Il figlio dell'aurora
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Poetry
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Il figlio dell'aurora
Te lo ricordi ancora?
Era l’Alba come ora.
Tu cantavi e danzavi
E insieme con gli angeli,
La musica del cosmo generavi.
Ricordi quel fatidico momento?
Quello in cui sentivi
Qualcosa di diverso nascere in te...
Una sorta di improvviso sgomento.
Mistero e volontà
Di chi volle l’empietà!
All’improvviso il cielo luminoso
Divenne minaccioso.
E fu quando i tuoi occhi e il tuo cuore,
Allora così puri,
Accolsero quella visione,
Che quel cuore scintillante di luce
Cominciò a spegnersi.
Fu allora che gli occhi si annebbiarono,
Prima dalla tristezza
E dopo dalla rabbia,
Ed ecco che tutti lo notarono.
Chi l’avrebbe detto
Che in questo assurdo infinito diletto,
La parte del cattivo
Sarebbe toccata a te?
Continuasti a cantare
Continuasti a danzare
Ma ormai la tua canzone era diversa,
Ma la tua divenne una danza avversa!
Era l’Alba come ora.
Tu cantavi e danzavi
E insieme con gli angeli,
La musica del cosmo generavi.
Ricordi quel fatidico momento?
Quello in cui sentivi
Qualcosa di diverso nascere in te...
Una sorta di improvviso sgomento.
Mistero e volontà
Di chi volle l’empietà!
All’improvviso il cielo luminoso
Divenne minaccioso.
E fu quando i tuoi occhi e il tuo cuore,
Allora così puri,
Accolsero quella visione,
Che quel cuore scintillante di luce
Cominciò a spegnersi.
Fu allora che gli occhi si annebbiarono,
Prima dalla tristezza
E dopo dalla rabbia,
Ed ecco che tutti lo notarono.
Chi l’avrebbe detto
Che in questo assurdo infinito diletto,
La parte del cattivo
Sarebbe toccata a te?
Continuasti a cantare
Continuasti a danzare
Ma ormai la tua canzone era diversa,
Ma la tua divenne una danza avversa!
Different Staff- Admin
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A digitoergosum, tommybe e Nectar garba questo messaggio
Re: Il figlio dell'aurora
anche qui ogni inizio riga con la maiuscola, senza motivo.
la commposizione, piuttosto complessa ed ermetica, almeno per me, si svela abbastanza nel finale.
però tutto mi appare un poco confuso o comunque non troppo chiaro.
vado a supporre della trasformazione di una persona, ma lo dico sottovoce, non comprendendo appieno il significato.
la commposizione, piuttosto complessa ed ermetica, almeno per me, si svela abbastanza nel finale.
però tutto mi appare un poco confuso o comunque non troppo chiaro.
vado a supporre della trasformazione di una persona, ma lo dico sottovoce, non comprendendo appieno il significato.
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L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente
Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.
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Arunachala- Admin
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Re: Il figlio dell'aurora
Una delle poesie che amo ricordare, e che sono appena andato a rileggere, è "Non possiamo saperlo" della Ginzburg. Ne leggo poche, preferisco i racconti e i romanzi. E non so nemmeno commentarle pienamente. Vedo che la maggior parte di queste sostituisce il punto a capo con la lettera maiuscola, ma addirittura anche quando non necessita un segno d'interpunzione. E stiamo parlando della Ginzburg! Pertanto resto perplesso dal precedente commento. Come appunto accade anche in "Non possiamo saperlo", che a volte ha il punto e altre no, ma ogni capoverso comincia con la maiuscola. Ma vengo al componimento, e la penna deve sapere che scrive per sé ma se la pubblica sa anche che poi diventa proprietà di chi la legge. Ho vissuto, certamente sbagliando e me ne assumo la responsabilità, una lettura che certamente non troverà d'accordo né la Penna e né gli altri commentatori. Ma così come l'ho vissuta mi piace tantissimo. D'altronde, cara Penna, se ti diletti con l'ermetismo puoi ridere delle fantasiose interpretazioni ma devi anche accettarle. Io, nella tua, ci ho visto una lettura distopica e l'avrei intitolata "Atomo". Una sorta di intelligenza propria dell'atomo, oggi l'A.I. attrae e impaurisce, con una coscienza propria, orgogliosa della sua funzione e che di colpo vede che la sua luce del mattino è sostituita dal fungo atomico. Il finale dice che "lui" continua a muoversi per i suoi scopi naturali e meccanici, naturali quindi che dovrebbero essere perfetti, ma che si ritrova "colpevole" pur non avendo avuto un suo intervento su come è stato usato, giudicato addirittura colpevole. Così come sono colpevole io per questa astrusa dissertazione. Spero mi perdonerai cara Penna, ma con questa mia personale interpretazione il tuo poema mi piace un casino. Ti porgo la palma pasquale sotto Natale.
digitoergosum- Cavaliere Jedi
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A tommybe garba questo messaggio
A Arunachala non piace questo messaggio.
Re: Il figlio dell'aurora
Sbaglierò, ma ho visto dentro la tua poesia l'episodio di cronaca nera terribile che ci ha tutti traumatizzati.
Spero davvero che tu con le tue frasi intenda altro e che io, come al solito, abbia preso un abbaglio.
Molto bravo comunque.
Spero davvero che tu con le tue frasi intenda altro e che io, come al solito, abbia preso un abbaglio.
Molto bravo comunque.
tommybe- Maestro Jedi
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Re: Il figlio dell'aurora
Confesso che mi è costata una certa fatica leggere questo componimento, soprattutto per la mancanza di ritmo e per un apparato di rime così irregolare che, almeno secondo me, toglie musicalità ai versi anziché darne. Ne viene fuori una specie di cantilena, una sorta di canto gregoriano che certo non contribuisce a tenere desta l’attenzione. Le rime stesse appaiono piuttosto banali, forzate, e, di conseguenza, prive di verve poetica. E nella quinta strofa, che sembrerebbe un po’ il cuore della metamorfosi qui cantata, di rime neanche l’ombra…
Il tutto non invita a sforzarsi più di tanto in cerca di un’interpretazione. A me, di primo acchito, ha dato l’idea di essere una rivisitazione della caduta dell’angelo e conseguente nascita del demonio.
Perdonami autore, ma i tuoi versi non mi hanno catturato.
M.
Il tutto non invita a sforzarsi più di tanto in cerca di un’interpretazione. A me, di primo acchito, ha dato l’idea di essere una rivisitazione della caduta dell’angelo e conseguente nascita del demonio.
Perdonami autore, ma i tuoi versi non mi hanno catturato.
M.
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"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola
M. Mark o'Knee- Cavaliere Jedi
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A Arunachala garba questo messaggio
Re: Il figlio dell'aurora
Ciao, Penna.
Analisi metrica: i versi sono quasi tutti endecasillabi e settenari; fanno eccezione "Qualcosa di diverso nascere in te..." (dodecasillabo) "Di chi volle l’empietà!" (ottonario) "Accolsero quella visione," (novenario) "Cominciò a spegnersi." (quinario o senario) e pochi altri.
I versi sono raccolti in quartine o cinquine, a parte gli ultimi quattro che formano tre strofe con il distico centrale.
Alcuni versi sono rimati, notevole la rima sdrucciola annebbiarono/notarono. Gli ultimi quattro versi sono rimati A AB B, le altre rime sono nella stessa strofa.
La punteggiatura è presente.
Ritmicamente molto varia e la presenza di versi "imperfetti" e delle rime mi fa pensare a un componimento hip hop.
La voce narrante è focalizzata sul protagonista che è un personaggio maschile, lo si intuisce dal titolo perché il linguaggio è sufficientemente neutro da lasciare il dubbio se non ci fosse scritto "figlio".
Anche il tema trattato secondo me è molto della cultura hip hop: la perdita dell'innocenza viene associata a un evento esterno, la metafora del cielo luminoso che diviene minaccioso suggerisce un evento sistemico, imprevedibile e ineluttabile. Il protagonista non oppone resistenza e accoglie dentro di sé il cambiamento.
Adesso che la danza e il canto (bellissime metafore) cambiano, ecco che le persone notano il cambiamento. "La parte del cattivo" potrebbe essere un fatto reale oppure una metafora per l'adolescenza ribelle che non viene accettata dalle persone vicine.
Il finale ribadisce la ribellione del protagonista. Di fronte ai giudizi decide di proseguire nel cambiamento. Questo è ciò che mi arriva. Mi piace pensare che la voce narrante sia neutra e non giudicante.
Grazie e alla prossima.
Analisi metrica: i versi sono quasi tutti endecasillabi e settenari; fanno eccezione "Qualcosa di diverso nascere in te..." (dodecasillabo) "Di chi volle l’empietà!" (ottonario) "Accolsero quella visione," (novenario) "Cominciò a spegnersi." (quinario o senario) e pochi altri.
I versi sono raccolti in quartine o cinquine, a parte gli ultimi quattro che formano tre strofe con il distico centrale.
Alcuni versi sono rimati, notevole la rima sdrucciola annebbiarono/notarono. Gli ultimi quattro versi sono rimati A AB B, le altre rime sono nella stessa strofa.
La punteggiatura è presente.
Ritmicamente molto varia e la presenza di versi "imperfetti" e delle rime mi fa pensare a un componimento hip hop.
La voce narrante è focalizzata sul protagonista che è un personaggio maschile, lo si intuisce dal titolo perché il linguaggio è sufficientemente neutro da lasciare il dubbio se non ci fosse scritto "figlio".
Anche il tema trattato secondo me è molto della cultura hip hop: la perdita dell'innocenza viene associata a un evento esterno, la metafora del cielo luminoso che diviene minaccioso suggerisce un evento sistemico, imprevedibile e ineluttabile. Il protagonista non oppone resistenza e accoglie dentro di sé il cambiamento.
Adesso che la danza e il canto (bellissime metafore) cambiano, ecco che le persone notano il cambiamento. "La parte del cattivo" potrebbe essere un fatto reale oppure una metafora per l'adolescenza ribelle che non viene accettata dalle persone vicine.
Il finale ribadisce la ribellione del protagonista. Di fronte ai giudizi decide di proseguire nel cambiamento. Questo è ciò che mi arriva. Mi piace pensare che la voce narrante sia neutra e non giudicante.
Grazie e alla prossima.
Re: Il figlio dell'aurora
La caduta dell’angelo, la “nascita” del demonio. Questo mi hanno raccontato i tuoi versi. È singolare il fatto che il poeta si rivolga al soggetto dandogli del tu (ti ricordi…) Se è come penso, chi potrebbe dare del tu al demonio? Oppure potrebbe essere lo stesso angelo caduto a riflettere sulle origini della propria condizione in una sorta di sdoppiamento che sottolinea la sua duplice natura di angelo e diavolo.
Certo un tema originale per una poesia.
Certo un tema originale per una poesia.
Petunia- Moderatore
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Re: Il figlio dell'aurora
Spiace dirlo, ma non mi ha catturato. Si fa davvero fatica (e alla fine non si riesce, vorrei dire) a capire quale sia il tema, dove l'autore voglia andare a parare. Nemmeno la composizione aiuta: troppo complessa e verbosa, non fa venire voglia di rileggere, di farsi domande, di cercare di capire.
Tommaso Landini- Younglings
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Re: Il figlio dell'aurora
Comincio i commenti da questa poesia e faccio qui una premessa che varrà per tutti i commenti a seguiire: non scrivo poesie e nemmeno le leggo per cui i miei commenti non potranno essere tecnici ma si affideranno a ciò che la lettura mi trasmette e quali emozioni mi suscita.
Scusandomi per avere usato questo spazio per il chiarimento vengo alla tua poesia che racconta la nascita di Lucifero, del demonio, facendola apparire come una scelta esterna, imposta e, di conseguenza, non voluta dal protagonista.
Un'interpretazione che mi è piaciuta anche se la lettura non mi ha tarsmesso grandi emozioni risultandomi in alcuni versi difficoltosa probabilmente a causa della presenza di alcuni termini (es. "fatidico", "improvviso sgomento" di nuovo "all'improvviso").
Comunque un buon lavoro.
Scusandomi per avere usato questo spazio per il chiarimento vengo alla tua poesia che racconta la nascita di Lucifero, del demonio, facendola apparire come una scelta esterna, imposta e, di conseguenza, non voluta dal protagonista.
Un'interpretazione che mi è piaciuta anche se la lettura non mi ha tarsmesso grandi emozioni risultandomi in alcuni versi difficoltosa probabilmente a causa della presenza di alcuni termini (es. "fatidico", "improvviso sgomento" di nuovo "all'improvviso").
Comunque un buon lavoro.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: Il figlio dell'aurora
Non mi ha colpito né il tema, non benchiaro, né lo stile poco originale.
MATTERA LUCIA- Viandante
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Re: Il figlio dell'aurora
Non ho capito di cosa si stia parlando per cui faccio fatica a provare un sentimento e ad immedesimarmi. Inoltre, per me c'è un verbo sbagliato che rovina l'armonia:
Ricordi quel fatidico momento?
Quello in cui sentivi (sentisti?)
Qualcosa di diverso nascere in te...
Una sorta di improvviso sgomento.
Infatti poi è tutto al passato remoto.
Non è male, scritta bene e si capisce che si vuole raccontare qualcosa, ma mi sono mancati gli elementi per capire cosa.
Ricordi quel fatidico momento?
Quello in cui sentivi (sentisti?)
Qualcosa di diverso nascere in te...
Una sorta di improvviso sgomento.
Infatti poi è tutto al passato remoto.
Non è male, scritta bene e si capisce che si vuole raccontare qualcosa, ma mi sono mancati gli elementi per capire cosa.
Re: Il figlio dell'aurora
Un'altra poesia piuttosto ermetica, anche se qui, rileggendo e consultando anche i commenti degli altri, arrivo a intuire che potrebbe trattarsi della caduta di Lucifero.
In effetti, stando alla lettera scritta, ci può stare. Tuttavia, alla prima lettura, avevo avuto l'impressione di una complessa metafora che non avevo idea di dove stesse andando a parare. Forse la trasformazione di un non ben precisato personaggio buono in cattivo, ma c'erano troppi pochi elementi per capire chi o cosa.
Anche a me, come a Tom, è balenato in mente il recente fatto di cronaca, ma rileggendo non credo c'entri nulla.
Non so bene come prendere il tutto.
Se davvero la poesia parla della caduta di Lucifero, non mi soddisfa: il tema è trattato con un punto di vista strano, questo rivolgersi direttamente all'angelo rinnegato, perdipiù descrivendone la caduta come qualcosa di passivo, di umorale, quasi di indipendente dalla sua stessa volontà.
Anche qui, ma è sempre un gusto personale mio, l'estrema irregolarità della forma, le rime solo occasionali, il finale in versi spezzettati, contribuiscono a rendere il tutto confuso e poco attraente.
Se il tema era davvero la caduta di Lucifero, avrei preferito una scelta di immagini, di lessico, più forti, più nette, che non lascino dubbi sulla scelta narrativa e/o non la affrontino in maniera troppo stereotipata.
In effetti, stando alla lettera scritta, ci può stare. Tuttavia, alla prima lettura, avevo avuto l'impressione di una complessa metafora che non avevo idea di dove stesse andando a parare. Forse la trasformazione di un non ben precisato personaggio buono in cattivo, ma c'erano troppi pochi elementi per capire chi o cosa.
Anche a me, come a Tom, è balenato in mente il recente fatto di cronaca, ma rileggendo non credo c'entri nulla.
Non so bene come prendere il tutto.
Se davvero la poesia parla della caduta di Lucifero, non mi soddisfa: il tema è trattato con un punto di vista strano, questo rivolgersi direttamente all'angelo rinnegato, perdipiù descrivendone la caduta come qualcosa di passivo, di umorale, quasi di indipendente dalla sua stessa volontà.
Anche qui, ma è sempre un gusto personale mio, l'estrema irregolarità della forma, le rime solo occasionali, il finale in versi spezzettati, contribuiscono a rendere il tutto confuso e poco attraente.
Se il tema era davvero la caduta di Lucifero, avrei preferito una scelta di immagini, di lessico, più forti, più nette, che non lascino dubbi sulla scelta narrativa e/o non la affrontino in maniera troppo stereotipata.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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A tommybe garba questo messaggio
Re: Il figlio dell'aurora
Ben scritta, però non mi lascia molto. Può darsi che sia molto distante da me, non lo escludo. In ogni caso, complimenti.
AleP20- Viandante
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Re: Il figlio dell'aurora
Ciao.
Il figlio dell’aurora, Venere, la stella del mattino, Lucifero, il portatore di luce, l’angelo caduto, il ribelle.
Chi è che parla? Chi gli dedica un sonetto?
Chi l’avrebbe detto
Che in questo assurdo infinito diletto,
La parte del cattivo
Sarebbe toccata a te?
È un ruolo che Lucifero, in piena libertà, ha scelto, nessuno, nemmeno Dio, gliel’ha imposto.
Non saprei, io questo ho interpretato e se così fosse non mi sembra nemmeno troppo ermetica.
Il figlio dell’aurora, Venere, la stella del mattino, Lucifero, il portatore di luce, l’angelo caduto, il ribelle.
Chi è che parla? Chi gli dedica un sonetto?
Chi l’avrebbe detto
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La parte del cattivo
Sarebbe toccata a te?
È un ruolo che Lucifero, in piena libertà, ha scelto, nessuno, nemmeno Dio, gliel’ha imposto.
Non saprei, io questo ho interpretato e se così fosse non mi sembra nemmeno troppo ermetica.
Resdei- Cavaliere Jedi
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Commento
Non mancherebbero effetti interessanti. Ma la ricerca della rima vanifica lo sforzo.
Pino Chisari- Viandante
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Re: Il figlio dell'aurora
Ciao,
la leggo come una poesia d'amore
che porta l'amaro nel cuore del poeta
prima illuso e poi da lei abbandonato.
Non mi dispiace la musicalità che creano
le rime liberamente inserite e le assonanze.
la leggo come una poesia d'amore
che porta l'amaro nel cuore del poeta
prima illuso e poi da lei abbandonato.
Non mi dispiace la musicalità che creano
le rime liberamente inserite e le assonanze.
Roger- Younglings
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Re: Il figlio dell'aurora
Per la serie: come tutto cambia quando riusciamo ad avere le giuste coordinate.
Alla prima lettura la poesia non mi aveva comunicato nulla, e faccio pure ammenda, non ci avevo capito niente.
Poi ho letto le "spiegazioni" di alcuni e tutto è diventato chiaro.
Che poi, col famoso senno di poi, non era neppure così difficile da capire, anzi.
Forse molto spesso si legge in fretta, con la mente da un'altra parte.
Questo per dire che?
Che la tua poesia sull'angelo caduto mi è piaciuta parecchio.
Probabilmente senza rime il testo sarebbe stato ancora più potente, ma non importa. La descrizione di questa trasformazione è azzeccatissima.
Il verso finale sulla danza avversa io non l'avrei proprio messo, toglie invece di aggiungere.
"Continuasti a danzare ma ormai la tua canzone era diversa", questa sarebbe stata una chiusura superlativa.
Ringrazio la sempre abile @Petunia per avermi dato gli elementi per giudicare a dovere un'opera che altrimenti, nella mia pigrizia, non avrei valorizzato come merita.
Alla prima lettura la poesia non mi aveva comunicato nulla, e faccio pure ammenda, non ci avevo capito niente.
Poi ho letto le "spiegazioni" di alcuni e tutto è diventato chiaro.
Che poi, col famoso senno di poi, non era neppure così difficile da capire, anzi.
Forse molto spesso si legge in fretta, con la mente da un'altra parte.
Questo per dire che?
Che la tua poesia sull'angelo caduto mi è piaciuta parecchio.
Probabilmente senza rime il testo sarebbe stato ancora più potente, ma non importa. La descrizione di questa trasformazione è azzeccatissima.
Il verso finale sulla danza avversa io non l'avrei proprio messo, toglie invece di aggiungere.
"Continuasti a danzare ma ormai la tua canzone era diversa", questa sarebbe stata una chiusura superlativa.
Ringrazio la sempre abile @Petunia per avermi dato gli elementi per giudicare a dovere un'opera che altrimenti, nella mia pigrizia, non avrei valorizzato come merita.
Byron.RN- Cavaliere Jedi
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A Petunia e Nectar garba questo messaggio
Re: Il figlio dell'aurora
Battisti ci racconta di 'un angelo caduto in volo' nella sua meravigliosa canzone 'Mi ritorni in mente' , e pure tu, come me, non l'hai ascoltata impassibile.
Scherzo eh...
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tommybe- Maestro Jedi
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Re: Il figlio dell'aurora
Ciao
Confusa e pesante con dei colori spenti che non arrivano a emozionare e tanto meno di godere dei versi ritmici.
Confusa e pesante con dei colori spenti che non arrivano a emozionare e tanto meno di godere dei versi ritmici.
frederik mikeli- Viandante
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Re: Il figlio dell'aurora
Ciao autore, a me la tua poesia è piaciuta parecchio. Originale il tema, questa dedica quasi intima, da pari, come fosse un altro angelo a rivolgersi a Lucifero, che contemporaneamente si può leggere come una metafora più ampia della perdita dell'innocenza o delle caduta nelle spire del male, inteso in senso mistico, non solo materiale. Anche le rime mi sono piaciute, nonostante alcune siano piuttosto banali, mi hanno aiutato nella lettura a dare musicalità al testo. Complimenti e a rileggerci!
Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Il figlio dell'aurora
Confesso a voi tutti che ho avuto bisogno di leggere i commenti che mi precedono per capire se l’interpretazione che volevo dare fosse completamente errata. Vabbè, mi ritrovo in buona compagnia, se è corretto dire che la Penna parla della nascita del Demonio, raccontata in seconda persona da un Angelo? Da un credente che cerca una ragione per l’esistenza del maligno.
Un evento inaspettato, una scelta forzata, ma forse necessaria: per comprendere il bene non è forse necessario avere come pietra di paragone il male? E allora, ironizzando un po’, qualcuno ha preso la pagliuzza corta e ora deve fare buon viso a cattivo gioco. Mi scuso con la Penna per questa interpretazione un pochino semplicistica che emerge soprattutto nella parte finale.
Lo spunto per questo lavoro è sicuramente molto originale, ma il testo manca di musicalità, eppure la ricerca delle rime per dare un certo ritmo c’è stata, anche se in alcuni punti a mio parere è forzata, altalenante.
Un testo che vedrei bene riproposto in prosa.
Un evento inaspettato, una scelta forzata, ma forse necessaria: per comprendere il bene non è forse necessario avere come pietra di paragone il male? E allora, ironizzando un po’, qualcuno ha preso la pagliuzza corta e ora deve fare buon viso a cattivo gioco. Mi scuso con la Penna per questa interpretazione un pochino semplicistica che emerge soprattutto nella parte finale.
Lo spunto per questo lavoro è sicuramente molto originale, ma il testo manca di musicalità, eppure la ricerca delle rime per dare un certo ritmo c’è stata, anche se in alcuni punti a mio parere è forzata, altalenante.
Un testo che vedrei bene riproposto in prosa.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
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Re: Il figlio dell'aurora
La poesia è partita bene, poi credo sia un po' implosa tra la terza e la quarta strofa. Il finale chiarisce abbastanza ciò che fino a quel momento risultava un poco criptico e di difficile interpretazione, tuttavia lo stile, se di stile si può parlare (e lo dico solo perché non so se il termine stile è corretto in poesia) muta e secondo me non rende onore a quanto avevo letto prima.
In sintesi, la poesia mi è piaciuta, l'ho trovata molto forte nelle immagini che vuole comunicare ancorché criptica come ho già detto.
Grazie
In sintesi, la poesia mi è piaciuta, l'ho trovata molto forte nelle immagini che vuole comunicare ancorché criptica come ho già detto.
Grazie
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"Omne tulit punctum qui miscuit utile dulci lectorem delectando pariterque monendo."
"Ottiene il risultato migliore chi - nell'opera letteraria - ha saputo unire l'utile col piacevole, divertendo e ammaestrando nello stesso momento il lettore."
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Re: Il figlio dell'aurora
Mi sembra una versione in versi dei femminicidi, o comunque fa venire in mente la cronaca recente. Non so se mi è piaciuta, anche se comunque fa riflettere.
Ospite- Ospite
Re: Il figlio dell'aurora
Non riesco a trovare un'interpretazione valida e soddisfacente al tuo scritto.
Mio demerito, e quindi mi scuso.
Comunque non vi trovo alcuna musicalità.
Mio demerito, e quindi mi scuso.
Comunque non vi trovo alcuna musicalità.
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Come l'acqua che scorre, sono un viandante in cerca del mare. Z. M.
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Re: Il figlio dell'aurora
Ciao,
se è giusta l'interpretazione che la maggior parte dei commentatori da a questa poesia, posso tranquillamente asserire che per me questo è il tema più originale di tutto il contest.
Trovo quindi anche molto azzeccata la scelta del tu: molto inquietante e spiazzante, in quanto viene da chiedersi chi sia in rapporto così intimo da dare del tu al diavolo.
A mio parere trovo che non sia stata ben ponderata l'idea d'inserire le rime in alcune parti del testo perchè le parole usate banalizzano un po' i concetti e velocizzano la lettura quando dovrebbe essere più riflessiva e carica di pathos.
Non mi piace la sensazione che a tratti l'autore sembra voler giustificare il protagonista strizzando l'occhio all'effetto poverino.
Oppure non si parla dell'angelo caduto quindi ammetto candidamente di non avere interpretazioni di riserva per questa poesia.
se è giusta l'interpretazione che la maggior parte dei commentatori da a questa poesia, posso tranquillamente asserire che per me questo è il tema più originale di tutto il contest.
Trovo quindi anche molto azzeccata la scelta del tu: molto inquietante e spiazzante, in quanto viene da chiedersi chi sia in rapporto così intimo da dare del tu al diavolo.
A mio parere trovo che non sia stata ben ponderata l'idea d'inserire le rime in alcune parti del testo perchè le parole usate banalizzano un po' i concetti e velocizzano la lettura quando dovrebbe essere più riflessiva e carica di pathos.
Non mi piace la sensazione che a tratti l'autore sembra voler giustificare il protagonista strizzando l'occhio all'effetto poverino.
Oppure non si parla dell'angelo caduto quindi ammetto candidamente di non avere interpretazioni di riserva per questa poesia.
caipiroska- Cavaliere Jedi
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