Equinozio d'autunno
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Equinozio d'autunno
Ieri ho visto una bambina che fingeva di leggere.
Ero nei giardini del castello medievale della mia città, nel pomeriggio dell’equinozio d’autunno, in una giornata di sole: splendida la mattina, leggermente velata in quel momento.
La bambina non aveva più di cinque anni e col suo ditino grassoccio toccava la scritta braille e, spedita e senza interruzioni, raccontava una magnifica storia di principi e draghi, in una simulazione di lettura perfetta.
Le sono passata accanto e ho sorriso ascoltando la sua storia fantastica, così diversa dalle note storiche che il cartello esponeva.
E ho pensato che anche io sono come lei.
Anch’io mi invento una storia che non esiste e fingo che sia vera, come la bimba finge di leggere il cartello, in una simulazione di realtà tanto verosimile, da convincere un passante distratto che quella sia proprio la storia che racconta il cartello, e non l’invenzione di una bimba di cinque anni.
Anche la mia è la simulazione di una realtà che esiste solo nella mia immaginazione.
È la storia che mi invento costantemente su di te.
Guardo le tue fotografie, leggo le tue mail e ripenso ai nostri incontri casuali, come la bambina che tocca la scritta, ma, come lei, non leggo quello che c’è scritto, non ne sono capace, e forse sarebbe una storia che non mi interessa, e allora ne racconto una più bella di draghi e principesse.
Io mi racconto che tu mi vuoi bene, che in quelle foto il tuo sguardo per me è buono, che le tue mail sono gentili e tenere, che quando per caso ci incontriamo, anche tu hai voglia di vedermi e di chiacchierare con me e attraversi apposta la strada per poterlo fare.
Forse non è del tutto falso, forse un po’ mi vuoi bene davvero, come del resto non è detto che, un tempo, nel castello medievale della mia città non ci siano stati draghi e principesse.
Forse c’è della realtà anche nelle fantasie che non vogliamo rinnegare, che non riusciamo a credere che non siano vere, perché è troppo ingiusto che draghi e principesse non siano mai esistiti.
È troppo ingiusto che tu non mi abbia mai voluto bene.
Forse nel castello della mia città, tanti anni fa, vivevano principesse e draghi.
Forse anche tu mi vuoi bene, o me ne hai voluto, o un giorno – magari - me ne vorrai.
Ultima modifica di Dafne il Mer Nov 24, 2021 8:51 pm - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
Re: Equinozio d'autunno
Ecco, ho trovato tre cose vecchie, un po' a caso, che ancora tutto sommato mi piacciono. Felice scrittura a tutti. Bye.
Ospite- Ospite
Re: Equinozio d'autunno
ah, l'amore... cosa ti fa e non fa fare.
ti fa inventare storie per sentirti meglio, dove crei un mondo o una situazione ad hoc.
ricordi di un tempo passato, per me.
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Arunachala- Admin
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Re: Equinozio d'autunno
Ciao Dafne
ricordo che nel commentare questo racconto avevo preso un granchio clamoroso pensando che la bambina fosse cieca, mentre semplicemente usava la fantasia per “leggere” la sua storia.
Devo dire che questa immagine, molto bella, rende un servizio straordinario alle tue elucubrazioni successive. I dubbi dell’amore...
ricordo che nel commentare questo racconto avevo preso un granchio clamoroso pensando che la bambina fosse cieca, mentre semplicemente usava la fantasia per “leggere” la sua storia.
Devo dire che questa immagine, molto bella, rende un servizio straordinario alle tue elucubrazioni successive. I dubbi dell’amore...
Petunia- Moderatore
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Re: Equinozio d'autunno
Grazie ragazzi dei ricommenti... in fondo amare, immaginare, creare storie, scriverle... è un po' la stessa cosa, no? Bye
Ospite- Ospite
Re: Equinozio d'autunno
"... toccava la scritta braille"
Questa frase mi ha fatto cadere nello stesso errore di Petunia.
Questa frase mi ha fatto cadere nello stesso errore di Petunia.
mirella- Padawan
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Re: Equinozio d'autunno
mirella ha scritto:"... toccava la scritta braille"
Questa frase mi ha fatto cadere nello stesso errore di Petunia.
Cavoli, mi toccherà cambiare la frase... e pensare che quando l'ho pubblicato su un forum anni fa, me l'hanno commentato una quindicina di persone che non me l'hanno fatto notare... va be', niente... quasi quasi lo tolgo... faccio comme il Tommy dei tempi migliori... (scherzo dai... Tommy non ti arrabbiare...)
Ospite- Ospite
Re: Equinozio d'autunno
Cara Dafne, andando indietro nel tempo di DT ho incrociato questo tuo racconto, che mi ha colpito: è davvero molto intenso e, pur nella sua brevità, ricco di pensieri importanti, di sensazioni, di sogni e desideri. Di speranze che la tua protagonista sa in cuor essere solo speranze, forse destinate a non realizzarsi, ma al contempo le vuole forti, le vuol vedere realizzate.
Il racconto parte in sordina, bellissima l’immagine della bimba cieca che legge! Bello immaginare una bimba così piccola con già tanta fantasia per inventarsi una storia, o tanta memoria (d'altronde chi manca di un senso ha gli altri più sviluppati) da ricordare con precisione le favole che le vengono raccontate. Mi aspettavo che il racconto proseguisse, come in una breve favola, con la piccola come protagonista. Il cambio di registro mi ha spiazzato e al contempo tenuta ben legata fino alla fine del brano.
Una bella scrittura, decisa che in poche righe ha detto tanto.
p.s. prima di caricare il commento, ho curiosato tra quelli già presenti e devo dire che anch’io ho immaginato la bambina cieca. Beh, lascio il commento come l’avevo scritto, per la bellezza dell’immagine che mi hai regalato.
***
Ho pochissime note da farti e cono davvero piccolezze
E’ sarebbe meglio sostituirlo con È (dovrebbe esserci nelle correzioni automatiche tra le preferenze di word, o almeno io l’ho caricato lì – risparmio anche di caratteri...) ma penso che tu lo abbia già fatto.
forse sarebbe una storia che non mi interessa dopo capace avrei chiuso la frase e andata a capo, per dare più forza a quello che dici dopo, molto importante e significativo per la storia.
Il racconto parte in sordina, bellissima l’immagine della bimba cieca che legge! Bello immaginare una bimba così piccola con già tanta fantasia per inventarsi una storia, o tanta memoria (d'altronde chi manca di un senso ha gli altri più sviluppati) da ricordare con precisione le favole che le vengono raccontate. Mi aspettavo che il racconto proseguisse, come in una breve favola, con la piccola come protagonista. Il cambio di registro mi ha spiazzato e al contempo tenuta ben legata fino alla fine del brano.
Una bella scrittura, decisa che in poche righe ha detto tanto.
p.s. prima di caricare il commento, ho curiosato tra quelli già presenti e devo dire che anch’io ho immaginato la bambina cieca. Beh, lascio il commento come l’avevo scritto, per la bellezza dell’immagine che mi hai regalato.
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Ho pochissime note da farti e cono davvero piccolezze
E’ sarebbe meglio sostituirlo con È (dovrebbe esserci nelle correzioni automatiche tra le preferenze di word, o almeno io l’ho caricato lì – risparmio anche di caratteri...) ma penso che tu lo abbia già fatto.
forse sarebbe una storia che non mi interessa dopo capace avrei chiuso la frase e andata a capo, per dare più forza a quello che dici dopo, molto importante e significativo per la storia.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: Equinozio d'autunno
Grazie Susanna. Hai ragione, quell' E' era insostenibile, ma quando ho scritto quel racconto nel 2014, non sapevo come si scrivesse al computer... adesso lo so e l'ho corretto. Sono contenta che ti piaccia questa piccola storia: è tra le mie preferite, resiste nel tempo. È stata anche, in un certo senso, profetica.
Bye...
Bye...
Ospite- Ospite
Re: Equinozio d'autunno
Una diapositiva delicata e a tratti poetica
Mi piace molto l immagine della bambina che inventa storie attraverso il braille, la trovo un'immagine altamente efficace e poetica anche introduce poi le domande che si fa la voce narrante.
Trovo solo che i concetti vengano ripetuti e si giri un po' intorno al palo. Certo lo fai bene, ma penso che a lungo andare sarebbe bello sbilanciarsi con il lettore e fargli capire qualcosa di più, farlo entrare di più in tutti questi stralci di vita.
Ele
Mi piace molto l immagine della bambina che inventa storie attraverso il braille, la trovo un'immagine altamente efficace e poetica anche introduce poi le domande che si fa la voce narrante.
Trovo solo che i concetti vengano ripetuti e si giri un po' intorno al palo. Certo lo fai bene, ma penso che a lungo andare sarebbe bello sbilanciarsi con il lettore e fargli capire qualcosa di più, farlo entrare di più in tutti questi stralci di vita.
Ele
Hellionor- Admin
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Data di iscrizione : 17.10.20
Età : 44
Località : torino
Re: Equinozio d'autunno
Ciao Ele! Non sai in quanti mi hanno detto a varie riprese la stessa cosa.... ma questa storia è nata così, per frammenti più o meno scollegati... e mi sa che così morirà.... grazie del passaggio bella ragazza! Smack.
Ospite- Ospite
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