Torna il vento

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Susanna ha scritto:Cara Gemma, ti ho letta volentieri anche se - sono sincera - la poesia non rientra nei miei genere preferiti. Ma mi pare giusto, per la bella atmosfera che aleggia in questo forum, ricambiare la gentilezza delle tue letture.
Quindi non giudico metrica, tecnica ecc. ma quello che mi arriva: io ci leggo nostalgia per qualcosa che si è vissuto, rimpianto per occasioni perse ma anche speranza di un po' di serenità. In questa poesia trovo racchiuse le sensazioni, il peso di un momento difficile che sto passando. Magari ho travisato, ma questo mi è arrivato, pulito e chiaro. Grazie.

Petunia ha scritto:E torna il vento che spesso appare nei tuoi componimenti anche in prosa. 
La prima immagine mi trasmette tristezza, come se quel vento si fosse portato via dei giorni della vita (come fogli bianchi) senza dare il tempo per poterci scrivere qualcosa.
Anche la seconda strofa è dolente. Come se una persona fosse costretta da una malattia a restare lontana dai propri affetti, forse qualcuno la tiene informata di ciò che accade, senza capire di o in fondo il dolore di chi ha davanti.
Nella ultima quartina, sento invece la speranza. La pioggia è in grado di far “ripartire” la vita anche dove sembrava finita.

Quando si affidano ai versi i propri sentimenti, chi legge ci sente verità e quindi si emoziona.
A me è successo così leggendoti.

Ho apprezzato la ricerca della rima anche se, per mio gusto, preferisco i versi liberi perchè ingabbiare certi sentimenti vuol dire ridurne la potenza espressiva. L’estetica ha un proprio prezzo. 


Grazie  Per, anch'io  preferisco  i versi liberi, solo che a volte mi piace sperimentare. Sono contenta  di essere riuscita a trasmettere  i miei sentimenti .

Giancarlo Gravili ha scritto:La poesia nasce come arte della creazione accompagnata dalla musica, e la metrica serviva proprio a concedere il suono alla parola attraverso regole che esaltassero la musicalità nella recitazione...
Bello il senso di quel vento latore dell'anima e d'ogni sensazione cara, pare quasi che esso porti messaggi al profondo del cuore e attraverso luoghi che non hanno tempo. Il vento è ricordo che vien da lontano e che nella natura sprona la speranza a rifiorire in un quadro bucolico e melanconico.
Tratto da metà ottocento che era tipico del romanticismo e che lasciava trasparire toni malinconici simbionti della natura, anche se con diverse sfumature di scrittura a seconda della corrente romantica. Molto gradita per me che sono amante di queste composizioni.

digitoergosum ha scritto:"La terra del progetto ha sempre sospettato
Che quell'antico seme non l'ho mai buttato."

Così finisce una mia poesia, e mentre leggevo il tuo finale non ho potuto fare a meno di ricordarla, trovandoci nei nostri due testi, alcune comunanze. In fondo è la storia dell'uomo, dei suoi patimenti e del successivo riscatto, quando è già stato elaborato il lutto. Mi hai anche ricordato un termine tedesco che amo tantissimo, sehnsucht, che in improvvidi traduttori on line viene tradotta come "nostalgia", se ricordo bene, ma che in realtà non è traducibile in una sola parola nostra. Brava, bella poesia.