Mattutino

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Signore e signori, buongiorno.
Vi sto parlando dal magico mondo di Dormiveglia, dove da qualche tempo paiono esserci incoraggianti segnali di ripresa. Come una sorta di risveglio che però si scopre poi essere fasullo, quasi una presa in giro.
Ogni qualvolta pare si possa tornare a vivere davvero, pochi istanti dopo ci si accorge che si trattava di un inganno, una falsa partenza. E si torna a sognare.
Come ora, per esempio. Buona notte.

@Arunachala  mi incuriosce la scelta del titolo “matturino”. È un refuso di mattutino?
Certo una riflessione un po’ amara, quasi una denuncia. 
Nel dormiveglia a me accadono cose strane. A volte penso di aver preparato il caffè, ne sento perfino l’odore. E com’è dura quando mi rendo conto di essere ancora tra le lenzuola.
Comunque questo particolare stato di semi coscienza in realtà offre la possibilità di sognare a occhi aperti. Ma i sogni restano sogni se non si agisce.

Petunia ha scritto:@Arunachala  mi incuriosce la scelta del titolo “matturino”. È un refuso di mattutino?
Certo una riflessione un po’ amara, quasi una denuncia. 
Nel dormiveglia a me accadono cose strane. A volte penso di aver preparato il caffè, ne sento perfino l’odore. E com’è dura quando mi rendo conto di essere ancora tra le lenzuola.
Comunque questo particolare stato di semi coscienza in realtà offre la possibilità di sognare a occhi aperti. Ma i sogni restano sogni se non si agisce.

sì, è un refuso, grazie per la segnalazione.
è una microstoria ambivalente e noto con piacere che hai recepito entrambi i significati.

Che sia vera la "finzione" e falsa la "realta"? Sto benedetto oblio di Oniro che poi che cavolo è codesto che nel mito ti porge il fiume Lete, non dicesi acqua mineral bevibile, dove ti immerge e tu novello poppante al mondo cominci a sognare e poi non ci capisci una mazz da baseball indove che te trovi. Durante il giorno sogniamo e di notte viviamo e quando scocca la sveglia o suona che dir si voglia l'anima fa fatica a rientrare in quel sogno chiamato vita.
Immagino i calci nel culetto del corpo che deve somministrare sta povera anima pe fasse aprì. Insomma vivere è un Oblione de nulla!

Giancarlo Gravili ha scritto:Che sia vera la "finzione" e falsa la "realta"? Sto benedetto oblio di Oniro che poi che cavolo è codesto che nel mito ti porge il fiume Lete, non dicesi acqua mineral bevibile, dove ti immerge e tu novello poppante al mondo cominci a sognare e poi non ci capisci una mazz da baseball indove che te trovi. Durante il giorno sogniamo e di notte viviamo e quando scocca la sveglia o suona che dir si voglia l'anima fa fatica a rientrare in quel sogno chiamato vita.
Immagino i calci nel culetto del corpo che deve somministrare sta povera anima pe fasse aprì. Insomma vivere è un Oblione de nulla!

gian, sei unico!

E' sempre un momento particolare, quello tra il sonno e la veglia. Vorresti trattenere uno di quei sogni che ti fanno star bene tutto il giorno, anche se non lo ricordi proprio bene, oppure liberarti di quel sogno che non ti ha dato tregua tutta la notte. E che bello guardare la sveglia e accorgerti che puoi poltrire ancora un po', anche se a volte il pensiero di quello che troverai durante la giornta in giro per il mondo, ti fa dire: dormi dormi, fino a stasera, e poi ancora fino a domani. Magari un bel miracolo, di quello potenti, accade e sarà un giorno splendido.
Meno male che sui sogni ancora non hanno messo qualche imposta!

Susanna ha scritto:E' sempre un momento particolare, quello tra il sonno e la veglia. Vorresti trattenere uno di quei sogni che ti fanno star bene tutto il giorno, anche se non lo ricordi proprio bene, oppure liberarti di quel sogno che non ti ha dato tregua tutta la notte. E che bello guardare la sveglia e accorgerti che puoi poltrire ancora un po', anche se a volte il pensiero di quello che troverai durante la giornta in giro per il mondo, ti fa dire: dormi dormi, fino a stasera, e poi ancora fino a domani. Magari un bel miracolo, di quello potenti, accade e sarà un giorno splendido.
Meno male che sui sogni ancora non hanno messo qualche imposta!

parole sante, le tue, susanna

Triste, inquietante e vero quello che hai scritto!

Ogni qualvolta pare si possa tornare a vivere davvero,
Già, quand'è che si torna a vivere davvero? E cosa significa in realtà questa frase?
Intrappolati nei mille mila ingranaggi di una macchina che immaginavamo funzionasse diversamente, invochiamo una normalità che ormai, forse, non esiste più.
Quindi? Dormire, fingere che il problema non esista, mettere a riposo la mente, le azioni e i sogni in attesa di...

splendida disamina, @caipiroska