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1Orizzonti Verticali Empty Orizzonti Verticali Lun Mag 13, 2024 9:44 pm

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Ho bisogno di iniziare a raccontare questa storia partendo da lontano, perché è da lì che nasce il sentimento che ha condizionato, e lo fa ancora, le mie azioni.
Elisa ci aveva invitato a cena nel tentativo di impressionare Alessandro, ma aveva fallito miseramente, riuscendo a carbonizzare le spinacine.
È stata lultima volta che l’ho vista viva, e ancora oggi mi chiedo cosa sarebbe successo se fossimo rimasti con lei quella sera. Forse ci saremmo salvati tutti, oppure saremmo morti insieme. Invece, ridendo di lei, alle dieci eravamo già sul nostro divano.
Avevo la voglia di studiare a zero, ma quella di contatto era a mille.
«Cazzo, ti sposti? Non starmi così appiccicato. C’è spazio sul divano. Fatti più in là.»
Alessandro non amava le coccole, almeno fino a notte fonda quando, con il favore delle tenebre, entrava in camera mia, si infilava nel letto e reclamava ciò che voleva.
«Che c’hai oggi? Anche a cena non hai fatto altro che rompere le palle. Perfino Eli se n’è accorta.»
«Mi dovete mollare tu e lei. Cioè raga, cazzo. Datemi tregua…» e partì con una filippica sulle relazioni, lo stress, lo studio, addirittura la politica… Mi scuserete se non ricordo ogni minimo particolare, ma quel tipo di sparate erano all’ordine del giorno e, quando iniziava, era difficile fermarlo.
Forse è il caso che tenti di spiegare cosa fossimo noi tre, anche se ancora oggi non saprei definire la nostra relazione. Di certo era verticale, con Alessandro in cima, che gestiva le cose a suo piacimento, influenzato dallumore del momento.
Eravamo una troppia?
Non credo, perché in quel caso il sentimento doveva essere condiviso tra tutti; invece, nella nostra troppia, qualcuno finiva sempre per sentirsi di… troppo.
In quel periodo, però, ci andava bene così.
Elisa, che si sentiva la preferita, la tollerava.
Alessandro, apparentemente, sembrava soffrirne.
Io… Non lo so, non ci pensavo poi molto, anche perché io e lui ci conoscevamo fin da bambini, quindi la nostra era anche una relazione orizzontale. Ero sicuro che, comunque fossero andate le cose, la nostra amicizia non sarebbe mai terminata.
Alessandro, il ragazzo dalle idee dritte come linee, studente modello, aveva come uniche ragioni di vita l’ordine e l’architettura.
Quando perdeva la prima, come in quel momento sul divano, bastava introdurre l’altra per cambiare il suo umore.
«Il professor Gregori, quello di tecnica delle costruzioni, oggi ci ha detto che in autunno inizieranno i lavori per il nuovo palazzo di Boeri.»
Bastò così poco. Si gettò su di me, che diligentemente mi ero messo dall’altra parte del divano e, baciandomi, cominciò a parlare.
«Veramente? Pazzesco! Fili, lo sai, quello non è solo un palazzo. Le persone che ci abiteranno, aprendo la finestra, crederanno di stare in una foresta, non al decimo piano in centro a Milano. Riforestazione metropolitana e verticalità abitativa… il futuro ideale.»
Alessandro ammirava gli architetti che, oltre a sfidarsi su chi ce l'aveva più diritto in quel momento storico, avevano iniziato a integrare il verde nei loro progetti.
Voleva salvare il pianeta; appunto... voleva.
Potrei passare ore a raccontare ciò che abbiamo fatto sul divano quella sera, ma se lo facessi sarebbe solo per distogliere il pensiero da ciò che è successo in seguito.
Il ricordo è vivido. Sì, ma nella mia mente, quando provo a descriverlo le cose cambiano. Quindi sarò diretto.
La scossa ci sorprese lì, sul divano.
Quando c’è una scossa e vedi crollare parti di muro, anche se a scuola ti dicono di metterti al riparo, la prima cosa che fai è fuggire.
All’inizio sei lì e speri che tutto finisca in fretta ma poi, quando vedi le pareti collassare, ti precipiti, dove non si sa, non sai più cosa sia fuori e cosa sia dentro. L’orizzonte si spezza, l’alto non è più su ma giù, e così si finisce sepolti, perché si perde l’orientamento.
Chi, come noi, vive in questi luoghi, è abituato a questa sensazione. Quelle vibrazioni ci accompagnano fin da piccoli e, quando la terra trema, capiamo subito dove c’è stato il disastro: è come se una bussola ci indicasse la devastazione.
Quella notte la bussola puntava su di noi: eravamo l’epicentro di quella catastrofe.
Non ricordo quello che è successo subito dopo. O meglio, lo ricordo, ma non ho voglia di dirvelo, perché ho sempre detestato l’atteggiamento della gente che, mentre raccontavo, piangeva con la mano alla bocca. Il mio obiettivo non è mai stato farli piangere: volevo farli incazzare.
Perché, quando mi tirarono fuori da lì, oltre allo studentato era venuta giù l’intera città.
Non c’era tempo di piangere. Chi veniva estratto dalle macerie si metteva subito alla ricerca di sopravvissuti.
Volete piangere? Guardatevi un film.
Perché quei 309 + 1 morti chiedevano giustizia.
Di certo farò un favore a chi mi accusa di essere instabile. Vedere un trentaseienne passare dalle lacrime alla rabbia può indurvi a pensare che io non ci stia con la testa per il trauma subito; invece ero, e lo sono ancora, lucidissimo. Quindi non usate questa carta per giustificare quello che feci in seguito.
La casa dello studente di via XX settembre non era conforme né sotto il profilo morfologico né sotto quello strutturale, e neanche nei materiali. Rispettava gli standard del 1965, anno di costruzione, e nel 2009, quando l’ala nord è venuta giù con il terremoto, aveva superato tutti i controlli.
Comprenderete dunque la mia incazzatura. Eravamo studenti di ingegneria civile, edile, di architettura, ambiente…
Se avessimo proseguito con gli studi, saremmo stati noi a dover effettuare quegli stessi controlli in futuro ma, dopo quella notte, né io né Alessandro saremmo stati più in grado di farlo.
Io ero così furioso che volevo solo distruggere il mondo.
Quando mi hanno reclutato avevo paura, non conoscevo nessuno e per lo più erano stranieri, quindi ho dovuto mettere alla prova l’inglese B2 e devo essere sincero: non me la sono cavata male.
Non credevo fosse così semplice costruire una bomba: basta guardare una breve dimostrazione e poi il resto è automatico.
Del primo assalto ricordo solo che baciai la bomba in onore di Alessandro, prima di lanciarla.
Lo spazio d’azione era limitato e bisognava centrare l’obiettivo perfettamente, non dovevano esserci perdite.
Negli anni successivi, sono stato arrestato più volte, in giro per l’Europa.
Per i potenti eravamo criminali, per voi, gente comune, degli invasati; per quanto mi riguarda, mi sono sempre considerato un giardiniere sovversivo.
Gli anni di militanza nei Guerriglia Gardener, stranamente, nonostante i molti arresti, li ricordo con il sorriso. Ero arrabbiato e credevo che fare la guerra in quel modo fosse quello giusto.
Con le nostre bombe di semi trasformavamo aree industriali, private e non, in piccole oasi verdi.
Abbiamo infranto tante leggi e ne abbiamo pagato le conseguenze, ma per il bene di tutti, anche il vostro.
Credo che nessuno di voi ricordi chi fossimo, quindi vi aiuterò con un parallelismo.
Ultima generazione.
Ecco.
Ora sono certo abbiate capito.
Percepisco fin qui i vostri sguardi colmi di sdegno.
Se volete sapere la mia, anche io non amo il loro metodo, ma li apprezzo. Continuano a sollevare quegli argomenti che sono tanto scomodi ai potenti.
Ogni qualvolta fanno qualcosa, il fiume di odio che li trascina via lascia sempre spazio ai semi, piantati nella coscienza di alcune persone, di germogliare.
La mia furia è ormai spenta, non mi considero più sovversivo, adesso pianto solo alberi.
La fondazione di cui faccio parte ha già piantato centonovanta milioni di alberi, che hanno permesso la riforestazione negli hotspot di biodiversità più critici al mondo. Mentre questi alberi si impegnano per catturare tonnellate e tonnellate di anidride carbonica, non li piantiamo per compensare l’emissione di CO2 di qualcun altro: lo facciamo per il pianeta. Trasformiamo la desolazione in vita, ripristinando l’acqua, rigenerando il terreno, facendo crescere habitat e, nondimeno, cambiando vite.
Poi, due settimane fa, ho visto quel post su Facebook. Un video che mi ha mostrato la nuova faccia dei palazzinari: della stessa pasta di coloro che sono stati condannati a L’Aquila per il crollo della casa dello studente durante il terremoto. Quelli che una volta erano magnati del cemento, dei condoni, ed erano soliti costruire ovunque, ora hanno abbracciato la svolta green e si sono convertiti, apparentemente, all’ecosostenibilità.
Farò un esempio per farvi capire chi sono. Prometto, sarò breve.
The Line. Avete presente di cosa sto parlando?
Una città lineare lunga 170 km, alta 500 metri, distesa nel deserto dell’Arabia Saudita. Controllata dall’intelligenza artificiale, con giardini e parchi sospesi in aria, la facciata rivestita di vetrate che rispecchiano la natura circostante, alimentata unicamente da energia rinnovabile. Una città per offrire un nuovo futuro all’umanità. Con i suoi 9 milioni di abitanti.
Il video del progetto è stupendo. Cercatelo su internet.
L’idea sarebbe rivoluzionaria: un’eccellenza assoluta di architettura, urbanistica, ingegneria e tecnologia; in una parola, il futuro.
Ma… come può definirsi a emissioni zero una città così grande che nasce nel bel mezzo del deserto?
Quanto materiale - vetro, acciaio, cemento, ferro - servirebbe per realizzarla?
Uno studio rivela che, per la sua costruzione, verranno immesse nell’atmosfera tonnellate di anidride carbonica pari a quattro anni di emissioni del Regno Unito. Le vetrate specchiate, a quelle temperature, brucerebbero qualunque cosa si trovi all’esterno, e sarebbe un problema per i flussi migratori delle specie. Dove noi costruiamo corridoi ecologici sulle nostre autostrade, lì si passa sopra a tutto.
Potrei dilungarmi, ma poi voi tornereste a parlare della mia sanità mentale; la risposta è semplice: a voi, del pianeta, non frega un cazzo.
Oppure la pensate come me: che il progetto è utopistico e praticamente impossibile da realizzare, perché tra le altre cose non si conosce lo studio di architettura che si occuperà della realizzazione.
Ecco, il video di cui parlavo poco fa non è quello dei render del progetto. Le nuove immagini, riprese da un drone, mostrano degli scavi in mezzo al deserto. Scavi che illustrano cosa accade quando un progetto, finanziato dai nuovi palazzinari green, che non dovrebbe essere realizzato, inizia a concretizzarsi.
Volete sapere chi ha condiviso il video, fiero?
Esatto! Lo avete intuito, Alessandro.
Il suo sogno verticale 2.0 si sta realizzando.
Mentre Elisa non ce l’ha fatta, e io scavavo per recuperare i superstiti, lui non ha retto la pressione e se né andato.
Ha continuato i suoi studi altrove e poi si è schierato dalla parte dei palazzinari green.
È iniziata la guerra.
Sì. Questa è una guerra tra chi, come lui, crede che la sopravvivenza della razza umana sia più importante del pianeta e si arricchisce creando una verticalità anche economica, e chi, come me, crede fermamente che per salvare le persone per primo bisogna preservare il pianeta di cui siamo una piccola parte.
È bastato vedere l’esultanza di Alessandro per risvegliare il mio furore sopito, così ho scelto di calmarmi attraverso l’arte topiaria.
Mi sono intrufolato nella sua mega villa e ho iniziato a lavorare sul bosso.
Il dito medio era abbastanza dritto e svettava sull’orizzonte in verticale. Se solo avesse apprezzato l’ironia di quel cespuglio potato… L’Alessandro che avevo amato avrebbe capito, e forse ci saremmo ritrovati. E invece siamo finiti a prenderci a cazzotti.
Ci tengo a sottolineare che il primo lo ha inferto lui, ma io, visti i miei precedenti ben evidenziati dal suo avvocato, sarò dichiarato colpevole con l’accusa di essere recidivo. Non è difficile capire quale sarà la severa pena che mi verrà inflitta. La sua fazione ha vinto una battaglia, lo accetto. Ma quelli che dovrebbero non accettarlo siete voi. Il tempo è agli sgoccioli e la guerra per la sopravvivenza è tutt’altro che vinta.

2Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mar Mag 14, 2024 7:27 pm

Akimizu

Akimizu
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

A me i ragazzi di Ultima generazione piacciono, hanno coraggio e credono in quello che fanno, al punto da metterci sempre la faccia e ultimamente anche il portafogli e qualche volta la libertà. Mi piacciono anche perché gli attacchi concentrici che subiscono mi fanno capire che danno fastidio, e non certo perché si sono incollati a una statua o hanno lanciato della zuppa su di un vetro protettivo. Sono come piccoli e tediosi grilli parlanti. Venendo al racconto, caro autore, ti faccio i miei più sinceri complimenti per lo stile e la tecnica di scrittura, bravo, non ho davvero niente di cui lamentarmi. Mi è piaciuta anche la trama e come hai scelto di disporre la sequenza degli eventi, all'inizio non era chiaro dove volessi andare a parare, e l'effetto "scoperta" un pezzetto alla volta è stato ben gestito. Se proprio devo pignoleggiare, il primo segmento di racconto, che è sì importante ma non fondamentale, è troppo soverchiante, io gli avrei dato meno spazio per dedicarne di più alla parte delle azioni con i guerriglia gardiner, che invece risulta sacrificata. A rileggerci!

3Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mer Mag 15, 2024 10:58 pm

Molli Redigano

Molli Redigano
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ho trovato un refuso da niente nel finale:

"lui non ha retto la pressione e se andato." >>> n'è


Per il resto ottima scrittura, fluida, senza sbavature e che in generale definirei "diretta", ovvero che non si perde in descrizioni inutili né lascia spazio a sentimentalismi (soprattutto nella prima parte quando si parla della troppia, che poi è un threesome).

Ho intuito a proposito del terremoto de L'Aquila quando si è parlato del numero delle vittime. Ho dunque pensato, visti leit motiv dello step, a qualcosa di similmente devastante e contemporaneo che potesse distruggere la terra non essendo circoscritto ad un'area specifica. Poi il racconto ti porta verso altro che nulla c'entra con quanto sopra ma che forse è anche peggio se guardiamo la prospettiva e il prezzo da pagare. Fili ha ragione, la distruzione del pianeta non è soltanto fisica, ma anche paesaggistica, con conseguenti squilibri della vita in determinati habitat naturali, non solo umani.

Un racconto schierato e che fa riflettere.

Grazie

4Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Gio Mag 16, 2024 8:50 am

Arunachala

Arunachala
Admin
Admin

anche io capisco l'intento dei ragazzi di ultima generazione ma non ne condivido il metodo.
in questa storia si cerca di salvare il pianeta dall'autodistruzione, dallo sfacelo dovuto all'umanità menefreghista, ed è un pensiero che sento mio.
non mi piace il metodo utilizzato, ma non saprei suggerire altro.
nel complesso la storia ha un ottimo senso logico, ma ne sono rimasto distaccato, senza riuscire a entrare nel vivo.
forse è il tipo di narrazione, forse altro, di preciso non saprei. sta di fatto che non lo trovo gradevole più di tanto.


______________________________________________________
L'unico modo per non rimpiangere il passato e non pensare al futuro è vivere il presente

Orizzonti Verticali Namaste

Non si può toccare l'alba se non si sono percorsi i sentieri della notte.

Kahlil Gibran

5Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Gio Mag 16, 2024 8:45 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Avrei lasciato “guerrilla gardening” senza tradurlo, quisquilia.
Il racconto si legge molto bene e mi piace lo stile asciutto e ficcante.
Per quanto riguarda la struttura ho trovato la prima parte della storia un po’ fuori tema. D’accordo serve per introdurre i personaggi, ma quantomeno l’avrei ridotta riservando un maggiore spazio alla “guerrilla”.
Certo è un lavoro interessante che poteva elevarsi in modo più deciso considerata la innegabile bravura dello scrittore. Apprezzato.

6Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Ven Mag 17, 2024 3:21 pm

Giammy

Giammy
Younglings
Younglings

Il titolo è azzeccato, il tema controverso, la richiesta del narratore è bianco o nero.
L'autore è bravo e si vede, la trama e solida e la scrittura fluida.
Cosa va così e così? La prima parte è troppo lunga e la conclusione lascia un po' perplessi.
Non so, quel terremoto, quegli studenti, quella città, a mio parere meritavano un tema ancora più importante, quindi un taglio diverso. Non che l'ambiente non sia da considerare, insieme alle battaglie per scardinare il sistema che pensa solo ai profitti. Eppure, mi sarei aspettato di trovare ben altra "carne al fuoco", proprio perché è stata messa in mezzo l'Aquila.
Comunque è un buon racconto. Grazie per il tuo contributo.

7Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Lun Mag 20, 2024 9:54 am

Flash Gordon

Flash Gordon
Padawan
Padawan

L'esordio del testo narrativo è più lungo delle peripezie che portano allo scioglimento della trama.
Le sequenze sono ben articolate e la scrittura è molto fluida il narratore è onnisciente e si proietta in un analessi iniziale che vuol inserire la sequenza finale.
Sembra di leggere due storie intercalate tra loro con l'inserimento di accadimenti storici senza però dare un riferimento temporale diretto.
Le bombe di semi vogliono essere quel ribellarsi alla formattazione del mondo verso un essere "intelligenza artificiale" da un lato e puro senso dell'altezza che vuol sfidare ben altri costruttori di vite.
Giusto il senso di paura che un terremoto desta, non comprendi e non vedi l'ora che finisca quel qualcosa che non comprendi e tra il venir giù tutto e il restare in piedi si resta basiti.
Io per un mese, dopo il terremoto, sentivo sotto i piedi continue vibrazioni...
Ma il vero "terremoto" è la formattazione della Terra che procede verso il completo controllo delle coscienze e la completa distruzione del habitat naturale terreste.
La Terra è un pianeta vivo e ogni variazione è dovuta al suo naturale ciclo esistenziale e a quello dell'universo stesso che è in espansione ma è fuori da ogni dubbi che l'uomo ci sta mettendo del suo per raggiungere l'Armaggeddon finale prima del naturale rimpasto della materia che ci compone.
Un ottimo lavoro, non troppo nelle mie corde ma mi rimane in testa che il profumo dei pomodori freschi appena colti in un campo li sentirò solo alla fermata dell'ultimo treno quando nei ristoranti spaziali forniranno polpette di uomini mammutti, estinti per loro volontà non avendo più liberi neuroni.


______________________________________________________
Io sono quell'effimero scorcio d'arancio e di giallo che al tramonto appare per un istante e s'allunga in cielo, prima che la terra volti la faccia e il sole si ritrovi dall'altra parte del mondo.
Io sono sempre dall'altra parte del mondo quando gli altri mi leggono, per questo non esisterà mai un mio scritto.

8Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Lun Mag 20, 2024 10:26 am

tommybe

tommybe
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Una mia giovane amica un secolo fa improvvisava giardini negli angoli più malmessi della città. Io ci ridevo sopra e non la contestavo solo perché era troppo carina.
Con il tempo la sua forma di protesta andò a monte.
Quei giardini non erano come i centonovanta milioni di alberi, non avevano la forza del tuo racconto, ma provavano a sensibilizzare il cuore arido dei nostri politici immersi in ben altre occupazioni.
Perdona la mia divagazione da te ispirata, autore.
Il tuo è un buon racconto. Preso dall' entusiasmo hai messo troppa carne al fuoco, troppi argomenti diversi, ma il risultato è buono e fa pensare.

9Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mar Mag 21, 2024 8:06 am

Claudio Bezzi

Claudio Bezzi
Padawan
Padawan

La prima parte, in cui si descrive la “troppia”, e la descrizione del terremoto, sono ottimi spunti. Segnalo all’autore/trice che esiste una cosa che si chiama guerrilla gardening, che è cosa diversa (esiste anche un gruppo Fb in Italia), e un programma TV che c’azzecca ancor meno, ma probabilmente lo sa già. Ciò detto: la trama non c’è. C’è una tesi morale che viene proposta come in uno spot, a mala pena rivestita dall’esile descrizione di un personaggio che, di per sé, non fa “trama”. Anche se la scrittura è formalmente corretta, appare eccessivamente didascalica, pedante, troppo presa dalla tesi che intende sostenere. Segnalo: “Con i suoi 9 milioni di abitanti”: miliardi.


______________________________________________________
L'uomo fa il male come l'ape il miele (William Golding).

A ImaGiraffe non piace questo messaggio.

https://alamagoozlum.blog

10Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mar Mag 21, 2024 4:42 pm

Achillu

Achillu
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao, Penna.

Nota grammaticale: in italiano corretto si dice "all'Aquila", "dell'Aquila" eccetera. Gli* aquilani* però preferiscono dire "ad Aquila, di Aquila" eccetera. "a L'Aquila" o "di L'Aquila" invece è politichese o burocratichese.
La mia impressione è che in questo racconto ci siano tanti microracconti, uniti da una trama che fa da filo rosso a volte imprevedibile o addirittura incredibile. Ed è tutto sommato un'impressione positiva, perché la vita vera è così. Non mi stupirei se l'ispirazione sia venuta da fatti realmente accaduti, ma anche se così fosse (o anche se così non fosse) non importa, perché da una parte hai/avresti creato/evidenziato comunque un filo rosso che altrimenti sarebbe stato invisibile, invece dall'altra parte avresti/hai creato un racconto che fa della verosimiglianza un punto cardine che spero in futuro di riuscire a ricreare anche nei miei scritti.
E tutto questo te lo scrivo senza nemmeno svelare se sono d'accordo o meno con i tanti messaggi veicolati, perché - altra cosa positivissima di questo racconto - in questo racconto è più importante la narrazione del messaggio; mi sono proprio divertito a leggerlo.

Grazie e alla prossima.


______________________________________________________
Orizzonti Verticali Badge-2
https://linktr.ee/Achillu

11Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mar Mag 21, 2024 5:52 pm

FedericoChiesa

FedericoChiesa
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

La scrittura è diretta, coinvolgente. I dialoghi naturali rendono bene il rapporto tra i ragazzi.
La parte introduttiva troppo lunga, sembra volere inserire un po' di piccante nella storia, forse non necessario.
Belli i numerosi riferimenti a fatti accaduti: il terremoto dl 2009, il crollo della Casa dello Studente, il Bosco Verticale, Ultima Generazione (o Degenarazione, come dice qualcuno), The Line. Soprattutto utili a rafforzare il messaggio ecologista che vuoi trasmettere.
Ecco, forse quello che mi è mancato è il vero riferimento alla distruzione/salvataggio del pianeta Terra; è un racconto ecologista, in cui hai preso giustamente la tua parte, ma per me il tema richiedeva qualcosa di più eclatante.

12Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mer Mag 22, 2024 12:09 am

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un titolo decisamente azzeccato, così come la scelta che hai adottato per impostare il racconto.
Un racconto che ne racchiude diversi, ognuno dei quali vale una storia s sé: il crollo dello studentato a l’Aquila, con tutte le magagne che sono venute fuori e le morti che non avremmo voluto ma neanche dovuto piangere.
La guerriglia dei semi, di cui confesso non sapevo nulla, ma sicuramente un’iniziativa d’impatto, mi ha riaperto un cassettino della memoria. In Thainlandia, paese con un grosso problema di deforestazione, anni fa il governo ha lanciato il progetto Seed Bomb, per cui vengono lanciate dagli aerei delle bombe seme, soprattutto ad alta quota, che utilizzando un'antica tecnica giapponese oggi conosciuta come  Fukuoka, si avrebbe un ripristino piuttosto velocedelle foreste, con una buona percentuale di successo, meno costosa e assolutamente rispettosa della natura.
Sommando le prime due parti all’ultima riguardante il progetto di questa città avveniristica ma tutto meno che ecologica ecc. ecc., ecco che un racconto che diventa pamphlet (se sei veterano di Rooms, sai cosa intendo) e il gioco, buon gioco, è fatto.
L’arte topiaria finale… una chicca. Un racconto che quindi, pur in mancanza di una trama che accompagni il lettore, si legge molto bene, senza perdere il filo, anzi annodando bene le diverse parti e facendoci riflettere una volta di più.
Il mio giudizio su questo racconto è quindi molto buono: la scrittura è solida e di qualità, non ci sono eccessi e neanche mancanze; il rivolgersi al lettore è stato gestito con equilibrio, senza esagerazioni; gli spunti per riflettere sono tanti, tantissimi e tutti assolutamente di attualità.
Complimenti


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

13Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mer Mag 22, 2024 12:33 am

AurelianoLaLeggera

AurelianoLaLeggera
Younglings
Younglings

Lo stile della scrittura è molto coerente con chi racconta. Molto realistico, quindi, quasi da far pensare che sia una storia realmente accaduta.
Questo che per tanti versi è un pregio, rappresenta anche un limite. 
Non c'è una trama, sembra di stare ad ascoltare qualcuno, anche un po' saccente, che non mi ispira per niente simpatia. 
Uno che mi racconta la sua vita per far vedere quanto sia duro, quanto sia fico, puro e maledetto.
Si dilunga troppo sulla prima parte, che non è funzionale al resto del racconto, e non dico soltanto riguardo alla "troppia" (termine che non avevo mai sentito, sinceramente), ma anche riguardo al terremoto dell'Aquila.
Non critico il messaggio, ci mancherebbe! Ma tutto l'insieme non è, a mio avviso, un racconto. Ed è un peccato perché secondo me la qualità della scrittura poteva essere messa al servizio di un'idea migliore. 
Peccato.

14Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mer Mag 22, 2024 6:58 pm

Albemasia

Albemasia
Padawan
Padawan

Il primo retrogusto che permane al termine della lettura è quello di un testo molto ben scritto, soprattutto nella resa dei dialoghi tra ragazzi.
Emerge poi un sentore di grande attualità, rappresentato dalle tematiche green trattate e anche di discreta informazione tecnica sugli eventi in campo ecologista sparsi per il mondo.
Tutto perfetto, se non fosse che al palato del lettore (almeno al mio), manca qualcosa e cioè la sensazione di una maggiore centratura sul tema proposto.
Non che il tema ecologista (che compare anche in altri racconti) non sia sufficientemente presente, però forse il concetto di "distruzione della Terra" rimane molto sfumato, come un aroma volatile che solletica i sensi senza catturarli.

Perdona, caro/a autore/autrice il mio infelice tentativo di volgere il commento a una metafora non ben riuscita, ma dopo aver letto molti racconti il cervello (il mio) va un po' in corto...
Questo però non deve penalizzare il mio giudizio sul tuo brano che resta, a mio parere, tra quelli scritti meglio.
Grazie.

15Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Gio Mag 23, 2024 7:19 am

mirella


Padawan
Padawan

Immaginavo di dover leggere una serie di racconti molto seri, ma anche noiosi. Per fortuna, ogni tanto ne leggo qualcuno come  “Orizzonti verticali” in grado di affrontare con leggerezza un tema impegnativo come quello proposto.
Vero che il  racconto mescola troppa roba, ma lo fa con garbo e non mancano spunti di riflessione. Vero che la trama risulta destrutturata, emergono pillole di verità in pezzi di trame diverse e non conseguenti, ma lo stile scanzonato non annoia.
Vero che si arriva al dunque “La scossa ci sorprese lì sul divano…”  dopo un lungo prologo, che serve –sì- a presentare i tre personaggi , ma sembra che il tema centrale sia la storia della  “Troppia” mentre la presunta soluzione ecologica –guerriglia green e altro - resta sullo sfondo.
Una lettura gradevole che, se non mi conquista del tutto, non m’impedisce di apprezzare lo stile disinvolto. La trovata ironica  del finale, la  forma della potatura del bosso, mi ha strappato un sorriso.

16Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Sab Mag 25, 2024 5:01 pm

ceo


Viandante
Viandante

Un testo scorrevole e asciutto, senza tanti giri di parole, che compensa una trama forse troppo densa per un racconto breve. Anche se si fa leggere bene e sebbene l’autore/trice sia innegabilmente capace, la storia non mi ha coinvolto tanto. Ci sono tanti momenti didascalici, resoconti e spiegazioni che non lasciano al lettore il giusto spazio per l’immaginazione. Ad ogni modo ha diversi spunti che ho apprezzato, come le bombe di semi e il finale (con un uso innovativo dell’arte topiaria).

17Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Lun Mag 27, 2024 9:43 am

ImaGiraffe

ImaGiraffe
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Mi piace che, dopo tanti racconti ambientati in futuri distopici e passati ucronici, ci sia una storia che parli di un presente reale, attuale e coinvolgente. 
Sembra quasi un pamphlet in cui l'autore ci invita a prendere posizione nella guerra in corso. 
Gli agganci con elementi reali, come Ultima Generazione e il progetto della città nel deserto e il terremoto de L'Aquila, rendono il racconto ricco e accattivante. Questi elementi coinvolgono e stuzzicano il lettore, inducendolo a riflettere. Così, il racconto assume una dimensione politica che crea discussione, senza trascurare il lato umano, poiché rappresenta anche una battaglia personale del protagonista contro il suo vecchio compagno di scuola.

18Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Lun Mag 27, 2024 1:03 pm

gipoviani


Padawan
Padawan

In fondo non mi è dispiaciuto. L'idea era buona anche se tradizionale: mischiare pubblico e privato, il nemico che è un cattivo a tutto tondo - nel pubblico e nel privato. La verticalità come simbolo del potere, delle relazioni top-down sia in amore che in architettura.
Un racconto militante si sarebbe detto. E a me i militanti, quando stanno dalla parte giusta, piacciono sempre. 
Il suo limite principale è che a me appare freddo, non coinvolgente, con poco pathos. Ma, credimi caro autore o cara autrice, tale limite per un racconto militante è un limite profondo.
Comunque, magari ci torno prima di votare

19Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Lun Mag 27, 2024 3:58 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Non so se questo testo si possa davvero definire un racconto. Non c'è trama, ma un susseguirsi di eventi a volte anche piuttosto slegati fra loro. A fine lettura, mi ha dato l'impressione di una via di mezzo fra il pamphlet ecologista/ambientalista e l'autobiografia del rivoluzionario duro e puro, una sorta di "ritratto del guerrigliero da giovane".
Per esempio, tutta la parte del menage à trois (definito col termine infelice di "troppia" col solo intento, spero, di arrivare a tirar fuori la battuta "nella nostra troppia, qualcuno finiva sempre per sentirsi di... troppo") potrebbe benissimo essere asciugata molto per dare più risalto sia ai fatti dell'Aquila che al diverso modo di reagire dei due ragazzi alla morte di Elisa e ai retroscena post-terremoto.
Forse non sarebbe stato male seguire un po' più da vicino anche l'evoluzione parallela di Alessandro, anziché farlo riapparire solo verso la fine come uno dei tanti "palazzinari green" che hanno fatto soldi a palate (ricostruzioni comprese). Una svolta, quella di Alessandro, che ha quasi dell'incredibile dopo ciò che il narratore ci dice: "Se avessimo proseguito con gli studi, saremmo stati noi a dover effettuare quegli stessi controlli in futuro ma, dopo quella notte, né io né Alessandro saremmo stati più in grado di farlo". Alessandro, a quanto pare, ne è stato in grado ed è anche andato oltre.
Molto carina, invece, nel finale, la scelta di calmarsi "attraverso l’arte topiaria". Il doigt d'honneur scolpito nel bosso è stata una bella trovata; anche se da sola non basta a riscattare l'intera prova.
Grazie
M.

P.S.: Attenzione: non "se né andato", ma "se n'è andato".


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"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

20Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Lun Mag 27, 2024 4:38 pm

Resdei

Resdei
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Ciao Autore.
Il tuo è, come anche altri, un racconto che pone la soluzione del problema nelle mani di chi legge. Mi è piaciuto il linguaggio che hai usato, coerente con il pensiero del protagonista, che giustamente ha un tono "incazzato". 
Hai toccato diversi argomenti scottanti ed è pertanto una storia piena di riflessioni.
Personalmente appoggio, almeno con il pensiero, l’operato di nuova generazione. L’incazzatura può essere un approccio e al momento purtroppo il solo linguaggio comprensibile all’indifferenza di chi ci governa. Mi indigna il fatto che processino ragazzi che imbrattano con vernici lavabili i capolavori artistici e, ipocritamente, non si preoccupano di tutelarli come dovrebbero. 
La storia orizzontale dei tre ragazzi, fatta di sesso e di ideali condivisi, l'ho sentita di troppo, come se fosse un racconto a parte e penso sia un omaggio a un'amicizia che ha lasciato un segno indelebile in te che hai scritto.

21Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Mar Giu 04, 2024 3:27 pm

CharAznable

CharAznable
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Parto col dire che è un racconto scritto molto bene e che si legge con vero piacere. L'unione di tre amici (o farse qualcosa di più) spezzata dalla tragedia del terremoto (e da chi vi ha lucrato senza scrupolo). Mi piace molto la narrazione di come questo fatto abbia influito diversamente sulle vite degli (ex) amici. Chi cerca giustizia, riscatto, quasi vendetta. Chi invece viene assorbito dal sistema (non mi piace come termine ma rende l'idea). Forse il tutto è troppo carico, ma il lavoro è davvero buono.
Complimenti.


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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.

22Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Gio Giu 06, 2024 10:38 am

Gimbo

Gimbo
Padawan
Padawan

Ho apprezzato la scrittura fluida e diretta, ne elogio sia lo stile che la tecnica. La trama si sviluppa attraverso una sequenza di eventi che rivelano la storia gradualmente, un approccio che ho molto apprezzato per l'effetto di scoperta che ne deriva. Tuttavia, ho notato un disequilibrio nei segmenti del racconto: alcuni richiederebbero di essere sfoltiti, altri di essere approfonditi, per entrare ancora di più nel vivo delle emozioni della storia. Il tema del racconto, incentrato sulla lotta per prevenire l'autodistruzione del pianeta a causa dell'indifferenza umana, è di grande importanza e attualità, anche se sono parzialmente in disaccordo con i metodi descritti per realizzarla.

23Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Gio Giu 06, 2024 9:38 pm

Byron.RN

Byron.RN
Maestro Jedi
Maestro Jedi

La scrittura è buona, la lettura procede senza intoppi, in scioltezza, però anche a me il racconto pare poco equilibrato.
All'inizio si fa menzione del rapporto a tre, ma sinceramente il peso di questa cosa all'interno della storia a me sembra minimale. La figura di Elisa è solo una rapida apparizione che non cambia il corso degli eventi.
Il finale poi mi par troppo rapido, poco approfondito, lasciando il lettore con un non bene definito senso d'incompiuto.
Nel mezzo c'è una dissertazione di stampo ecologista che non mi è affatto dispiaciuta.
In sostanza si tratta di un pezzo onesto, che avrebbe avuto bisogno di uno svolgimento un pò differente per renderlo più equilibrato.

24Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Dom Giu 09, 2024 7:23 pm

paluca66

paluca66
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto tanto coraggioso quanto rischioso; un racconto schierato che, anche chi, potrebbe lecitamente pensarla in maniera differente, non può non apprezzare nella coerenza delle idee portate avanti.
Quello che mi è sembrato un po' il limite di questo scritto è che, nonostante la parvenza di storia tra Elisa, Alessandro e il narratore, manca un po' di trama, apparendo più come un sentito pistolotto politico.
Molto buona la scrittura, sentita, caricata a mille per trasmettere la rabbia e l'idignazione del narratore, riuscendoci perfettamente.
Ti segnalo solo, per revisione futura: 
lui non ha retto la pressione e se andato
Se posso permettermi, il paletto è forse uno dei più stiracchiati, rivolgendosi a un "voi" che più indefinito non potrebbe essere (o forse siamo noi partecipanti al contest?)


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25Orizzonti Verticali Empty Re: Orizzonti Verticali Gio Giu 13, 2024 5:24 pm

Asbottino

Asbottino
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ecco questo è il primo racconto che leggo che si rivolga veramente al lettore. Oltretutto lo fa con personalità, con una voce che chiede attenzione, che affascina e compensa il lettore con una storia ben costruita.
Forse ad un certo punto si lascia prendere la mano dalla polemica, lascia che il messaggio prenda il sopravvento sulla storia, ma la capacità dello scrittore di tenere viva l'attenzione, di usare il numero giusto di parole, è viva è palpabile e c'è poco da dire sulla qualità di un racconto che al momento, per quello che ho letto fin qui, si eleva di una spanna sopra gli altri.
Ma sono a metà, quindi forse è prematuro per dirlo.
Avrei scavato ancora di più nelle dinamiche della "troppia". Specie Elisa è davvero sacrificata, quasi uno spunto per dare il via al tutto e niente di più. Alla fine la "troppia" è davvero più una coppia che altro.
Ottimo lavoro comunque


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