E Mazapégul
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Hellionor
SisypheMalheureux
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E Mazapégul
Commento:
Tiro il chiavistello del bagno e mi avvicino alla turca. Butto un occhio alla finestra.
Eccolo.
Lo aspettavo.
È comparso circa un anno fa, quando ha cominciato a crescermi il seno.
All'inizio si faceva vedere di rado ma, da quando sono diventata signorina, mi fa visita ogni
giorno.
Oltre agli sguardi degli uomini, devo sopportare anche il suo.
Faccia da scimmia, pelo di gatto. Un berrettino rosso sulla testa.
Sono settimane che si infila nel mio letto. La notte, non mi fa dormire dalla smania.
"Vattene!"
Seduto sul davanzale, sorride malizioso.
"Via, ho detto!"
Continua a fissarmi, sornione.
Mi accovaccio sulla turca. Prendo una pagnotta dal grembiule e la addento.
Sollevo la gonna, mostro le natiche e faccio quel che devo fare, masticando il pane con
gusto.
"Brota troja, lorda e vaca, t'megn, t'pess e t'fê la caca!" sputa la sua vocina, alle mie spalle.
Mi alzo di scatto e porto le mani alla finestra.
Pluf! La pagnotta cade nell'acqua putrida.
"Preso!"
Il mazzapegolo si dimena tra le mie mani.
"Allora la nonna aveva ragione. Ti fanno schifo le ragazze che mangiano mentre fanno i
bisogni."
"Lasciami andare!" strilla, livido in volto.
"Prometti di non tornare mai più?"
- Spoiler:
Tiro il chiavistello del bagno e mi avvicino alla turca. Butto un occhio alla finestra.
Eccolo.
Lo aspettavo.
È comparso circa un anno fa, quando ha cominciato a crescermi il seno.
All'inizio si faceva vedere di rado ma, da quando sono diventata signorina, mi fa visita ogni
giorno.
Oltre agli sguardi degli uomini, devo sopportare anche il suo.
Faccia da scimmia, pelo di gatto. Un berrettino rosso sulla testa.
Sono settimane che si infila nel mio letto. La notte, non mi fa dormire dalla smania.
"Vattene!"
Seduto sul davanzale, sorride malizioso.
"Via, ho detto!"
Continua a fissarmi, sornione.
Mi accovaccio sulla turca. Prendo una pagnotta dal grembiule e la addento.
Sollevo la gonna, mostro le natiche e faccio quel che devo fare, masticando il pane con
gusto.
"Brota troja, lorda e vaca, t'megn, t'pess e t'fê la caca!" sputa la sua vocina, alle mie spalle.
Mi alzo di scatto e porto le mani alla finestra.
Pluf! La pagnotta cade nell'acqua putrida.
"Preso!"
Il mazzapegolo si dimena tra le mie mani.
"Allora la nonna aveva ragione. Ti fanno schifo le ragazze che mangiano mentre fanno i
bisogni."
"Lasciami andare!" strilla, livido in volto.
"Prometti di non tornare mai più?"
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"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire?
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto."
SisypheMalheureux- Padawan
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Re: E Mazapégul
Ciao Sisy,
il racconto scorre bene, nella sua brevità.
Sono dovuta andare alla ricerca di informazioni per capire di cosa si stesse parlando. Problema mio? Di sicuro, probabilmente tutti sanno cos'è il Mazapegul tranne me... Io non lo sapevo e ora lo so e di questo ti ringrazio. Leggere è anche scoprire cose nuove.
Ma, in questo caso, su un racconto così breve sarebbe utile una postilla esplicativa, a mio avviso.
Ele
il racconto scorre bene, nella sua brevità.
Sono dovuta andare alla ricerca di informazioni per capire di cosa si stesse parlando. Problema mio? Di sicuro, probabilmente tutti sanno cos'è il Mazapegul tranne me... Io non lo sapevo e ora lo so e di questo ti ringrazio. Leggere è anche scoprire cose nuove.
Ma, in questo caso, su un racconto così breve sarebbe utile una postilla esplicativa, a mio avviso.
Ele
Hellionor- Admin
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Re: E Mazapégul
No, non è assolutamente un problema tuo, anzi. Ho preso ispirazione da una "leggenda popolare" che ormai in pochi conoscono, anche in Romagna, e quasi nessuno ne ha sentito parlare al di fuori. Quindi no, non c'è nessuna ignoranza da parte tua. Il punto è che ho scritto questo breve racconto per un line editing in cui veniva richiesto uno scritto di max 200 parole, e con una nota esplicativa avrei sforato ben oltre il limite consentito e il mio scritto non sarebbe stato accettato. Ma in condizioni normali sì, avrei spiegato tutto un po' meglio. Grazie della letturaHellionor ha scritto:Ciao Sisy,
il racconto scorre bene, nella sua brevità.
Sono dovuta andare alla ricerca di informazioni per capire di cosa si stesse parlando. Problema mio? Di sicuro, probabilmente tutti sanno cos'è il Mazapegul tranne me... Io non lo sapevo e ora lo so e di questo ti ringrazio. Leggere è anche scoprire cose nuove.
Ma, in questo caso, su un racconto così breve sarebbe utile una postilla esplicativa, a mio avviso.
Ele
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"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire?
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto."
SisypheMalheureux- Padawan
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Re: E Mazapégul
Letto prima e dopo la spiegazione su Internet, il raccontino acquista tutto un altro sapore @SisypheMalheureux
Ho letto che se un ragazza vuole liberarsi definitivamente dal folletto (che hai ben descritto col cappellino rosso tra una scimmia e un gatto) basta che mangi del pane mentre… fa la cacca.
Il Mazapengul apparirà un’ultima volta la notte successiva e, sdegnato, non tornerà mai più.
Divertente
Ho letto che se un ragazza vuole liberarsi definitivamente dal folletto (che hai ben descritto col cappellino rosso tra una scimmia e un gatto) basta che mangi del pane mentre… fa la cacca.
Il Mazapengul apparirà un’ultima volta la notte successiva e, sdegnato, non tornerà mai più.
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Petunia- Moderatore
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Re: E Mazapégul
Petunia ha scritto:Letto prima e dopo la spiegazione su Internet, il raccontino acquista tutto un altro sapore @SisypheMalheureux
Ho letto che se un ragazza vuole liberarsi definitivamente dal folletto (che hai ben descritto col cappellino rosso tra una scimmia e un gatto) basta che mangi del pane mentre… fa la cacca.
Il Mazapengul apparirà un’ultima volta la notte successiva e, sdegnato, non tornerà mai più.
Divertente
Così si dice. Però mia nonna mi raccontava anche che un modo per liberarsene era rubargli il berretto, altrimenti avrebbe continuato a fare i discpetti. Chi lo sa...
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"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire?
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto."
SisypheMalheureux- Padawan
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Re: E Mazapégul
Due letture: la prima mi aveva lasciato perplessa. Non ci sto capendo, sarò grave?
Poi Internet mi ha tolto il pensiero che potesse essere un problema da neuro... no, dai da stress post pisolino.
Bella la storia, soprattutto perchè è retta dai dialoghi, che a me piacciono un sacco.
Devo dire che anche senza una spiegazione, per me regge: anche a me raccontavano da piccola storielle come queste, che non necessitavano di spiegazioni. Piacevano e ripiacevano per quello che erano.
Ricordo di un esserino che chissà cos'era che si prendeva gioco di un gatto, il gatto Mucet mucet, chiudendosi in casa, al primo piano, per non farsi acchiappare, ma senza cibo. Il gatto si faceva gioco dell'esserino ma, per evitare che scappasse, non si allontanava dalla casa e finiva per morire anche lui di fame. Perchè un gatto non provasse ad arrampicarsi non l'ho mai saputo.
Poi Internet mi ha tolto il pensiero che potesse essere un problema da neuro... no, dai da stress post pisolino.
Bella la storia, soprattutto perchè è retta dai dialoghi, che a me piacciono un sacco.
Devo dire che anche senza una spiegazione, per me regge: anche a me raccontavano da piccola storielle come queste, che non necessitavano di spiegazioni. Piacevano e ripiacevano per quello che erano.
Ricordo di un esserino che chissà cos'era che si prendeva gioco di un gatto, il gatto Mucet mucet, chiudendosi in casa, al primo piano, per non farsi acchiappare, ma senza cibo. Il gatto si faceva gioco dell'esserino ma, per evitare che scappasse, non si allontanava dalla casa e finiva per morire anche lui di fame. Perchè un gatto non provasse ad arrampicarsi non l'ho mai saputo.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: E Mazapégul
Un racconto rustico, genuino, condito di quel dialogo dialettale che amplifica l'effetto. Breve ma completo, si legge in un fiato. Ammetto che anch'io ho dovuto cercare info sull'antagonista, frutto di quella mitologia contadina che purtoppo tendiamo a perdere per lasciare spazio a miti anglosassoni.
Grazie.
Grazie.
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Maestro Jedi
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Re: E Mazapégul
Mica bisogna per forza capire tutto, e io non ho capito niente, ma questo raccontino mi è piaciuto da matti.
La butto lì, si tratta di desiderio? Di tormento amoroso?
La butto lì, si tratta di desiderio? Di tormento amoroso?
tommybe- Maestro Jedi
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Re: E Mazapégul
Uno gnomo che spesso si diverte a fare il diavoletto e la tradizione viene da lontano e sto gnomo pare essere un gran molestatore di figliole specie nella notte. Insomma sarà pure uno gnometto ma questo sa il fatto suo e anche il raccontino sa il fatto sua che con quel modo di narrare sprizza ironia e capacità di dare simbiosi a fantasia e scrittura con un mix di sapiente follia che rende il tutto gustoso e divertente da spappolarsi subito.
Complimenti per tutto!
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Ospite- Ospite
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