Tenebre
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Tenebre
Tenebre
Mi ghermiscono tenebre,
ho paura.
Spento appare
il sacro fuoco della poesia.
Demoni conficcano artigli nella mia anima.
Soffro... in un profondo dolore
l'inferno dell'uomo.
Piango i miei versi
e nello spoglio campo
giaccio inerme
senza armatura.
Persa è la battaglia,
ogni cosa dimenticata.
E pioggia scende su di me.
Apro i miei occhi al buio eterno,
senza lacrime
come solitudine
dei soli reclama.
S'avvicina colei che rende carche l'anime.
Mi guarda,
ho ancora la spada
ma non la forza delle rime.
Ho la mia condanna a farmi coraggio.
"Tu non puoi uccidere chi già morto è".
Ella ride nel suo svanire
pregustando da belva immonda
tutto il mio sangue.
Ed esso scorre
in questa nera terra
senza avere del rosso il sangue.
E allor sorrido io.
"Quante volte dovrò morire per te?".
______________________________________________________
Io sono quell'effimero scorcio d'arancio e di giallo che al tramonto appare per un istante e s'allunga in cielo, prima che la terra volti la faccia e il sole si ritrovi dall'altra parte del mondo.
Io sono sempre dall'altra parte del mondo quando gli altri mi leggono, per questo non esisterà mai un mio scritto.
Flash Gordon- Padawan
- Messaggi : 287
Punti : 441
Infamia o lode : 8
Data di iscrizione : 27.01.23
Età : 57
Località : Padova
Re: Tenebre
Ciao Gian @Flash Gordon
un poeta non perde la sua musa ispiratrice, ma capita di sentirsi “abbandonati” dall’ispirazione e si diventa facile preda della disperazione”
In questa tua lirica rinvengo il profondo, viscerale legame con la “tua musa” e percepisco l’amarezza, quasi la delusione di un amante che vive nell’indifferenza dell’amata. Gli occhi aperti, senza lacrime, come la solitudine è una immagine toccante.
ho ancora la spada
ma non la forza delle rime.
Bella immagine come anche il fatto che “hai la tua condanna” a farti coraggio.
Ci sono versi molto personali e profondi.
un poeta non perde la sua musa ispiratrice, ma capita di sentirsi “abbandonati” dall’ispirazione e si diventa facile preda della disperazione”
In questa tua lirica rinvengo il profondo, viscerale legame con la “tua musa” e percepisco l’amarezza, quasi la delusione di un amante che vive nell’indifferenza dell’amata. Gli occhi aperti, senza lacrime, come la solitudine è una immagine toccante.
ho ancora la spada
ma non la forza delle rime.
Bella immagine come anche il fatto che “hai la tua condanna” a farti coraggio.
Ci sono versi molto personali e profondi.
Petunia- Moderatore
- Messaggi : 2311
Punti : 2548
Infamia o lode : 43
Data di iscrizione : 07.01.21
Età : 60
Località : Prato
Re: Tenebre
Grazie Pet, momento difficile per me... come capita a tanti nella vita e quando i periodi sono lunghi e difficili, specie con la salute, si fa fatica a pensare e raffrontarsi, si cerca e non si trova...
______________________________________________________
Io sono quell'effimero scorcio d'arancio e di giallo che al tramonto appare per un istante e s'allunga in cielo, prima che la terra volti la faccia e il sole si ritrovi dall'altra parte del mondo.
Io sono sempre dall'altra parte del mondo quando gli altri mi leggono, per questo non esisterà mai un mio scritto.
Flash Gordon- Padawan
- Messaggi : 287
Punti : 441
Infamia o lode : 8
Data di iscrizione : 27.01.23
Età : 57
Località : Padova
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
» Con il nome giusto
» Quando non tutti gli uccelli avevano il becco
» Libero arbitrio
» Una triste storia d'amore
» Penne, piume e rock and roll
» Nuda vola
» Come degli uccelli, simili agli uccelli
» Il canto dell'aquila