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Re: x
Mi è piaciuto. L'ho percepito come una sorta di esorcizzazione, la nececessità di vincere il disagio, il dolore, attraverso il vivere la morte.
Nella stesura, certe cosine credo possano essere migliorate.
Quanta lussuria d’acari inondava ogni riga e quanta rilegata speranza trasudava dai pensieri stampigliati dentro le vene che irradiavano la vita in quella morta carta.
Per esempio, in questa frase: "morta carta" non lo trovo agevole o, meglio, non trovo funzionale anteporre "morte" a "carta".
Sarebbe meglio "carta morta", secondo me.
Nella stesura, certe cosine credo possano essere migliorate.
Quanta lussuria d’acari inondava ogni riga e quanta rilegata speranza trasudava dai pensieri stampigliati dentro le vene che irradiavano la vita in quella morta carta.
Per esempio, in questa frase: "morta carta" non lo trovo agevole o, meglio, non trovo funzionale anteporre "morte" a "carta".
Sarebbe meglio "carta morta", secondo me.
Ospite- Ospite
Re: x
Ti ringrazio moltissimo della lettura e del giudizio. In effetti io stesso considero questo testo più prosa poetica intrisa nell'andare d'un racconto. Racconto lo è perché tratta vicende, o meglio esperienze, vere.
Poesia è... senza dubbio perché quelle esperienze sono tracce di poesia e poi i plichi di carta morta esistono in un contenitore segreto che è l'origine lontanissima del mio scrivere.
In effetti molto di ciò che è scritto ricalca il mio stile nella scrittura poetica, ogni tanto mi piace essere melanconico, obsoleto e tristemente legato al romanticismo inglese.
Poesia è... senza dubbio perché quelle esperienze sono tracce di poesia e poi i plichi di carta morta esistono in un contenitore segreto che è l'origine lontanissima del mio scrivere.
In effetti molto di ciò che è scritto ricalca il mio stile nella scrittura poetica, ogni tanto mi piace essere melanconico, obsoleto e tristemente legato al romanticismo inglese.
Ospite- Ospite
Re: x
Sì @Giancarlo Gravili questo piccolo scrigno è imbevuto di poesia. Ho letto tante delle tue produzioni e ci trovo molto di te in queste righe. C’è un profondo intimo amore per la scrittura che è come se traesse origine da mondi lontani, da anime che hanno vissuto prima di te e che tu racchiudi tutte quante.
Ci sento la nostalgia del tempo passato e forse un po’ di rimpianto
Come era possibile trovare il tempo senza che esso s’accorgesse che gli sei passato accanto?
Profondo, malinconico, a tratti esoterico, in una parola: Giancarlo Gravili
Ci sento la nostalgia del tempo passato e forse un po’ di rimpianto
Come era possibile trovare il tempo senza che esso s’accorgesse che gli sei passato accanto?
Profondo, malinconico, a tratti esoterico, in una parola: Giancarlo Gravili
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Re: x
Grazie Pet comprendo che non sempre è facile accostarsi ai miei testi che implicano molta conoscenza del mondo dell'autore. Tu hai la chiave di lettura giusta un abbraccio.
Ospite- Ospite
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