Violenta armonia
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Re: Violenta armonia
In questo racconto è talmente forte e preponderante l'essenza dei personaggi da far scivolare in secondo piano tutto il resto, che sia il bosco, che siano le vicende.
E' bellissimo, e su questo non discuto.
Però c'è un però. Leggendo ho avuto la percezione che il racconto sia diviso in due parti molto nette.
La prima è praticamente perfetta: ti coinvolge e trascina, al netto delle espressioni bizzarre ma dannatamente efficaci del narratore. Ti ritrovi convogliato nella storia dei due protagonisti e te ne senti quasi parte, poco importa che la situazione sia lontana dai canoni della vita di tutti i giorni, almeno per il mio sentire.
Poi qualcosa cambia.
Nella seconda parte, che potrebbe incominciare da "aspirina e caffè", le cose cambiano. La storia sembra spiralizzare su se stessa, arrotolarsi nel cercare un guizzo, un qualcosa che smuova il quadro [cit.] creato fino a quel momento. L'evento catalizzatore è il bosco in fiamme, ma arriva solo nel finale e solo quando ormai io lettore non sono neanche più sicuro che l'incendio sia vero e non piuttosto immaginario. Tardi, forse.
Anche Giulio e Bruna in questa seconda parte cambiano, o sembrano cambiare. I loro ragionamenti, le loro interazioni, si allontanano dalla stravaganza splendida della prima parte e diventano qualcosa di più criptico, di più incomprensibile, con risposte che sembrano sapere solo loro e che in loro rimangono. Con conversioni religiose, vere o momentanee, che arrivano inaspettate e senza preavviso, come il cagnolino del finale, che non si sa se abbia veramente una funzione o sia solo un evento casuale, come può apparire un po' tutto il dipanarsi della tua storia.
Sono combattuto nel giudizio, comunque positivo, proprio per questa stranissima e per me evidente divergenza tra le due metà del racconto.
Gli errori di forma ci sono, sono stati segnalati, io al solito ne avrò notati un decimo, proprio per la qualità e particolarità della scrittura. Verso il finale, però, ho cominciato a notarli con più frequenza, e forse questo è un sintomo che qualcosa non ha funzionato alla perfezione nell'alchimia che hai scelto di creare.
Te ne segnalo solo uno, perché lì mi ci sono proprio inciampato dentro.
Nello scambio di battute, le due finali sono entrambe di Bruna. Ma scritte in questo modo, una sotto l'altra col trattino introduttivo, fanno sembrare che l'ultima appartenga a Giulio.
In definitiva, sempre sincera ammirazione per questa scrittura così vera, ruspante, vivida, ma qualcosa non ha funzionato appieno, secondo me, nell'equilibrio tra le due parti.
E' bellissimo, e su questo non discuto.
Però c'è un però. Leggendo ho avuto la percezione che il racconto sia diviso in due parti molto nette.
La prima è praticamente perfetta: ti coinvolge e trascina, al netto delle espressioni bizzarre ma dannatamente efficaci del narratore. Ti ritrovi convogliato nella storia dei due protagonisti e te ne senti quasi parte, poco importa che la situazione sia lontana dai canoni della vita di tutti i giorni, almeno per il mio sentire.
Poi qualcosa cambia.
Nella seconda parte, che potrebbe incominciare da "aspirina e caffè", le cose cambiano. La storia sembra spiralizzare su se stessa, arrotolarsi nel cercare un guizzo, un qualcosa che smuova il quadro [cit.] creato fino a quel momento. L'evento catalizzatore è il bosco in fiamme, ma arriva solo nel finale e solo quando ormai io lettore non sono neanche più sicuro che l'incendio sia vero e non piuttosto immaginario. Tardi, forse.
Anche Giulio e Bruna in questa seconda parte cambiano, o sembrano cambiare. I loro ragionamenti, le loro interazioni, si allontanano dalla stravaganza splendida della prima parte e diventano qualcosa di più criptico, di più incomprensibile, con risposte che sembrano sapere solo loro e che in loro rimangono. Con conversioni religiose, vere o momentanee, che arrivano inaspettate e senza preavviso, come il cagnolino del finale, che non si sa se abbia veramente una funzione o sia solo un evento casuale, come può apparire un po' tutto il dipanarsi della tua storia.
Sono combattuto nel giudizio, comunque positivo, proprio per questa stranissima e per me evidente divergenza tra le due metà del racconto.
Gli errori di forma ci sono, sono stati segnalati, io al solito ne avrò notati un decimo, proprio per la qualità e particolarità della scrittura. Verso il finale, però, ho cominciato a notarli con più frequenza, e forse questo è un sintomo che qualcosa non ha funzionato alla perfezione nell'alchimia che hai scelto di creare.
Te ne segnalo solo uno, perché lì mi ci sono proprio inciampato dentro.
- Da dove arriva questo giovanotto? chiede Bruna sensibilmente commossa da una scena che gli calpesta il cuore.
- Era stato abbandonato nel bosco, da ieri razzola qui intorno, gli ho dato un po’ di pane e un nome, non avevo altro da dargli. Ora lo metto al sicuro dentro l’auto di papà.
- Quella arrugginita e con un cacciavite nella pancia dello sportello lato guida per non far scendere il finestrino?
- Proprio quella, se ti piace tanto te la regalo.
- Con tutto il cagnolino dentro?
- Con tutto accetto, dice lei toccandogli il braccio, ho l’impressione che te la cavi benissimo senza di me, ma ti rivorrei indietro, Giulio.
Nello scambio di battute, le due finali sono entrambe di Bruna. Ma scritte in questo modo, una sotto l'altra col trattino introduttivo, fanno sembrare che l'ultima appartenga a Giulio.
In definitiva, sempre sincera ammirazione per questa scrittura così vera, ruspante, vivida, ma qualcosa non ha funzionato appieno, secondo me, nell'equilibrio tra le due parti.
Fante Scelto- Cavaliere Jedi
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A tommybe garba questo messaggio
Re: Violenta armonia
Un racconto che mi ha preso fin dalle prime righe per la capacità dell'autore/autrice di creare dei personaggi ben caratterizzati, raccontati con una scrittura sapiente.
Tuttavia condivido l'opinione di chi ha rilevato il racconto come separato in due metà, dove la seconda parte scivola meno bene della prima, forse per una sorta di "attesa" di un qualcosa che sembra stia per accadere e che poi accade, ma solo nelle ultime righe. Col risultato che a un certo punto il lettore non sa più cosa aspettarsi. O forse proprio questo era il tuo intento e in questo caso ti è riuscito bene.
A mio parere resta comunque uno dei più bei testi della competizione.
Complimenti.
Tuttavia condivido l'opinione di chi ha rilevato il racconto come separato in due metà, dove la seconda parte scivola meno bene della prima, forse per una sorta di "attesa" di un qualcosa che sembra stia per accadere e che poi accade, ma solo nelle ultime righe. Col risultato che a un certo punto il lettore non sa più cosa aspettarsi. O forse proprio questo era il tuo intento e in questo caso ti è riuscito bene.
A mio parere resta comunque uno dei più bei testi della competizione.
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Albemasia- Younglings
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A tommybe garba questo messaggio
Re: Violenta armonia
Allora, molto bella la caratterizzazione psicologica dei personaggi, ma la storia (parere personale ovviamente) l'ho trovata un po' criptica e difficile e non mi è stato molto chiaro il finale, forse dovrò rileggerla per capirlo meglio, ma comunque sia è un buon lavoro. Ribadisco la soggettività del mio commento
Fenix- Viandante
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A tommybe garba questo messaggio
Re: Violenta armonia
Più che un racconto, sono una serie di immagini e di situazioni da cui emergono le complesse personalità dei due personaggi, le loro storie che si intrecciano con quelle del bosco e del padre di Giulio. C’è la vita di paese, una tensione quasi sessuale che pervade il narrato, la religiosità, l’immagine del bosco nel quadro che è il bosco stesso, ci sono tantissime cose illuminate da una capacità di scrittura fuori dal normale. Giulio e Bruna, pur essendo personaggi non simpatici né affascinanti, emergono e rimangono vividi nella memoria, persistenti come il sapore di un ottimo vino.
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A tommybe garba questo messaggio
Re: Violenta armonia
Ho fatto fatica a leggerlo, non ho trovato interessante la trama che mi è apparsa confusa e ho trovato slegato uno dall'altro il susseguirsi degli eventi.
Ti chiedo scusa, forse è un mio limite non aver capito il tuo lavoro.
Aggiungo solo che "alberi di marca diversa" mi ha fatto credere che stavo leggendo qualcosa di comico.
Ti chiedo scusa, forse è un mio limite non aver capito il tuo lavoro.
Aggiungo solo che "alberi di marca diversa" mi ha fatto credere che stavo leggendo qualcosa di comico.
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A tommybe garba questo messaggio
Re: Violenta armonia
Che belle immagini ci hai regalato, autor. Che bei personaggi, com'è fragile Giulio e insieme resiliente e che continua a provarci, a vivere. E che donna Bruna, una di quelle donne che c'è, tangibile.la sua presenza e la sua essenza, ingombrante anche a volte, come le persone che sono costrette per vocazione a occupare dei posti nelle nostre vite.
C'è un atmosfera di rinascita leggera, di situazioni che sembrano un po' statiche ma che sono la brace di un nuovo inizio che va a formarsi.
La forza di questo racconto è il suo esistere per raccontare un momento di passaggio nella vita di Giulio. Per spiegarci da dentro, da fuori e attraverso i dialoghi, come Giulio affronta le cose, il suo modo di essere e di fare, il suo modo di amare.
Un testo intimo e coinvolgente. Lo sai, dovresti sistemare un po' il resto, la forma, gli a capo, dargli una riordinata, ecco.
Complimenti e alla prossima.
Ele
C'è un atmosfera di rinascita leggera, di situazioni che sembrano un po' statiche ma che sono la brace di un nuovo inizio che va a formarsi.
La forza di questo racconto è il suo esistere per raccontare un momento di passaggio nella vita di Giulio. Per spiegarci da dentro, da fuori e attraverso i dialoghi, come Giulio affronta le cose, il suo modo di essere e di fare, il suo modo di amare.
Un testo intimo e coinvolgente. Lo sai, dovresti sistemare un po' il resto, la forma, gli a capo, dargli una riordinata, ecco.
Complimenti e alla prossima.
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Re: Violenta armonia
Racconto stilisticamente unico e pieno di piccoli momenti di poesia che richiedono una lettura attenta, quasi un'immersione totale nella sua natura. Ogni tanto forse si ingarbuglia un po', ma, quando funziona, funziona alla grande. Bellissimo il titolo, quasi il simbolo di una scrittura che deve far violenza a se stessa per essere armonica e alla sua massima potenza è in fondo un imprevedibile improvvisazione jazz che impegna e ripaga il lettore.
Piaciuto
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Re: Violenta armonia
Proprio vero, si ingarbuglia, ho sbagliato a inviarlo con largo anticipo, senza adeguate riletture.
Ogni volta che lo rileggevo mi commuovevo, c'era troppo di me e della mia famiglia nel racconto, e allora stufo l'ho inviato.
Non invento mai troppo nei miei racconti e questo è il mio grande limite.
Un abbraccio a chi ha avuto la pazienza di capirlo.
Ogni volta che lo rileggevo mi commuovevo, c'era troppo di me e della mia famiglia nel racconto, e allora stufo l'ho inviato.
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A Petunia, Achillu, Resdei, caipiroska, paluca66 e Fante Scelto garba questo messaggio
Re: Violenta armonia
A me è piaciuto moltissimo, e non solo a me! Grande Tom!
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Un giorno tornerò, e avrò le idee più chiare.
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Re: Violenta armonia
Vi amo
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