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Messaggio Da digitoergosum Lun Ago 16, 2021 12:59 am

Buonasera a tutti.
Al termine del terzo step @Petunia, poi da me approvata, aveva parlato di una strana china che stavano andando a prendere i commenti. Stesso argomento è stato poi proposto da @ImaGiraffe al termine del quarto step. Dopo aver chiesto privatamente a un admin se fosse il caso, per quanto riguarda i commenti da me ricevuti e che mi hanno coinvolto come autore, di segnalare questi commenti, mi ha autorizzato. Ci tenevo anche perché avevo notato che quando è stato chiesto di fare degli esempi, tutto si è sgonfiato. Vai con due commenti che mi han fatto male (gli unici, perché non mi fanno male le critiche ai miei racconti, anzi mi fanno crescere).

Dal secondo step. Racconto "Ercolano".

Ho trovato questo testo, scritto davvero bene, troppo carico di cultura e di "superiorità" per essere gradevole. Un commento precedente ha fatto riferimento ai nazisti, a me ha ricordato un romanzo altrettanto sgradevole, carico di cultura e "superiorità" naziste: Le benevole di Littell. 
Un testo non deve necessariamente essere gradevole, un personaggio, un protagonista non deve necessariamente essere gradevole, però aiuta. La contestualizzazione storico culturale può sicuramente alleggerire la valutazione etica ma, almeno per me, non riesce a ridurre la distanza emotiva, il rifiuto di accettare, capire, giustificare(?). Mi ha  creato le stesso disagio di quando vedo personaggi resi famosi dalla televisione, sicuramente colti e intelligenti, cercare di conquistarsi spazi di notorietà insultando o essendo politicamente scorretti (ogni riferimento a critici d'arte è assolutamente voluto). Peccato! Le capacità di scrittura dell'aut* sono comunque incontestabili.



Dal quarto step. Racconto "Nocturnalia".


C’era un personaggio comico televisivo che si chiamava Medioman e io mi sono sentito un po’ lui nel leggere questo racconto. Sì, perché io sono un lettore medio, con cultura media, amante delle storie semplici, forse perché sono semplice anch’io. Nei miei scritti cerco di rispettare quei pochi che mi leggono senza cercare inutili esibizionismi che per me creano barriere anziché favorire la sintonia fra lettore e scrittore. Scusa l’autodefinizione che non è un’autocelebrazione. Vorrei solo giustificare il mio giudizio “mediamente” non positivo sul brano che ho letto.
Sempre dal mio punto di vista, considero un vero peccato che uno/una che scrive così bene e che potrebbe fare del suo stile di scrittura, dell’uso sapiente della parola, delle capacità descrittive da 10 e lode, le sue armi vincenti, poi riesca a inquinare il tutto con citazioni e espressioni che mettono solo confusione e distraggono dalla lettura:      

Il titolo: non esiste un equivalente in lingua nostrana?
le ossa oracolari
… ai Neanderthal, ai Soloensis e ai Denisova
la rupe magiara
Nagykovacsi

i dettagli sulla Lancia Lambda
gli ammutinati del Bounty
Kovacs Adam e tu Kovacs Adam-né Iva

Tutto veramente troppo… per me.



In questi due commenti c'è un sottotesto che va a colpire l'autore, che lo giudica moralmente. L'autore che non si può permettere di scrivere alcune cose. L'autore che è presuntuoso. L'autore che cerca "di conquistarsi spazi di notorietà insultando o essendo politicamente scorretti". L'autore che non rispetta il lettore (come invece fa lui). L'autore che è esibizionista.
Ecco, semplicemente vorrei far notare come quando scriviamo i commenti rischiamo di farci del male tra amici autori con la passione di confrontarci lealmente. Un racconto non piace? Benissimo. Parliamone. Aiutiamo l'autore a migliorarlo. Ma non sindachiamo le scelte morali o artistiche degli autori, perché i più di noi non conoscono nulla della vita degli altri, delle loro battaglie, delle loro sofferenze. 
Grazie per avermi letto.
Marcello autore
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Messaggio Da SisypheMalheureux Lun Ago 16, 2021 11:53 am

Dunque... Provo a risponderti.
Innanzitutto i commenti che hai citato si riallacciano un po' a un'osservazione che ho mosso al racconto "poco prima dell'aurora" di questo ultimo step. In parole povere ho detto all'autore: guarda che leggendo il tuo racconto ho dovuto googlare "Isangel" per sapere che fosse la capitale di Vanuatu, oltretutto manco sapevo che esistesse Vanuatu. Però stai attento che il lettore medio di solito non va a cercare le cose che non conosce, il lettore medio, al contrario di me, si infastidisce e interrompe la lettura.
Ecco, all'autore di quel racconto sarebbe bastato esplicitare in modo furbo che si trattava di Vanuatu e avrebbe accontentato sia quei pochi che la geografia la conoscono benissimo, che il 90% degli italiani che come me si chiedono se Vanuatu non sia una roba che se magna. Purtroppo il lettore, se si sente in qualche modo in posizione di inferiorità, comincia a prendere in antipatia l'autore, che magari trova un po' troppo "maestrino" oppure il protagonista della storia, o ancora non apprezza il testo.
Nel tuo caso penso che tu,  a differenza del racconto che ho citato, fornisca al lettore tutte le informazioni di cui ha bisogno, infatti non è questo che ti rimproverano. Ti rimproverano invece, da quello che ho capito, di "infarcire" i racconti di troppe informazioni, frutto sicuramente di un grande lavoro di ricerca. Anche qui vale questo discorso: a me e magari a tanti altri questo piace, apprezzano la tua ricerca  ed escono dalla lettura  contento di avere imparato cose che prima non sapevano.  Altri invece possono provare la spiacevole sensazione di essere "a scuola", e magari questo gli toglie il piacere della lettura.
Ognuno di noi quando legge trova elementi che lo infastidiscono, che urtano la sua sensibilità.
Ti faccio un esempio: un mesetto fa ho letto un romanzo, ambientato in epoca fascista, in cui la protagonista è molto bella, e sa di esserlo. Ogni due per tre ci fa sapere quanto le faccia piacere essere guardata dagli uomini, quanto sia fortunata a essere nata bella, così potrà sposare un uomo bello come lei, si sistemerà e farà tanti figli bellissimi. E si paragona continuamente alla sua amica che invece, poverina, è brutta, rimarrà zitella e infatti è costretta a lavorare per vivere, poveretta!
Ora, anche se il romanzo era scritto benissimo, io che sono un cesso a pedali (fisicamente parlando) ti assicuro che dopo 10 pagine avrei voluto dare fuoco alla protagonista, prendere l'autrice (che invecein altri romanzi ho adorato), riempirla di pizze e dirle: "ma che c***o ti è saltato in testa di creare un personaggio del genere e decidere che dovesse essere la protagonista di non uno, ma di tutta una serie di romanzi? ". Ovviamente ho reagito così perché ho percepito di essere inferiore, visto che non ho un aspetto fisico che rispecchia i canoni della bellezza e questo mi ha fatto sentire a disagio. Se quel libro l'avesse letto Belén Rodriguez, probabilmente avrebbe concordato in toto coi pensieri della protagonista, chissà.
Poi devi anche pensare ci sono autori che ognuno di noi proprio non riesce a mandare giù. Io ad esempio non sopporto Baricco. Nella mia testa l'ho soprannominato da anni "Alessandro BarOcco" proprio perché ritengo insopportabile il suo stile troppo retorico e verboso, che alla fine però, non mi lascia niente a livello di contenuti.Allo stesso modo ho antipatia per Michela Murgia, che da tempo mi ha sfracellato anche quello che non ho, con il suo femminismo a tutti i costi e con il suo vedere del maschilismo o del fascismo anche dove non c'è. Eppure sono scritti che hanno (avuto) un grande successo.
Lo so, Marcello, vorremmo piacere a tutti ma non è possibile.
L'unica cosa che ti consiglio di fare è pensare: "ho effettivamente la tendenza a mettere troppe informazioni e riferimenti culturali nei miei testi? Risulto troppo nozionistico a volte, oppure no? Se sì, potrei magari trovare il modo di smussare un po' questa caratteristica della mia scrittura in modo che alcuni lettori si sentano meno "sviliti"? Oppure impoverirei solo la mia scrittura, invece che renderla migliore e perderei il gradimento di quei lettori che, al contrario, apprezzano questa mia ricerca storica e culturale?
Ovviamente le risposte, te le puoi dare solo tu.
Spero che le mie riflessioni ti siano state utili.
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Messaggio Da digitoergosum Lun Ago 16, 2021 12:43 pm

Grazie Sisyphe del tuo apporto, che peraltro condivido pienamente, proprio in tutto. Il focus di questo mio intervento non è la critica al racconto ma il giudizio sull'autore. Se commenti che il racconto è troppo pieno di "superiorità" e poi, ripeti il termine "superiorità" tra virgolette citando un romanzo di superiorità naziste, mi stai giudicando nazista. Se dici che il mio racconto ti dà lo stesso effetto di vedere Sgarbi (ampiamente descritto dal commentatore) mi paragono a Sgarbi. Se tu, commentatore, dici su un mio racconto che quando scrivi cerchi di rispettare il lettore, parliamoci chiaro, insinui che io autore non rispetto il lettore. Oltretutto, da questi commenti esce qualche aiuto? I rifacimenti dei miei racconti sono basati sulle critiche costruttive, anche dure, perché so di scrivere in un modo e con tematiche che ai più non sono congeniali, e ti assicuro che tengo quei commenti con tanto affetto. Mi aiutano. Concludendo, ciò che voglio dire è che quando commentiamo dovremmo provare a capire come il messaggio sarà recepito dall'artista. Io questi due commenti li ho recepiti come giudizi "forti" sull'autore, su di me. Io nazista? Mio figlio è tesoriere nazionale di Amnesty International. Credo che lo sia diventato anche per i valori che gli ho trasmesso.
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Messaggio Da Petunia Lun Ago 16, 2021 1:39 pm

Ciao  @digitoergosum mi hai citata nella querelle commenti e provo a sintetizzare il mio pensiero al riguardo.
DT’S rooms è un contest letterario, dunque una gara con premi. Per quanto riguarda i commenti condivido e comprendo il tuo punto di vista per quanto concerne una certa sensibilità (leggi rispetto) che il commentatore deve avere nei riguardi del commentato. Il che non significa risparmiare critiche motivate, ma che il giudizio deve attenersi scrupolosamente all’elaborato e non colpire (penso sempre e comunque in buonafede) l’autore del testo.
Vero è che di gara si tratta e, quando mi sono espressa, l’ho fatto perché ho notato che alcuni commenti assolutamente rispettosi nei confronti dell’autore, mi sono comunque sembrati scritti ad arte per sminuire il racconto in esame. 
Faccio un’altra riflessione a cuore aperto. È vero che tra noi ci sono commentatori che, per esperienza, formazione, qualità etc… sono a ragione ritenuti autorevoli più di altri. A volte ho avuto la sensazione che, prim di commentare un lavoro, si attendesse il giudizio di autori “autorevoli” per poi seguire l’onda.
Mi spiace dirlo, ma questa cosa l’ho notata in più di una occasione. 
Atteso che i commenti ritengo siano la parte nobile del contest (quella che davvero fa crescere) e che dunque è giusto e molto piacevole leggere cosa pensano gli altri (io li leggo e li spulcio tutti, per esempio), quello che mi disturba è avere la sensazione, a volte, di scarsa fiducia in se stesso da parte di chi commenta.
Altra cosa. Se ci sono refusi nei testi (per quanto mi riguarda togliete pure il se) potete per favore dire dove correggere? È fin troppo facile limitarsi a dire: dei refusi ti hanno già detto… ci sono troppi refusi… 
Etc. 
Raramente riesco a individuare i miei (nonostante, vi assicuro io rilegga con tutto l’impegno) per cui è raro che io li segnali a meno che non mi saltino agli occhi. Ma vi chiedo la cortesia di segnalare i miei quando li trovate. È un favore…🙏 anche per evitare che, a ruota, i commenti successivi continuino a fare riferimento a refusi che non riesco a individuare.
Scusate… ho finito le vacanze e sono a casa con la febbre da seconda dose e un’ottima linea internet.☺
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Messaggio Da Byron.RN Lun Ago 16, 2021 1:57 pm

Petunia ha scritto:
Faccio un’altra riflessione a cuore aperto. È vero che tra noi ci sono commentatori che, per esperienza, formazione, qualità etc… sono a ragione ritenuti autorevoli più di altri. A volte ho avuto la sensazione che, prim di commentare un lavoro, si attendesse il giudizio di autori “autorevoli” per poi seguire l’onda.
Mi spiace dirlo, ma questa cosa l’ho notata in più di una occasione. 
Atteso che i commenti ritengo siano la parte nobile del contest (quella che davvero fa crescere) e che dunque è giusto e molto piacevole leggere cosa pensano gli altri (io li leggo e li spulcio tutti, per esempio), quello che mi disturba è avere la sensazione, a volte, di scarsa fiducia in se stesso da parte di chi commenta.

Concordo pienamente su questo punto.
I giudizi di quelli ritenuti più autorevoli in maniera indiretta possono anche influenzare quelli dei meno sicuri, è nell'ordine delle cose
Schermare i giudizi come per i like e renderli visibili solo a fine contest sarebbe la cosa teoricamente più giusta, non so però quanto fattibile. Credo per una questione di tempi sia ingestibile, almeno per chi volesse trovare spunti in tutti i singoli commenti, non solo in quelli al proprio racconto.
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Messaggio Da Petunia Lun Ago 16, 2021 2:01 pm

Mi pare una buona idea quella di rendere i commenti anonimi.
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Messaggio Da SisypheMalheureux Lun Ago 16, 2021 3:00 pm

Petunia ha scritto:Scusate… ho finito le vacanze e sono a casa con la febbre da seconda dose e un’ottima linea internet.☺

Ti capisco. In famiglia siamo tutti vaccinati, i miei familiari hanno ricevuto due dosi di Pfizer, io invece Moderna. Indovina chi è l'unica persona che dopo la seconda dose ha fatto quasi due giorni di febbre tra 38.8 e 39.5.
Io ovviamente. E tutti a dirmi "ma come mai ti è venuta la febbre che noi non abbiamo avuto nulla?" E che vi devo dire? Mainagioia.
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Messaggio Da vivonic Lun Ago 16, 2021 3:31 pm

Vorrei rispondere anch'io a digito, ma prima mi tocca rispondere all'argomento commenti anonimi.
Non lo faremo mai.
Questo argomento è stato dibattuto, sia dallo staff sia con tutti gli utenti, già su Sps. Il discorso è molto semplice: i nostri concorsi non nascono con intenti di lucro, ma con intento mutualistico; se io celo la parte forumistica del concorso, tutto lo stesso cessa di avere un senso.
Nel corso degli anni abbiamo provato a creare un terzo tempo, e molti di voi partecipano; molti, però: non tutti. E a molti non interessa proprio questo terzo tempo. Il discorso è molto lungo e complesso, ancora oggi ne parliamo e cerchiamo delle migliorie, salvo accorgerci sempre che la formula migliore rimane quella adoperata.
Io, per esempio, sono da anni personalmente contro l'anonimato; abbiamo svolto un sondaggio, e una maggioranza cospicua ha votato per mantenerlo, per le più disparate motivazioni.
A nessuno piace pensare o - peggio - ammettere che si lasci influenzare dagli altri commenti o da altri commentatori. Ogni tanto qualcuno accusa qualcun altro, neanche troppo nello specifico, di seguire un commento precedente, ma lui non lo fa mai. 
Poi, la cosa più evidente è oggettiva è che però ci sono sovente commenti in serie, anche di cose palesemente errate o talmente sfumate che è difficile credere che tutti i commentatori abbiano notato proprio quella cosa lì. E allora che si fa?
Mi ricorda un comizio di una politica (-.-) di qualche anno fa che sosteneva che le puttane non esistessero, e a dimostrazione di ciò interrogò il pubblico presente in sala, chiedendo loro che alzasse la mano chi fra gli astanti avesse la mamma, la sorella, la moglie o la figlia puttana.
Vedete? Le puttane non esistono (superfluo dire che nessuno alzò la mano).

Credo che ci voglia la giusta sospensione del giudizio in tutte le cose. A me, in questo step, è capitato di scrivere espressamente che Asbottino mi avesse chiarito un quid che non mi era neanche passato per la testa, ma l'ho quotato, non ho detto: "Io vivonic penso questa cosa". Credo sia tutta questione di prospettiva: citare un commento precedente può essere utile, se circostanziato. Usarlo e basta per evitare di scrivere qualcosa di proprio, invece, è abbastanza scorretto e francamente lo ritengo totalmente inutile.
Ma il forum vuole questo per sua propria missione; altrimenti facciamo i concorsi a pagamento come ce ne sono in giro per tutta la penisola, con premi anche cospicui in denaro, pubblicità, cene di gala... E poi chiediamoci però quanto è servito.

Il discorso è un po' più profondo; molti di noi usano il forum solo quando c'è il concorso, ma non è propriamente questo lo scopo di un forum. Il concorso è il test, è la gara domenicale, è quello che mettiamo in campo dopo esserci allenati tutta la settimana. Molti non hanno tempo o hanno mille ragioni al mondo per non essere presenti sul forum spesso, ma ci sono diverse sezioni e svariati modi di crescere all'interno di questo e di altri forum, anche estranei ai concorsi, che invece servono a solidificare i rapporti, a creare momenti divertenti con molto seguito di pubblico. Io credo che se potessi stare tutto il giorno in sala di registrazione con un microfono davanti non farei altro nella vita, "solo che non va proprio così" direbbe il buon Max: e allora tocca ritagliarsi i momenti che si hanno. E resta inoppugnabile che il concorso con i commenti aperti è il momento più utile e più seguito da tutti gli utenti.
Se facessimo i concorsi con i commenti oscurati, DT durerebbe sì e no un altro mese, prima di scomparire per sempre nel baratro dell'insuccesso.

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Messaggio Da Petunia Lun Ago 16, 2021 3:39 pm

Ciao  @vivonic
quoto interamente la tua analisi tuttavia mi preme sottolineare che la proposta non era quella di oscurare i commenti fino alla fine bensì quell di renderli anonimi un po’ come succede con i like.
Chiaro che alcuni commenti (come del resto i racconti) sarebbero in ogni caso perfettamente riconoscibili.
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Messaggio Da vivonic Lun Ago 16, 2021 3:46 pm

Ora rispondo anche a digito Very Happy
Innanzitutto ti ringrazio per aver esternato questi tuoi pensieri e aver creato questo confronto, che ritengo decisamente costruttivo anche per i toni in cui si svolge.
Credo che l'offesa all'Autore sia un boomerang, e mi spiego: sono fermamente convinto che ognuno recepisca da una qualsiasi opera letteraria quello che è predisposto a carpire, quella che per propria indole, capacità, conoscenza e così via è in grado di capire. Ho sempre ritenuta una cazzata pazzesca dire "se il lettore non capisce, è colpa dell'Autore che non si è fatto capire".
Se il lettore non capisce, è perché non è in grado di capire. Ma non che questo sia un difetto, una colpa o chissà che: è un dato di fatto inoppugnabile. 
Poi ogni cosa va contestualizzata: se io entro in classe al Liceo e faccio ascoltare Bedrich Smetana e poi mi lamento che nessuno sia in grado di seguirlo o di spiegarmi che cosa ha ascoltato, è meglio che mi ricoverino; ma se faccio la stessa cosa in Conservatorio, non è che posso assumermi le colpe della tua mancata preparazione.
Sto esasperando un concetto, quindi vengo al dunque: se tu ritieni che io sia un fascista, è perché tu sei predisposto a pensare che io sia un fascista, in base a quello che tu sei in grado di cogliere da quello che io scrivo. Per questo parlo di "boomerang".
Qualche anno fa ho proposto un laboratorio in cui ho svolto con i miei studenti (universitari) una specie di gioco: individuare se una frase, presentata in un determinato contesto, appartenesse a una cultura progressista o conservatrice. Il gioco era orientato sulla percezione emotiva e sulla decontestualizzazione volontaria dei mass media, ma un po' rende l'idea: credo che tutti voi concorderete che la stessa frase, con le stesse parole, nello stesso contesto, cambi radicalmente se a pronunciarla è Giorgia Meloni o Francesco Guccini, se è Vittorio Sgarbi o se è uno sconosciuto, perché anche lo sconosciuto è da tenere in considerazione.
C'era una frase incriminata nello specifico, detta in un contesto specifico da qualcuno che però non è culturalmente schierato come i nomi che ho fatto. La frase era tipo: "Avviso ai pescatori. Stanno abbondantemente pasturando il Mediterraneo. Si prevedono acque molto pescose".
Ora, concorderete che questa frase attribuita a salvini significa una cosa, detta da Bertinotti un'altra; e detta da uno sconosciuto, da uno che, come dici tu, "non conosce nulla della vita degli altri, delle loro battaglie, delle loro sofferenze"?

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Messaggio Da vivonic Lun Ago 16, 2021 3:48 pm

Petunia ha scritto:Ciao  @vivonic
quoto interamente la tua analisi tuttavia mi preme sottolineare che la proposta non era quella di oscurare i commenti fino alla fine bensì quell di renderli anonimi un po’ come succede con i like.
Chiaro che alcuni commenti (come del resto i racconti) sarebbero in ogni caso perfettamente riconoscibili.
Scusami, non avevo colto questa sfumatura.
Allora il discorso è molto più semplice  lol!: è impossibile. Bisognerebbe che un admin postasse tutti i commenti, quindi ti assicuro a maggior ragione che non succederà  lol! lol! lol!
Non è possibile avere messaggi di cui non si conosce l'Autore, ma poi sarebbe un lavoro talmente titanico che non ci voglio neanche pensare, credimi Very Happy

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Messaggio Da Danilo Nucci Lun Ago 16, 2021 5:00 pm

digitoergosum ha scritto:Buonasera a tutti.
Al termine del terzo step @Petunia, poi da me approvata, aveva parlato di una strana china che stavano andando a prendere i commenti. Stesso argomento è stato poi proposto da @ImaGiraffe al termine del quarto step. Dopo aver chiesto privatamente a un admin se fosse il caso, per quanto riguarda i commenti da me ricevuti e che mi hanno coinvolto come autore, di segnalare questi commenti, mi ha autorizzato. Ci tenevo anche perché avevo notato che quando è stato chiesto di fare degli esempi, tutto si è sgonfiato. Vai con due commenti che mi han fatto male (gli unici, perché non mi fanno male le critiche ai miei racconti, anzi mi fanno crescere).

Dal secondo step. Racconto "Ercolano".

Ho trovato questo testo, scritto davvero bene, troppo carico di cultura e di "superiorità" per essere gradevole. Un commento precedente ha fatto riferimento ai nazisti, a me ha ricordato un romanzo altrettanto sgradevole, carico di cultura e "superiorità" naziste: Le benevole di Littell. 
Un testo non deve necessariamente essere gradevole, un personaggio, un protagonista non deve necessariamente essere gradevole, però aiuta. La contestualizzazione storico culturale può sicuramente alleggerire la valutazione etica ma, almeno per me, non riesce a ridurre la distanza emotiva, il rifiuto di accettare, capire, giustificare(?). Mi ha  creato le stesso disagio di quando vedo personaggi resi famosi dalla televisione, sicuramente colti e intelligenti, cercare di conquistarsi spazi di notorietà insultando o essendo politicamente scorretti (ogni riferimento a critici d'arte è assolutamente voluto). Peccato! Le capacità di scrittura dell'aut* sono comunque incontestabili.



Dal quarto step. Racconto "Nocturnalia".


C’era un personaggio comico televisivo che si chiamava Medioman e io mi sono sentito un po’ lui nel leggere questo racconto. Sì, perché io sono un lettore medio, con cultura media, amante delle storie semplici, forse perché sono semplice anch’io. Nei miei scritti cerco di rispettare quei pochi che mi leggono senza cercare inutili esibizionismi che per me creano barriere anziché favorire la sintonia fra lettore e scrittore. Scusa l’autodefinizione che non è un’autocelebrazione. Vorrei solo giustificare il mio giudizio “mediamente” non positivo sul brano che ho letto.
Sempre dal mio punto di vista, considero un vero peccato che uno/una che scrive così bene e che potrebbe fare del suo stile di scrittura, dell’uso sapiente della parola, delle capacità descrittive da 10 e lode, le sue armi vincenti, poi riesca a inquinare il tutto con citazioni e espressioni che mettono solo confusione e distraggono dalla lettura:      

Il titolo: non esiste un equivalente in lingua nostrana?
le ossa oracolari
… ai Neanderthal, ai Soloensis e ai Denisova
la rupe magiara
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i dettagli sulla Lancia Lambda
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Tutto veramente troppo… per me.



In questi due commenti c'è un sottotesto che va a colpire l'autore, che lo giudica moralmente. L'autore che non si può permettere di scrivere alcune cose. L'autore che è presuntuoso. L'autore che cerca "di conquistarsi spazi di notorietà insultando o essendo politicamente scorretti". L'autore che non rispetta il lettore (come invece fa lui). L'autore che è esibizionista.
Ecco, semplicemente vorrei far notare come quando scriviamo i commenti rischiamo di farci del male tra amici autori con la passione di confrontarci lealmente. Un racconto non piace? Benissimo. Parliamone. Aiutiamo l'autore a migliorarlo. Ma non sindachiamo le scelte morali o artistiche degli autori, perché i più di noi non conoscono nulla della vita degli altri, delle loro battaglie, delle loro sofferenze. 
Grazie per avermi letto.
Marcello autore
Scusa il ritardo, ma ho visto solo ora questa tua nota.
Purtroppo non condivido le tue argomentazioni, che mi attribuiscono giudizi morali che non sono in grado di poter formulare dal momento che non ti conosco. Per la stessa ragione non posso dire che tu sia presuntuoso. Lungi da me l’intenzione di far del male a qualcuno. Personalmente, autorizzo a dire dei miei scritti tutto il peggio possibile: la cosa può non farmi piacere ma certamente non mi farà del male. Sono altre le cose che mi fanno male, al di fuori di qui.
Sono invece d’accordo sull’idea di aiutare l’autore a migliorarsi e io credo di averne bisogno più di tanti altri. Ho sempre creduto che le mie note andassero in quella direzione.
La sostanza delle mie osservazioni era questa: hai una bellissima scrittura che amichevolmente ti invidio. È un peccato (sempre dal mio punto di vista) che tu l’appesantisca con quegli inserimenti che ho evidenziato e che in un’opera più sostanziosa, mi farebbero abbandonare la lettura dopo poche pagine. Siamo, però, nell’ambito dei gusti personali ma, ovviamente, niente di personale.
Questo è il concetto. Se l’ho espresso male, mi scuso.
Se questo è il tuo modo di scrivere, la tua precisa scelta, che ti soddisfa pienamente, continua pure così e fregatene se c’è qualcuno (peraltro senza grandi titoli, come me) che ti muove delle critiche.
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Messaggio Da vivonic Lun Ago 16, 2021 5:04 pm

Digito, Danilo, io non vi conosco, ma nel leggere quello che scrivete vorrei tanto conoscere entrambi.

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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
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Messaggio Da Danilo Nucci Lun Ago 16, 2021 5:39 pm

Spero che capiti presto l’occasione…
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Messaggio Da Susanna Lun Ago 16, 2021 6:17 pm

Come detto in altro post, step stratosferico per quante occasioni di dialogo ha scatenato.
Non siamo in tanti su DT - parlo di utenti registrati, non ho idea di quanti passino e leggano soltanto - ma di sicuro è un piccolo mondo che rappresenta un campione importante di teste pensanti, di quelle per intenderci che a fronte di un like o un buuu hanno la dialettica per spiegarne le motivazioni, oltre alla schiettezza di esprimere i propri "dispiaceri"
E i commenti sopra lo dimostrano. Non ho nulla da aggiungere rispetto a quanto sopra, se non un mio particolare "sentire" quando nei racconti trovo tante informazioni ad es. sul periodo storico, un luogo: faccio i complimenti all'autore perchè se sono frutto di ricerca c'è voluto tempo e altrettanto tempo per sintetizzare, se propria cultura personale, grande. Ma quando c'è troppo, mi areno. Non mi sento ignorante, se in un articolo o in racconto trovo un dettaglio che, elemento portante per il lavoro, mi trova "ignorante", nel senso che non  so, facile che interrompa e vado a cercare. Certo ho interrotto il ritmo, ma ricomincio. Però se devo interrompermi ogni tre frasi... Ecco che ammiro e considero maggiormente positivo il saper distribuire informazioni senza appesantire o trasformare un racconto in una lezione, anche non volendo.

Commenti: non mi piacerebbe avere dei commenti anonimi.
Il momento commenti per me è un po' come essere atttorno ad un tavolino e chiacchierare con gli amici, confrontandosi nel rispetto delle opinioni reciproche.
Prima di postare un mio commento mi piace leggere gli altri, mi aiutano a volte a vedere qualcosa che mi era sfuggito, a smussare qualche angolino. Non a seguire l'onda: la mia lettura è diversa da quelle di @vivonic o di altri che hanno bagagli culturali importanti da spendere e con cui pesare i racconti, diversa da chi accetta il racconto per quello che è, semplicemente, diversa ancora nel ricercare tra le righe.
Insomma, tante teste tanti piccoli mondi.
Ecco una cosa che mi piacerebbe proporre, rifacendomi a quanto espresso da @Petunia , è quello di segnalare sempre i refusi o le note ad es. sull'uso della punteggiatura (qualcosa scappa sempre, purtroppo) ma - proposta indecente ma sempre proposta è, bocciatela e vi tolgo il saluto Commenti su cui riflettere 4049221606 - di affidarle ad un post a parte, in modo che non appesantisca la lettura dei commenti, oppure inserire queste note a piè del commento vero e proprio. Un modo univoco, insomma. In questo modo anche per l'autore sarebbe più semplice prenderne atto, fatto salvo quanto espresso sulla trama, sui personaggi... e per tutti non perdere il filo dei raginamenti.

Quanti a commenti in generale, come lunedì di ferragosto... mamma mia!

______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
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