Dove finiva il prato
Lì,
dove finiva il prato,
l'anima si chinò
ad ascoltare il canto dei fiori,
nell'aria briosa
dell'eterno silenzio.
E s'udivano salti
di freschi ruscelli
e fruscii d'erbe incolte
dondolavano l'altalena dei pensieri.
Lontano nei boschi
il ginepro paesaggio
allietava il sonno dei ricordi
che, nel penzolar loro d'erti tronchi,
parevano apparire o svanire
al cangiar dell'ombre.
Anche il sole se ne stava appeso sotto piccoli nembi
come se ogni immensità
potesse dormire
nella più piccola forma.
Era questo quel tempo
in cui le ciglia dei miei occhi erano la tela di Dio.