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A proposito ddi gener iletterari
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A proposito ddi gener iletterari
Cari compagni di penna, oggi vorrei aprire una discussione sul genere letterario; mi punge vaghezza di partire da un’opera molto nota di Leopardi, della quale quasi tutti abbiamo letto qualcosa perché inserita nei programmi scolastici.
La domanda è: secondo il vostro parere, a quale genere letterario appartengono le OPERETTE MORALI?
Per favore, non mi date le risposte sentite e spesso ̶ da chi insegna lettere ̶ dette a scuola. È noto che il titolo stesso indica e qualifica un contenuto filosofico, espresso però in modo diverso rispetto a un saggio, perché breve ed espresso in tono minore e in stile satirico etc. etc… è noto che dei ventiquattro componimenti ben sedici sono intitolati Dialoghi etc. Cose sapute e risapute
Vi sto chiedendo una cosa diversa.
Supponiamo che un autore di oggi, per avventura, scrivesse il “Dialogo della Natura e di un Islandese” in quale genere lo inserireste?
Certo è un dialogo, ma il dialogo è una modalità di scrittura piuttosto che un genere; lo considerereste un pamphlet, un fantasy, un mix?
Non ditemi però cose ovvie e cioè che ogni opera va inquadrata nel contesto in cui è stata scritta, che anche il genere evolve etc, etc…
Vorrei conoscere opinioni inedite e personali, non quelle che si leggono sui libri o su google.
Ringrazio – se qualcuno lo farà ̶ chi parteciperà alla discussione.
La domanda è: secondo il vostro parere, a quale genere letterario appartengono le OPERETTE MORALI?
Per favore, non mi date le risposte sentite e spesso ̶ da chi insegna lettere ̶ dette a scuola. È noto che il titolo stesso indica e qualifica un contenuto filosofico, espresso però in modo diverso rispetto a un saggio, perché breve ed espresso in tono minore e in stile satirico etc. etc… è noto che dei ventiquattro componimenti ben sedici sono intitolati Dialoghi etc. Cose sapute e risapute
Vi sto chiedendo una cosa diversa.
Supponiamo che un autore di oggi, per avventura, scrivesse il “Dialogo della Natura e di un Islandese” in quale genere lo inserireste?
Certo è un dialogo, ma il dialogo è una modalità di scrittura piuttosto che un genere; lo considerereste un pamphlet, un fantasy, un mix?
Non ditemi però cose ovvie e cioè che ogni opera va inquadrata nel contesto in cui è stata scritta, che anche il genere evolve etc, etc…
Vorrei conoscere opinioni inedite e personali, non quelle che si leggono sui libri o su google.
Ringrazio – se qualcuno lo farà ̶ chi parteciperà alla discussione.
mirella- Padawan
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Re: A proposito ddi gener iletterari
Cercheò di recuperarle da qualche parte e, lettura racconti step permettendo, ci provo.
Sono tanto indietro nei commenti dei racconti letti nelle varie sezioni, ma ci provo.
Sono tanto indietro nei commenti dei racconti letti nelle varie sezioni, ma ci provo.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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Re: A proposito ddi gener iletterari
Ciao @mirella e grazie per aver proposto questa riflessione stuzzicante.
Dopo aver letto il dialogo della natura e di un islandese sento di condividere la tua perplessità.
Alla fine penso che se il testo fosse stato scritto oggi, sarebbe assai probabile trovarlo negli scaffali del fantasy. Di certo contiene alcuni elementi del pamplhlet, ma il fatto che il dialogo sia “impossibile” lo rende più simile a un genere fantastico. In fondo un buon fantasy è molto più legato alla realtà di quanto si possa pensare.
Il finale però lo distanzierebbe da questo genere. Niente lieto fine per il povero islandese mangiato dai leoni o mummificato dal vento (in questo caso la natura maligna avrebbe addirittura la meglio). Il bene non trionfa e il dubbio rimane. L’unica certezza è la grandezza di Leopardi.
Dopo aver letto il dialogo della natura e di un islandese sento di condividere la tua perplessità.
Alla fine penso che se il testo fosse stato scritto oggi, sarebbe assai probabile trovarlo negli scaffali del fantasy. Di certo contiene alcuni elementi del pamplhlet, ma il fatto che il dialogo sia “impossibile” lo rende più simile a un genere fantastico. In fondo un buon fantasy è molto più legato alla realtà di quanto si possa pensare.
Il finale però lo distanzierebbe da questo genere. Niente lieto fine per il povero islandese mangiato dai leoni o mummificato dal vento (in questo caso la natura maligna avrebbe addirittura la meglio). Il bene non trionfa e il dubbio rimane. L’unica certezza è la grandezza di Leopardi.
Petunia- Moderatore
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Re: A proposito ddi gener iletterari
Direi genere filosofico. Ammesso che esista... Sì, una raccolta di novelle a tema filosofico. Io le definirei così.
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"Stirpe miserabile ed effimera, figlio del caso e della pena, perché mi costringi a dirti ciò che per te è vantaggiosissimo non sentire?
Il meglio è per te assolutamente irraggiungibile: non essere nato, non essere, essere niente. Ma la cosa in secondo luogo migliore per te è morire presto."
SisypheMalheureux- Padawan
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Re: A proposito ddi gener iletterari
Scaricato il testo completo, senza commenti o chiavi di lettura condivise: mai studiato a scuola, mi prendo il giusto tempo per leggerli, @mirella, ringraziandoti per il suggerimento.
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"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
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