I colori del vento

https://www.differentales.org/t304-l-uomo-e-in-mare#5076:

Un colore per il clima di ogni stagione e per ogni evento naturale che possa in qualche modo cambiare il corso della nostra vita. Oppure il colore dell’aria improvvisa che si alza e per qualche motivo ci cambia l’umore della giornata.
Per esempio; sto camminando e ad un certo punto il bellissimo e costoso cappello che ho in testa inizia a svolazzare fino ad allontanarsi da me, tanto da non riuscire a corrergli dietro.
Una folata di vento improvviso me lo ha tolto e lo ha fatto perdere. Che colore potrei dare a questo evento? Forse quello dell’emozione che in quel momento pervade la mia mente. E che di che colore è quell' emozione?
Sarebbe bello se il vento avesse queste sfumature.

Azzurro per l’inverno. 
Soffi di colore che accompagnano ogni nostro passo nella neve, ogni fiocco che scende dal cielo e che si posa sui nostri capelli, le nostre mani fredde e prive di guanti.

Oppure Rosso rubino per il vento di un'estate rovente. 
Seduti sotto un albero per cercare un po' di refrigerio mentre il colore fluttua e riscalda i cuori oppure che ci accompagna nel tuffo in una grande piscina o tra le onde del mare.

Giallo, bello come il sole.
Quel vento leggero che accarezza la pelle profumata sotto l'ombrellone e accompagna i nostri pensieri, che ci segue in una lunga passeggiata sul bagnasciuga, che ci coccola regalandoci la calma di una ninnananna e ci fa addormentare sul lettino.

Arancione, quello autunnale che culla le foglie che cadono degli alberi facendole posare lentamente a terra, oppure folate che le fanno sollevare donandogli una forza che solo il vento possiede.

Verde frizzantino per il vento di primavera che accarezza i prati e fa muovere anche il più piccolo stelo di fiore giallo, rosso o azzurrino e ci inebria con i loro profumo richiamando in noi una gioia improvvisa mente siamo sdraiati a fantasticare con le nuvole.

Marrone per gli uragani che sradicano alberi, spezzano vite e in un batter d’occhio distruggono interi paesi e li affoga in terra e fango.

Blu per il vento di notte che penetra nel silenzio assordante delle tenebre, che fischia per disturbare i sogni e i gemiti gli amanti.

Nero, per il vento che sprigiona un treno ad alta velocità che sfreccia verso nuove stazioni e nuove mete.

Grigio per il leggero venticello di un tempo uggioso in una calma giornata di febbraio.

Bianco, per quel soffio di vento calmo che accarezza il fiocco di nascita appeso ad una porta.

Un racconto particolare. Credo fosse più opportuno pubblicarlo nella sezione "poesie". Perché ha una forma e una forza poetica questo testo. Non c'è fondamentalmente un messaggio, se non di colorare il bello che ci circonda. E allora mi ricredo: questo testo possiede un messaggio importante.

digitoergosum ha scritto:Un racconto particolare. Credo fosse più opportuno pubblicarlo nella sezione "poesie". Perché ha una forma e una forza poetica questo testo. Non c'è fondamentalmente un messaggio, se non di colorare il bello che ci circonda. E allora mi ricredo: questo testo possiede un messaggio importante.

Grazie,
per me i colori sono fondamentali e credo che in questo mondo che sta tendendo sempre più al giallo ocra (tonalità che a me non piace molto), solo immaginare di colorare un soffio di vento, mi dona pace interiore.

Hai descritto con molto garbo poetico l'arcobaleno della vita in una camminata attraverso le metafore che connotano anima e ciò che intorno ruota. Una descrizione, o meglio un'attribuzione di colori per ogni principale evento che consente all'uomo di sentirsi simbiosi con la natura e se stesso.
L'idea di associare colori e sensazioni e tipica della poesia e con essa diviene tutt'uno il raccontare e l'anima si interroga e gode della visione che intorno ispira lo scrivere.

Giancarlo Gravili ha scritto:Hai descritto con molto garbo poetico l'arcobaleno della vita in una camminata attraverso le metafore che connotano anima e ciò che intorno ruota. Una descrizione, o meglio un'attribuzione di colori per ogni principale evento che consente all'uomo di sentirsi simbiosi con la natura e se stesso.
L'idea di associare colori e sensazioni e tipica della poesia e con essa diviene tutt'uno il raccontare e l'anima si interroga e gode della visione che intorno ispira lo scrivere.

Grazie. 
Questa è una delle mie chicche che esce fuori in quel momento di lucida follia che mi attraversa nello stesso modo di quando sono davanti ad una tela bianca. 
Sono sensazioni particolari che bastano solo 5 minuti per scriverle. Ho imparato ad avere un taccuino in mano, perché mi son resa conto che ne perdevo troppe, perché come arrivano, allo stesso modo svaniscono dalla mia mente.

Mi è piaciuto immergermi nella tua prosa poetica  @RenéCiampa  è stato come fare una camminata in un giardino zen e per questo ti ringrazio.
Solo su un colore non mi trovo d’accordo. Quel treno che sfreccia verso nuove stazioni e nuove mete non lo avrei visto nero. Sarà perché raggiungere nuove mete e nuove stazioni mi mette in uno stato di euforia  e non associerei il nero a questa sensazione.

Petunia ha scritto:Mi è piaciuto immergermi nella tua prosa poetica  @RenéCiampa  è stato come fare una camminata in un giardino zen e per questo ti ringrazio.
Solo su un colore non mi trovo d’accordo. Quel treno che sfreccia verso nuove stazioni e nuove mete non lo avrei visto nero. Sarà perché raggiungere nuove mete e nuove stazioni mi mette in uno stato di euforia  e non associerei il nero a questa sensazione.

Grazie! 
È che per me il nero è uno tra i preferiti, non deve essere visto come colore negativo. 
Guarda, per te direi un bel fuxia per il treno 

Vada per il fuxia! 🤩

Cara Renè, questo racconto è davvero interessante, anche se poi trovare in DT qualcosa che non valga la pena di una lettura è molto  molto improbabile.
Il tuo racconto mi riporta a certe mie sensazioni che a volte è difficile far comprendere.
Per esempio: sono in terrazza, osservo le case attorno a me, siamo in luglio, bella giornata calda eppure l'insieme dei colori, il colore dell'aria lo chiamo io, mi riporta ad una domenica di aprile di quando ero bimba, in un altro posto. Oppure una giornata grigia, nuvolosa e già autunnale ma col colore dell'aria di una prima giornata primaverile tradita da un rimasuglio d'inverno.
E la tristezza di alberi a gennaio, spogli, con un intrico di rami che sembra pizzo, mi circonda di una tristezza indicibile, eppure c'è un bel cielo azzurro e un sole allegro.
Se provi a spiegarti ti guardano storto: ma come, l'aria non ha colore, è trasparente! Beh, li lascio dire, io mi godo queste sensazioni così particolari. E nel tuo racconto ho trovato qualcosa che ci assomiglia.

Un bel pezzo, tanto particolare e ricco che me lo rileggerò sicuramente.