Hatshepsut tolse il doppio copricapo reale, staccò la barba posticcia e si liberò delle fasce che le comprimevano il seno. Con le ali ai piedi uscì dal palazzo.
Senenmut l’attendeva presso la tomba a cui stava lavorando da mesi.
La regina sollevò lo sguardo restando a bocca aperta: non era il solito soffitto stellato.
Lui le cinse i fianchi: «È la costellazione di Osiride, magnifica vero?»
Annuì. «Quel simbolo che significa?»
«Acqua. C’è vita lassù.»
«Come lo sai?»
Per risposta le accarezzò i capelli e la baciò.
«Sarà un altro dei nostri segreti.»
Li avvolse la notte profumata di stelle.
Senenmut l’attendeva presso la tomba a cui stava lavorando da mesi.
La regina sollevò lo sguardo restando a bocca aperta: non era il solito soffitto stellato.
Lui le cinse i fianchi: «È la costellazione di Osiride, magnifica vero?»
Annuì. «Quel simbolo che significa?»
«Acqua. C’è vita lassù.»
«Come lo sai?»
Per risposta le accarezzò i capelli e la baciò.
«Sarà un altro dei nostri segreti.»
Li avvolse la notte profumata di stelle.