Sullo sfondo nero, le stelle sembrano scintille scoccate dall’acciarino di un gigante, congelate per l’eternità.
Se fossi sulla Terra, potrei immaginare di attraversare uno sciame di lucciole.
Ma, ormai da tempo, non ce ne sono più.
I miei compagni dormono, e, in attesa del cambio alla consolle, il pensiero va a te.
A casa, laggiù, adesso è notte e tu, avvolta in tuta argentea e casco, rivolgi gli occhi umidi al cielo, cercando un puntino luminoso sempre più distante.
Invisibile.
Fra poche ore, il nuovo curving engine ci scaglierà verso stelle sconosciute.
Verso una speranza nuova.
Una Terra per ricominciare.