Un poesia sulla guerra in Terra Santa
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Un poesia sulla guerra in Terra Santa
Terra Santa
Oh! Com'è bello il mattino d'autunno
ancor prima dell'albeggiare, quando
l'empireo è fulgente di stelle
e si ode il cri cri di grilli campestri.
Lo stesso cielo di Israele e Gaza,
è illuminato da infame guerra!
L' odore della morte si inspira
fra le macerie di povera gente
morta. Lacrime dei bambini e donne
e vecchi che si mescolano al sangue
e polvere di odio, su terra santa.
Oh! Com'è bello il mattino d'autunno
ancor prima dell'albeggiare, quando
l'empireo è fulgente di stelle
e si ode il cri cri di grilli campestri.
Lo stesso cielo di Israele e Gaza,
è illuminato da infame guerra!
L' odore della morte si inspira
fra le macerie di povera gente
morta. Lacrime dei bambini e donne
e vecchi che si mescolano al sangue
e polvere di odio, su terra santa.
Ospite- Ospite
Re: Un poesia sulla guerra in Terra Santa
Benvenuto, @Roger, ne approfitto per dirtelo di persona visto che mi accingo a commentare la tua poesia.
Credo di aver letto versi liberi. In ogni caso di metrica non m'intendo.
"Empireo" sono andato a cercarlo. Bella immagine legata al mattino d'autunno e al frinire dei grilli. Ecco, se posso fare un appunto, dato che hai usato un termine aulico come "empireo", forse "frinire" ci stava meglio rispetto a "cri cri".
Dei versi centrali condivido "infame guerra", perché la guerra è sempre infame. E infame è chi la fa. Mi mordo la lingua va'.
Gli ultimi cinque versi, mi perdonerai, li ho trovati un po' confusi. "Macerie" sembra collegato a "povera gente morta" e secondo me stona poiché macerie (di edifici, case) è una cosa, cadaveri di povera gente è un altra. Secondo la mia impressione, ovviamente.
"Lacrime...che si mescolano". Io il "che" toglierei a favore della fluidità del verso.
"Su terra santa" non capisco se è sulla terra santa (e allora hai perso un pezzo) o è un'esortazione, un'esclamazione, per esempio, che invita la popolazione a resistere sperando in una soluzione pacifica del conflitto.
In ultimis: c'è uno spazio di troppo tra L' e odore.
Grazie per aver postato la tua poesia.
Credo di aver letto versi liberi. In ogni caso di metrica non m'intendo.
"Empireo" sono andato a cercarlo. Bella immagine legata al mattino d'autunno e al frinire dei grilli. Ecco, se posso fare un appunto, dato che hai usato un termine aulico come "empireo", forse "frinire" ci stava meglio rispetto a "cri cri".
Dei versi centrali condivido "infame guerra", perché la guerra è sempre infame. E infame è chi la fa. Mi mordo la lingua va'.
Gli ultimi cinque versi, mi perdonerai, li ho trovati un po' confusi. "Macerie" sembra collegato a "povera gente morta" e secondo me stona poiché macerie (di edifici, case) è una cosa, cadaveri di povera gente è un altra. Secondo la mia impressione, ovviamente.
"Lacrime...che si mescolano". Io il "che" toglierei a favore della fluidità del verso.
"Su terra santa" non capisco se è sulla terra santa (e allora hai perso un pezzo) o è un'esortazione, un'esclamazione, per esempio, che invita la popolazione a resistere sperando in una soluzione pacifica del conflitto.
In ultimis: c'è uno spazio di troppo tra L' e odore.
Grazie per aver postato la tua poesia.
Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: Un poesia sulla guerra in Terra Santa
Gentilissimo
to ringrazio ed apprezzo la tua nota critica.
La poesia non è un versi liberi, ma un endecasillabo sciolto.
E "terra santa" è un esclamazione ironica perché si combatte
purtroppo, in quelle terre dove Gesù portò messaggio d'amore.
Grazie per le tue osservazioni che apprezzo tantissimo.
Un abbraccio.
Alessio.
to ringrazio ed apprezzo la tua nota critica.
La poesia non è un versi liberi, ma un endecasillabo sciolto.
E "terra santa" è un esclamazione ironica perché si combatte
purtroppo, in quelle terre dove Gesù portò messaggio d'amore.
Grazie per le tue osservazioni che apprezzo tantissimo.
Un abbraccio.
Alessio.
Ospite- Ospite
Re: Un poesia sulla guerra in Terra Santa
Mannaggia, avevo inserito il commento e non mi si è salvato. Spero di ricordarlo tutto.
Così imparo a tralasciare la mia regola aurea: scrivilo prima da un'altra parte e poi copia.
Comunque... per la metrica lascio agli esperti, io con le poesie vado di pancia e qui, ahimè, sono davvero dolori per questa ennessima guerra, scatenata da tanti eterni motivi, mascherata da principi sacro-santi. Come @Molli Redigano mi fermo qua.
Ho letto come tutti i nostri sensi sono coinvolti in queste immagini: la vista del cielo stellato, che non fa differenze tra gli uomini quando mostra la sua magnificenza, che dovrebbe far comprendere quanto siamo piccoli e insignificanti; ma anche per vedere le macerie, da cui salgono odore di sangue e di orrori indicibili; l'olfatto, con la polvere che lascia tracce di sapori che non si vorrebbero conoscere e l'udito, per quel sereno frinire di grilli, interrotto dai rumori di guerra. E' ovviamente una mia interpretazione, che spero possa esserti gradita.
Grazie per aver condiviso queste riflessioni.
Così imparo a tralasciare la mia regola aurea: scrivilo prima da un'altra parte e poi copia.
Comunque... per la metrica lascio agli esperti, io con le poesie vado di pancia e qui, ahimè, sono davvero dolori per questa ennessima guerra, scatenata da tanti eterni motivi, mascherata da principi sacro-santi. Come @Molli Redigano mi fermo qua.
Ho letto come tutti i nostri sensi sono coinvolti in queste immagini: la vista del cielo stellato, che non fa differenze tra gli uomini quando mostra la sua magnificenza, che dovrebbe far comprendere quanto siamo piccoli e insignificanti; ma anche per vedere le macerie, da cui salgono odore di sangue e di orrori indicibili; l'olfatto, con la polvere che lascia tracce di sapori che non si vorrebbero conoscere e l'udito, per quel sereno frinire di grilli, interrotto dai rumori di guerra. E' ovviamente una mia interpretazione, che spero possa esserti gradita.
Grazie per aver condiviso queste riflessioni.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Un poesia sulla guerra in Terra Santa
Gentilissima,
hai perfettamente interpretato ciò che volevo
dire nella poesia.
Una mattina prima di andare a lavorare, ho guardato il cielo
e ho udito il frinire di grilli... La mia Musa, mi ha portato con il
cuore dove si combatte l'ennesima assurda guerra, dove le
vittime principali sono bambini.
Grazie
Un fraterno abbraccio.
Alessio
hai perfettamente interpretato ciò che volevo
dire nella poesia.
Una mattina prima di andare a lavorare, ho guardato il cielo
e ho udito il frinire di grilli... La mia Musa, mi ha portato con il
cuore dove si combatte l'ennesima assurda guerra, dove le
vittime principali sono bambini.
Grazie
Un fraterno abbraccio.
Alessio
Ospite- Ospite
Re: Un poesia sulla guerra in Terra Santa
Ciao Roger.
Analisi metrica: i versi sono endecasillabi liberi oltre che sciolti. Il secondo verso ha accenti sulla terza, ottava e decima sillaba, per fare un esempio di metrica libera. Il terzo verso ha l'accento sulla quinta sillaba ed è pieno di dieresi e dialefe. Il quarto verso ha l'accento ancora sulla quinta sillaba ed ha tutte le possibili sineresi.
Altre dialefe sono "da infame" e "si inspira", mi ricordano le canzoni di Aleandro Baldi per fare un esempio.
Anche il nono verso ha gli accenti liberi in terza e ottava.
Ritmicamente mi è piaciuto molto l'enjambement "quando / l'empireo". Trovo sorprendente l'enjambement "gente / morta". Gli ultimi versi con tutte quelle congiunzioni a inizio verso vanno comunque letti di fila "rompendo" il ritmo degli endecasillabi e isolando le cinque sillabe finali.
Grazie e alla prossima.
Analisi metrica: i versi sono endecasillabi liberi oltre che sciolti. Il secondo verso ha accenti sulla terza, ottava e decima sillaba, per fare un esempio di metrica libera. Il terzo verso ha l'accento sulla quinta sillaba ed è pieno di dieresi e dialefe. Il quarto verso ha l'accento ancora sulla quinta sillaba ed ha tutte le possibili sineresi.
Altre dialefe sono "da infame" e "si inspira", mi ricordano le canzoni di Aleandro Baldi per fare un esempio.
Anche il nono verso ha gli accenti liberi in terza e ottava.
Ritmicamente mi è piaciuto molto l'enjambement "quando / l'empireo". Trovo sorprendente l'enjambement "gente / morta". Gli ultimi versi con tutte quelle congiunzioni a inizio verso vanno comunque letti di fila "rompendo" il ritmo degli endecasillabi e isolando le cinque sillabe finali.
Grazie e alla prossima.
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Re: Un poesia sulla guerra in Terra Santa
Wow!
Analisi metrica perfetta.
Grazie mille...a presto.
Alessio
Analisi metrica perfetta.
Grazie mille...a presto.
Alessio
Ospite- Ospite
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