I suoni della libertà
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Arianna 2016
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Susanna
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I suoni della libertà
Pochi secondi e Marta si rialzò:
«Perché l’hai fatto? Io dovevo ucciderlo! Sei cattiva, cattiva!»
La voce era sottile, quella di una bambina lagnosa che piagnucola per un giocattolo negato. Bettina riuscì a guardarsi un poco dattorno: non c’era nessun altro nella stanza.
«Oh, povera Marta! Che volevi fare? Sacrificare la tua libertà uccidendo Vittorio per dimostrare a Bettina il tuo amore? Povera illusa! Lei non ti ama, non ti sopporta. E lo sai.»
Era sempre Marta a parlare, ma ora la voce era adulta, dal tono ironico, quasi canzonatorio.
«Non è vero. Lei mi ama e io…»
«No, tu eri esaltata dall’idea di esserle utile, indispensabile. La soffocavi con tutte quelle smancerie, quegli stupidi oroscopi. Mi dovresti ringraziare invece: sull’arma ci sono le mie impronte e il cellulare che hai usato per contattare Vittorio è mio.»
Bettina era spaventata: la immaginò sparare a Vittorio mentre lei era svenuta, uscire e poi ritornare in soggiorno, ma qualcosa doveva essersi rotto nella mente di Marta.
Marta era pazza e lei non ne aveva avuto sentore. Come con Vittorio: si era fidata e li aveva lasciati entrare nella sua vita.
Si accorse con sollievo di potersi muovere, ma cosa avrebbe potuto fare?
«Non dovevi farmi anche questo! Sei perfida. Io…»
La vocina ora era carica di odio, affannata. Bettina vide Marta puntare la pistola verso la finestra.
«E quindi cosa fai, uccidi anche me? E poi? Bettina non vorrà di certo avere ancora a fare con te. Hai registrato tutto, finirai in manicomio, ma stavolta per sempre. E Bettina troverà qualcuno che la ami davvero.»
La voce era tagliente.
Bettina, che riusciva ora a muoversi un poco, sia pure con la voce ancora incerta si rivolse a Marta:
«Sai cosa diceva il tuo oroscopo stamattina Marta? Che avresti provato l’ebrezza del volo!»
E con una forza che non sapeva da dove venisse, si lanciò su Marta, che finì contro la finestra, rimasta socchiusa. Sentì il tonfo in strada e poi delle urla. In lontananza, una sirena.
I suoni della libertà.
«Perché l’hai fatto? Io dovevo ucciderlo! Sei cattiva, cattiva!»
La voce era sottile, quella di una bambina lagnosa che piagnucola per un giocattolo negato. Bettina riuscì a guardarsi un poco dattorno: non c’era nessun altro nella stanza.
«Oh, povera Marta! Che volevi fare? Sacrificare la tua libertà uccidendo Vittorio per dimostrare a Bettina il tuo amore? Povera illusa! Lei non ti ama, non ti sopporta. E lo sai.»
Era sempre Marta a parlare, ma ora la voce era adulta, dal tono ironico, quasi canzonatorio.
«Non è vero. Lei mi ama e io…»
«No, tu eri esaltata dall’idea di esserle utile, indispensabile. La soffocavi con tutte quelle smancerie, quegli stupidi oroscopi. Mi dovresti ringraziare invece: sull’arma ci sono le mie impronte e il cellulare che hai usato per contattare Vittorio è mio.»
Bettina era spaventata: la immaginò sparare a Vittorio mentre lei era svenuta, uscire e poi ritornare in soggiorno, ma qualcosa doveva essersi rotto nella mente di Marta.
Marta era pazza e lei non ne aveva avuto sentore. Come con Vittorio: si era fidata e li aveva lasciati entrare nella sua vita.
Si accorse con sollievo di potersi muovere, ma cosa avrebbe potuto fare?
«Non dovevi farmi anche questo! Sei perfida. Io…»
La vocina ora era carica di odio, affannata. Bettina vide Marta puntare la pistola verso la finestra.
«E quindi cosa fai, uccidi anche me? E poi? Bettina non vorrà di certo avere ancora a fare con te. Hai registrato tutto, finirai in manicomio, ma stavolta per sempre. E Bettina troverà qualcuno che la ami davvero.»
La voce era tagliente.
Bettina, che riusciva ora a muoversi un poco, sia pure con la voce ancora incerta si rivolse a Marta:
«Sai cosa diceva il tuo oroscopo stamattina Marta? Che avresti provato l’ebrezza del volo!»
E con una forza che non sapeva da dove venisse, si lanciò su Marta, che finì contro la finestra, rimasta socchiusa. Sentì il tonfo in strada e poi delle urla. In lontananza, una sirena.
I suoni della libertà.
Ultima modifica di Susanna il Dom Ott 15, 2023 4:58 pm - modificato 1 volta.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
Fili sciolti e porte aperte, qui ce n'erano un bel po', ma direi che la Marta schizofrenica ricompone molto bene il tutto. Il personaggio è ben gestito, con tanto di cambiamento di voci dal sapore hitchcockiano (Marnie), e la malattia mentale rende abbastanza plausibili le piccole incongruenze e assenze riscontrate nelle varie frazioni.
Forse risulta un po' forzata la defenestrazione, ma non va sottovalutato il potere della disperazione (e neppure la gabbia dei 2000 caratteri...).
Scrittura chiara e senza errori.
Un ottimo lavoro, direi.
M.
Forse risulta un po' forzata la defenestrazione, ma non va sottovalutato il potere della disperazione (e neppure la gabbia dei 2000 caratteri...).
Scrittura chiara e senza errori.
Un ottimo lavoro, direi.
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M. Mark o'Knee- Cavaliere Jedi
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Re: I suoni della libertà
Caspita Susanna, ci sei andata leggera...
Vreamente molto abile a chiudere la corsia forse più aperta di tutte e quattro restando nei 2.000 caratteri a disposizione e risultando coerente e credibile con tutto ciò che aveva preceduto.
Se ritieni di sistemarlo ti segnalo solo che tra "contattare Vittorio" e "mio" secondo me manca il verbo.
Complimenti.
Vreamente molto abile a chiudere la corsia forse più aperta di tutte e quattro restando nei 2.000 caratteri a disposizione e risultando coerente e credibile con tutto ciò che aveva preceduto.
Se ritieni di sistemarlo ti segnalo solo che tra "contattare Vittorio" e "mio" secondo me manca il verbo.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
fatto! (e meno male che l'ho riletto non so quante volte... e che avevo ancora 4 caratteri a disposizione!)paluca66 ha scritto:Se ritieni di sistemarlo ti segnalo solo che tra "contattare Vittorio" e "mio" secondo me manca il verbo.
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Susanna- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
Quoto e faccio mio il commento di Mark: anche se assolutamente io non avevo pensato a una Marta con sdoppiamento della personalità, direi che qui ci sta bene.
Hai risolto con un flashback su qualcosa che non viene mostrato il problema del passaggio tra Vittorio che muore e Marta che solo dopo rientra nella stanza. A me l'unico modo che era venuto in mente era fare entrare in campo una quarta persona.
Hai risolto con un flashback su qualcosa che non viene mostrato il problema del passaggio tra Vittorio che muore e Marta che solo dopo rientra nella stanza. A me l'unico modo che era venuto in mente era fare entrare in campo una quarta persona.
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
Inizialmente, ma lo spazio non era sufficiente, avevo pensato a due sorelle gemelle, anche qui con qualche problemino di personalità. Purtroppo occorreva troppo spazio per delineare i loro rapporti interpersonali per poi collegarli a Bettina e alla storia.Arianna 2016 ha scritto:Quoto e faccio mio il commento di Mark: anche se assolutamente io non avevo pensato a una Marta con sdoppiamento della personalità, direi che qui ci sta bene.
Hai risolto con un flashback su qualcosa che non viene mostrato il problema del passaggio tra Vittorio che muore e Marta che solo dopo rientra nella stanza. A me l'unico modo che era venuto in mente era fare entrare in campo una quarta persona.
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Susanna- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
In attesa che anche la Corsia 1 giunga a conclusione comincio il commento complessivo dei racconti dalla Corsia 4, quella che al momento mi sembra la meglio riuscita e, comunque, quella che a me pice di più.
Il racconto segue un filo logico dall'inizio alla fine e al suo interno c'è molta coerenza.
I diversi interventi sono legati con una certa coerenza evitando salti pericolosi sia nella trama che nello stile.
Anche i particolari che via via ciascun autore ha inserito, vengono raccolti da chi è venuto dopo e spesso ripresi in maniera "importante" per il racconto.
In questo senso la finestra socchiusa citata da Susanna nel suo bellissimo finale credo sia l'esempio più chiaro e lampante.
Proprio Susanna, con il suo finale, secondo me, ha dato quel piccolo valore aggiunto a quanto veniva richiesto dalla sfida, riuscendo in così poco spazio a riannodare tutti i fili e recuperare tutti gli indizi disseminati nel corso delle settimane amalgamandoli e restituendo a ogni autore che l'ha preceduta la giusta dignità.
Il racconto segue un filo logico dall'inizio alla fine e al suo interno c'è molta coerenza.
I diversi interventi sono legati con una certa coerenza evitando salti pericolosi sia nella trama che nello stile.
Anche i particolari che via via ciascun autore ha inserito, vengono raccolti da chi è venuto dopo e spesso ripresi in maniera "importante" per il racconto.
In questo senso la finestra socchiusa citata da Susanna nel suo bellissimo finale credo sia l'esempio più chiaro e lampante.
Proprio Susanna, con il suo finale, secondo me, ha dato quel piccolo valore aggiunto a quanto veniva richiesto dalla sfida, riuscendo in così poco spazio a riannodare tutti i fili e recuperare tutti gli indizi disseminati nel corso delle settimane amalgamandoli e restituendo a ogni autore che l'ha preceduta la giusta dignità.
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paluca66- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
Voglio fare i complimenti speciali a Susanna per aver gestito così bene una situazione che si era fatta critica. Il colpo inferto è geniale e una Marta così unisce le due anime che le avevamo dato, da una parte quella impulsiva e irrazionale (che avevo considerato io) e quella più razionale e investigativa (che Arianna aveva preso in considerazione). Il mix è bellissimo. Una donna con lo sdoppiamento di personalità è la scelta giusta e funziona molto bene, coprendo tutte le lacune e riportandoci alle atmosfere iniziali di Caipi. Bravissima, Susanna, non era facile.
P.S. Ci sono due dettagli che meritano una riflessione: non avrei usato la parola "pazza," ma forse qualcosa di più diagnostico. La defenestrazione, considerando lo stato di Bettina, sembra forzata. Tuttavia, sono veramente sfumature, il risultato è eccellente.
P.S. Ci sono due dettagli che meritano una riflessione: non avrei usato la parola "pazza," ma forse qualcosa di più diagnostico. La defenestrazione, considerando lo stato di Bettina, sembra forzata. Tuttavia, sono veramente sfumature, il risultato è eccellente.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
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Re: I suoni della libertà
Cara Susanna, sei riuscita a sviluppare quanto avevo in mente. E' stata Marta ad uccidere Vittorio per amore di Bettina, per poterla liberare dal giogo a cui era legata. L'hai fatto aggiungendo questa doppia personalità veramente interessante. Bel lavoro complimenti. Non facile concludere un testo con così tante teste sulle spalle. :-D
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Cavaliere Jedi
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Re: I suoni della libertà
In mancanza di diverse indicazioni, lancio qui un sondaggio per decidere il titolo della corsia 4: staffettisti, che titolo diamo al nostro racconto?
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
Io opterei per "l'ascendente sbagliato" di Caipi
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Re: I suoni della libertà
Anche a me piace il titolo di Caipi.
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Re: I suoni della libertà
A me va bene.
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: I suoni della libertà
Wow che finale! Complimenti, Susanna.
Proprio per trovare le pulci, ho notato due piccole incongruenze:
il cambio del tempo verbale, da presente dei primi staffettisti diventa (con Menico)passato e poi
l’oroscopo era quello di Bettina, e le diceva che lei avrebbe spiccato il volo, non di Marta.
Ma fa niente!
Non era assolutamente facile e scontato riuscire a collegare tutti i fili in così poche battute!
Bravissima!
molto bello anche il titolo.
Resdei- Cavaliere Jedi
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Re: I suoni della libertà
Grazie! Per i tempi verbali, mea culpa. Ci sono stata attenta ma non abbastanza. Per l'oroscopo, no è proprio voluto. L'oroscopo di Bettina era stato letto tempo prima. In questo momento è un richiamo a quell'oroscopo, una sorta di monito.Resdei ha scritto:Wow che finale! Complimenti, Susanna.Proprio per trovare le pulci, ho notato due piccole incongruenze:il cambio del tempo verbale, da presente dei primi staffettisti diventa (con Menico)passato e poil’oroscopo era quello di Bettina, e le diceva che lei avrebbe spiccato il volo, non di Marta.Ma fa niente!Non era assolutamente facile e scontato riuscire a collegare tutti i fili in così poche battute!Bravissima!molto bello anche il titolo.
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Re: I suoni della libertà
Arrivo un po' tardi a commentare ma devo dire che questo finale mi ha senz'altro soddisfatto. Brava l'Autrice ad aver sbrogliato una matassa oltremodo aggrovigliata.
Faccio un'osservazione sul titolo. Quello che avete scelto, "ascendente sbagliato", si lega bene a tutto il racconto e all'incipit dal quale si è partiti. Tuttavia, mi piace molto anche "i suoni della liberta", visto in maniera duplice: Bettina che si libera dal giogo di Marta e Marta che, attraverso la sua morte, si libera dalla pazzia.
Faccio un'osservazione sul titolo. Quello che avete scelto, "ascendente sbagliato", si lega bene a tutto il racconto e all'incipit dal quale si è partiti. Tuttavia, mi piace molto anche "i suoni della liberta", visto in maniera duplice: Bettina che si libera dal giogo di Marta e Marta che, attraverso la sua morte, si libera dalla pazzia.
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"Già credo che in qualunque punto dell'universo ci si stabilisca si finisce coll'inquinarsi. Bisogna moversi. La vita ha dei veleni, ma anche degli altri veleni che servono di contravveleni. Solo correndo si può sottrarsi ai primi e giovarsi degli altri."
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Molli Redigano- Cavaliere Jedi
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Relay :: Prima Fase - Conclusa :: Corsia 4
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