Anche gli angeli mangiano patatine fritte
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Rooms - Tutti i racconti :: Step 8 - Il Salotto
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Re: Anche gli angeli mangiano patatine fritte
Fiaba onirica. Quasi lisergica visti il numero di personaggi la loro eterogeneità e le modalità di apparizione. Terence Hill che ingrassa e dimagrisce a vista d’occhio è veramente da trip.
Lukas è un bambino sereno nonostante il dramma della perdita della mamma, il nonno sta facendo un ottimo lavoro nel crescere il ragazzo e nel portarsi sulle spalle tutta la tristezza. I due personaggi sono veramente riusciti. Anche le patatine fritte sono un ironico e tenero filo conduttore.
Sono molto perplesso invece dai vari personaggi che compaiono senza scopo. Nelle fiabe, o nelle storie in generale, i personaggi devono avere un fine, una volontà precisa. Qui invece tutto avviane un po’ per caso, e ciò alla fine annoia.
Complimenti tanti per la fantasia.
Lukas è un bambino sereno nonostante il dramma della perdita della mamma, il nonno sta facendo un ottimo lavoro nel crescere il ragazzo e nel portarsi sulle spalle tutta la tristezza. I due personaggi sono veramente riusciti. Anche le patatine fritte sono un ironico e tenero filo conduttore.
Sono molto perplesso invece dai vari personaggi che compaiono senza scopo. Nelle fiabe, o nelle storie in generale, i personaggi devono avere un fine, una volontà precisa. Qui invece tutto avviane un po’ per caso, e ciò alla fine annoia.
Complimenti tanti per la fantasia.
SuperGric- Padawan
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Re: Anche gli angeli mangiano patatine fritte
Ciao Aut-
A volte il narratore si rivolge direttamente ai lettori. Si tratta di una tecnica narrativa che però andrebbe misurata nel modo corretto; l'effetto che ho avuto leggendo il racconto è che invece questi riferimenti siano avvenuti in modo casuale anziché nei punti in cui serve davvero attirare l'attenzione.
Una cosa per me evidente è l'eccesso di personaggi e il fatto che siano difficili da amalgamare. In particolare la presenza di Fra Pappina e Marcellino l'ho trovata pesante, tenendo presente che questo racconto è un evidente omaggio al romanzo e al film.
Mi è piaciuta molto l'idea di scrivere un racconto per bambini.
Il personaggio di Trinità è forse l'unico che si discosta da quello a cui si ispira e il risultato è curioso, ben reso. Anche Bambino è ben rappresentato con i suoi tic. Ho riconosciuto anche Topolino nell'interpretazione dell'apprendista stregone.
Il finale ha pietà per il nonno, che ha già visto morire la figlia e il racconto gli risparmia di vedere la morte del nipote. Variazione gradita rispetto al romanzo che ispira il racconto.
I paletti ci sono, in particolare Kryžių Kalnas mi sembra usata in modo originale.
Grazie e alla prossima.
A volte il narratore si rivolge direttamente ai lettori. Si tratta di una tecnica narrativa che però andrebbe misurata nel modo corretto; l'effetto che ho avuto leggendo il racconto è che invece questi riferimenti siano avvenuti in modo casuale anziché nei punti in cui serve davvero attirare l'attenzione.
Una cosa per me evidente è l'eccesso di personaggi e il fatto che siano difficili da amalgamare. In particolare la presenza di Fra Pappina e Marcellino l'ho trovata pesante, tenendo presente che questo racconto è un evidente omaggio al romanzo e al film.
Mi è piaciuta molto l'idea di scrivere un racconto per bambini.
Il personaggio di Trinità è forse l'unico che si discosta da quello a cui si ispira e il risultato è curioso, ben reso. Anche Bambino è ben rappresentato con i suoi tic. Ho riconosciuto anche Topolino nell'interpretazione dell'apprendista stregone.
Il finale ha pietà per il nonno, che ha già visto morire la figlia e il racconto gli risparmia di vedere la morte del nipote. Variazione gradita rispetto al romanzo che ispira il racconto.
I paletti ci sono, in particolare Kryžių Kalnas mi sembra usata in modo originale.
Grazie e alla prossima.
Re: Anche gli angeli mangiano patatine fritte
Un racconto che sembra una fiaba ma una fiaba non è. Direi che è una specie di omaggio, di invenzione che usa un linguaggio infantile e mischia personaggi del grande schermo per intraprendere un viaggio senza ritorno. Ha delle cose deliziose e il grande difetto di essere molto lungo, quasi l’autore avesse fatto di tutto per non arrivare a quel finale lì, pur avendo deciso fin dall’inizio che fosse il solo epilogo possibile.
Ci sono tanti momenti profondi, altri invece un po’ stucchevoli. Il salotto c’è, lo definirei quasi una rampa di lancio per il viaggio di Lukas. Bud è Bambino, uno dei suoi personaggi più celebri piuttosto che se stesso. Sulla qualità della scrittura c’è davvero poco da dire. Resta un brano di difficile interpretazione, che probabilmente raccoglierà poco, ma che fa delle scelte, alcune azzeccate e altre no, e che vola alto per tutto il viaggio che offre.
Ci sono tanti momenti profondi, altri invece un po’ stucchevoli. Il salotto c’è, lo definirei quasi una rampa di lancio per il viaggio di Lukas. Bud è Bambino, uno dei suoi personaggi più celebri piuttosto che se stesso. Sulla qualità della scrittura c’è davvero poco da dire. Resta un brano di difficile interpretazione, che probabilmente raccoglierà poco, ma che fa delle scelte, alcune azzeccate e altre no, e che vola alto per tutto il viaggio che offre.
Asbottino- Cavaliere Jedi
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Re: Anche gli angeli mangiano patatine fritte
Ciao autore, il tuo racconto è ambivalente: parte come una fiaba con tutte le descrizioni e la terminologia tipiche del genere, poi si trasforma in una sequenza troppo veloce di avvenimenti, entrano in scena una miriade di personaggi, il loro viaggio spensierato procede a gonfie vele, felicità delle varie apparizioni e, poi, la medaglia si rivescia. L epilogo, con la morte di nonno e nipote, mi stride. Mi stride perché non me lo aspettavo, non ho letto un racconto con uno stato tensivo e quindi ho pensato “ma perché? Non c’entrava!”
Non ho apprezzato molto le parti in cui il narratore si rivolge direttamente al pubblico, ma questa credo sia questione di gusti personali e quindi pace.
La scrittura è davvero buona, non ho trovato refusi o errori di sorta da segnalarti.
Il richiamo a Marcellino, forse, è troppo evidente e questo fa perdere originalità a in racconto che era partito davvero in quarta ma che nel finale scala drasticamente di marcia.
Non ho apprezzato molto le parti in cui il narratore si rivolge direttamente al pubblico, ma questa credo sia questione di gusti personali e quindi pace.
La scrittura è davvero buona, non ho trovato refusi o errori di sorta da segnalarti.
Il richiamo a Marcellino, forse, è troppo evidente e questo fa perdere originalità a in racconto che era partito davvero in quarta ma che nel finale scala drasticamente di marcia.
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IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.
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del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
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sarà libera mai!
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non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.
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Re: Anche gli angeli mangiano patatine fritte
Ciao a tutti. Rientro col racconto brevemente, per non sembrare disinteressato dopo la kermesse. Questo è il racconto "più veloce del West", per quanto mi riguarda. Mi è letteralmente schizzato dalla tastiera. L'ho scritto con grande divertimento, e stante i commenti negativi sul numero dei personaggi incontrati, devo ringraziare lo staff che ci obbliga a un numero limitato di battute perché altrimenti, giurin giuretta, avrei anche inserito Charlie Chaplin, Gianni e Pinotto e Buster Keaton. Devo dire che avevo buone sensazioni su questo mio lavoro, che ci credevo, che pensavo avrebbe avuto più successo. Ma questo mi accade a ogni racconto che scrivo, guai se non ci credessi: quello sì che sarebbe un "non avere rispetto per il lettore" che in qualche occasione mi è stato detto. L'idea del racconto era di realizzare una favola per adulti, più precisamente per gli utenti di questo nostro luogo. Siamo tutti attempatelli e ho pensato a una carrellata di personaggi che fanno parte del nostro immaginario "bambino" e che potessero accompagnare Lukas in una sorta di "Via Crucis" nella collina più "idonea" al mondo. Lukas non si è mai mosso dal salotto, è li che viene a mancare, per una intossicazione di carbonio (prima che uscisse Bambino dal televisore si stava "addormentando") e anche il nonno continua a sentirlo parlare in salotto nel mentre che si sviluppa la trama. Ho pensato a una sorta di allucinazione "pre morte" che, come in un sogno che non segue schemi logici, potesse accomunare personaggi impossibili e disparati per quest'ultimo viaggio. Marcellino, inconsciamente, sente che sta per morire e ne coglie il lato divertente e affettivo: potrà conoscere la sua mamma in paradiso. Per quanto riguarda l'aspetto pedagogico del far morire Lukas e Babu con addirittura mandanti e sicari come Gesù e Maria, devo dire che quando mia madre mi ha portato al cinema parrocchiale a vedere Marcellino Pane e Vino, ha fatto un disastro. Le conseguenze, irreparabili, dopo aver visto Gesù che uccideva Marcellino, ho cominciato a far scoppiare le miccette (i piccoli petardi di quando ero bambino) vicino al povero Fuffy, a versare benzina ai formicai, a prendere la rincorsa per dare bacini alle bambine facendole cadere a terra e, da grande, a scrivere racconti. Sono in analisi da cinquant'anni e non riesco a uscirne fuori. Comunque, ok. Lascerò scritto nel testamento che il mio nipotino non potrà leggere il racconto del nonno fino a quando non avrà l'età del nonno. A parte gli scherzi, ringrazio veramente tutti per farmi comprendere come affinare il mio metodo di scrittura, come provare a giungere a più persone, perché scriviamo per giungere, anche se sono conscio che a un largo target di lettori non potrò mai piacere. E, ovviamente, un plauso ai vincitori, che se vincono ci sarà un motivo. Un plauso ancor più grosso vanno a coloro, tra cui io che auto plaudo, che pur sapendo di aver a che fare con bravissimi scrittori ci provano lo stesso, ben consci di non aver molte chanches di arrivare tra i primi cinque. Mai mollare. E ora, raduno.
Alla prossima, non vedo l'ora.
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digitoergosum- Cavaliere Jedi
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Re: Anche gli angeli mangiano patatine fritte
Io so che non potrò mai arrivare al livello dei primi sette/otto partecipanti a DT, ma continuo a scrivere per crescere, per migliorarmi e perché scrivere mi fa bene e, tutto sommato, penso che un pochino quello che scrivo faccia piacere anche a chi mi legge.
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paluca66- Maestro Jedi
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