Ciccia Pasticcia, la fidanzatina di Ciccio Bello, mmmh, te lo hanno già detto, ma anche per me la scelta del nome della bambola è un poco infelice, anche perché, come dice Res, è tutt'altro che pasticciona e solitamente i nomi in questo tipo di racconti hanno sempre un significato o un rimando a qualche caratteristica del personaggio. Detto questo comunque ti confesso, caro autore, che il racconto mi è davvero piaciuto. Mentre leggevo pensavo: ecco, una bellissima fiaba in cui si spiega come mai le bambole non vedono, non sentono etc mentre prima lo facevano, ma teniamole sempre con affetto, perché hanno ancora i sentimenti. Invece no, ma sono rimasto lo stesso soddisfatto. Ci sono delle cose che comunque perfezionerei, come il fatto che il vecchio George, anche se tu dici : le disse nel pensiero, parli già, quindi la voce di Ciccia non gli serve certo per comunicare. Punterei quindi al solo canto. O ancora toglierei il personaggio della civetta, che è alla fine dei conti superfluo e visto che ci sono già tante comparse semplificare va bene, arriva il vento e via. Il finale non so, non è una morale, quindi se ne potrebbe fare a meno, ma ha comunque un senso nell'economia della narrazione, le dà un senso compiuto, quindi lo terrei. Qualche imprecisione nella punteggiatura e nella formattazione, ma il racconto è scritto bene e con un linguaggio e uno stile adatto al target di riferimento.
Insomma, per me è un ottimo lavoro, a rileggerci!