Vademecum per l'aspirante scrittore
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Vademecum per l'aspirante scrittore
Questo post inaugura lo spazio dedicato alle curiosità grammaticali, dovete potete porre ogni genere di domanda e ricevere risposta e se non ce l'abbiamo andiamo insieme a rompere i cabassisi alla Crusca.
E non temo di dire che con il buon fu Umberto, qui copiato e incollato da SPS, iniziamo nel migliore dei modi. Ricordate che ogni spazio su questo forum è di tutti e tutti possono interagire.
1. Evitate le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu”.
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
17. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
18. Metti, le virgole, al posto giusto.
19. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non sempre è facile.
20. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
21. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
22. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
23. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fa sbaglia.
24. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
25. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
26. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
27. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche e simili.
28. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del “5 maggio”.
29. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
30. Pura puntiliosamente l’ortograffia.
31. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.
32. Non usare mai il plurale maiestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
33. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
34. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiono come altrettante epipfanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
35. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
36. Una frase compiuta deve avere
Non solo per quello che dicono, ma per come lo dicono, queste trentasei pillole sono un capolavoro, una dimostrazione del genio di Eco, roba che uno scrittore o aspirante tale dovrebbe portarsi dietro giorno e notte, mangiarci insieme. farci l'amore e crescerci dei bei bambini.
E non temo di dire che con il buon fu Umberto, qui copiato e incollato da SPS, iniziamo nel migliore dei modi. Ricordate che ogni spazio su questo forum è di tutti e tutti possono interagire.
C'è un tizio (anzi, ahimè, c'era), un professore, che ha dispensato trentasei consigli per gli aspiranti scrittori.
Il tizio in questione si chiama Umberto Eco, e questa è la bibbia dello scrittore:
1. Evitate le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu”.
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
17. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
18. Metti, le virgole, al posto giusto.
19. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non sempre è facile.
20. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
21. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
22. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe – o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento – affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
23. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fa sbaglia.
24. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
25. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
26. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
27. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche e simili.
28. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del “5 maggio”.
29. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
30. Pura puntiliosamente l’ortograffia.
31. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.
32. Non usare mai il plurale maiestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
33. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
34. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiono come altrettante epipfanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
35. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
36. Una frase compiuta deve avere
Non solo per quello che dicono, ma per come lo dicono, queste trentasei pillole sono un capolavoro, una dimostrazione del genio di Eco, roba che uno scrittore o aspirante tale dovrebbe portarsi dietro giorno e notte, mangiarci insieme. farci l'amore e crescerci dei bei bambini.
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La gloria o il merito di certi uomini è scrivere bene; di altri, non scrivere affatto.
Jean de La Bruyère
Phoenix- Admin
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Re: Vademecum per l'aspirante scrittore
Bella l’interruzione della nota 36. Cosa deve avere una frase compiuta?🤨
Petunia- Moderatore
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Re: Vademecum per l'aspirante scrittore
Un punto?Petunia ha scritto:Bella l’interruzione della nota 36. Cosa deve avere una frase compiuta?🤨
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Jean de La Bruyère
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Re: Vademecum per l'aspirante scrittore
Che stordita 🥴
Petunia- Moderatore
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Re: Vademecum per l'aspirante scrittore
Petunia ha scritto:Che stordita 🥴
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Jean de La Bruyère
Phoenix- Admin
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Re: Vademecum per l'aspirante scrittore
Capolavoro!!!
ne vengo fuori con le idee molto più chiare
grazie Phoenix
riconoscente a vita
ne vengo fuori con le idee molto più chiare
grazie Phoenix
riconoscente a vita
Resdei- Maestro Jedi
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Re: Vademecum per l'aspirante scrittore
Io ci ho problemi con la punteggiatura, ci ho.
Per il resto tutto ok, ma con la punteggiatura le mie dita sbatacchiano sulla tastiera come un moscone impazzito e viene fuori di tutto.
Per il resto tutto ok, ma con la punteggiatura le mie dita sbatacchiano sulla tastiera come un moscone impazzito e viene fuori di tutto.
Stefy- Padawan
- Messaggi : 283
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Data di iscrizione : 07.01.21
Località : Busseto (PR)
Re: Vademecum per l'aspirante scrittore
grande , immenso umberto eco . grande scrittore si . eeee ragazzi , il nome della rosa , mai letto . non ci riuscirei . essendo invenzione , non verita ma potrebbe essere. verosimile . conosco di fama il nome della rosa . chiedo scusa ma leggerlo non ci riesco . ho visto il film in tv , e si . la tivvu . 2 volte . . ecco . cosi come ho scritto . non si deve fare . perfetto . grazie
Ospite- Ospite
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