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2 partecipanti

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1-- Empty -- Sab Ago 28, 2021 10:23 am

Ospite


Ospite

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Ultima modifica di Rasalgethi il Mar Mag 16, 2023 11:25 am - modificato 7 volte. (Motivazione : Eliminazione account)

2-- Empty Re: -- Sab Ago 28, 2021 11:22 am

Ospite


Ospite

Wow!  Che dire, l'ho letto d'un fiato. È avvolgente e con un erotismo forte e allo stesso tempo delicato. A eleganza di scrittura neanche tu scherzi. Ha ragione Marcello, sei una bella penna. E poi non mi aspettavo quel finale, che lo rende ancora più intrigante. Bravo, davvero.

ego…figurarsi
L'unica cosa che ho notato è la mancanza dello spazio dopo i puntini. Una quisquilia.

3-- Empty Re: -- Sab Ago 28, 2021 11:43 am

Ospite


Ospite

Grazie Frafree. Mi fa particolarmente piacere ricevere un commento positivo. Inaspettato. Registrato per lo spazio dopo i puntini, se hai altri suggerimenti anche di stile sono particolarmente benvenuti

4-- Empty Re: -- Sab Ago 28, 2021 12:32 pm

Ospite


Ospite

Rasalgethi ha scritto:Grazie Frafree. Mi fa particolarmente piacere ricevere un commento positivo. Inaspettato. Registrato per lo spazio dopo i puntini, se hai altri suggerimenti anche di stile sono particolarmente benvenuti
Guarda, a me è piaciuto così. Non aggiungerei né toglierei altro.

5-- Empty Re: -- Sab Ago 28, 2021 1:46 pm

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Non vedo l'ora di leggerlo. Stasera. Sono a grattare persiane. Lavoravo di meno quando lavoravo.

6-- Empty Re: -- Dom Ago 29, 2021 11:11 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Un racconto forte, non lo definirei erotico in toto, sarebbe fargli un torto perché qui l’erotismo – per mio personalissimo parere - lo trovo inizialmente stemperato, e abilmente, nel raccontarsi della protagonista, che “sente” nella sessualità negatale una sorta di torto, di ingiustizia, ma che trova difficile esprimere, urlare.
Tiene tutto dentro di sé, nascosto: succede a tante donne, e anche a tanti uomini.
L’erotismo emerge quando lei riesce finalmente non solo ad avere l’uomo che le regala sensazioni tanto intense, ma anche a realizzare le sue fantasie; sono momenti in cui lei si sente di “essere”, finalmente, e sono sensazioni esplosive e liberatorie.
Poi torna la normalità, la routine, una quiete anche narrativa, ma il messaggio dell’uomo le regalerà un momento di calore in più, finalmente.
Un racconto molto psicologico, considerevole nei significati che traspaiono dalle righe.
È scritto molto bene, in modo elegante e curato direi ideale per non rischiare di virare al porno o in un erotismo volgare.
Manca forse un briciolo di trasgressione lessicale per dare più forza al momento centrale del racconto: quasi come se tu autore non riuscissi a lasciarti andare completamente. Tieni presente che di mio, non saprei come fare: penso di aver inserito qualcosa di erotico forse solo nel mio romanzo nel cassetto, e non c’è paragone. Quindi...
Ti faccio quindi i miei complimenti, spassionati per l'equilibrio della narrazione.

 
Ora ti dico cosa, per i miei gusti, mi sento di suggerirti, da lettrice.
Mi sono trovata di fronte a dei blocchi di testo: li leggo sempre e comunque, ma ho spesso il timore di essermi persa qualcosa perché la lettura non ha soste, soprattutto quando nella narrazione ci sono tante azioni, tanti momenti ben precisi: qui vorrei degli a capo. Mi danno un attimo di tregua, metto bene in fila quelle azioni, le vedo chiaramente e le percepisco più fortemente.
Ecco i punti dove avrei messo degli “a capo” (te li elenco uno di seguito all’altro). Sono molti, magari troppi, ma ho riletto in racconto dopo averli messi (l’ho copiato su word) e i momenti così importanti erano tutti lì, ben precisi e il racconto si è fatto rileggere con più intensità.
I dialoghi poi mi piace spicchino, proprio per interrompere i blocchi di testo.

 
promessa di un gusto vellutato - apparso così vuoto  - i rimasugli sul fondo - decisa verso la sua stanza - non era mai stata il suo forte - quando si trovavano vicini - lo contraddistingueva - figurarsi a letto - di averli uditi - farli mai incontrare - E lui sorrideva - uno di fronte all’altra.  - liquido appena bevuto.  - la bocca al suo orecchio - “Ti piace giocare?” chiese - dalle profondità abissali - quasi stordito. passo con il respiro. - un’estremità del corridoio. fuori dalla sua visuale - ritegno ogni centimetro dell’appartamento. il pavimento e ricominciare quel tanto che bastava - da una parte all’altra. e le si buttò addosso. sensibili, facendolo impazzire - sembrava una tavola - con loro, per loro.
 
Il letto nuziale devastato: devastato mi sa di distruzione, rotture: qui forse semplicemente coperto/ricoperto
Abitavano lo stesso appartamento: forse nello stesso palazzo o condominio
i tempo della danza: i tempi della danza
il generoso seno: mi gira meglio il seno generoso
avvinghiandogli la lingua avvinghiare mi ricorda qualcosa che avvolge; forse afferrandogli visto che lo fa coi denti

Spero di non aver esagerato, se così fosse, dimmelo pure.


______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

7-- Empty Re: -- Lun Ago 30, 2021 12:06 pm

Ospite


Ospite

Un grazie di cuore. Ti rispondo appena posso come meriti. Un lavoro di fino. Apprezzo moltissimo. A presto.

8-- Empty Ringraziamento Lun Ago 30, 2021 8:56 pm

Ospite


Ospite

Susanna, ora che ho un momento libero posso risponderti come si conviene. Il tuo è stato un ottimo lavoro di "correttore di bozze", come certamente già sai. Attività che nelle case editrici viene svolta, mi risulta, a pagamento. È ovvio che non sempre è possibile agire così, questo perché richiede grande impegno e tempo. Ancor più meritata gratitudine da parte mia.

Vorrei perdere un minuto per parlare di questo aspetto. Avere un "correttore di fiducia" è una carta vincente, c'è poco da fare. Possiamo rileggere anche cento volte i nostri testi (e succede, in verità): qualcosa sfugge inevitabilmente. A volte ho potuto trovare un feeling tale con altre autrici/autori da scambiarci reciprocamente questa utilissima cortesia. In tutta onestà, credo non ci sia niente di più istruttivo per noi che amiamo scrivere per passione. Vedere le correzioni su un proprio testo resta impresso, e apportarle 'entrando' in uno stile differente, anche. È certamente qualcosa che, nel rapporto 1:1, fa decollare. Magari era superfluo dirlo, ma tant'è. E magari un motivo per averlo detto, c'è.

Vorrai poi scusarmi per la spaziatura tra paragrafi. Non so se ho sbagliato qualcosa io, ma avevo già editato il testo per ben tre volte dopo la prima pubblicazione, e non so perché gli spazi sono scomparsi. Li ho riportati ora come nel mio originale. Curioso vedere come non ci sia corrispondenza tra i miei e quelli da te proposti, ma era giustissimo farmelo presente. Verificherò poi, nel chiuso della mia torre, se fila meglio con la mia versione oppure la tua, ovvero un mélange.

Acquisite correzioni: devastato per ricoperto (voglio darti retta, a volte il mio cercare il visivo a tutti i costi può fare questi scherzi) / Abitavano uno sull'altra in appartamenti identici, divisi da un piano. / I tempi della danza (refuso da copia incolla di Word) / il seno generoso.
Per "avvinghiare" no, mi piace di più, rende visivamente, rende sensualmente.

PER LA PARTE IMPRESSIONI:
Concordo sulla 'non' classificazione, non è questo un racconto facilmente etichettabile.
Dedica mia personale su quanto scritto (che mi ha dato una grandissima soddisfazione) a proposito del sentirsi "essere" da parte di lei: Capitani Coraggiosi, PFM (-- quando sto con lei / sono, e non 'sarei'). Un racconto 'psicologico': forse questa catalogazione comprende in sé molte sfaccettature e potrebbe fare meglio al caso nostro.
"Succede a tante donne, a tanti uomini". C'è da rifletterci.
Hai centrato il punto: l'equilibrio. Difficilissimo come camminare sulla corda. Registro il tuo appunto sulla possibilità di inserire qualche parola più azzardata nella parte centrale. Ma con grande rischio, lo comprendi bene che è stata una scelta la mia. Forse quando avrò una maggiore padronanza di stile, riuscirò a buttarci dentro qualche parola giusta di quelle che dici tu. Voglio dire, sono propenso a credere che la tua non sia affatto una cattiva idea. Sono lontano da quel livello di scioltezza, prova di una perfetta maestria narrativa.

Il tuo commento mi regala gran belle emozioni e giunge inaspettato, un po’ come quello di Frafree. Temevo molto soprattutto la valutazione 'femminile' e invece rilevo queste belle sorprese. Certo ci saranno altri commenti: vedremo.

Un ultimo flash, lo butto lì. Per me la musica è fondamentale, difficile spiegare quanto o, meglio, riuscire a far comprendere a che livello lo sia. Non c'è mia creazione che non abbia
un'ispirazione musicale, senza, dico senza alcuna eccezione. Il brano dei Kiss, qui così importante, non è certo l'unico che trovate 'nascosto' all'interno del piccolo racconto.

Grazie di cuore.

9-- Empty Re: -- Lun Ago 30, 2021 9:48 pm

Susanna

Susanna
Maestro Jedi
Maestro Jedi

Grazie @Rasalgethi per la bellissima risposta e per quanto hai voluto condividere del tuo modo di essere e di scrivere.
Per la formattazione, caricando sul forum qualcosa si perde: ad esempio io metto sempre un rientro ad inizio paragrafo, dopo magari un testo un po' corposo, ma qui si perde. Il risultato "lettura" non cambia, ma mi pare più piacevole, graficamente.
Sinceramente pensavo di aver esagerato con le note sugli "a capo", tutti quelli che si cimentano nella scrittura acquisiscono poi un loro stile e non sempre può essere piacevole o accettabile che altri vi entrino a gamba tesa.
Sto imparando ad accettare i consigli, la mia insegnante di scrittura creativa mi aveva guidato in tante cose, compreso l'accettare che altri lettori (lei e altre partecipanti al corso con cui ci scambiavamo i lavori) potessero intervenire. Tante teste e i racconti alla fine giravano meglio.
Nel mio cassetto ho un romanzone che avrebbe bisogno di una lettura critica e di una drastica cura dimagrante, ogni tanto mi ci metto ma faccio fatica a tagliare. Ma mi sa che con l'esperienza che sto mettendo in tasca su questo forum, lo farò. Magari ti chiederò una lettura su qualche capitolo in sofferenza.
Grazie per qunto vorrai condividere: chi ama la lettura finisce per diventare goloso (almeno non si mettono su chili... o almeno, i chili finiscono sulle librerie, anche in doppia fila).


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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"

10-- Empty Re: -- Mar Ago 31, 2021 2:50 pm

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Ciao Rasalgethi. Il tuo è un racconto, come ogni opera dell’uomo capace e appassionato (e passione è il termine appropriato approcciandosi al tuo testo), bellissimo e perfettibile. Le pulci che seguono sono input, consigli, strumenti che potrebbero risultare inutili e che solo l’autore può scegliere se usarli. In una "gara" non li segnalerei per riserbo e per "netiquette".
1.   Il titolo in inglese, non so se accade anche ad altri, mi allontana. So che spesso usi questo espediente. Di fatto, entro dentro il tuo racconto per la stima nell’autore, altrimenti lo salterei. Anche il tuo indugiare spesso sulla musica, sia nel testo stesso che nei commenti, è un poco “affaticante”. E chi ti parla ama la musica almeno quanto te. Tornerò sulla musica.
2.   - Silenzio…un suono dimenticato - Bellissimo. Il classico “silenzio assordante”, un ossimoro noto e reso da te ancora più elegante e raffinato.
3.   Già dall’inizio, dalla descrizione del rito del tè, con una scelta linguistica appropriata e nascosta, “introduci” una passione subliminale. L’aroma del liquido scuro, stimolata dal “penetrante” odore, il gusto vellutato. Cominci a portarci lì dove vuoi tu, senza nemmeno dircelo, ma scrivendocelo.
4.   “Buonasera Patti” disse…”Ciao Etienne” rispose lei. Mi piace pochino, un poco accademico, sai fare molto meglio. Lo so.
5.   “Abitavano lo stesso appartamento, ma divisi da un piano[M1] .” Cioè? Si, leggendo il seguito si capisce che i rispettivi appartamenti sono uno sopra l’altro, ma la frase presa da sola, così com’è, potrebbe essere raccontata meglio.
6.   Mi sfugge il perché uno dei motivi, una coppia con figli e l’altra senza figli, possa portarli a osservarsi per “scoprire, o ritrovare certi sapori.”
7.   Da “Patti non ci aveva messo molto…” a “E lui sorrideva”, questo lungo paragrafo è bellissimo. Riesci a conciliare il desiderio con il senso di colpa. E quella frase - Quest’ultimo era il ricordo che la faceva disperare di più, quello che rendeva le sue lacrime salate oltre ogni immaginazione, poiché il cuore le sussurrava senza tregua che l’azione del Maligno non si concentra sul far nascere i desideri, piuttosto su come non farli mai incontrare - è di particolare bellezza. Resto perplesso sulla tua scelta di mettere il maiuscolo a “Maligno”. Ne colgo l’intenzione ma non la piena efficacia.
8.   “Ti piace giocare?” chiese. – A mio parere, quel “chiese” potrebbe essere omesso e ne guadagnerebbe in urgenza quanto meno opportuna per ciò che sta accadendo.
9.   “Ti piace giocare?” chiese – “Togli la maglia” disse – “Togliti i pantaloni (…)” gli disse. “Finalmente lei gli disse di voltarsi.” Proverei a variare un poco, cambiare registro, non so come spiegarmi.
10.               “Celebre successo dei Kiss”. Con tanto di rimando in nota. È un’informazione a mio parere inutile, che blocca l’urgenza, l’ansia. A volte, anche nei tuoi commenti, la musica diventa più importante del racconto. Quindi, di fatto, sminuisci il racconto stesso. Uhm! Mi sa di averlo già detto.
11.               “…volutamente rallentato saltando un tempo.” Cosa vuol dire? Proseguendo si può un poco “accordare”, eppure proverei a scriverlo diversamente.
12.               “Di tanto in tanto le urla gioiose dei suoi bimbi la riportavano lì dov’era il suo posto naturale, con loro, per loro.” Bellissima questa immagine.
Come puoi vedere, nelle misere mie pulci ci sono perplessità ma anche plausi. Le perplessità provengono per lo più dalla conoscenza di tanti altri tuoi testi, da alcuni ricorrenti “refrain” che so appartenerti e a cui sei legato. I plausi seguono in copia, perché già so che scrivi bene e con uno stile elegante e incisivo.
Ma, insomma, ‘sto racconto mi piace o no?
Mi piace, e anche tanto. Lo so, lo aspetto a ogni racconto il tuo finale, il coup de froud. E riesci di norma a sorprendermi, come in questo.
Nel tuo ci racconti tutto sommato una “storiella”, e saperla far diventare interessante è per / di pochi. È un racconto che “percorre” la sensualità, il bisogno represso, il senso di colpa, e di converso la non rinuncia a godere del proibito (chissà poi perché proibito), e quell’ultimo sms ci porta a pensare che la storia insiste tra l’inferno e il limbo danteschi (con l'intento di raggiungere un "naturale" paradiso, che forse proseguirà). Parte da subito col “calore” di un tè, col “Darjeling”, con un rito che solo all’apparenza sembra fine a se stesso. In realtà quel rito, di per sé già sensuale, diventa motore e promotore per rovistare nel meraviglioso mondo della fantasia carnale che, nell’ambito domestico, viene spesso mortificato (quanta fantasia sprecata). Ma quel tè, quegli “accessori” diventano poi decisione, progetto e “agguato” tanto, ma proprio tanto femmineo. Ed è qui dove ti distingui: riesci a calarti benissimo nell’immaginario femminile, quasi più che in quello maschile. Anche se non sono, per genere, il recensore migliore per giudicare il pensiero e i meccanismi femminili. Ovviamente è una scelta, qui azzeccatissima. Il finale è deliziosamente scollegato, è un’occasione per far quietare, nella paura di un avvenimento naturale potenzialmente disastroso, l’urgenza dell’appetito che ci è nato come lettori. Poi farci riflettere e ancora un poco sorridere su quanto conti l’equilibrio, un buon marito, dei figli, ma anche quanto conti e "spinga" la libertà di amare i propri entusiasmi e "sogni", svincolati da religioni e consuetudini, da “Statuta”, dall’alto di rigori manichei, quanto conti fantasticare passioni sconvolgenti e narsisistiche, o “naturali”, Quanto pesi farsi amare, facendoselo scrivere con un appassionato e scontato sms.



Ultima modifica di digitoergosum il Mar Ago 31, 2021 9:53 pm - modificato 4 volte.

11-- Empty Re: -- Mar Ago 31, 2021 2:53 pm

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Per favore, sinceramente. Ci regali qui "Il prato della primavera"?

12-- Empty Re: -- Mar Ago 31, 2021 4:54 pm

Ospite


Ospite

Volentieri, Susanna. Se posso, sperando di esserne all'altezza.

13-- Empty Re: -- Mar Ago 31, 2021 5:52 pm

Ospite


Ospite

Qualche giorno fa contattavo il mio amico Digito chiedendogli tout court una recensione sincera, profonda, analitica. E soprattutto, senza alcuna pietà.

Ieri sera, prima di coricarmi, c'era una bellissima Luna piena. La sua luce tra gli alberi mi ha però provocato un attimo di agitazione. E un latrato lontano mi ha trasportato con la mente in terra magiara, patria di antiche tradizioni, ma anche di una tormentata stirpe di lupi mannari.

Digito, sapevo che solo assecondando il tuo 'dark side' avresti scatenato la ferocia dell'Uomo Lupo che si nasconde in te. Non avevo bisogno di miagolii ed ero pronto. Ma non abbastanza evidentemente: la tua osservazione sulla musica è stata una ferita quasi mortale. Forse qualcuno doveva dirmelo, e forse, meglio tu che un altro.

Ho applicato quasi tutte le modifiche consigliate. Non posso però stavolta agire su titolo e riferimenti musicali (peraltro il titolo ne cela uno) poichè stravolgerei un racconto che è nato sopra quelle note. Ma il tuo consiglio è acquisito, e quando la ferita sarà rimarginata porterà i suoi frutti.

E' vero, mi piacciono i titoli in lingua straniera. Il tuo consiglio è appropriato e ne terrò conto sicuramente.

Coppie con figli e senza figli: una differenza abissale, credo.

Ringraziarti, Digito, è cosa scontata. Ma non lo è il 'quanto'. Se ferite ci sono state, è perchè sicuramene hai colpito più di qualche punto debole. Ti avevo chiesto questo, mi hai dato questo con un impegno davvero notevole e la sensibilità e la classe che ti contraddistingono. Non c'è crescita senza dolore, ogni suggerimento va analizato con umiltà e, se valido, recepito senza remore.

Voglio concludere, a sorpresa, invertendo le parti per dare io un consiglio a te: ora, Digito, guardati le spalle.


P.S. per Susanna: ho spaziato anche i dialoghi, come avevi consigliato tu.

14-- Empty Re: -- Mar Ago 31, 2021 6:19 pm

digitoergosum

digitoergosum
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

Azz! Ho scatenato la dark side di Rasalgethi! Come minimo mi scarnifica applicandomi l'anatema musicale del famoso rocker Zephir Hale Dillard con la sua bellissima e implacabile "Fuck you To Heaven". Che bello essere amici e rispettarsi. Il tuo commento, Rasalgethi, è un abbraccio intelligente. Non potevo aspettarmi altro.

15-- Empty Re: --

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