il gemello cattivo
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M. Mark o'Knee
Petunia
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il gemello cattivo
Siamo nati all'alba della mattina di Natale. Io per prima.
Senza complicazioni ho urlato a squarciagola la mia presenza nel mondo.
Mio fratello, al contrario, non condividendo il mio entusiasmo, si è messo di traverso.
Il suo egoismo ha ucciso nostra madre quella mattina e nostro padre un po' per volta nel corso degli anni.
Come tutti i gemelli, il legame che ci unisce va oltre la semplice condivisione dello stesso utero, dell'aspetto fisico e di un linguaggio tutto nostro fatto di sguardi e complicità.
È la persona che amo di più al mondo e anche quella che temo di più.
Ci sono lati oscuri nel suo modo di essere e io non posso fare a meno di pensare che sia inutile indagarne la natura. Lo amerei forse meno se scoprissi le reali motivazioni che lo rendono così diverso da me? Assolutamente no. Tuttavia non credo che anche lui farebbe lo stesso per me perché so bene che mio fratello è un buco nero.
Per quel che ne sappiamo, l'universo è ricco di questi corpi celesti tanto affascinanti e misteriosi quanto pericolosi e distruttivi per chi entra nella loro orbita.
I buchi neri esistono ma, essendo privi di luce, nessuno li vede eppure la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante ed inglobarla al loro interno, spegnendola.
Esistono persone, sulla Terra che si comportano esattamente così e mio fratello è una di queste.
Non essendo dotato di luce personale, cerca ed è attratto da chi, questa luce, la irradia naturalmente ed inconsapevolmente. Non può farne a meno per sopravvivere, è un suo bisogno primario.
Quando incontra sul suo cammino una persona che diffonde la sua luce generosamente, fa di tutto per conquistarla e tenerla con sé. Desideroso di splendere e affamato di devozione com'è, la inghiottisce, la fa sua e, senza rendersene conto, la spegne.
La sua ricerca, così come la sua fame, non ha mai fine ed io mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, l'unica a credere che prima o poi sarà sazio.
O semplicemente stanco.
Non è la prima volta che una ex di Bruno si presenta a casa nostra. Il fatto di essere la sua gemella spinge queste povere ragazze a rivolgersi a me per cercare di capire il suo atteggiamento.
In effetti potrei aiutarle se solo non arrivassero già troppo provate per riflettere con lucidità.
L'unica cosa che posso fare, il più delle volte, è invitarle a voltare pagina dopo aver inferto loro l'ultima ferita con le uniche due frasi che chiudono il discorso tra noi : « È fatto così» e « Lui non ti ha promesso niente, cara».
La giovane donna che oggi siede accanto a me sul divano in attesa del caffè conserva ancora amor proprio e dignità. È felice e innamorata, reduce da un romanticissimo fine settimana a Parigi con Bruno.
È plausibile.
Nella prima fase del rapporto (quello in cui lo preferisco) Bruno è adorabile: gentile, spiritoso, spigliato ma anche tenero, comprensivo, propositivo.
Il suo corteggiamento è fatto di una presenza continua ma non invadente in cui è del tutto naturale scambiarsi messaggi del buongiorno e della buonanotte, frasi romantiche e piccole confidenze.
È in questa fase che si nutre della loro energia ma le donne a cui la sottrae ne sono del tutto ignare e lo coinvolgono a poco a poco in tutti gli aspetti della loro vita perché si sentono al sicuro con lui.
Queste donne, anche quella che ho accanto, sono indipendenti, brillanti, con un buon lavoro, una consolidata cerchia di amici e una famiglia unita alle spalle.
Donne positive ed allegre. Donne che emanano luce. Donne che le amiche
invidiano perché hanno trovato l'uomo perfetto, così affidabile e gradevole con tutti.
Donne così maledettamente ingenue e desiderose di felicità da non sospettare nulla.
È comprensibile.
Bruno, d'altronde, è davvero adorabile e veramente coinvolto.
È lo specchio di ciò che cercano.
Se solo ascoltassero quella vocina che dal profondo chiede:« Come mai è ancora single, allora?» e non la zittissero con quell'altra più insistente: «Perché aspettava me! Siamo anime gemelle!».
Ingenue, l'ho già detto.
Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda, certo di averla conquistata, di aver riempito i suoi vuoti con attenzioni e desideri realizzati, certo di godere della sua totale fiducia ma soprattutto certo di avere per sé stesso tutta l'ammirazione di cui lei è capace.
Sono stati benissimo, lo so.
Appena scesi dall'aereo, però, Bruno l'ha salutata svogliatamente ed è tornato a casa.
La donna che ora beve il caffè con me non riesce a mettersi in contatto con lui da tre giorni ed è passata a vedere se sta bene.
Il suo candore mi intenerisce.
Io, giuro, vorrei poterle dire che il silenzio a cui l'ha costretta in questi giorni è solo l'inizio di un tormento senza fine a cui la sottoporrà da ora in avanti. Vorrei evitarle l'indifferenza e le bugie che dovrà tollerare. Vorrei risparmiarle la confusione e la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione “Dove ho sbagliato?”
«Succederà questo, cara» vorrei dirle «Bruno non ti cercherà più come prima. Sarà volubile, irascibile, prenderà le distanze, si negherà. E più lui si allontanerà più tu avvertirai una strana forma di dipendenza che ti spingerà ad inseguirlo. Chiederai attenzioni e spiegazioni ma riceverai in cambio un tumulto emotivo in cui sarai tu, quella sbagliata. Ti dirà che sei pesante, paranoica, con un brutto carattere. La cosa peggiore è che tu ci crederai e farai di tutto per essere come vuole lui, asseconderai le sue richieste, comprenderai il suo disagio. Ma non sarà mai abbastanza.
Ti lascerà e ti riprenderà mille volte, ti bloccherà sui social, per lui sarai invisibile.
Poi un giorno lo troverai ad aspettarti sotto casa con un mazzo di fiori, come se nulla fosse successo. Tu scambierai tutto questo per amore e lui si nutrirà avidamente della pena che gli fai.
Ti mostrerà il suo lato crudele, indifferente, insensibile e sadico.
Quando scoprirai che ha un'altra ( e si farà scoprire facilmente, per ferirti e mortificarti) e gli mostrerai la tua sofferenza, anche di fronte all'evidenza non si assumerà alcuna responsabilità, anzi. Sarà colpa tua, che lo hai trascurato, che non sei stata brava a letto, che sei ingrassata, che non gli piaci più.
Ti assicuro che starai male. Ne uscirai a pezzi, esausta, provata emotivamente e psicologicamente, annichilita dalle sue umiliazioni, dai suoi insulti, dalla sua crudeltà. Sarà difficile ricomporti.
Cara, tu sei solo un'altra vittima designata e Bruno ti manipolerà finché tu ne avrai la forza. Vai a casa. Salvati finché sei in tempo».
Io, giuro, vorrei dirglielo ma proprio mentre prendo coraggio Bruno esce dalla sua stanza.
La giovane donna abbandona la tazza di caffè sul tavolo e gli corre incontro come un cagnolino felice di rivedere il suo padrone.
Lui, di contro, le rivolge lo stesso sguardo con cui maledici il vigile che ti ha lasciato la multa sul parabrezza.
Si chiudono in camera.
Non c'è nulla che possa fare per lei.
Senza complicazioni ho urlato a squarciagola la mia presenza nel mondo.
Mio fratello, al contrario, non condividendo il mio entusiasmo, si è messo di traverso.
Il suo egoismo ha ucciso nostra madre quella mattina e nostro padre un po' per volta nel corso degli anni.
Come tutti i gemelli, il legame che ci unisce va oltre la semplice condivisione dello stesso utero, dell'aspetto fisico e di un linguaggio tutto nostro fatto di sguardi e complicità.
È la persona che amo di più al mondo e anche quella che temo di più.
Ci sono lati oscuri nel suo modo di essere e io non posso fare a meno di pensare che sia inutile indagarne la natura. Lo amerei forse meno se scoprissi le reali motivazioni che lo rendono così diverso da me? Assolutamente no. Tuttavia non credo che anche lui farebbe lo stesso per me perché so bene che mio fratello è un buco nero.
Per quel che ne sappiamo, l'universo è ricco di questi corpi celesti tanto affascinanti e misteriosi quanto pericolosi e distruttivi per chi entra nella loro orbita.
I buchi neri esistono ma, essendo privi di luce, nessuno li vede eppure la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante ed inglobarla al loro interno, spegnendola.
Esistono persone, sulla Terra che si comportano esattamente così e mio fratello è una di queste.
Non essendo dotato di luce personale, cerca ed è attratto da chi, questa luce, la irradia naturalmente ed inconsapevolmente. Non può farne a meno per sopravvivere, è un suo bisogno primario.
Quando incontra sul suo cammino una persona che diffonde la sua luce generosamente, fa di tutto per conquistarla e tenerla con sé. Desideroso di splendere e affamato di devozione com'è, la inghiottisce, la fa sua e, senza rendersene conto, la spegne.
La sua ricerca, così come la sua fame, non ha mai fine ed io mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, l'unica a credere che prima o poi sarà sazio.
O semplicemente stanco.
Non è la prima volta che una ex di Bruno si presenta a casa nostra. Il fatto di essere la sua gemella spinge queste povere ragazze a rivolgersi a me per cercare di capire il suo atteggiamento.
In effetti potrei aiutarle se solo non arrivassero già troppo provate per riflettere con lucidità.
L'unica cosa che posso fare, il più delle volte, è invitarle a voltare pagina dopo aver inferto loro l'ultima ferita con le uniche due frasi che chiudono il discorso tra noi : « È fatto così» e « Lui non ti ha promesso niente, cara».
La giovane donna che oggi siede accanto a me sul divano in attesa del caffè conserva ancora amor proprio e dignità. È felice e innamorata, reduce da un romanticissimo fine settimana a Parigi con Bruno.
È plausibile.
Nella prima fase del rapporto (quello in cui lo preferisco) Bruno è adorabile: gentile, spiritoso, spigliato ma anche tenero, comprensivo, propositivo.
Il suo corteggiamento è fatto di una presenza continua ma non invadente in cui è del tutto naturale scambiarsi messaggi del buongiorno e della buonanotte, frasi romantiche e piccole confidenze.
È in questa fase che si nutre della loro energia ma le donne a cui la sottrae ne sono del tutto ignare e lo coinvolgono a poco a poco in tutti gli aspetti della loro vita perché si sentono al sicuro con lui.
Queste donne, anche quella che ho accanto, sono indipendenti, brillanti, con un buon lavoro, una consolidata cerchia di amici e una famiglia unita alle spalle.
Donne positive ed allegre. Donne che emanano luce. Donne che le amiche
invidiano perché hanno trovato l'uomo perfetto, così affidabile e gradevole con tutti.
Donne così maledettamente ingenue e desiderose di felicità da non sospettare nulla.
È comprensibile.
Bruno, d'altronde, è davvero adorabile e veramente coinvolto.
È lo specchio di ciò che cercano.
Se solo ascoltassero quella vocina che dal profondo chiede:« Come mai è ancora single, allora?» e non la zittissero con quell'altra più insistente: «Perché aspettava me! Siamo anime gemelle!».
Ingenue, l'ho già detto.
Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda, certo di averla conquistata, di aver riempito i suoi vuoti con attenzioni e desideri realizzati, certo di godere della sua totale fiducia ma soprattutto certo di avere per sé stesso tutta l'ammirazione di cui lei è capace.
Sono stati benissimo, lo so.
Appena scesi dall'aereo, però, Bruno l'ha salutata svogliatamente ed è tornato a casa.
La donna che ora beve il caffè con me non riesce a mettersi in contatto con lui da tre giorni ed è passata a vedere se sta bene.
Il suo candore mi intenerisce.
Io, giuro, vorrei poterle dire che il silenzio a cui l'ha costretta in questi giorni è solo l'inizio di un tormento senza fine a cui la sottoporrà da ora in avanti. Vorrei evitarle l'indifferenza e le bugie che dovrà tollerare. Vorrei risparmiarle la confusione e la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione “Dove ho sbagliato?”
«Succederà questo, cara» vorrei dirle «Bruno non ti cercherà più come prima. Sarà volubile, irascibile, prenderà le distanze, si negherà. E più lui si allontanerà più tu avvertirai una strana forma di dipendenza che ti spingerà ad inseguirlo. Chiederai attenzioni e spiegazioni ma riceverai in cambio un tumulto emotivo in cui sarai tu, quella sbagliata. Ti dirà che sei pesante, paranoica, con un brutto carattere. La cosa peggiore è che tu ci crederai e farai di tutto per essere come vuole lui, asseconderai le sue richieste, comprenderai il suo disagio. Ma non sarà mai abbastanza.
Ti lascerà e ti riprenderà mille volte, ti bloccherà sui social, per lui sarai invisibile.
Poi un giorno lo troverai ad aspettarti sotto casa con un mazzo di fiori, come se nulla fosse successo. Tu scambierai tutto questo per amore e lui si nutrirà avidamente della pena che gli fai.
Ti mostrerà il suo lato crudele, indifferente, insensibile e sadico.
Quando scoprirai che ha un'altra ( e si farà scoprire facilmente, per ferirti e mortificarti) e gli mostrerai la tua sofferenza, anche di fronte all'evidenza non si assumerà alcuna responsabilità, anzi. Sarà colpa tua, che lo hai trascurato, che non sei stata brava a letto, che sei ingrassata, che non gli piaci più.
Ti assicuro che starai male. Ne uscirai a pezzi, esausta, provata emotivamente e psicologicamente, annichilita dalle sue umiliazioni, dai suoi insulti, dalla sua crudeltà. Sarà difficile ricomporti.
Cara, tu sei solo un'altra vittima designata e Bruno ti manipolerà finché tu ne avrai la forza. Vai a casa. Salvati finché sei in tempo».
Io, giuro, vorrei dirglielo ma proprio mentre prendo coraggio Bruno esce dalla sua stanza.
La giovane donna abbandona la tazza di caffè sul tavolo e gli corre incontro come un cagnolino felice di rivedere il suo padrone.
Lui, di contro, le rivolge lo stesso sguardo con cui maledici il vigile che ti ha lasciato la multa sul parabrezza.
Si chiudono in camera.
Non c'è nulla che possa fare per lei.
Ultima modifica di caracalla il Mer Feb 16, 2022 8:17 am - modificato 2 volte.
caracalla- Viandante
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A paluca66 garba questo messaggio
Re: il gemello cattivo
Ciao @caracalla e grazie per aver postato il tuo primo racconto su DT
Il testo è attraversato da sentimenti di rabbia, odio e amore che bucano il foglio e rendono la lettura viva e autentica. Ho avvertito una naturalezza che dà alla storia un valore aggiunto.
Sembra quasi una pagina di vita personale. La scelta di alcune parole è forte per esempio quando parlando del parto nella fase iniziale del racconto usi il verbo uccidere. (l’ha uccisa). Mi ha colpita molto.
Per contro, il testo è da revisionare. Ci sono tanti errori di formattazione (ad esempio la E’ anziché È) tante eufoniche (ed, ad) e la punteggiatura non sempre corretta, gli spazi. Ma questi sono aspetti che s’imparano… mentre la capacità di coinvolgere il lettore è una qualità che senz’altro ritrovo nel tuo scritto.
Il testo è attraversato da sentimenti di rabbia, odio e amore che bucano il foglio e rendono la lettura viva e autentica. Ho avvertito una naturalezza che dà alla storia un valore aggiunto.
Sembra quasi una pagina di vita personale. La scelta di alcune parole è forte per esempio quando parlando del parto nella fase iniziale del racconto usi il verbo uccidere. (l’ha uccisa). Mi ha colpita molto.
Per contro, il testo è da revisionare. Ci sono tanti errori di formattazione (ad esempio la E’ anziché È) tante eufoniche (ed, ad) e la punteggiatura non sempre corretta, gli spazi. Ma questi sono aspetti che s’imparano… mentre la capacità di coinvolgere il lettore è una qualità che senz’altro ritrovo nel tuo scritto.
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Re: il gemello cattivo
Grazie Petunia per essere stata il mio primo commento e per l'incoraggiamento!
Pensa che sulla punteggiatura mi ci sono anche impegnata!
La formattazione, invece, credo risenta del fatto che scrivo a mano e poi ricopio sul pc, ma questo è quello che mi racconto, per darmi un tono da nostalgica della bella grafia, magari non c'entra niente e devo solo stare più attenta. Grazie per avermelo fatto notare.
Ps Non è una pagina di vita personale, per fortuna
Pensa che sulla punteggiatura mi ci sono anche impegnata!
La formattazione, invece, credo risenta del fatto che scrivo a mano e poi ricopio sul pc, ma questo è quello che mi racconto, per darmi un tono da nostalgica della bella grafia, magari non c'entra niente e devo solo stare più attenta. Grazie per avermelo fatto notare.
Ps Non è una pagina di vita personale, per fortuna
caracalla- Viandante
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A Petunia garba questo messaggio
Re: il gemello cattivo
Ciao @caracalla
Mi permetto di lasciare alcune considerazioni sul tuo racconto, sia dal punto di vista formale sia per quanto riguarda i contenuti.
Nel testo si notano diverse imprecisioni: l'uso di E con l'apostrofo al posto di È; la d eufonica utilizzata davanti a qualunque vocale anziché con vocali "gemelle" (ed è, ad altri... NON ad uno, ed anche...); i segni di interpunzione vogliono lo spazio dopo e non prima, mentre le virgolette (o i caporali, come usi tu) in genere seguono la regola contraria (spazio prima e non dopo). Poi, certe volte manca qualcosa (per esempio in un paio di casi i caporali) e altre volte c'è qualcosa in più (per esempio, nella frase "Donne che le amiche le invidiano" il secondo "le" è di troppo). Ancora un paio di annotazioni sul piano formale, non dettate da regole questa volta: l'uso degli a capo mi sembra sia un po' eccessivo e renda la lettura poco fluida, a scatti; e, nella prima parte, toglierei tutto il pezzo che va da "per quel che ne sappiamo..." fino a "spegnendola", che fa troppo Wikipedia.
Ma fin qui niente che non si possa facilmente rimediare.
La cosa che invece mi convince poco nel racconto è proprio l'io narrante. Se effettivamente Bruno è il "gemello cattivo", davvero la sorella è "buona"? Lei ci dice che Bruno "è un buco nero", desideroso di spegnere le donne luminose (e qui può sorgere un altro dubbio: donne "portatrici di luce", Lucifere, quindi?) e dice anche che è "inutile indagarne la natura" per scoprire "le reali motivazioni che lo rendono così diverso da me"; ma andando avanti nella lettura, lei, così diversa, non sembra. E tutte le sue giustificazioni nel comportamento con le ex, tutti i suoi "vorrei (ma non posso)" lasciano trapelare una sensazione di ambiguità (accentuata da quei "cara" in corsivo) che stride parecchio con la sua presunta bontà. La sorella non ci parla mai di sé, non si definisce, se non per antitesi rispetto a Bruno, che comunque è giudicato e condannato fin dalla nascita: "Il suo egoismo ha ucciso nostra madre quella mattina e nostro padre un po' per volta nel corso degli anni". In definitiva, prima di addentrarmi in strane teorie psicanalitiche, devo dire che la storia mi lascia perplesso, proprio per quel senso di ambiguità che la pervade e che non mi ha abbandonato nonostante ripetute letture.
M.
Mi permetto di lasciare alcune considerazioni sul tuo racconto, sia dal punto di vista formale sia per quanto riguarda i contenuti.
Nel testo si notano diverse imprecisioni: l'uso di E con l'apostrofo al posto di È; la d eufonica utilizzata davanti a qualunque vocale anziché con vocali "gemelle" (ed è, ad altri... NON ad uno, ed anche...); i segni di interpunzione vogliono lo spazio dopo e non prima, mentre le virgolette (o i caporali, come usi tu) in genere seguono la regola contraria (spazio prima e non dopo). Poi, certe volte manca qualcosa (per esempio in un paio di casi i caporali) e altre volte c'è qualcosa in più (per esempio, nella frase "Donne che le amiche le invidiano" il secondo "le" è di troppo). Ancora un paio di annotazioni sul piano formale, non dettate da regole questa volta: l'uso degli a capo mi sembra sia un po' eccessivo e renda la lettura poco fluida, a scatti; e, nella prima parte, toglierei tutto il pezzo che va da "per quel che ne sappiamo..." fino a "spegnendola", che fa troppo Wikipedia.
Ma fin qui niente che non si possa facilmente rimediare.
La cosa che invece mi convince poco nel racconto è proprio l'io narrante. Se effettivamente Bruno è il "gemello cattivo", davvero la sorella è "buona"? Lei ci dice che Bruno "è un buco nero", desideroso di spegnere le donne luminose (e qui può sorgere un altro dubbio: donne "portatrici di luce", Lucifere, quindi?) e dice anche che è "inutile indagarne la natura" per scoprire "le reali motivazioni che lo rendono così diverso da me"; ma andando avanti nella lettura, lei, così diversa, non sembra. E tutte le sue giustificazioni nel comportamento con le ex, tutti i suoi "vorrei (ma non posso)" lasciano trapelare una sensazione di ambiguità (accentuata da quei "cara" in corsivo) che stride parecchio con la sua presunta bontà. La sorella non ci parla mai di sé, non si definisce, se non per antitesi rispetto a Bruno, che comunque è giudicato e condannato fin dalla nascita: "Il suo egoismo ha ucciso nostra madre quella mattina e nostro padre un po' per volta nel corso degli anni". In definitiva, prima di addentrarmi in strane teorie psicanalitiche, devo dire che la storia mi lascia perplesso, proprio per quel senso di ambiguità che la pervade e che non mi ha abbandonato nonostante ripetute letture.
M.
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M. Mark o'Knee- Cavaliere Jedi
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A SisypheMalheureux garba questo messaggio
Re: il gemello cattivo
Grazie M.
Farò tesoro delle tue considerazioni e aspetto un tuo commento dopo le modifiche.
Farò tesoro delle tue considerazioni e aspetto un tuo commento dopo le modifiche.
caracalla- Viandante
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A M. Mark o'Knee garba questo messaggio
Re: il gemello cattivo
Ciao @caracalla, intanto benvenuta su DT.
Evito ripetizioni e ti segnalo come a mio modestissimo avviso potresti sistemare alcuni periodi:
"È la persona che amo di più al mondo e anche quella che temo di più."
"È la persona che amo di più al mondo. E quella che temo di più."
Guarda un . come rafforza il concetto che vuoi esprimere.
"I buchi neri esistono ma, essendo privi di luce, nessuno li vede eppure la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante ed inglobarla al loro interno, spegnendola."
"I buchi neri esistono e sono privi di luce. Nessuno li vede, la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante, inglobarla al loro interno e spegnerla."
"La sua ricerca, così come la sua fame, non ha mai fine ed io mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, l'unica a credere che prima o poi sarà sazio."
"La sua ricerca e la sua fame non hanno mai fine. Mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, la sola a credere che prima o poi sarà sazio."
"Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda,"
Detta così sembra che Bruno faccia un weekend a Parigi con tutte le ragazze che seduce.
"Vorrei risparmiarle la confusione e la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione “Dove ho sbagliato?”"
"Vorrei risparmiarle la confusione, la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione: “Dove ho sbagliato?”"
"Io, giuro, vorrei dirglielo ma proprio mentre prendo coraggio Bruno esce dalla sua stanza."
Giura spesso questa sorella gemella...
Il pregio di questo racconto sta nella metafora Bruno / buco nero che tutto fagocita. L'introspezione psicologica in questo senso è calzante. Meno, come notato, è la narrazione, l'analisi comportamentale della sorella nei confronti del fratello gemello e delle sue "vittime". Più che un amore infinito / timore smisurato, mi sembra che qui ci sia di mezzo un rapporto d'amore fraterno / odio profondo. Ma non è che la cara sorella vorrebbe essere come Bruno?
Evito ripetizioni e ti segnalo come a mio modestissimo avviso potresti sistemare alcuni periodi:
"È la persona che amo di più al mondo e anche quella che temo di più."
"È la persona che amo di più al mondo. E quella che temo di più."
Guarda un . come rafforza il concetto che vuoi esprimere.
"I buchi neri esistono ma, essendo privi di luce, nessuno li vede eppure la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante ed inglobarla al loro interno, spegnendola."
"I buchi neri esistono e sono privi di luce. Nessuno li vede, la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante, inglobarla al loro interno e spegnerla."
"La sua ricerca, così come la sua fame, non ha mai fine ed io mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, l'unica a credere che prima o poi sarà sazio."
"La sua ricerca e la sua fame non hanno mai fine. Mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, la sola a credere che prima o poi sarà sazio."
"Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda,"
Detta così sembra che Bruno faccia un weekend a Parigi con tutte le ragazze che seduce.
"Vorrei risparmiarle la confusione e la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione “Dove ho sbagliato?”"
"Vorrei risparmiarle la confusione, la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione: “Dove ho sbagliato?”"
"Io, giuro, vorrei dirglielo ma proprio mentre prendo coraggio Bruno esce dalla sua stanza."
Giura spesso questa sorella gemella...
Il pregio di questo racconto sta nella metafora Bruno / buco nero che tutto fagocita. L'introspezione psicologica in questo senso è calzante. Meno, come notato, è la narrazione, l'analisi comportamentale della sorella nei confronti del fratello gemello e delle sue "vittime". Più che un amore infinito / timore smisurato, mi sembra che qui ci sia di mezzo un rapporto d'amore fraterno / odio profondo. Ma non è che la cara sorella vorrebbe essere come Bruno?
Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: il gemello cattivo
Molli, grazie per la tua lettura e per i punti che hai evidenziato. Hai ragione: basta poco per migliorare una semplice frase. Ottimi suggerimenti!Molli Redigano ha scritto:Ciao @caracalla, intanto benvenuta su DT.
Evito ripetizioni e ti segnalo come a mio modestissimo avviso potresti sistemare alcuni periodi:
"È la persona che amo di più al mondo e anche quella che temo di più."
"È la persona che amo di più al mondo. E quella che temo di più."
Guarda un . come rafforza il concetto che vuoi esprimere.
"I buchi neri esistono ma, essendo privi di luce, nessuno li vede eppure la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante ed inglobarla al loro interno, spegnendola."
"I buchi neri esistono e sono privi di luce. Nessuno li vede, la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante, inglobarla al loro interno e spegnerla."
"La sua ricerca, così come la sua fame, non ha mai fine ed io mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, l'unica a credere che prima o poi sarà sazio."
"La sua ricerca e la sua fame non hanno mai fine. Mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, la sola a credere che prima o poi sarà sazio."
"Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda,"
Detta così sembra che Bruno faccia un weekend a Parigi con tutte le ragazze che seduce.
"Vorrei risparmiarle la confusione e la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione “Dove ho sbagliato?”"
"Vorrei risparmiarle la confusione, la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione: “Dove ho sbagliato?”"
"Io, giuro, vorrei dirglielo ma proprio mentre prendo coraggio Bruno esce dalla sua stanza."
Giura spesso questa sorella gemella...
Il pregio di questo racconto sta nella metafora Bruno / buco nero che tutto fagocita. L'introspezione psicologica in questo senso è calzante. Meno, come notato, è la narrazione, l'analisi comportamentale della sorella nei confronti del fratello gemello e delle sue "vittime". Più che un amore infinito / timore smisurato, mi sembra che qui ci sia di mezzo un rapporto d'amore fraterno / odio profondo. Ma non è che la cara sorella vorrebbe essere come Bruno?
Questo racconto nasce come esercizio del corso di scrittura creativa che frequento. Mi sembrava adatto come prima pubblicazione su questo forum ma forse sono stata un po' precipitosa.
Le osservazioni sulla gemella "buona" sono comprensibilissime. Volevo fosse lei a spiegare il comportamento del fratello e si svelasse da sola, pur prendendo le distanze dal gemello.
Grazie ai vostri commenti si sta facendo largo l'idea di approfondire la storia, magari rendendola adatta alla sezione racconti progressivi.
(anche l'idea di mollare ha fatto capolino, ma sono una calabrese capotosta )
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Buona Serata
N.B. "Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda,"
Detta così sembra che Bruno faccia un weekend a Parigi con tutte le ragazze che seduce. (esattamente)
caracalla- Viandante
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Re: il gemello cattivo
Scusate se mi intrometto ma mi ha molto colpita la frase che hai detto:caracalla ha scritto:Molli, grazie per la tua lettura e per i punti che hai evidenziato. Hai ragione: basta poco per migliorare una semplice frase. Ottimi suggerimenti!Molli Redigano ha scritto:Ciao @caracalla, intanto benvenuta su DT.
Evito ripetizioni e ti segnalo come a mio modestissimo avviso potresti sistemare alcuni periodi:
"È la persona che amo di più al mondo e anche quella che temo di più."
"È la persona che amo di più al mondo. E quella che temo di più."
Guarda un . come rafforza il concetto che vuoi esprimere.
"I buchi neri esistono ma, essendo privi di luce, nessuno li vede eppure la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante ed inglobarla al loro interno, spegnendola."
"I buchi neri esistono e sono privi di luce. Nessuno li vede, la loro forza è tale da risucchiare tutta la luce circostante, inglobarla al loro interno e spegnerla."
"La sua ricerca, così come la sua fame, non ha mai fine ed io mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, l'unica a credere che prima o poi sarà sazio."
"La sua ricerca e la sua fame non hanno mai fine. Mi ritrovo a essere l'unica testimone del suo essere, la sola a credere che prima o poi sarà sazio."
"Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda,"
Detta così sembra che Bruno faccia un weekend a Parigi con tutte le ragazze che seduce.
"Vorrei risparmiarle la confusione e la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione “Dove ho sbagliato?”"
"Vorrei risparmiarle la confusione, la perplessità e l'inutile tormento di chiedersi in continuazione: “Dove ho sbagliato?”"
"Io, giuro, vorrei dirglielo ma proprio mentre prendo coraggio Bruno esce dalla sua stanza."
Giura spesso questa sorella gemella...
Il pregio di questo racconto sta nella metafora Bruno / buco nero che tutto fagocita. L'introspezione psicologica in questo senso è calzante. Meno, come notato, è la narrazione, l'analisi comportamentale della sorella nei confronti del fratello gemello e delle sue "vittime". Più che un amore infinito / timore smisurato, mi sembra che qui ci sia di mezzo un rapporto d'amore fraterno / odio profondo. Ma non è che la cara sorella vorrebbe essere come Bruno?
Questo racconto nasce come esercizio del corso di scrittura creativa che frequento. Mi sembrava adatto come prima pubblicazione su questo forum ma forse sono stata un po' precipitosa.
Le osservazioni sulla gemella "buona" sono comprensibilissime. Volevo fosse lei a spiegare il comportamento del fratello e si svelasse da sola, pur prendendo le distanze dal gemello.
Grazie ai vostri commenti si sta facendo largo l'idea di approfondire la storia, magari rendendola adatta alla sezione racconti progressivi.
(anche l'idea di mollare ha fatto capolino, ma sono una calabrese capotosta )
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Buona Serata
N.B. "Per Bruno il week end a Parigi è uno step fondamentale. E' il momento in cui è certo di avere in pugno la sua preda,"
Detta così sembra che Bruno faccia un weekend a Parigi con tutte le ragazze che seduce. (esattamente)
Mi sembrava adatto come prima pubblicazione su questo forum ma forse sono stata un po' precipitosa.
Qui si lavora tutti insieme per darci una mano a migliorare. Si fa esercizio.
Se si fosse perfetti saremmo negli scaffali delle librerie. Quindi non ti fermare, pubblica, fatti leggere e utilizza i commenti per quello che possono darti come spunto.
Scusate ma è un argomento al quale tengo particolarmente.
Petunia- Moderatore
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A tommybe e caracalla garba questo messaggio
Re: il gemello cattivo
Quoto totalmente il commento di Petunia.
Siamo qui per crescere e per confrontarci. E i commentatori più critici-attenti- puntigliosi etc sono anche i più utili. Poi ognuno di noi sa cosa si vuole migliorare nel testo e cosa invece ci piace proprio così,anche se non convince tutti .
Poi tornerò anche a commentare il racconto
Ele
Siamo qui per crescere e per confrontarci. E i commentatori più critici-attenti- puntigliosi etc sono anche i più utili. Poi ognuno di noi sa cosa si vuole migliorare nel testo e cosa invece ci piace proprio così,anche se non convince tutti .
Poi tornerò anche a commentare il racconto
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Hellionor- Admin
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A Petunia, tommybe e caracalla garba questo messaggio
Re: il gemello cattivo
Ho letto questo racconto nel periodo di pausa che mi ero presa. Riletto vi ho ritrovato le stesse sensazioni.
Un bel racconto: il classico bene contro male, personalità buona in toto, empatica e desiderosa di evitare dolori e disillusioni alle ragazze del fratello, il male interpretato da una persona alla fine anche subdola e consapevole di quello che fa. Ben tratteggiati i due estremi. Non mi ha sorpreso che poi la parte buona sia buona fino in fondo, anche col fratello: soccombe all'ineluttabilità di amarlo nonostante tutto e che qualsiasi cosa lei possa fare, lui non cambierà e ci saranno sempre nuove vittime.
Tragicamente reale.
Brava
Per quanto rigarda refusi e c. ti è già stato detto tutto: non avertene, lo spirito di questo forum è di tirar fuori dalle Penne il meglio e aiutarci a lasciarci alle spalle le imprecisioni. Tutto grasso che cola: se nessuno ti fa osservare quello che non va, potresti essere convinto che tutto fili per il verso giusto e alla prima "batosta" lo scoraggiamento è forte.
Un bel racconto: il classico bene contro male, personalità buona in toto, empatica e desiderosa di evitare dolori e disillusioni alle ragazze del fratello, il male interpretato da una persona alla fine anche subdola e consapevole di quello che fa. Ben tratteggiati i due estremi. Non mi ha sorpreso che poi la parte buona sia buona fino in fondo, anche col fratello: soccombe all'ineluttabilità di amarlo nonostante tutto e che qualsiasi cosa lei possa fare, lui non cambierà e ci saranno sempre nuove vittime.
Tragicamente reale.
Brava
Per quanto rigarda refusi e c. ti è già stato detto tutto: non avertene, lo spirito di questo forum è di tirar fuori dalle Penne il meglio e aiutarci a lasciarci alle spalle le imprecisioni. Tutto grasso che cola: se nessuno ti fa osservare quello che non va, potresti essere convinto che tutto fili per il verso giusto e alla prima "batosta" lo scoraggiamento è forte.
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Susanna- Maestro Jedi
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