Rime
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Rime
In italiano due parole rimano tra di loro se hanno la stessa sequenza di suoni a partire dalla vocale accentata:
rìma - stìma - ìma - pantomìma
ma non: pròssima
acque - tacque - piacque
è - bidet - parquet - Giosuè
però - sarò - falò
tavolo - trisavolo - cavolo
Una particolarità dell'italiano è che le vocali è é (che sono suoni diversi) e le vocali ò ó (idem) fanno rima; questo perché in alcuni dialetti italiani (per esempio il siciliano) non c'è distinzione tra i suoni.
Quindi è fa rima anche con perché
bèlli con capélli
pòrto con córto
Da questa regola segue che... i sette nani della Disney non fanno rima! Questo non significa che non possiamo mettere Gongolo e Cucciolo in fondo ai nostri versi; siamo liberi di farlo, basta che non la chiamiamo rima.
Oltre ai nani Disney abbiamo altri fenomeni basati su suoni simili ma non identici.
L'assonanza è quando sono identiche solo le vocali a partire dalla vocale accentata:
partire - dormite - risme
Patroclo - Mammolo - misantropo
doc - pop - biberon
La consonanza è quando sono identici i suoni successivi alla vocale accentata, fatta eccezione per le vocali accentate stesse.
andare - temere - colpire - fragore - dure
limiti - indomiti - Tremiti
tac - Bic - check
Le parole più difficili da mettere in rima sono le parole sdrucciole, cioè con l'accento sulla terzultima sillaba; nella frase precedente ce ne sono ben cinque: difficili, mettere, sdrucciole, terzultima e sillaba.
Il V maggio è un esempio di componimento poetico in cui non sono rimati i versi sdruccioli:
Ei fu. Siccome immobile
dato il mortal sospiro
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la Terra al nunzio sta
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale.
Eccetera: fatale fa rima con il quarto verso della seconda strofa e sta fa rima con il sesto verso della seconda strofa.
Comunque immobile fa rima con nobile, assonanza con codice e consonanza con risibile. Per dire.
rìma - stìma - ìma - pantomìma
ma non: pròssima
acque - tacque - piacque
è - bidet - parquet - Giosuè
però - sarò - falò
tavolo - trisavolo - cavolo
Una particolarità dell'italiano è che le vocali è é (che sono suoni diversi) e le vocali ò ó (idem) fanno rima; questo perché in alcuni dialetti italiani (per esempio il siciliano) non c'è distinzione tra i suoni.
Quindi è fa rima anche con perché
bèlli con capélli
pòrto con córto
Da questa regola segue che... i sette nani della Disney non fanno rima! Questo non significa che non possiamo mettere Gongolo e Cucciolo in fondo ai nostri versi; siamo liberi di farlo, basta che non la chiamiamo rima.
Oltre ai nani Disney abbiamo altri fenomeni basati su suoni simili ma non identici.
L'assonanza è quando sono identiche solo le vocali a partire dalla vocale accentata:
partire - dormite - risme
Patroclo - Mammolo - misantropo
doc - pop - biberon
La consonanza è quando sono identici i suoni successivi alla vocale accentata, fatta eccezione per le vocali accentate stesse.
andare - temere - colpire - fragore - dure
limiti - indomiti - Tremiti
tac - Bic - check
Le parole più difficili da mettere in rima sono le parole sdrucciole, cioè con l'accento sulla terzultima sillaba; nella frase precedente ce ne sono ben cinque: difficili, mettere, sdrucciole, terzultima e sillaba.
Il V maggio è un esempio di componimento poetico in cui non sono rimati i versi sdruccioli:
Ei fu. Siccome immobile
dato il mortal sospiro
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la Terra al nunzio sta
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale.
Eccetera: fatale fa rima con il quarto verso della seconda strofa e sta fa rima con il sesto verso della seconda strofa.
Comunque immobile fa rima con nobile, assonanza con codice e consonanza con risibile. Per dire.
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