La scelta

Catacombe di Siracusa, 2208 d.c.
 

I due ricercatori fissavano un grosso pulsante di pietra, antico, quasi ipnotico.

Ma è un racconto anche questo o è la presentazione del concorso?

Achillu ha scritto:Ma è un racconto anche questo o è la presentazione del concorso?

è un racconto

Molto pertinente: fantascientifico alla the day after, e bene augurante per il nostro sito... bello!.

I libri come rinascita.
I libri come resistenza.
Avevo pensato anche io a un tema simile, mai avrei potuto azzeccarne un risultato migliore.
Si capisce, fila bene e unisce fantascienza a un futuro possibile, anche se si spera di no ovviamente.
Evocativo l'ologramma.
Complimenti.

La tematica mi ha ricordato molto Fahrenheit 451.
I libri e la conoscenza come salvezza.
Un buon 100.

in effetti, come scrive achillu, potrebbe tranquillamente essere un messaggio di presentazione.
invece è un pezzo in gara che, tra l'altro, mi piace parecchio per quello che dice.
l'ignoranza, purtroppo, è in aumento pazzesco, e lo si vede ogni giorno.

Pezzo bellissimo. Un manifesto. Con un gran maestro così, tutti i libri del mondo saranno protetti e anche gli autori piccini piccini come noi troveranno un posticino nella caverna. 
Perché noi i libri li amiamo. Il racconto mixa con ironia le due tracce proposte. 
Sarebbero frasi da scolpire nella pietra 
Potete decidere se resistere o cedere. 
Se morire o rinascere.    
Se vivere una sola vita o viverne centinaia.   
Se salvare il mondo o solo voi stessi. 
A voi la scelta.


Top!

Hai voluto stupirci con effetti speciali, ma già mi avevi conquistato semplicemente con la grotta enorme ricolma di migliaia di volumi. Prendendo a prestito le parole di Jerry Calà non posso che associare a questa immagine la parola LIBIDINE.
Speriamo davvero che DT possa essere una bella miniera di spunti, idee e suggestioni per chi avrà il piacere di poterla frequentare.

P.S.
Non so perché, ma i due ricercatori, nel mio immaginario, avevano le sembianze di Nicola e Pier.

E allora non ci resta che conservare un così prezioso luogo che con la sua ironia il raccontatore del racconto ci fa scoprire in un futuro prossimo. Conservare la memoria dove altri un tempo hanno conservato se stessi è la meraviglia che muove l'uomo in quanto tale e che oltre ogni espressione è la memoria collettiva del chi siamo e dove andiamo... Apprezzatissimo.

A me sembrano affermazioni esagerate. 
Sembra quasi la nascita di un partito. 
Io avrei descritto la libreria con più calma, con meno editti. 
Con meno applausi. 
Se c'è ragione di essere contenti.
Teniamola nascosta.
Per rispetto.

Questi riferimenti molto familiari mi hanno mandato in sollucchero. Questo 100 però non è solo un simpatico espediente per celebrare questo nuovo spazio che ci ospita. Ha anche un messaggio graditissimo e condivisibile sulla funzione dei libri e della scrittura, ma si potrebbe dire in generale della cultura, fonte di salvezza e di rinascita. Temi centratissimi.

Vivere una vita sola o centinaia. La differenza è tutta lì. Tra scegliere le storie oppure no. Grandissimo!

Un po' Matrix, un po' no.
Si riallaccia al racconto "La fine delle biblioteche": in entrambi i casi non ci sono più testi scritti o forse sì, forse solo in una grotta a Siracusa, ma i tizi dell'altro racconto non lo sanno.
Storia simpatica e se gli unici libri rimasti contengono le nostre opere, tocca studiare la punteggiatura e i tempi verbali, altrimenti i posteri cosa imparano?
Racconto simaptico, scrittura lineare e pulita. Buona prova.

Applausi a scena aperta all'Autor e a un sacco di commentatori che mi hanno fatto commuovere, ridere e sorridere, ma vorrei sottolineare in specialmodo quello di Stefia: oro colato.

Io voto e sto zitta, non rivelerò il nome segretissimo di chi credo sia l'Autor, però in cambio chiedo il segreto del font

La cultura ci salverà sempre e comunque! Un cento che ispira tanta simpatia e la speranza per il futuro. Piaciuto assai. Complimenti, autor@

Metto un bravo perchè ho un sospetto su chi tu possa essere oh bravissimo autore. Bella l'idea di coinvolgere DT (quante parole è valso il logo?) alla sua nascita e in questa iniziativa dove hai coniugato i due temi perfettamente.

L'idea è buona e ben sostenuta da una scrittura efficace e da un buon ritmo. Il senso della frase finale è assolutamente condivisibile, ma per alcuni aspetti suona davvero un po' troppo come un manifesto. Ciò non toglie che il racconto mi sia piaciuto molto.

Ciao Aut-

Questo racconto potrebbe benissimo essere la copertina di questo 100's edizione speciale. Talmente tanto che mi è venuto il dubbio che non si trattasse di un racconto. E forse questo è sia il punto forte che il punto debole: un racconto che non sembra un racconto.
Il messaggio che porta è pienamente condivisibile. Spero che i capi di DT facciano uno strappo alla regola e mettano il racconto come primo dell'elenco nell'antologia, anche se non dovesse vincere.

Grazie e alla prossima.

Bellissimo, pensavo fosse un'invito alla  lettura nella biblioteca del forum, ben fornita di cultura, 
l'ologramma che rappresenta un uomo con la gamba spezzata è significativo, senza lettura e conoscenza, la scrittura zoppica.
Un ottimo messaggio, bravo autore!

Indubbiamente molto ruffiano questo 100 ma azzeccatissimo visto che siamo al battesimo del nuovo DT.
Come qualcuno ha già scritto più un manifesto che un racconto vero e proprio, soprattutto nella seconda parte e se è vero che le affermazioni finali sono quanto di più scontato si possa immaginare, tuttavia colpiscono al cuore tutti coloro che amano leggere e scrivere e in un momento storicamente drammatico come quello che stiamo vivendo (penso a tutti i teatri chiusi da troppo tempo).
Azzeccatissimo il titolo.

Anche se non è il mio campo, perché preferirei un campo di cime di rapa, devo ammettere che questo testo sarebbe perfetto per una campagna di marketing. Cari amministratori, non sottovalutatelo, anche in ottica social. Non è solo uno sponsor per DT, ma anche per un bene tra noi universalmente riconosciuto: i libri.

Detto questo, testo originale, anch'io ho qualche sospetto sulla mano ma mi astengo per ora.

Nemmeno l'avevo visto il logo DT.  Questo è un rimprovero che mi faccio: dovrei essere più attento, quando leggo le opere degli altri dovrei essere meno leggero.
Ti abbraccio, autore.

Nutrirsi di libri. Rinascere in cento vite, ognuna diversa con la sua storia lieta o triste.
Resistere al tempo avendo cura dei libri, anche delle storie che scrivere la nostra vita. Trovo questo cento molto efficace.