ARRIVIAMO SEMPRE IN RITARDO
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ARRIVIAMO SEMPRE IN RITARDO
https://www.differentales.org/t2161-a-una-collega#32880
Arriviamo sempre in ritardo
quando è ora
di scusarci
di scansarci
di sorprenderci
di rallegrarci
di rammentarci
di rammendarci
di viverci
persino di amarci.
Troppo presi
persi
da una vita che va di fretta
dai dispiaceri
dai dolori
dalle mancanze,
troppo
a crogiolarci
cullarci
a immergerci
fino a farci sommergere
a devastarci di pietà
per noi,
per tutto quello che ci è accaduto
che potrebbe accaderci,
che ci torna comodo
a giustificarci ogni volta di tutte le volte;
ma io voglio stare scomoda
e vivere solo per ciò che accade
e scade,
e voglio,
voglio riappropriarmi
riprendermi
ricollocarmi
in una nova punteggiatura.
Il punto
per arginare ogni dolore
pentimento
struggimento
rancore
pianto e rimpianto.
La virgola per lasciar scorrere le allegrie
le baldorie
le godurie
le canzoni
una dietro l'altra
e i funerali.
I due punti per stillare le cose belle,
i compleanni
i film da vedere
le canzoni
i libri già letti
i posti visitati
le pizze da ordinare
e tutto il bello e il brutto
di te.
Il punto e virgola per riprendermi
un tempo pieno
declinato al presente:
io ci sono; tu ci sei
io mi sono; tu ti sei
io ti sono; tu mi sei.
Il punto di domanda
solo per dubitare di dio e nulla più.
E il punto esclamativo
per tutti i nomi,
concreti e astratti,
propri e impropri
di cose e persone
diavoli e dei
che tengo nel cuore
e per tutti
ma tutti quanti
i miei ti amo.
Arriviamo sempre in ritardo
quando è ora
di scusarci
di scansarci
di sorprenderci
di rallegrarci
di rammentarci
di rammendarci
di viverci
persino di amarci.
Troppo presi
persi
da una vita che va di fretta
dai dispiaceri
dai dolori
dalle mancanze,
troppo
a crogiolarci
cullarci
a immergerci
fino a farci sommergere
a devastarci di pietà
per noi,
per tutto quello che ci è accaduto
che potrebbe accaderci,
che ci torna comodo
a giustificarci ogni volta di tutte le volte;
ma io voglio stare scomoda
e vivere solo per ciò che accade
e scade,
e voglio,
voglio riappropriarmi
riprendermi
ricollocarmi
in una nova punteggiatura.
Il punto
per arginare ogni dolore
pentimento
struggimento
rancore
pianto e rimpianto.
La virgola per lasciar scorrere le allegrie
le baldorie
le godurie
le canzoni
una dietro l'altra
e i funerali.
I due punti per stillare le cose belle,
i compleanni
i film da vedere
le canzoni
i libri già letti
i posti visitati
le pizze da ordinare
e tutto il bello e il brutto
di te.
Il punto e virgola per riprendermi
un tempo pieno
declinato al presente:
io ci sono; tu ci sei
io mi sono; tu ti sei
io ti sono; tu mi sei.
Il punto di domanda
solo per dubitare di dio e nulla più.
E il punto esclamativo
per tutti i nomi,
concreti e astratti,
propri e impropri
di cose e persone
diavoli e dei
che tengo nel cuore
e per tutti
ma tutti quanti
i miei ti amo.
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dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori
CARLA EBLI- Younglings
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Re: ARRIVIAMO SEMPRE IN RITARDO
Quanti momenti e quanti sentimenti in questa poesia. Davvero molto bella e struggente.
E quante verità: procrastinare le cose che ci fanno male è tanto, tanto umano. E sbagliato. Ma umani siamo.
Così come vorremmo ricordare solo i momenti belli, ma ogni medaglia ha due facce, che ci piaccia o no portiamo dentro di noi anche quella che vorremmo scordare.
E, allo stesso modo, ricordare solo le persone che ci fanno stare bene, da amare e tenere strette.
Ma ci sono anche le altre, che a volte dovremmo conoscere più a fondo, per capirle e prenderle per mano, o farci prendere per mano.
Davvero emozionante leggerla e rileggerla.
una sola nota: in una nova punteggiatua... forse intendevi nuova punteggiatura.
Le nostre vite grondano di punteggiature, solo che a volte le usiamo impropriamente.
E quante verità: procrastinare le cose che ci fanno male è tanto, tanto umano. E sbagliato. Ma umani siamo.
Così come vorremmo ricordare solo i momenti belli, ma ogni medaglia ha due facce, che ci piaccia o no portiamo dentro di noi anche quella che vorremmo scordare.
E, allo stesso modo, ricordare solo le persone che ci fanno stare bene, da amare e tenere strette.
Ma ci sono anche le altre, che a volte dovremmo conoscere più a fondo, per capirle e prenderle per mano, o farci prendere per mano.
Davvero emozionante leggerla e rileggerla.
una sola nota: in una nova punteggiatua... forse intendevi nuova punteggiatura.
Le nostre vite grondano di punteggiature, solo che a volte le usiamo impropriamente.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: ARRIVIAMO SEMPRE IN RITARDO
Poesia molto intensa che esalta la volontà di libertà d'espressione.
Un carpe diem moderno e Orazio spesso ha indicato vie sapienti.
Nei canti carnascialeschi Lorenzo de Medici riprese in pieno il senso del carpe diem ricostruendo "chi vol esser leto sia di doman non v'è certezza" e riprendendo quel senso di divertimento ludico nell'esistenza.
Accanto a questi elementi questi versi si inseriscono in una più ampia visione di se stessi e concedono il senso della "riappropriazione" di quella parte interiore e di vita che si ritengono mal vissuti. Sullo sfondo dei versi ritroviamo poi tutto il senso del vivere moderno, quel logorio della vita moderna che già Ernesto Calindri ci visualizzava in una vecchia e nota pubblicità.
La poesia ha ritmo incalzante nella lettura, esattamente come pensato e scritto dall'autrice.
Una ottima scrittura, complimenti.
Un carpe diem moderno e Orazio spesso ha indicato vie sapienti.
Nei canti carnascialeschi Lorenzo de Medici riprese in pieno il senso del carpe diem ricostruendo "chi vol esser leto sia di doman non v'è certezza" e riprendendo quel senso di divertimento ludico nell'esistenza.
Accanto a questi elementi questi versi si inseriscono in una più ampia visione di se stessi e concedono il senso della "riappropriazione" di quella parte interiore e di vita che si ritengono mal vissuti. Sullo sfondo dei versi ritroviamo poi tutto il senso del vivere moderno, quel logorio della vita moderna che già Ernesto Calindri ci visualizzava in una vecchia e nota pubblicità.
La poesia ha ritmo incalzante nella lettura, esattamente come pensato e scritto dall'autrice.
Una ottima scrittura, complimenti.
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Lascia che l'anima trovi se stessa...
Flash Gordon- Padawan
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