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2 partecipanti

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1x Empty x Mar Ago 30, 2022 1:35 pm

Ospite


Ospite

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Ultima modifica di Giancarlo Gravili il Mer Gen 25, 2023 11:00 am - modificato 1 volta.

2x Empty Re: x Mar Ago 30, 2022 2:31 pm

Petunia

Petunia
Moderatore
Moderatore

Caro  @Giancarlo Gravili coi tuoi racconti riesci sempre a trasportarmi in una realtà parallela, un mondo a tratti incantato, a tratti crudele e freddo, un luogo in cui regna la Natura tutta, compresa la natura umana. Vita, morte, rinascita ed eterno oblio si muovono all’unisono, s’intersecano e riempiono gli spazi in un gioco di luci e ombre. Pare di essere di fronte a un’aurora boreale, uno spettacolo che ammalia e atterrisce ma che non può lasciare indifferenti.
Questo passaggio mi è piaciuto particolarmente: a ogni passo s'alzavano i ricordi dimenticati e sulle sponde dell'incanto danzavano tutti coloro che avevo conosciuto in vita. 
Un testo suggestivo, ricco di immagini poetiche. C’è la paura del dolore del trapasso e al contempo la gioia di scoprire che tutto muore per poter nascere di nuovo. Inquietudine e sollievo, magia e seduzione, curiosità e passione. Tanta tanta roba…


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3x Empty Re: x Mar Ago 30, 2022 5:27 pm

M. Mark o'Knee

M. Mark o'Knee
Cavaliere Jedi
Cavaliere Jedi

C'è un diffuso silenzio che permea tutto il testo, un silenzio che sa di picchi innevati circondati da foreste (le "splendenti montagne della luna calante"); un silenzio interrotto solo dal soffio del vento che accarezza i rami e i sentieri e dallo sgocciolio del ghiaccio a primavera. Un silenzio pieno di "ricordi dimenticati" che, come un piccolo torrente al disgelo, tornano vivi, rifioriscono, propprio nel momento in cui "L'anima mia non aveva più nulla da raccontare". E chi conserverà allora quei ricordi, se non "coloro che osservavano dalle rive"? Chi, se non "voi amici sulle sponde del fiume"?
E c'è un particolare parallelismo, quasi un ossimoro, che sapientemente accomuna spazio e tempo ("Un piccolo spazio mi separava dal tempo"), morte e vita, ghiaccio e primavera, in una perenne rinascita grazie alla quale "io sarò per sempre nel mio meraviglioso giardino delle orchidee nere", preso e perso nel ciclo "ancestrale della Natura Madre".
Il tutto affidato a una scrittura quasi sinestetica che trascina il lettore, che lo avvolge, come la corrente di un fiume, come il canto di una tempesta, per trasportarlo, in un folle viaggio da inverno a primavera, verso quella zona un po' crepuscolare che sta “Tra poesia e racconto, tra vita e morte...”.
Grazie
M.


______________________________________________________
"E perché è più utile scrivere di ciò che vuoi conoscere meglio, invece di ciò che credi di conoscere già." - Matteo Bussola

4x Empty Re: x Mar Ago 30, 2022 7:45 pm

Ospite


Ospite

Grazie grazie grazie, cerco di trasmettere sempre il senso del vero vivere nell'essere simbiosi con l'universo e lo faccio con queste scritture surreali che usano proprio gli ossimori per rendere tutto il senso dell'esistenza. Grazie ancora!

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