Memo

“Dalle stelle alle stalle”, un’espressione abusata fino alla nausea eppure così attuale, almeno per me.
Io, che fino a stamattina ero la star di tanti innamorati, l’idolo indiscusso di mamme e nonne stregate dalle mie canzoni romantiche.
È bastato un attimo, l’innocente palpatina al culo della prima sciacquetta semisconosciuta in cerca di popolarità ed eccomi sbattuto in prima pagina, messo alla gogna mediatica come il peggiore dei mostri.
Caccia alla notizia pruriginosa, la star ora sguazza nel fango, più in alto eri prima, più godono nel vederti precipitare all’inferno.
Quanta ingiustizia nei confronti di un povero vecchio!

Un po’ ero vecchio lumacone… ben gli sta!
Se volevi creare un personaggio antipatico ci sei riuscito benissimo 
e questo, per me, è un successo.
Una star decaduta? Un altro modo originale d’interpretare le stelle.

Caro/a Autore/trice,
direttamente dalla cronaca mondana un racconto che, cercando di far passare il protagonista per una vittima, lo rende ancora più antipatico.
Spunto preso al volo.

Un Harvey Weinstein in versione cantante, ma non meno odioso. "Un povero vecchio" che cerca l'assoluzione. Ma, gossip per gossip, forse nemmeno Dagospia gliela concederebbe.
Buona l'interpretazione di "stella", ma non mi ha detto granché.
M.

Sarà che se ne è parlato tutta la scorsa settimana, ma il tema Memo Remigi mi appassiona poco, come gran parte di ciò che riguarda televisione e spettacolo.
Il testo comunque è scritto bene, anche l'interpretazione di stella è originale, ma come detto manca il coinvolgimento.

In fondo provo tristezza per l'indecorosa fine di una star cosi ben descritta in questo cento, basta poco per sbattere il mostro in prima pagina, con questo non lo giustifico e neppure lo condanno, questo modus operandi nel mondo sta prendendo piede specialmente tra le stelle o star chiamiamole come gli compete, ci vuole poco a trasformare un onesto cittadino in mostro  se qualcun altro ha deciso che non serve più. Argomento caldo di questi giorni ben descritto nel tuo cento, le stelle ci sono tutte, metaforicamente parlando. Grazie.

La lettura favorisce il benessere psicologico, forse Memo dovrebbe leggere di più e non cercarlo in altri luoghi quel benessere. Difficile per un ex playboy modificare il corso della sua vita, anche a ottanta anni. E quella povera signora come si sarà sentita con la sua immagine devastata e sbattuta su centomila schermi?
Sapessi com'è strano.

Ciao, Autore. Comincio i commenti dal tuo racconto e mi lego subito al commento di Tom che mi precede. Essendo lontano anni luce dal messaggio che mi arriva, è difficile farsi piacere questo 100, soprattutto perché, come dice già Byron, la cronaca è ancora troppo recente ed è un argomento che non mi cattura se non per farmi ulteriormente agitare le viscere, con buona pace di Tina Lagostena Bassi e successori.
La sfida di creare un 100 di rottura non ti è riuscita, secondo me, visto che arriva di più come 100 di "parziale assoluzione". E questo non mi va.

Remigio, remigio un dì remigiò nei fondi altrui non portando a casa la spesa e nemmeno la sposa che fu tanta la dissonanza nella cassa mediatica di risonanza che da ballando con le stelle finì a camminar supino come un vecio porcino beccato in un retaggio forse in testa innocente ma che non è consono nel fare decente e comprendo l'ormone ma guarda ben prima di far la fine del cojone...

Se a ottant'anni uno è affetto da demenza senile o altra patologia simile, certi comportamenti purtroppo sono indipendenti dalla volontà di chi li pone in atto. Diversamente rimangono quello per cui si presentano: un gran brutto vedere da chi, in un mondo appena migliore, dovrebbe esser di buon esempio a una certa età, indipendentemente dalla vita che ha condotto. Ecco perchè il tentativo, con questo racconto, di andare contro corrente per creare scompiglio fine a se stesso, si stoppa da solo.

Un fatto di cronaca che non mi ha sconvolto come sembra aver invece fatto per molti/e/*. Memo Remigi viene dai miei tempi e noi non eravamo politically correct e nemmeno pensavamo come oggi nei confronti delle donne. Non lo scuso di certo. Qualcosa avrebbe dovuto imparare. Non ho capito bene perchè tu abbia voluto rivangare questo fatto. Mia colpa.

Originale l'inserimento del tema stellare nella vicenda che di stellare ha ben poco e apprezzabile il tentativo di calarsi nell'autore del gesto e provare a immaginare come avrebbe potuto giustificarsi. Per quanto mi riguarda non è stato comunque convincente. A parziale discolpa, in questa immaginaria autodifesa di Memo, si deve dire che 100 parole sono veramente poche per riuscire a convincerci, ma forse nemmeno 1000.

ciao autore.
100 di grande attualità, pare.
ma se ti dico che non ho seguito tutta la faccenda mi credi, vero?
faccio tesoro delle tue parole. 
bisogna chiedere alla sciacquetta semisconosciuta se ha gradito la palpata di un povero vecchio.
forse per compassione ha continuato a sorridere evitando di dargli una ginocchiata nelle parti basse.

Un cento molto sarcastico, mi pare di interpretare, anche perché altrimenti car* aut* mi faresti paura.
L'utilizzo della prima persona singolare mi fa propendere per la prima impressione, il vecchio porco che tenta di giustificarsi addossando ad altri le sue colpe.
La storia è vecchia come il mondo ma purtroppo l'attualità ci dice che siamo ancora lontani dalla fine di squallidi episodi simili.

Leggo e rileggo questo cento e ancora non sono riuscita a capire le intenzioni dell'autore. Tutta la narrazione rimane in bilico: una gogna mediatica esagerata per la vecchia stella o la volontà di sottolineare con il sarcasmo la vicenda?
Questa titubanza non mi fa apprezzare appieno il cento e, credo, questo è un aspetto penalizzante. Con cento parole abbiamo il compito di contestualizzare un argomento e renderlo fruibile al lettore: non dico che tutto deve essere svelato, ma dubbi e perplessità vanno almeno eliminate (e mi dilungo su questo aspetto perchè a me sembra, ma sicuramente sbaglio, che nel testo ci sia un tentativo di difesa a favore del cantante).
Certo è che il mondo delle "star" sottostà a leggi strane, meccanismi machiavellici e accordi diabolici.
La domanda che mi sono fatta è: ma da quanti anni non sentivo più parlare del signor Remigi? Un modo (mooolto discutibile...) per tornare a far parlare di sè...

Ve lo ricordate quel comico di Colorado (credo)?

"In Inghilterra, negli anni settanta ( o sessanta), nascevano i Genesis, I Deep Purple..."

"Contemporaneamente in Italia... Memo Remigi..."

"La domanda nun è chi è? Ma pecché? Pecché Memo Remigi è toccato a noi..."

Grazie

Ciao autore, sarò sincero, sono del partito di chi pensa e vuole credere che il tuo 100 sia una sorta di denuncia, un enfatizzare per rendere ancora più pesante la già precaria condizione del "povero" Memo. È troppo carico il tuo cento, troppo esasperato per voler essere una difesa. Sei stato coraggioso e forse incompreso. A rileggerci!

Mi scuserai ma il racconto tratta di un episodio e un personaggio che proprio non mi hanno interessato.
Non sono riuscito ad apprezzarlo.

Ciao autore.

"Salirai molto in alto, solo per cadere" maledizione/profezia in Pilastri della Terra di Follet.
Citazione a parte, il racconto è ben fatto, in poche parole hai reso un personaggio antipatico che nemmeno la Rowling con Malfoy.
Apprezzabile l'utilizzo delle stella con la star.
Per il resto però, mi ha lasciato poco.
Forse una risata finale, che è comunque qualcosa.

Paletto preso, scrittura fluida, refusi non pervenuti.
Grazie e a rileggerci.

Ciao Penna. In un intervento di Vivonic sulla "pagina generale" di 100, che ho letto poc'anzi, viene data un'interpretazione su come debba svolgersi il rapporto "scrittore - lettore attento". Non ho alcun dubbio, dopo aver letto il tuo breve, stante l'utilizzo della prima persona, che la tua sia la cronaca di un fatto vista attraverso il sentire del personaggio negativo. Lasci intelligentemente il giudizio al lettore, non ti sbilanci se non rendendo antipatico l'artista. Quindi, nel caso non fossi stwto chiaro, dico che il lettore che sono ha trovato ben fatto il tuo 100. Poi, il Memo col suo gesto, sinceramente, non mi appassiona ma non sarà sul mio gusto che valuterò lo scritto. Ne ho letti pochi, ancora, ma intanto lo segno. Grazie.

No mi spiace ma è un no su tutta la linea. 
perché se il tuo intento era provocatorio. è tutto dannatamente forzato e troppo teatrale.
Se invece è un modo per ridicolizzare l'accaduto è un no lo stesso. 
Mi spiace ma il testo non mi è piaciuto affatto ne in una lettura ne nell'altra. Non tanto per la scelta del tema ma per come è stato utilizzato enfatizzandolo in questo modo lo rendi non credibile e questo per me non va bene.

Una sorta di instant 100. Sarà per la vicinanza dell’evento, sarà che la vicenda in se fa tristezza e pena, ma il racconto non mi ha proprio conquistato.
Sebbene il Memo di propaganda mi stesse simpatico.

Bello lo spunto.
Per il resto non concordo con nulla. Gli sbagli si pagano, stelle o non stelle.
Io, che fino a stamattina ero la star di tanti innamorati, l’idolo indiscusso di mamme e nonne stregate dalle mie canzoni romantiche.
Questa frase mi risulta sospesa. Manca qualcosa "io fino a stamattino ero, e adesso?

A volte, leggendo racconti qui su DT, mi rendo conto di quante cose io non sappia sul mondo (e sulla cronaca).
Meno male che leggo i commenti altrui, altrimenti non avrei capito il contesto.
Pensa che mi ero spiegato il titolo come un "memo", cioè un foglietto adesivo giallo, un post-it, al quale la star decaduta aveva affidato la sua autodifesa.
Eh, oh, che posso farci?

Sarò forse un po' più giovane della media qui sul forum, ma io Memo Remigi non ho idea di chi sia (cioè, ora sono andato su Google e posso dire di saperlo) e neanche conoscevo il fatto di cronaca.

A parte questa ammissione di caproneria, posso dirti che in un 100 così satirico non riesco a vederci una "difesa" del personaggio. Ma chi lo difenderebbe, poi, uno che fa una roba così platealmente di cattivo gusto?
Ti confiderò, autore, che non ho grandi simpatie per i personaggi dello spettacolo. Colpa di un caro amico, che nel cinema e nello spettacolo ha lavorato per alcuni anni, che un giorno mi disse: sai, in quel mondo ci sono due categorie di personaggi. Quelli che dicono di no al baratto sessuale e quelli che lo accettano.
Ecco, i secondi sono gli unici che poi diventano famosi.

Sarà vero, non sarà vero?
Io, nel dubbio, non ho molta simpatia. Non solo per questo, certo. Ma è un discorso complesso, meglio farlo altrove.
Il tuo 100 è simpatico, si legge volentieri, ma non funziona al 100% perché, secondo me, l'autodifesa dell'anziano protagonista è un po' troppo stereotipata.

Ciao Aut-

Se non ho interpretato male la cronaca, Memo (quello reale) non si è mai riferito a Morlacchi come a una "sciacquetta semisconosciuta", quindi prendo questa parte del racconto come una tua invenzione letteraria per costruirci sopra il tuo 100.
Il problema che affronti è culturale: Memo (quello del tuo racconto) ha un'età per cui la "palpatina al culo" è stata sempre considerata "innocente" anche quando non fosse consensuale. Le parole che usi: "palpatina innocente" e "sciacquetta semisconosciuta", sono in contrasto tra loro, perché traspare sia la rabbia del protagonista (nella seconda espressione) sia la giustificazione e la difesa (nella prima espressione).
La prima parte è in prima persona, la seconda parte è in seconda "apersonale", che sottolinea il distacco (probabilmente psiclogico) del narratore rispetto alla vicenda che racconta e che lo riguarda. Risultato: un 100 molto tecnico.
Il tema è "Le stelle". Qui si parla di "una stella". Quindi bene l'idea di usare un significato figurato, ma appena sufficiente la realizzazione dell'idea.

Grazie e alla prossima.