Un battito di palpebre, gli occhi due saette: sinistra, destra. Sinistra, destra. Da sotto il lenzuolo, le dita scavano strada verso l'esterno: pochi passi e tanta fatica. Nemmeno le gambe ritrovano il solito slancio. L'allarme in testa.
Perché e come l'uomo è finito lì, non lo sa. Per quanto tempo, un'altra incognita. Sforzandosi a mettere a fuoco l'ambiente, riconosce i colori, persino i profumi, ma non il posto in cui si trova.
Tenta invano di spingersi sui gomiti: pochi passi e tanta fatica. La bocca dell'uomo si schiude in un sorriso amaro. Almeno respira e questo, per ora, può bastare.