Arpeggio

Note sfuggite al pentagramma
scivolano accorte sulle nostre ombre
timorose come sono
d'infrangere un dialogo muto,
antico e misterioso.
Carezzando quel buio
che complice ci nasconde
al mondo intero e persino
ai nostri stessi occhi serrati.
Sarà dunque ammaliante
poterci scoprire immersi
uno nell'altra a sfiorare la notte.

Ciao, Penna.

Analisi metrica: versi di lunghezza variabile, non rimati e in metrica riconoscibile; trattandosi di versi sciolti si possono interpretare a piacimento dieresi, dialefe, sineresi e sinalefe.
Non ci sono strofe, ma la presenza di punti fermi divide la struttura in cinquina, quartina e terzina.
Ritmicamente sembrano esserci delle cesure in tutti i versi tranne tre: "d'infrangere un dialogo muto", "ai nostri stessi occhi serrati" e "poterci scoprire immersi".
Dal titolo "arpeggio" mi aspettavo di trovare una composizione ritmata e il risultato finale lo trovo soddisfacente.

Ci sono diverse figure retoriche; inizia con una metafora seguita dall'ossimoro "dialogo muto". La "quartina" non ha una reggente e può essere quindi retta virtualmente sia dalla "cinquina" che dalla "terzina", la trovo una soluzione molto interessante e intrigante.
Il messaggio pone l'accento sulle difficoltà di una coppia a comunicare i propri desideri che nascono dall'istinto. Il finale rappresenta lo stereotipo romantico dell'abbandono all'istinto per superare le difficoltà e le paure.

Grazie e alla prossima.

Il buio che ci nasconde a noi stessi, ai nostri occhi serrati, sembra la strofa di un pazzo, ma è anche la cosa più bella che io abbia letto fino ad adesso. E questo la dice lunga sulla capacità dell'autore, vittima purtroppo di brevità.
Quel poco che arriva è comunque formidabile.

Ciao Penna. Da appassionato di musica quale sono il titolo mi ha subito attratto. Dopo aver letto il tuo testo, mi è piaciuto pensare al romantico brano arpeggiato, forse il più noto e romantico: Giochi Proibiti. Ci porti in uno spazio intimo, con lampade coperte da drappi, e ci racconti la passione, con un appena accennato erotismo, con un tratto e soprattutto un approccio elegante. Poi, quando la brevità risulta efficace, come qui, l'apprezzo molto. Ben fatto cara Penna. Mi piace.

Una poesia elegante, venata di un certo erotismo che cattura.
Chissà chi sono i due amanti celati dal buio della notte?
Una coppia classica, ritratta in un momento passionale oppure due amanti clandestini?
"Quel buio che complice ci nasconde al mondo intero" mi fa immaginare una coppia clandestina, ma non è questo l'importante.
L'importante è che la tua poesia mi sia piaciuta.

Versi eleganti e sensuali. Il ritmo è morbido e mi sono immaginata una coppia che si ama cercando di non far rumore, seguendo la melodia di un arpeggio, un sospiro dietro l’altro, godendo il momento, senza fermarsi in una ritrovata armonia. Piaciuta. Brav

Le immagini che questa poesia suscita sono fumose, vaghe, e anche il riferimento all'arpeggio e alla musica, presente nel primo verso, poi scompare, cedendo il posto a un contatto di carne e ombre tratteggiato in modo evanescente.
Ecco, tutto mi appare come disegnato con lo sfumino, appena visibile, appena accennato. 
Espressioni come "dialogo muto, antico e misterioso" o "carezzando quel buio" non mi hanno entusiasmato proprio per la estrema vaghezza delle sensazioni che suscitano. E in così pochi versi occorre colpire più forte i sensi del lettore.

Sì, probabilmente l'interpretazione corretta è quella di due amanti molto timidi, o alla loro prima unione, lecita o illecita che sia.

Molto interessante, uno sguardo dal buco della serratura su un panorama umano di notte. Ho apprezzato molto, mi hai riportato indietro, ad uno spettacolo visto un po' di anni fa, era un Dottor Jekyll e Mr Hide. L'atmosfera, le scene a lume di candela, la notte che invade tutto, tranne i dialoghi muti, antichi e misteriosi. Complimenti.

L'ultima frase mi ha inserito nel contesto. forse troppo tardi. Perché con l'ultima frase finalmente riesci a farti un'idea di quale sia il momento e ti puoi immedesimare con la penna. A quel punto devi rileggere la poesia e quindi tutto torna, ma mi rimane la sensazione che sia poco armonica per il montaggio.  

Ciao,
scorrono nelle nelle "note" libere
un racconto d'amore che diventa complicato
e che fa soffrire entrambi creando dei dubbi.

Poesia intimistica, bella la metafora finale.

ciao.
Un tocco delicato in questa poesia, una conoscenza profonda e antica che sfocia timidamente in qualcos’altro. 
Atmosfera quasi da sogno: immaginazione o realtà? 
Spero nella non delusione del risveglio. 
Hai suscitato emozioni e domande in così pochi versi, e non è poco.
complimenti

Ciao, Autore. Gran bel pezzo, il tuo.
Hai il pregio di aver creato un componimento che si legge bene ritmicamente e che ti rimane impresso a lettura finita. In me, hai smosso delle corde che non riescono a farmi esprimere pienamente quanto mi sia piaciuta, e questo forse perché la poesia, spesso, è proprio questo. Sono contento di aver letto questa tua opera di grande valore poetico, con un messaggio chiaro che ognuno può recepire in base alla propria emotività.
In bocca al lupo per il concorso. Credo che ti toglierai una bella soddisfazione

Apprezzabile tentativo di parlare d'amore senza parlarne. Se l'obiettivo era creare un'atmosfera dentro una storia, o anche il suo contrario, ci sei riuscito.

Una trasfigurazione poetica dell’amplesso (parola che, fra l’altro, ha lo stesso numero di caratteri di “arpeggio”, nonché le stesse lettere iniziali e finali) molto ben giocata su immagini e atmosfere glamour, che invitano a una lettura lenta e complice.
Unico neo, quel “carezzando” al sesto verso, che forse voleva essere “carezzano” e riferirsi ancora alle “note sfuggite al pentagramma”. Il gerundio lascia la frase incompleta e spezza un po' l’incanto così abilmente ricercato.
Un buon lavoro.
M.

niente male anche questa composizione.
sensualità ed erotismo neanche troppo nascosti ma senza scadere nel volgare, tutt'altro.
belle parole che non hanno bisogno di chiarimenti.
ottime le descrizioni.
complimenti

La parte centrale non mi è chiara, probabilmente manca un verbo che la definisca. Echi dannunziani de La pioggia nel pineto sono molto forti.

Concordo con @Byron.RN e altri commentatori: una poesia elegante, di quell’eleganza semplice eppure ricca, ben studiata per porgere al lettore non solo immagini ma anche immaginazione.
Dai versi mi è arrivato un misto di dolcezza ed erotismo, quel momento in cui questi momenti si uniscono in un qualcosa di palpabile e al contempo evanescente: momenti vecchi il tempo e per questo sempre nuovi per chi li vive pienamente.
Complimenti.

Una poesia classica, che lascia emozioni e convolge tutti i sensi, portando il lettore denntro quella stanza ma anche dentro i sentimenti del narratore.
Sembra di vederlo il giradischi che regala musica soffusa in una stanza che accoglie gli amanti con un buio che contrasta con la luce che sembra esserci nei loro cuori.
Piaciuta molto.

Ciao autore, devo confessarti che il sottofondo musicale che ho avuto mentre leggevo la tua poesia mi ha aiutato a entrare nell'atmosfera rarefatta che hai creato. Ma dopotutto alla musica stessa è legata anche la tua poetica. Mi sei piaciuto parecchio, lo ammetto, per la tua capacità di farci entrare nell'intimità di due amanti silenziosi, senza però essere invadente, e quindi di regalarci emozioni pulite e sincere. Bello anche il ritmo e come scivolano le parole durante la lettura. Complimenti e a rileggerci!

Ciao
Un dialogo amoroso avvolto in un atmosfera musicale che però soffre di un ritmo un po monotono.

Senza girarci intorno, devo ammettere che il componimento mi sembra coerente in tutti i suoi aspetti. Un arpeggio, il titolo, che ben si addice alla musicalità dei versi. Non soltanto per una questione puramente tecnica, ma anche quando rapportata ai due amanti. Come già notato, ci si domanda se essi siano al primo approccio tra loro, oppore se si tratta di un amore clandestino, da tenere nascosto. Ecco il vero pregio della poesia secondo me: versatile a qualsiasi interpretazione che tratti d'amore perché in fin dei conti l'amore è musica.

Grazie

Ciao,
riesci a creare una bella atmosfera con l'uso di parole molto azzeccate: le immagini che evochi sono pertinenti e ben calibrate e si riesce davvero a percepire una certa musicalità incastrata tra le parole, che tra l'altro arrivano in maniera diretta grazie alla loro semplicità.
Tutto il componimento è aggraziato dalla velatura molto pacata con la quale incornici la scena e tutto concorre a creare l'effetto voluto. Questa pacatezza tuttavia toglie un po' di movimento alla scena tantoché sono rimasta un po' spiazzata da alcuni commenti dove si parla di erotismo, ma rileggendo il testo non noto ancora nessun parallelismo erotico: c'è amore, forse un amplesso, ma niente di erotico per me.
Toglierei accorte che mi sembra frenare un po' la frase.

Ci racconti di una coppia che ha difficoltà di comunicazione in modo elegante, crei l'immagine di loro che, avvolti nel buio, si realizzano nella loro intimità.
Romantica, pulita e molto gradevole.