D’acque
D'acque cherubine,
cheto e manso,
se ne stava lago.
Or traccia di giuliva anitra,
or gracidante riflesso di saltellante rana.
Nella flessa umbra
anch'io in statico
passo caddi
a lasciar rilucere
stoffe d'alma,
da immemori polveri avvinte.
E poi che sciabordio fulmineo
dal beato torpore
mi svegliò,
fu di germano reale
il mio volo,
verso quei cieli
di chete ‘sì clari.
D'acque cherubine,
cheto e manso,
se ne stava lago.
Or traccia di giuliva anitra,
or gracidante riflesso di saltellante rana.
Nella flessa umbra
anch'io in statico
passo caddi
a lasciar rilucere
stoffe d'alma,
da immemori polveri avvinte.
E poi che sciabordio fulmineo
dal beato torpore
mi svegliò,
fu di germano reale
il mio volo,
verso quei cieli
di chete ‘sì clari.