Libri bastardi
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tommybe
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Petunia
AlbertOne
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Libri bastardi
Attenzione, i libri sono pericolosi bastardi.
Sono in grado di colpire già dalla copertina e se poi ti incuriosisci, li apri e leggi le prime righe, loro, subito o quasi subito, ti fanno entrare, ti fanno accomodare, si mostrano amichevoli e iniziano a raccontarti delle cose per richiedere la tua attenzione.
E non importa se ciò che comunicano è interessante: nella fase iniziale della lettura, tu sei comunque attento e disponibile perché vuoi capire se le frasi che ti passano davanti agli occhi condurranno ad una meta finale, ad un evento interessante, ad un sapere utile o ad un'emozione coinvolgente.
E lì, ti freghi con le tue mani perché inizi a memorizzare i nomi dei personaggi e a farti un'idea del loro carattere, te li immagini fisicamente (come porterà i capelli? veste eleganti tailleur o jeans? è alto e sempre in giacca e cravatta?) fino a costruirti una tua immagine, sei disponibile a farti intrappolare nella loro storia, la vuoi vivere in prima persona per condividere le loro vicende, ti rappresenti nei luoghi descritti.
Poi, man mano che prosegui nella lettura, ti trovi sempre più dentro, ti fai una tua idea, prendi le parti dell'uno o dell'altro ma, soprattutto, vuoi vedere come andrà a finire, quali eventi il caso collocherà in sequenza e quale effetto avranno sull'intera vicenda.
Ormai sei dentro, totalmente coinvolto e la sera non vedi l'ora di coricarti per poter leggere un po' in pace prima di dormire.
Ma un bel giorno, all'improvviso, ecco che il libro finisce, sei arrivato all'ultima pagina e di colpo vieni buttato fuori, catapultato oltre la quarta di copertina; tutta l'empatia sviluppata si dissolve nel nulla, i personaggi scompaiono senza nemmeno salutarti continuando a vivere nel loro micromondo mentre tu vieni bruscamente riportato nel tuo mondo, con in mano un segnalibro che, per il momento, non ti servirà più.
E mentre spegni l'abatjour sul comodino perché è tardi, vieni colpito da sentimenti diversi e contrastanti: da una parte ti pervade un senso di solitudine e rimpianto per essere stato abbandonato a te stesso, estromesso da quell'universo in cui, tutte le sere, ti sentivi a tuo agio, allo stesso tempo complice e osservatore dei personaggi; dall'altra, ti pervade un senso di pace, una nostalgia non dolorosa, un qualcosa che assomiglia a gratitudine per chi ti ha fatto immaginare, sognare, sentirti vivo e partecipe.
I libri sono pericolosi bastardi.
Sono in grado di colpire già dalla copertina e se poi ti incuriosisci, li apri e leggi le prime righe, loro, subito o quasi subito, ti fanno entrare, ti fanno accomodare, si mostrano amichevoli e iniziano a raccontarti delle cose per richiedere la tua attenzione.
E non importa se ciò che comunicano è interessante: nella fase iniziale della lettura, tu sei comunque attento e disponibile perché vuoi capire se le frasi che ti passano davanti agli occhi condurranno ad una meta finale, ad un evento interessante, ad un sapere utile o ad un'emozione coinvolgente.
E lì, ti freghi con le tue mani perché inizi a memorizzare i nomi dei personaggi e a farti un'idea del loro carattere, te li immagini fisicamente (come porterà i capelli? veste eleganti tailleur o jeans? è alto e sempre in giacca e cravatta?) fino a costruirti una tua immagine, sei disponibile a farti intrappolare nella loro storia, la vuoi vivere in prima persona per condividere le loro vicende, ti rappresenti nei luoghi descritti.
Poi, man mano che prosegui nella lettura, ti trovi sempre più dentro, ti fai una tua idea, prendi le parti dell'uno o dell'altro ma, soprattutto, vuoi vedere come andrà a finire, quali eventi il caso collocherà in sequenza e quale effetto avranno sull'intera vicenda.
Ormai sei dentro, totalmente coinvolto e la sera non vedi l'ora di coricarti per poter leggere un po' in pace prima di dormire.
Ma un bel giorno, all'improvviso, ecco che il libro finisce, sei arrivato all'ultima pagina e di colpo vieni buttato fuori, catapultato oltre la quarta di copertina; tutta l'empatia sviluppata si dissolve nel nulla, i personaggi scompaiono senza nemmeno salutarti continuando a vivere nel loro micromondo mentre tu vieni bruscamente riportato nel tuo mondo, con in mano un segnalibro che, per il momento, non ti servirà più.
E mentre spegni l'abatjour sul comodino perché è tardi, vieni colpito da sentimenti diversi e contrastanti: da una parte ti pervade un senso di solitudine e rimpianto per essere stato abbandonato a te stesso, estromesso da quell'universo in cui, tutte le sere, ti sentivi a tuo agio, allo stesso tempo complice e osservatore dei personaggi; dall'altra, ti pervade un senso di pace, una nostalgia non dolorosa, un qualcosa che assomiglia a gratitudine per chi ti ha fatto immaginare, sognare, sentirti vivo e partecipe.
I libri sono pericolosi bastardi.
AlbertOne- Viandante
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Re: Libri bastardi
condurranno ad una meta finale, ad un evento interessante, ad un sapere utile o ad un'emozione coinvolgente.
attenzione alle “d” eufoniche.
Ciao @AlbertOne e grazie per aver condiviso il tuo racconto.
Ti ricordo che per poter postare una propria opera, prima ne devi commentare un’altra e allegare il link al commento fatto (leggi il regolamento del forum).
Detto questo, leggere dei tuoi “libri bastardi” mi ha fatto riflettere non poco. Descrivi tutto quello che un buon libro (romanzo) dovrebbe suscitare. Purtroppo mi capita spesso di acquistare libri che hanno copertine e quarte di copertina accattivanti, magari anche un buon incipit ma che poi mi trovo ad abbandonare perché le premesse non vengono mantenute.
Quindi ben vengano i libri bastardi!
attenzione alle “d” eufoniche.
Ciao @AlbertOne e grazie per aver condiviso il tuo racconto.
Ti ricordo che per poter postare una propria opera, prima ne devi commentare un’altra e allegare il link al commento fatto (leggi il regolamento del forum).
Detto questo, leggere dei tuoi “libri bastardi” mi ha fatto riflettere non poco. Descrivi tutto quello che un buon libro (romanzo) dovrebbe suscitare. Purtroppo mi capita spesso di acquistare libri che hanno copertine e quarte di copertina accattivanti, magari anche un buon incipit ma che poi mi trovo ad abbandonare perché le premesse non vengono mantenute.
Quindi ben vengano i libri bastardi!
Petunia- Moderatore
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Re: Libri bastardi
Grazie @Petunia. Non ricordavo questo particolare. Vedo a rileggermi il regolamento e grazie per l'apprezzamento.
AlbertOne- Viandante
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Re: Libri bastardi
Caio AlbertOne, prima un'osservazione sull'uso molto sprotivo della punteggiatura (all'inizio anch'io usavo la punteggiatura un po' sportivamente - a dire il vero ogni tanto ci ricasco ancora - ma gli amici di DT in questo senso mi hanno aiutato a crescere tantissimo.
Ti faccio un paio di esempi:
nella fase iniziale della lettura, tu sei comunque attento e disponibile perché vuoi capire se le frasi che ti passano davanti agli occhi condurranno ad una meta finale, ad un evento interessante, ad un sapere utile o ad un'emozione coinvolgente.
via la virgola tra "lettura" e "tu" mentre andrebbe messa tra due virgole la parola "comunque".
E lì, ti freghi con le tue mani perché inizi a memorizzare i nomi dei personaggi
la virgola dopo "lì" non ci va.
Il testo mi è piaciuto molto in quanto come lettore famelico mi ci sono ritrovato parecchio (anche se esistono pure i libri che ti lasciano distaccato e indifferente, purtroppo); l'unica cosa che avrei aggiunto è che quel segnalibro alla fine di un libro, ci sta molto poco inutilizzato tra le mani del lettore famelico il quale, appena terminato un libro, già pensa al successivo che leggerà.
Ti faccio un paio di esempi:
nella fase iniziale della lettura, tu sei comunque attento e disponibile perché vuoi capire se le frasi che ti passano davanti agli occhi condurranno ad una meta finale, ad un evento interessante, ad un sapere utile o ad un'emozione coinvolgente.
via la virgola tra "lettura" e "tu" mentre andrebbe messa tra due virgole la parola "comunque".
E lì, ti freghi con le tue mani perché inizi a memorizzare i nomi dei personaggi
la virgola dopo "lì" non ci va.
Il testo mi è piaciuto molto in quanto come lettore famelico mi ci sono ritrovato parecchio (anche se esistono pure i libri che ti lasciano distaccato e indifferente, purtroppo); l'unica cosa che avrei aggiunto è che quel segnalibro alla fine di un libro, ci sta molto poco inutilizzato tra le mani del lettore famelico il quale, appena terminato un libro, già pensa al successivo che leggerà.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Libri bastardi
Bravo, bravissimo autore.
Quella gratitudine continuo a provarla anch'io
Parole sante le tue, scritte con ammirazione e devozione.
Fanno sentire vivo chiunque le legga.
Grazie.
Non ho notato stonature nella punteggiatura, forse perché un po' stonato sono anch'io.
Quella gratitudine continuo a provarla anch'io
Parole sante le tue, scritte con ammirazione e devozione.
Fanno sentire vivo chiunque le legga.
Grazie.
Non ho notato stonature nella punteggiatura, forse perché un po' stonato sono anch'io.
Ultima modifica di tommybe il Mar Feb 20, 2024 7:23 am - modificato 1 volta.
tommybe- Maestro Jedi
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Re: Libri bastardi
Ciao @AlbertOne, a dispetto del titolo, devo dire di aver letto qualcosa che ha un messaggio positivo e questo mi ha fatto piacere.
Quanto alla struttura del racconto in sé, io lo vedo più come un flusso di coscienza, ricco di idee e sensazioni sul mondo della lettura che sono sicuramente comuni a molti di noi.
Tra questi aspetti, mi è piaciuto molto come hai descritto il lettore che ha appena finito un libro: mi ci sono riconusciuto. Ho sorriso perché ho pensato a un momento analogo a quello: un altro bastardo mi stava già aspettando appollaiato sul ripiano della libreria.
Grazie
Quanto alla struttura del racconto in sé, io lo vedo più come un flusso di coscienza, ricco di idee e sensazioni sul mondo della lettura che sono sicuramente comuni a molti di noi.
Tra questi aspetti, mi è piaciuto molto come hai descritto il lettore che ha appena finito un libro: mi ci sono riconusciuto. Ho sorriso perché ho pensato a un momento analogo a quello: un altro bastardo mi stava già aspettando appollaiato sul ripiano della libreria.
Grazie
Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: Libri bastardi
Che bello ritrovare le proprie emozioni leggendo il racconto di un'altra persona.
Poche parole e le rispettive sensazioni entrano subito in sintonia tra di loro, un po' come quando - per restare in tema - in una libreria si sfoglia un libro nuovo davanti al volto per lasciarsi investire dalla fragranza impareggiabile della carta stampata e in quell'istante si incrocia lo sguardo complice di uno sconosciuto che con gli occhi pare dire: "Anch'io..."
Bello, mi è piaciuto il racconto e l'atmosfera che hai saputo creare.
Poche parole e le rispettive sensazioni entrano subito in sintonia tra di loro, un po' come quando - per restare in tema - in una libreria si sfoglia un libro nuovo davanti al volto per lasciarsi investire dalla fragranza impareggiabile della carta stampata e in quell'istante si incrocia lo sguardo complice di uno sconosciuto che con gli occhi pare dire: "Anch'io..."
Bello, mi è piaciuto il racconto e l'atmosfera che hai saputo creare.
Albemasia- Padawan
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Re: Libri bastardi
Ciao Alberto, chi parla di libri ha sempre la mia stima. Sono arrivato da poco sul pianeta 'Differentales" e dopo la presentazione, il commento al tuo racconto è uno dei miei primi passi. Quale valore aggiunto portare, oltre a quanto già bene scritto negli altri post? La mia attenzione è stata colpita dal termine "bastardo", che un po' mi ha disturbato. Forse perché nell'accezione comune ha il significato che rimanda al mancato riconoscimento dell'origine. Non so se intendevi questo, se ti va aiutami a capire. I libri hanno tutti una paternità o maternità esplicitati con chiarezza, infatti sono figli di chi li scrive. Per cui penso che tutto sono tranne che "bastardi", ma di sicuro intendevi altro.
Mi è piaciuta la parte in cui il lettore spegne l'abatjour, si chiude il sipario e si apre il mondo delle sensazioni e dei pensieri. Grazie per la tua condivisione.
Mi è piaciuta la parte in cui il lettore spegne l'abatjour, si chiude il sipario e si apre il mondo delle sensazioni e dei pensieri. Grazie per la tua condivisione.
Giammy- Younglings
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Re: Libri bastardi
Grazie @Giammy della critica benevola. Per quanto rigiarda il termine "bastardi" non l'inteso come riferimento a paternità incerta ma, semplicemente, come sinonimo scherzoso di "cattivi", "carogne", "traditori" secondo un'accezione spesdo utiljzzata
AlbertOne- Viandante
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Re: Libri bastardi
Grazie @Giammy della critica benevola. Per quanto riguarda il termine "bastardi" non l'ho inteso come riferimento a paternità incerta ma, semplicemente, come sinonimo scherzoso di "cattivi", "carogne", "traditori" secondo un'accezione spesso utilizzata ad esempio nei film.
AlbertOne- Viandante
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Località : Pregnana Milanese
Re: Libri bastardi
Si è vero, i libri sono dei gra bastarti. E per cercarne che non lo siano, né compro tanti, profitto delle offerte speciali del supermercato, passo ore nelle librerie... eppure ero uscita per vedere se trovavo una camicia... sono tanto bastarti che anche se alla fine noni entusiasmano, li metto nello scaffale di quelli "in attesa". Resta un dato di fatto: bastarti o no, no è mai tempo sprecato. E quando sono a corto o un po' dubbiosa su quale riprendere... mi rileggo i miei racconti e a volte mi dico:"Però... non me lo ricordavo. 'Spetta che ti leggo, bastardotto pure tu!"
Grazie per aver messo nero su bianco ciò che qui in Dt pensiamo tutti
Grazie per aver messo nero su bianco ciò che qui in Dt pensiamo tutti
Susanna- Maestro Jedi
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