lettore.
Poi la storia prosegue fino all’incontro con la bella Sara e i dialoghi fra i due secondo me si ingolfano un po’.
Più avanti il protagonista muore, ma ciononostante continua il racconto in prima persona dall’aldilà, finché la parola passa alla madre che inizialmente scrive a Sara spacciandosi per il figlio e infine svela l’inganno e torna a parlare, descrivendo la vicenda in terza persona.
Questo ciò che credo di avere compreso.
Però tutti questi passaggi mi sono stati chiari almeno alla seconda lettura, perché la scelta dell’autore di non utilizzare virgolette o carattere corsivo per distingue chi-dice-cosa-a-chi mi ha destabilizzato un po’.
 
Segnalerei questi passaggi:
-   una automobile celeste” e poco sotto “un’automobile” con l’apostrofo. Non è sbagliato però mi è sembrato strano.
-   (lui): Non prendermi in giro”.
     (Sara): “Andremo a tastoni e se hai paura dammi la mano, conosco ogni centimetro di questa casa..(con due punti finali)
    (lui): Vive da sola qui?” Dove il protagonista, nel rivolgersi a Silvia, passa dal lei al tu e poi al lei di nuovo.
-   Poteva sentirsi ignara e innocente come il sistema temporalesco che stentava a sparire se sarebbe riuscita a confidarsi con quella donna […]”. Qui mi sembra che ci sia un errore di consecutio.
-   Prendendo le mie mani, le sue unghie senza smalto opposte a un groviglio di rughe, si accarezza il viso e poi le teneva strette, invece di liberarle.”. Questo passaggio non mi è molto chiaro, oltretutto mi sembra che ci siano due tempi verbali discordanti (“si accarezza” e “teneva”)
 
In conclusione, secondo me un racconto con un buon potenziale, ma un po’ caotico per una mancanza di chiarezza nel testo e alcuni refusi.

3Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Gio Ott 10, 2024 6:07 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Si inizia con qualche immagine che lascia il segno: "cioccolata e mentine nel seminterrato delle mie tasche", "automobile... con la sua sonora solitudine meccanica.": sicuramente sai trasmettere emozioni.
Poi tutto diventa confuso e a volte improbabile. Confuso perché dovrebbe passare la notte dalla signora, e all'improvviso lo si ritrova a casa dalla mamma. Improbabile perché una persona con dei problemi, come sembra abbia lui, non penso riuscirebbe a gestire in maniera sciolta e brillante una conversazione con una bella signora.
Poi scrive appunti da postumo, in attesa che subentri la mamma a terminare il racconto.
L'ho riletto pensando stesse solo sognano, ma neanche così mi tornava troppo.
Ti segnalo: "Non prendermi in giro." mentre lui le da del lei.
Alla fine non mi dispiace, ma non so perché.

A tommybe garba questo messaggio

4Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Ven Ott 11, 2024 12:22 am

caipiroska

caipiroska
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Immagini poetiche e cariche di malinconica vitalità caratterizzano questo bel racconto che gira intorno al rocambolesco incontro tra i due protagonisti.
Molto efficace e ben gestita l'atmosfera che riesce a creare l'autore, anche se ho trovato molto particolari i dialoghi: frizzanti e dal botta e risposta mai banale, mi hanno lasciato però la strana sensazione di risposte che non corrispondono sul serio alle domande e cambi di discorso troppo repentini e fantasiosi.
Confesso che non avevo capito subito che il protagonista era morto, in quanto continua a raccontare la vicenda con lo stesso tono di quando era vivo...
Ho trovato bizzarra e alquanto imbarazzante (per tutti e tre i protagonisti) la scelta di far scrivere le mail alla madre: pur capendo le ragioni della donna la scelta mi sembra una soluzione un pò troppo surreale per accettarla così com'è; oppure, tutto il testo è intriso di realismo magico come il fatto che il defunto ancora racconti la storia e allora può avere un senso lo scambio di mail, ma a quel punto la scelta del genere doveva essere più ficcante.
Comunque questo autore è una grande penna che regala grandi emozioni e che riesce a indagare e descrivere l'animo umano, con le sue infinite sfumature di emozioni, usando sapientemente la tavolozza della fantasia tramite la quale i personaggi hanno una caratterizzazione forte e decisa che li fa vibrare di malinconica autenticità.

A Petunia garba questo messaggio

5Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Ven Ott 11, 2024 11:43 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Secondo racconto che leggo in questo step e secondo racconto infarcito di errori e refusi che rendono difficile la lettura.
In estrema sinstesi:
- Con il pugno coperto dalla la manica  
- Come risvegliata si sposta, lasciandomi passare, trascinata dalla corrente di quel fiume apparso improvvisamente sulla strada si allontana.  c'è qualcosa che non comprendo in questa farse pur avendola riletta non so quante volte; forse manca solo una virgola dopo "strada"?
- l’abito rosa della donna da salvare ha la luminosità del neon,  e la distinguo facilmente, aggrappata alla cassetta della posta.  fo anche qui la punteggiatura non mi aiuta almeno la virgola dopo "neon" andrebbe levata.
- se parli a voce così’ bassa?
- Non prendermi in giro.  prima e dopo le da del "lei", qui le da del "tu"
- Poteva sentirsi ignara e innocente come il sistema temporalesco che stentava a sparire se sarebbe riuscita a confidarsi con quella donna al posto mio.   fosse
- Prendendo le mie mani, le sue unghie senza smalto opposte a un groviglio di rughe, si accarezza il viso e poi le teneva strette, invece di liberarle.  accarezzava


Anche la formattazione con spazi doppi e rientri pecca di approssimazione.

Tutto questo è tanto più evidente se lo si paragona a una serie di immagini in cui emerge una scrittura elegante e ricercata; immagini che finiscono con l'essere, a miom parere, un po' il pregio e allo stesso tempo il limite di un racconto che definirei "onirico", senza una trama ben definita ma in gardo di suscitare comqunue delle emozioni nel lettore.
Così e così i paletti con il vento protagonista solo di striscio e con la madre che subentra solo con la mail dopo che il protagonista ha continuato a narrare in prima persona anche da morto.


______________________________________________________
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6Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Ven Ott 11, 2024 11:48 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Si può definire un testo "racconto di distrazione"? Qualunque sia la risposta, è ciò che ho pensato a fine lettura: una storia piena di frasi a effetto e strizzatine d'occhio - a partire dal titolo che gioca sull'assonanza appunti/appuntamento "al buio" - il cui scopo di fondo è distrarre l'attenzione del lettore dalle diverse incongruenze, che affiorano come montarozzi confusi di detriti al defluire dell'esondazione.
A parte alcuni refusi ed errori di formattazione (un'È con l'apostrofo anziché l'accento; alcuni incomprensibili rientri del testo rispetto al margine sinistro, il passaggio ingiustificato dal tu al lei e viceversa, alcuni salti di consecutio...), vorrei segnalare:
- il dialogo con la ragazza, che, per uno che snocciola frasi memorabili un rigo sì e l'altro pure, appare parecchio stonato;
- l'improvviso cambio di scena, nel quale il narratore passa inspiegabilmente dalla camera della ragazza a casa propria: ma non doveva passare la notte da lei? È cessata la tempesta e l'acqua e il vento non sono più un problema? Non ci è dato sapere...
- il fatto che continui lui stesso a raccontare ciò che accade, come niente fosse, anche se un infarto se l'è già portato via.
Incongruenze. E parecchia confusione. Per una storia che, con un trattamento diverso, potrebbe anche essere interessante.
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

7Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Sab Ott 12, 2024 8:40 am

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

L' idea che mi sono fatta è che l'autore abbia tentato di alleggerire il peso drammatico dei paletti con un dialogo spigliato e una trama frettolosa che sorvola alcuni passaggi.
Per gli errori non ci sono giustificazioni.
Mi sembra giusto cercare bruttezza dove la bellezza appare poco o quasi.
Lo rileggerò, sicuramente più di quanto ha fatto l' autore.

8Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Dom Ott 13, 2024 5:13 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Parto dal titolo: ormai lo sapete, è per me un elemento importante. Bello, semplice e già comunica. Un racconto che come stile e modo di presentare le scene, i personaggi e "il momento" attraverso i dialoghi – davvero ben strutturati, immediati nel risultato che probabilmente la Penna vuole dare – e descrizioni molto particolari (cioccolato e mentine tanto per dire) potrebbe avere una firma nota, ma niente totoautori: le sorprese non finiscono mai. Un bel racconto, molto intimista, con pennellate descrittive che emozionano, tanto funzionano bene con solo poche parole. Molto commovente il tentativo della madre di tenere in vita il figlio attraverso le parole: ma lui è lui (e forse lo conosce meglio di quanto non gli abbia mai saputo dire) e lei è lei, il gioco per una persona onesta e sincera, soprattutto provata dal lutto, non può continuare: ha bisogno della verità, quale che sia. Bellissimo il “ tutti quelli a cui muore il figlio riprendono a fumare”: vale un racconto. Penso che “il narratore” dei paletti sia stato ben gestito.
Le mie note: Formattazione un pochino trascurata: alla fine quando tutto va bene, si vanno a cercare le piccolezze. Però ci sono refusi un po’ troppo refusi per una Penna così brava. Per es. un automobile senza apostrofo, dalla la manica e un così seguito dall’apostrofo e poche altre che magari ti hanno già segnalato. I miei complimenti.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

A tommybe garba questo messaggio

9Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Mer Ott 16, 2024 11:32 am

Giammy

Giammy
Padawan
Padawan

Quante cose si celano in un racconto e in “Appunti al buio” il non manifesto è ricco di input e di fotografie che raccontano la quotidianità nella sua semplicità e assurdità.
Il vento dei rapporti con i familiari e con il vicinato soffia forte e porta frutti inaspettati. Gli imprevisti e le tragedie invece di porre distanze avvicinano e uniscono.
È l’umanità descritta con lo stile originale dell’autore.
Non so se porterà punti per la classifica, però a me ha regalato il sorriso in questa giornata uggiosa, grazie a diverse frasi sorprendenti e a molte scene esilaranti.

A tommybe garba questo messaggio

10Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Gio Ott 17, 2024 10:55 am

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao autore, ti confesso che mi sono emozionato leggendo il tuo racconto. Ci ho trovato dentro tanto degli autori che amo, soprattutto i grandi americani del racconto breve, Ford per dirne uno, che riescono a rendere straordinaria anche la descrizione di un'uscita al supermercato. Qua c'è qualcosa di più, ma riflettiamoci, la trama, l'ossicino spolpato, si riduce a poco, c'è tutta la carne intorno che hai messo tu a rendere incredibile il tutto. Così, con fitte di malinconia e a dialoghi frizzanti in situazioni in cui non te li aspetteresti e con madri poetesse epistorali e luoghi che paiono magici ma sono solo strade e appartamenti comuni, mi hai regalato un quarto d'ora di vera letteratura. Ti ringrazio e a rileggerci!

A tommybe garba questo messaggio

11Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Ven Ott 18, 2024 10:04 am

Fante Scelto

Fante Scelto
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

La prima parte del racconto l'ho trovata ipnotica. Ci sono 3-4 frasi che da sole valgono tutto il resto perché, quando c'è il talento espressivo, certi legami di parole vengono fuori con una naturalezza disarmante.
Poi, da quando il protagonista ritorna a casa a trovare la madre, che è il passaggio più critico della vicenda perché ci si ritrova sbalzati di luogo senza che ci venga detto, la storia sembra più costretta e imbrigliata. Come se l'autore avesse sofferto a dover piegare la propria storia al paletto della morte, e tutto prende una piega più surreale di quanto non fosse all'inizio.
Questo non inficia la qualità della scrittura, che è sempre di alto livello e con un talento, forse l'ho già detto ma non importa, fuori dal comune.

Mi è piaciuta l'idea, finora unica, di far continuare la narrazione del protagonista anche dopo l'infarto stroncante.
La scelta dell'infarto come causa della morte mi è sembrata un po' amara, nel senso che, ipotizzo, la fine per una causa meteorologica sarebbe stata più pertinente e forse persino più accattivante. In fondo il protagonista sognava di salvare qualcuno, quale fine migliore che perdere la vita per realizzare questo sogno?
Ma forse è solo la mia visione romantica delle cose a parlare per me.

Già segnalati i refusi e la forma imperfetta, ma il buon carico emotivo delle tue parole li rende quasi invisibili.
Il vento, però, è davvero solo una presenza discreta.

La mia frase preferita è senza dubbio 

E’ tutta la vita che spero di salvare qualcuno.

Risuona come un inno.

A tommybe garba questo messaggio

12Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Dom Ott 20, 2024 12:34 am

Gimbo

Gimbo
Padawan
Padawan

Il racconto esplora tematiche profonde e malinconiche attraverso una narrazione onirica e surreale. Il protagonista si muove tra il sogno e la realtà, evocando un'atmosfera d'incertezza e vulnerabilità. La narrazione trasmette una sensazione di solitudine, angoscia e desiderio di salvezza, sia per sé stesso che per gli altri. La figura della madre, con il suo legame ossessivo e protettivo, emerge come un simbolo di amore soffocante, mentre Sara diventa una sorta di ancora in un mondo caotico e allucinato.
Il linguaggio è ricco di immagini vivide e poetiche, che rendono la lettura coinvolgente e spesso suggestiva. La distorsione della realtà crea un'atmosfera onirica, che riesce a catturare l'attenzione del lettore.
Tuttavia il racconto, soprattutto nella parte centrale e finale, tende a perdersi in frammenti di dialogo e descrizioni che rendono difficile seguire un filo logico preciso. Alcuni dialoghi sembrano forzati e artificiosi, soprattutto quelli tra il protagonista e Sara, che talvolta sfociano in battute che sembrano non in linea con l'atmosfera malinconica del racconto. La parte finale appare un po' scollegata dal resto del racconto e non del tutto sviluppata, lasciando la sensazione di un finale inconcluso.

A tommybe garba questo messaggio

13Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Dom Ott 20, 2024 2:00 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

È un racconto che potremmo definire onirico, surreale in alcuni tratti, tenero e malinconico nella solitudine che cerca di raccontarci.
Le righe iniziali mi hanno affascinato:
Potrei andare avanti per giorni senza mangiare, diventare una caldaia a gasolio incustodita che nessuno si sogna di accendere, e non preoccuparmi.
Sto sognando luci, luci natalizie e neve, tanta neve, neve strana, difettosa, fiocchi grandi come palle da tennis.

Il sognare la neve, il Natale, il paragone incredibile e desueto con una caldaia a gasolio che nessuno vuole accendere mi hanno riempito di malinconia.
Sono contento di aver letto questo racconto e sono contento per il suo autore.
Forse non bisognerebbe parlare dell'autore e forse sto pure prendendo una cantonata, però mi ero fatto l'idea che lui avesse un pò perso il piacere di scrivere. Io credo che questo racconto possa rappresentare un periodo di svolta, una sorta di rinascita.
Chiedo scusa all'autore se le mie dovessero risultare essere farneticazioni senza alcun senso.
Concludo dicendo un'altra cosa che probabilmente non ha senso: mi hai fatto venire voglia di rileggere Marcovaldo di Calvino.

A tommybe garba questo messaggio

14Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Mar Ott 22, 2024 4:17 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

A me questo racconto piace molto. C’è una grande atmosfera, una capacità di descrivere le cose semplici rendendole uniche. Le emozioni sono palpabili e alcune frasi sono di quelle che anche se ci mettessi una vita non riuscirei mai a scrivere. Senza contare che la scena descritta appare quasi profetica considerate le notizie e le immagini che purtroppo ci troviamo una volta di più a dover affrontare in questi giorni.
L’incipit è straordinario. Io non posso che fare i complimenti e ringraziare l’autore per questa lettura.

A tommybe garba questo messaggio

15Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Mer Ott 23, 2024 9:43 am

Claudio Bezzi

Claudio Bezzi
Padawan
Padawan

Scrittura (sotto il profilo formale: correttezza ortografica e sintattica, punteggiatura sintatticamente corretta…): grande quantità di imprecisioni e veri e propri errori:
  • molti fastidiosi spazi a inizio riga e spazi raddoppiati infra testo;
  • “una automobile”; meglio un’automobile;
  • tradito dal correttore automatico, dovresti cambiare manualmente le E’ con delle È;
  • “coperto dalla la manica”; senza ‘la’;
  • “Come risvegliata si sposta, lasciandomi passare, trascinata dalla corrente di quel fiume apparso improvvisamente sulla strada si allontana.”; anche se rileggendo si capisce che il soggetto è l’automobile della frase precedente, il finale di questa frase ovviamente non funziona proprio per mancanza del soggetto, quanto meno sotto forma di pronome;
  • “A poter fare una spesa importante comprerei qualcosa che galleggi, non un idiota come me …”; altro passaggio che non funziona; l’idiota come lui sarebbe qualcosa da comperare, e quindi intendi questo verbo in forma allargata, paradossale? Se è così, se la cosa è voluta, non funziona; 
  • “voce così’ bassa”; apostrofo di troppo;
  • “pure con il cattivo tempo..”; o punto fermo o tre puntini; due non esiste.
  • “non c’è nulla di alimentare in quel posto”; ‘di alimentare’? Cosa vuoi dire? Che non vede nulla da mangiare? Cosa c’entra?
  • “Fiu”; poiché vuole essere esclamazione onomatopeica (tipo ‘sob’, ‘gulp’…) meglio con un accento;
  • “- Mi accontenterò. Rido”; poiché usi il trattino per iniziare i dialoghi, lo devi mettere anche per finirli se prosegui con la narrazione, se no (in questo caso), la parola ‘Rido’ è parte di quanto dice il protagonista; quindi: “- Mi accontenterò. - Rido.”
  • “sottacqua” mi pare ammesso, ma quant’è brutto!
  • “ogni centimetro di questa casa..” O c’è un unico punto o ce ne sono tre; due no, non esiste.
  • “costruiva merletti di un’idea smisurata”: non capisco.
  • “se sarebbe riuscita a confidarsi”; se fosse;
  • “epifania”; non significa tanto momento iniziale, come nel tuo uso (“La prima lettera ebbe la sua epifania”) quanto rivelazione, manifestazione divina, illuminazione. 

Trama (originalità, ritmo, logica degli eventi, spessore personaggi, plausibilità narrativa, finale…): ho trovato il racconto confuso, con molti passaggi poco chiari; quello in cui smette di parlare il figlio e inizia la madre è emblematico; fra l’altro il figlio continua a scrivere in prima persona anche se è morto, forse per un voluto effetto “magico”, ma decisamente bisogna leggere più volte per capire chi parla e cosa dice, e ugualmente non si capisce bene. Il vento c’entra di straforo.
Qualità narrativa (scelte lessicali, punteggiatura funzionale, prosodia, poeticità, dialoghi, “morale”…):  alcune immagini davvero belle: il “seminterrato delle mie tasche”; “la sua sonora solitudine meccanica”; “dalla finestra osserva il buio”. Tutto il resto mi è risultato poco comprensibile; oltre agli errori segnalati, che ovviamente incidono sulla qualità narrativa, la punteggiatura è discutibile, i dialoghi implausibili, il senso complessivo del racconto sfuggente. Ma la cosa che più rende difficile la lettura è che decisamente in molte parti non si capisce di cosa parli, chi sia il soggetto, quale il senso di certe frasi. A un certo punto si capisce che il protagonista - pur continuando a narrare in prima persona - è morto; è così? Quindi c’è una qualche specie di magia?
La lettera: stacca una riga, o scrivila in corsivo, offri insomma al lettore la possibilità di capire che cambi registro.


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L'uomo fa il male come l'ape il miele (William Golding).

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16Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Mer Ott 23, 2024 10:58 am

Menico

Menico
Padawan
Padawan

Un racconto ricco di immagini suggestive e originali che si sviluppano in un contesto piuttosto confuso.
Dopo la morte il protagonista continua il suo racconto e non capisco il senso di questa scelta.
Il finale è improbabile e non agganciabile al resto del racconto.


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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.

17Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Mer Ott 23, 2024 11:43 am

vivonic

vivonic
Admin
Admin

Un racconto in cui la componente principale è l'emozione. Ci sono immagini che non voglio mai più dimenticare, frutto di una capacità narrativa che io posso giusto sognarmi di notte.
Sei un grande, Autore.
Resta tanta genuinità e tantissime emozioni in un racconto che non ha bisogno di troppi ragionamenti per essere definito una bomba.
Uno dei più toccanti dello step, per quanto mi riguarda.
Grazie.


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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.

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18Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Ven Ott 25, 2024 8:24 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Immagini stupende e suggestive.
Dialoghi asciutti che vanno al sodo, quasi finti ma funzionali.
Il giusto grado di emozione. 
Però per me il racconto è un no. Ogni elemento preso da solo è bello, ma messi insieme così non funzionano. 
Il testo risulta confuso, e quelle belle trovate diventano difetti. Manca una struttura narrativa che tenga tutto insieme. Alla fine qualcosa rimane lo stesso.
Il vento non pervenuto.

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19Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Ven Ott 25, 2024 9:10 am

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Racconto molto particolare. Surreale, a tratti quasi dada. La chiave di lettura sta al lettore e al suo modo di porsi al cospetto del testo. Se vuole trovere un senso, una spiegazione a tutto.... beh, spesso il senso è latente. Però basta lasciarsi trasportare dalle sensazioni, dalle immagini, ed ecco che si apre un mondo. Forse un po' strano, ma interessante.
Grazie


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

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20Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Ven Ott 25, 2024 9:21 pm

Hellionor

Hellionor
Admin
Admin

Un racconto che lascia impronte di emozioni, dentro.
Immagini davvero efficaci, che arrivano e colpiscono il lettore a livello emozionale in maniera profonda.
Ci sono piccole perle magiche che in attimo dipingono un mondo..
Il racconto è davvero emozionante e coinvolgente e ti ringrazio di avercelo proposto, lo trovo poco piegato allo step, tu scrivi quello che preferisci scrivere infilandoci dentro i paletti un po' a caso, e io lo comprendo, dovrai comprendere anche tu che per quanto il tuo racconto mi emozioni, in questo particolare frangente non lo trovo abbastanza calato nella consegna richiesta.
A rileggerti
Ele

21Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Sab Ott 26, 2024 8:59 am

AurelianoLaLeggera

AurelianoLaLeggera
Younglings
Younglings

Ultimo racconto in lettura.
Intendiamoci: non è il mio genere.
Ci sono un sacco di errori.
Se si cerca un senso nell'intera storia o, meglio, se si cerca una sorta di razionalità nell'insieme, be' si rimane delusi.

Ma se ci si abbandona al puro piacere di leggere, una frase dopo l'altra, un'immagine dopo l'altra, allora la musica cambia.

Mi hai fatto venire il nervoso, ogni frase pensavo: "cacchio, avrei voluto scriverla io una cosa così!" Un'invidia buona, condita di tanta ammirazione.

Il vento c'era, la madre che finisce il racconto pure.
Di sicuro avrai uno dei miei voti.

Grazie

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22Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Sab Ott 26, 2024 9:02 am

AurelianoLaLeggera

AurelianoLaLeggera
Younglings
Younglings

Scusatemi ma avevo dimenticato una cosa. Una sciocchezza: e se tutti i refusi e tutti gli errori fossero stati voluti per dare ancora più senso al titolo? Appunti al buio!
Se così fosse: genio!

Grazie
di nuovo.

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23Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Lun Ott 28, 2024 3:32 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Finisco in bellezza. Si perché questo racconto è scritto davvero male, ma nonostante questo rimane impresso.

Non posso credere a qualcosa di voluto, da perfezionista della scrittura, anche perché perdo un sacco di tempo dietro a questi aspetti e scrivo comunque delle grandi cagate. 

Sfogo personale a parte, mi è piaciuto questo protagonista non convenzionale che appunta al buio il suo incontro "della vita". Dentro all'incontro della vita ci finisce tutto, la malattia, il rapporto con la madre e tutta una serie di sensazioni di pancia che alla fine danno un senso al racconto. Originale anche il fatto che continui a parlare dopo l'infarto che lo colpisce, dando una continuità narrativa che va oltre il paletto "narratore" imposto dallo step. 

Arvedse!

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24Appunti al buio Empty Re: Appunti al buio Gio Ott 31, 2024 5:46 pm

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ringrazio chiunque abbia votato il mio racconto,
e abbraccio tutti.

A vivonic, Akimizu e AurelianoLaLeggera garba questo messaggio

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