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Messaggio Da almarc Lun Ago 08, 2022 10:47 am

Vuole essere un racconto semiserio sul confinamento forzato a causa della pandemia.:
Ogni pomeriggio verso le quattro mi preparo per ricevere la visita di Matilde. Preferisco indossare una giacca sportiva e non il solito cardigan che mi rende goffo e più grasso di come sono. Per i pantaloni, invece, rimango in blue-jeans scoloriti. Com’è giusto, anch’io ho le mie idee, e non ci rinuncio, anche se sono consapevole di violare le più elementari regole di eleganza.
Il mio proposito, in realtà, non è quello di essere elegante, ma piuttosto di saper riprodurre quella trascuratezza ben calcolata, che so per esperienza essere molto gradita alle donne, Matilde compresa. Anche la casa deve riflettere lo stesso stato: in ordine ma non troppo. No a tazzine sporche o portacenere stracolmi, ma sì a un paio di riviste posate distrattamente sul tappeto davanti al caminetto e magari un pullover abbandonato sulla poltroncina.
Una raddrizzatina ai capelli, uno spruzzo di Acqua di Giò, ed eccomi pronto.
 
Per i nostri incontri amorosi, abbiamo scelto le quattro del pomeriggio: più che un desiderio è una necessità. Questa è l’ora, infatti, in cui il marito di Matilde si trova sicuramente in ditta. La quotidiana riunione degli agenti di vendita è fissata proprio per le quattro, e lui è il responsabile commerciale!
 
Nell’attesa cerco di darmi un contegno: sfoglio l’elenco dei concorsi letterari in scadenza, oppure leggo l’ultima mail della biblioteca.
 
Quando infine lampeggia l’icona di Skype che annuncia l’arrivo di una videochiamata, mi piazzo davanti alla webcam, e con un semplice clic lei subito mi appare, raggiante come il sole.
 
La nostra storia corre sui fili dell’ADSL da quasi un anno ormai. E’ meraviglioso come due persone, già grandicelle, possano amarsi anche così: liberamente... senza ostacoli. Non ci sono sentieri impervi da attraversare, autostrade da pagare, autovelox da schivare o scuse da inventare.
Con l’ADSL non c’è nulla di più comodo. Immagini osé e aridi numeri, affari miliardari e dialoghi galanti non fanno differenza nella pancia del computer. Tutto si trasforma nel magico linguaggio binario e galoppa sui fili, alla velocità della luce.
 
Oggi però mi sono arreso: le videochiamate non bastano a tenere viva una storia d’amore che era iniziata da poco, quando siamo stati obbligati a questa conversione a cent’ottanta gradi.
Non so lei, ma io non resisto al desiderio di un abbraccio, di una carezza e molto altro, per la verità.
Matilde, tuttavia, insiste nel dirmi che non è possibile, che c’è il rischio di contagiarsi, e poi c’è quel dittatore di suo marito: un uomo gelosissimo che sicuramente la farebbe pedinare se osasse uscire di casa senza una spiegazione plausibile, specie in questi tempi di pandemia.
 
Io ancora non ho tradito Matilde, ma ultimamente curo meno i dettagli preparatori al nostro incontro giornaliero, e temo di dover ammettere con sgomento di essere infatuato di un’immagine riflessa: non di una donna vera.
 

Proprio adesso, guarda caso, mentre ascolto distratto i discorsi di Matilde, è apparso sullo schermo ultrapiatto del mio Apple, il popup di una nuova signora che vorrebbe chattare con me… ma sì, quasi quasi mi butto su quest’altra: hai visto mai che finalmente sarà la volta buona, e con la scusa che da lunedì siamo in zona gialla e in più oggi è San Valentino, la convinco a un appuntamento in carne e ossa?
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Messaggio Da Petunia Lun Ago 08, 2022 3:27 pm

Ciao  @almarc 

racconto divertente e ben scritto. La pandemia ha costretto a ripiegare verso rapporti virtuali ma niente può sostituire il calore di un abbraccio. 
Il tuo personaggio pare un assiduo frequentatore delle chat di incontri e cura ogni dettaglio sia del proprio abbigliamento che dell’abitazione (chissà se in chat tutto questo darsi da fare sia così necessario) certo la storia tra lui e Matilde sembra promettente considerata la durata, ma alla fine se “non si quaglia” c’è già pronta un’alternativa. Chissà che lavoro fa il marito di Matilde. In epoca pandemica molto lavori si facevano da casa e le attività commerciali (tranne alcune specifiche) erano chiuse. La rete di agenti di commercio non mi ha convinta molto. Secondo me il marito andava a chattare con qualcun’altra… c’est la vie!
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Messaggio Da Molli Redigano Lun Ago 08, 2022 4:34 pm

Breve spaccato del disastro e dissesto psicologico che ha creato la pandemia in alcuni soggetti. Sicuramente il nostro amico frequentava già certi salotti (per rimanere in tema Different Rooms) virtuali, per cui il lockdown non ha fatto altro che accentuare tale frequentazione. Anche la "fedele" Matilde, sicuramente, cercava da sempre nuove amicizie, proprio in virtù della gelosia ossessiva del marito. 

Un testo che offre molteplici spunti di riflessione nella sua semplicità. Sicuramente un pregio. Scrittura lineare e pulita.

Grazie

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Messaggio Da Susanna Lun Ago 08, 2022 5:35 pm

Penna arrivata, racconto servito.
Sappi, così ti regoli, che non sono mai breve.
Purtroppo la pandemia ha picchiato duro per quanto attiene i rapporti interpersonali. Per fortuna la tecnologia distribuita ha consentito di mantenerli senza doversi servire ancora delle lettere! Con le nostre poste già di loro in affanno, poveri postini!
Il racconto è scritto bene, ho alcune mie note in calce al post, ma niente di che, risentono del mio modo di scrivere. Come sempre potrai accettare o meno le mie/nostre osservazioni.
Mi è piaciuto il tono leggero con cui quasi dialoghi col lettore: ehi, ti racconto cosa mi è successo oggi… In un racconto molto breve funziona, in questo caso c’è un che di semplice nel raccontarsi per il gusto di raccontarsi. Non sembrano, dal tono, esserci sentimenti forti o emozioni per il protagonista: era accaduto qualcosa, forse di non troppo impegnativo, che si stava trascinando e, complice la pandemia, può finire senza drammi. Certo il protagonista un po’ farfallone deve esserlo!
I racconti brevi non sono mai semplici da portare a termine senza rischiare di perdersi qualcosa e qui direi che non si sia perso nulla.
Bravo e come antipasto… gustato.
 
Le mie note:
Ogni pomeriggio, verso le quattro, mi preparo – utilizzerei due virgole
Questa è l’ora, infatti, in cui il marito di Matilde si trova sicuramente in ditta. La quotidiana ecc ecc: la spiegazione non aggiunge nulla alla storia, non la si ritrova oltre: ometterei e il racconto fila ugualmente. Non si interrompe il ritmo che sai saputo dare alla trama. Condivido il dubbio di @Petunia circa l'attività del marito in piena pandemia.
Hai messo in corsivo mail, Skype, webcam, popup, chattare: ormai sono termini entrati nell’ordinario, non necessitano di essere “enfatizzati”.
 E’ : è meglio È: suggerimento da chi “è stata imparata”: con correttore automatico di word si risolve e ti fa risparmiare un carattere. Sai com’è coi concorsi… uno spazio fa la differenza.
…di una carezza e molto altro, per la verità – vedi se così ti va meglio: …di una carezza. E molto altro, per la verità.  Spezzando la frase è più forte l’idea dell’altro che si aspetta. (Birichino!)
…riflessa: Non di una donna vera. Anche qui spezzerei per dare  maggior peso a quello che vuoi dire. Anche la virgola è meglio.

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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
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