Nebbia e mare

Il movimento del mare, sembra di vederlo questa notte, nebbia...
Un fazzoletto bianco, la spiaggia, tempo infame come quel giorno di maggio, millenovecento e rotti ma: “che anno era?” Ho il cervello in pappa e tu mi manchi.
Festa del circolo nautico, la divisa da marinaio mi stava a pennello, ma non mi si filò nessuna. Freddo, se ci fosse qualcuno sulla spiaggia?
Natale, Natale, Natale e io sono da solo cazzo, qui in mezzo alle dune e i miei pensieri rimbombano come in una caverna, “Oh c’è qualcuno di là? No, non credo. Acqua dove sei? E se mi buttassi? Una conchiglia… Dai vai a casa imbecille”.

Ciao Giancarlo.

Ci sono tante informazioni: maggio, Natale, notte, nebbia; quindi ci sono piani temporali diversi che si sovrappongono anche nel narrato. L'effetto "flusso di coscienza" è dato dal non riuscire a districare i piani temporali, secondo me un effetto voluto e ben realizzato. Evidenzia le analogie di due eventi che, se ho capito bene, sono in realtà diversi nonostante siano vissuti nello stesso modo dal narratore.

Grazie e alla prossima.

Mi è piaciuto, un flusso con un po' di punteggiatura da togliere, ma funziona. I pensieri mica hanno un ordine; arrivano, si fermano un momento, se ne vanno, contenti di aver richiamato un ricordo che c'entra niente col momento, e da lì via.... a cosa stavo pensando? Boh, e chi si ricorda però intanto hai scosso il sacchetto dei ricordi. Non che sia sempre positivo....

Quando acchiappiamo un flusso di Giancarlo dobbiamo solo essere contenti perché lui è qui, vicino a noi, finalmente. Che poi io non l'ho capito tutto tutto, ma non mi importa. 
Un abbraccio forte, Gian.

In questo flusso sento molto la forza dell'emotività, del pensiero liberato, dell'introspezione.
C'è però anche l'impianto strutturato della narrazione, e questo, a quanto intuisco, non lo rende un vero e proprio flusso.
Ma non importa: emotivamente arriva e va bene così.

Il movimento del mare è noto ed è facile percepirlo anche dietro la nebbia. Somiglia al flusso dei pensieri, che, come onde, vanno e vengono a loro piacimento. E più tristi e desolati sono, più agevole sembra la strada che devono percorrere per arrivare in superficie. Immagini e sensazioni importanti, che penso sarebbero arrivate anche senza punti e virgole.
Un bel lavoro.
M.