E io che volevo morire
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Re: E io che volevo morire
Prima di ogni altra cosa voglio ringraziare tutti quelli che hanno apprezzato il mio racconto, sono molto felice perché questo racconto è un esperimento.
Io di solito sono molto metodico nel lavoro di ricerca, cerco di contestualizzare ogni paletto, faccio ricerche, incastro i pezzi. Insomma mi preparo del materiale e poi inizio a buttare giù il testo.
Anche questa volta lo avevo fatto. Sapevo quasi ogni cosa sul sito di Chichén Itza. Il racconto doveva essere un'altra cosa. Ma mentre scrivevo sentivo una pesantezza che non si confaceva con il genere da me scelto (comico).
Ho cancellato ogni cosa e ho fatto il contrario di come faccio di solito.
Mi sono messo davanti alla pagina e ho iniziato a scrivere di getto.
Immaginando quello che sarebbe potuto succedere nel corridoio del bagno di un ristorante al buio.
LA CONFUSIONE! (che molti hanno riscontrato) ERA VOLUTA.
Quello che mi ha dato noia, sono gli utenti che hanno visto in questa confusione un difetto.
Scusate siamo al buio se tutto fosse chiaro il gioco dei fraintendimenti e delle cadute veniva meno.
Riconosco che una volta letto il testo, che era praticamente composto da soli dialoghi, in effetti magari la confusione poteva essere troppa. (@CharAznable)
Lì avuto l'idea (che mi spiace non sia stata apprezzata da tutti) di far parlare il locale.
Così facendo potevo dare un pochino più di chiarezza e in più aggiungere un elemento divertente.
Io sono soddisfatto del mio esperimento è uscito fuori qualcosa di diverso magari non convenzionale.
Un'ultima nota sulla comicità.
Quello che maggiormente non mi è piaciuto di tutto lo step è l'approccio alla comicità. Per molti utenti.
Comicità= Battute
Quindi secondo questa loro teoria, se un testo non ha battute quindi non fa ridere, non è comico.
Io lo trovo assurdo perché io sono una persona che non ride quasi mai alle battute a me fanno più ridere i video delle persone che cadono o in generale situazioni più fisiche (chiedete @The Raven )
Però in questo caso non mi sarei mai permesso di giudicare il livello di comicità dalla quantità di sorrisi.
Anzi ho messo nel mio podio un racconto che non mi ha fatto ridere perché una comicità da commedia sexy che non è di mio gusto, ma riconosco che era comico e fatto bene quindi l'ho voluto premiare.
Ho riscontrato che molti altri utenti questa cosa non l'hanno fatta e la cosa mi dispiace.
Fine del pippotto
Una abbraccio a tutti voi.
Io di solito sono molto metodico nel lavoro di ricerca, cerco di contestualizzare ogni paletto, faccio ricerche, incastro i pezzi. Insomma mi preparo del materiale e poi inizio a buttare giù il testo.
Anche questa volta lo avevo fatto. Sapevo quasi ogni cosa sul sito di Chichén Itza. Il racconto doveva essere un'altra cosa. Ma mentre scrivevo sentivo una pesantezza che non si confaceva con il genere da me scelto (comico).
Ho cancellato ogni cosa e ho fatto il contrario di come faccio di solito.
Mi sono messo davanti alla pagina e ho iniziato a scrivere di getto.
Immaginando quello che sarebbe potuto succedere nel corridoio del bagno di un ristorante al buio.
LA CONFUSIONE! (che molti hanno riscontrato) ERA VOLUTA.
Quello che mi ha dato noia, sono gli utenti che hanno visto in questa confusione un difetto.
Scusate siamo al buio se tutto fosse chiaro il gioco dei fraintendimenti e delle cadute veniva meno.
Riconosco che una volta letto il testo, che era praticamente composto da soli dialoghi, in effetti magari la confusione poteva essere troppa. (@CharAznable)

Lì avuto l'idea (che mi spiace non sia stata apprezzata da tutti) di far parlare il locale.
Così facendo potevo dare un pochino più di chiarezza e in più aggiungere un elemento divertente.
Io sono soddisfatto del mio esperimento è uscito fuori qualcosa di diverso magari non convenzionale.
Un'ultima nota sulla comicità.
Quello che maggiormente non mi è piaciuto di tutto lo step è l'approccio alla comicità. Per molti utenti.
Comicità= Battute
Quindi secondo questa loro teoria, se un testo non ha battute quindi non fa ridere, non è comico.
Io lo trovo assurdo perché io sono una persona che non ride quasi mai alle battute a me fanno più ridere i video delle persone che cadono o in generale situazioni più fisiche (chiedete @The Raven )
Però in questo caso non mi sarei mai permesso di giudicare il livello di comicità dalla quantità di sorrisi.
Anzi ho messo nel mio podio un racconto che non mi ha fatto ridere perché una comicità da commedia sexy che non è di mio gusto, ma riconosco che era comico e fatto bene quindi l'ho voluto premiare.
Ho riscontrato che molti altri utenti questa cosa non l'hanno fatta e la cosa mi dispiace.
Fine del pippotto

Una abbraccio a tutti voi.
ImaGiraffe- Cavaliere Jedi
- Messaggi : 631
Punti : 683
Infamia o lode : 2
Data di iscrizione : 04.02.21
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Re: E io che volevo morire
Caro @ImaGiraffe, mi permetto di farti nuovamente i complimenti per un lavoro davvero ottimo. Dal mio punto di vista il tuo racconto funziona benissimo (con o senza il locale parlante).
Complimenti davvero.
Alla prossima!
Complimenti davvero.
Alla prossima!
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I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Cavaliere Jedi
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