Cuspide

Ima, tu sei, tu sei, tu sei... Splendido colpo di scena, hai fatto esplodere una bomba i cui cocci toccherà a chi viene dopo raccogliere e chissà quale dei tanti cocci e verso quale direzione lo raccoglierà.
Una domanda: non sapevo l'esistenza della parola "sorellare" ma dopo averci a lungo pensato non ho trovato un valido sostituto; sarebbe il femminile di "fraterno"?

Sorellare è il termine che mi sono "inventato" perché non volevo usare il termine fraterno.
C'è "sorellanza" ma non mi sembrava adatto per definire un abbraccio.
quindi mi sono preso questa licenza.
Se qualcuno dovesse conoscere un termine migliore me lo faccia notare perché credo sia necessario  

Wow @ImaGiraffe hai raccolto alla grande il testimone di @caipiroska . Un pezzo che ti lascia col fiato sospeso. L’ago mi ha sconvolta è un colpo da maestro del brivido. Un abbraccio “sorellare” (non mi piace ma rende l’idea - L’affetto te sorelle si dice “sororanza” ed è ancora più brutto) che si conclude in quel modo mi ha fatto saltare dalla sedia. Una storia dai risvolti torbidi e misteriosi. Hai rispettato il genere ben delineato da Caipi. Complimenti

Non voglio intromettermi in un pezzo così bello, ma credo che abbraccio fraterno sia l'espressione che mette tutti d'accordo.

Grande Ima!
La storia diventa sempre più intrigante!

Ottima frazione, Ima!
Se permetti, due parole sulla questione "sorellare". Il termine non è dei più belli. Penso che potresti svolgere la frase così, per esempio: "strette, come sorelle, in un abbraccio...". Oppure anche senza niente ("strette in un abbraccio che scioglie...), visto che non mi sembra ci sia ambiguità sul tipo di rapporto che c'è fra loro.
Altro piccolo appunto sulla frase "Si sente impotente e spezzata". Senza la congiunzione mi sembrerebbe molto più incisiva ("Si sente impotente, spezzata").
A parte queste piccolezze, un ottimo lavoro.
M.

Mi hai sorpreso con questo colpo di scena, non me lo sarei mai aspettato, lo hai nascosto davvero bene con la narrazione tranquillizzante che avevi tenuto prima del finale. Adesso come adesso, se toccasse a me, non saprei come proseguire.

Veramente un gran bel pezzo, complimenti.
C'è continuità nel genere, uno sviluppo sostanzioso della storia (che, credo tu abbia ben disegnata in mente) e la sorpresa del finale arriva davvero inaspettata.
Stai passando un bel carbone ardente al prossimo staffettista!

Dunque, se dovessi commentare il singolo frammento non avrei nulla da obiettare, anzi. Sì, forse c'è questo ruolo di Marta che non torna, qua sembra un'amica che dà una mano, nel frammento precedente più una domestica con un rapporto consolidato, ma nulla più. Il problema è che invece dobbiamo vedere questa frazione in prospettiva e allora be', nella struttura di un racconto più lungo non ci si gioca così presto il colpo di scena. Soprattutto non lo si gioca senza prima presentare a dovere il personaggio "voltafaccia", il cattivo nascosto. Di Marta invece non sappiamo nulla, nemmeno chi sia. Come è arrivata in casa di Bettina? Che rapporto hanno? Hanno un passato che le lega? Vedremo come andrà avanti il prossimo autore, ma il racconto finito rischia di essere un poco sbilanciato.

Molto intrigante il colpo di scena. Ci sono alcune piccole cose da chiarire sul ruolo di Marta che renderanno abbastanza impegnativo il seguito, ma il brano è certamente efficace e sorprendente.

Mi dispiace per il commento di @Akimizu. Per prima cosa, Martina non è un'amica di Bettina. L'ho immaginata come una collaboratrice di lunga data che nel tempo è entrata in confidenza con Bettina tanto da rivolgersi a lei dandole della stronza. Già dal pezzo di Caipi si capiva che il loro rapporto non era così formale.

La seconda cosa, che poi è la più fastidiosa, è la questione del colpo di scena. Chi sei tu per dirmi come e quando deve arrivare una svolta? Per me, questa è una svolta, certamente una svolta sconvolgente ma di certo non un colpo di scena finale. Anche qui ho cercato di prendere ciò che aveva detto Caipi e mantenermi sulla stessa linea, forse calcando un po' la mano. Tuttavia, vorrei farti notare che il personaggio di Bettina ha perso le gambe a causa di un uomo, il che è abbastanza estremo. La mia scelta di creare un voltafaccia è giustificata.

Forse è la prima volta che mi espongo in modo così diretto, ma questa volta veramente ho trovato il tuo commento "gratuito", forse perché ho fatto delle scelte che tu non avresti fatto. Dalle tue parole sembra che io abbia sbilanciato, rovinando così il racconto. Quando invece credo che ci sia tempo per rispondere a tutte le domande, anche perché credo di aver lasciato aperte un sacco di porte.

I suggerimenti non sono accuse.
Sono solo suggerimenti.
Perché te la prendi tanto?

Ritengo decisamente sopra le righe il tono della tua risposta, Ima. Ho espresso in maniera garbata e argomentata un semplice parere. Per chiuderla qua, nonostante le tue "spiegazioni" continuo a ritenere giuste la mie obiezioni, ma hai ragione, non sono nessuno, quindi lasciamo perdere.

Credo che se non ci fossero mai scontri o malintesi finiremmo per apparire "finti"; l'importante è sempre l'educazione e il rispetto dell'opinione altrui.
Come tra veri amici, come si fa in famiglia, propongo una bella stretta di mano e un abbraccio virtuale tra Ima e Aki, siete in gamba ragazzi! 

Io sono una persona sopra le righe e mi parte la brocca molto facilmente. Allo stesso modo mi spengo e so riconosco quando esagero. 
Chiedo scusa ad  @Akimizu per i termini utilizzati.

Senza entrare troppo nel merito delle precedenti discussioni, dico che questo racconto in costruzione è la casa dei colpi di scena. Intendo dire che sbilanciati o no, anticipati o ritardati, alla fine tutto troverà una quadra. Ciò che mi pare sia già definito, tuttavia, è il genere. Sono curioso di leggere il seguito...

L'abbraccio tra Marta e Bettina è commovente, poi l'ago che penetra nel collo stordisce, una frustata per i lettori, un vero ossimoro narrativo.
Bravissimo, Ima.

Wow!
In corsia quattro non si scherza!
Ritmo serrato e colpi di scena!
Senz'altro verrà fuori un racconto che terrà il lettore all'erta e con il fiato sospeso!
Mi piace il fatto che ti sia ricollegato a un brano dell'oroscopo perchè da un senso di continuità alla storia.
Ora, io sono l'asso per non capire al volo le cose, ma il mio dubbio è il seguente: secondo i miei calcoli dovrebbero esserci ancora due o tre staffettisti a corsia quindi bastano 4/6000 battute per terminare e far quadrare storie così complesse? Oppure ogni staffettista avrà più turni di scrittura? Cioè, finiti i sorteggi, verremo ancora chiamati a continuare la storia?
Perchè avrei un paio d'idee per continuare questa che...
Eh, Eh (risata malvagia...).