Nostalgie estive del secolo scorso
4 partecipanti
Pagina 1 di 1
Nostalgie estive del secolo scorso
Non c'erano ombrelloni. O meglio chi lo voleva se lo doveva portare da
casa e piantare nella sabbia con santa pazienza. Ci si accontentava
dell'ombra dei pini che, anche adesso, incoronano tutta la baia, distesi sul
costone a picco sul mare.
Il bar non esisteva ancora; però riuscivamo a dissetarci perché
sommergevamo le bottiglie in una polla naturale nascosta all'ombra di
uno spuntone di roccia, e avevamo sempre bevande fresche a
disposizione.
I più aggiornati del gruppo canticchiavano con sussiego le ultime canzoni
di Adriano Celentano, Gianni Morandi, Nico Fidenco, Fred Bongusto: non
erano ancora comparsi mangiadischi né radioline a transistors, perciò le
nostre voci, più o meno stonate, erano il sottofondo delle passeggiate sul
bagnasciuga o delle partite a carte sugli scogli umidi e scivolosi per le
alghe.
I bikini si chiamavano due pezzi e li portavano solo le turiste che
spuntavano raramente e diventavano l'attrazione del giorno.
Poi, senza neanche aspettare le fatidiche due ore dall'ultimo pasto,
finalmente il bagno, di corsa in acqua tutti insieme: gli spruzzi addosso a
chi si attardava a scendere, le risate, i tuffi dal pontile, le gare fra chi
avrebbe raggiunto per primo la boa, o chi rimaneva più a lungo sott'acqua.
Ogni volta un divertimento nuovo, anche se i gesti erano sempre gli stessi.
Quando si era proprio senza fiato ci si distendeva ad asciugarsi al sole sul
telo colorato, sbirciando di nascosto se il gruppo era sempre compatto, o
se qualcuno si era appartato con qualche nuova conoscenza.
Verso la fine del pomeriggio ci si arrampicava attraverso la pineta in
direzione della strada asfaltata, percorrendola di buon passo fino alle
porte del paese, dove il gruppetto cominciava a sfaldarsi.
Il risuonare degli zoccoli di legno, obbligatori per chi andava alla spiaggia,
avvertiva le mamme che si poteva cominciare a scaldare l'olio nella
padella.
Il profumo della frittura si spargeva per tutto il paese, semplice e gioiosa
chiusura di una giornata estiva nei primi, mitici, anni sessanta.
casa e piantare nella sabbia con santa pazienza. Ci si accontentava
dell'ombra dei pini che, anche adesso, incoronano tutta la baia, distesi sul
costone a picco sul mare.
Il bar non esisteva ancora; però riuscivamo a dissetarci perché
sommergevamo le bottiglie in una polla naturale nascosta all'ombra di
uno spuntone di roccia, e avevamo sempre bevande fresche a
disposizione.
I più aggiornati del gruppo canticchiavano con sussiego le ultime canzoni
di Adriano Celentano, Gianni Morandi, Nico Fidenco, Fred Bongusto: non
erano ancora comparsi mangiadischi né radioline a transistors, perciò le
nostre voci, più o meno stonate, erano il sottofondo delle passeggiate sul
bagnasciuga o delle partite a carte sugli scogli umidi e scivolosi per le
alghe.
I bikini si chiamavano due pezzi e li portavano solo le turiste che
spuntavano raramente e diventavano l'attrazione del giorno.
Poi, senza neanche aspettare le fatidiche due ore dall'ultimo pasto,
finalmente il bagno, di corsa in acqua tutti insieme: gli spruzzi addosso a
chi si attardava a scendere, le risate, i tuffi dal pontile, le gare fra chi
avrebbe raggiunto per primo la boa, o chi rimaneva più a lungo sott'acqua.
Ogni volta un divertimento nuovo, anche se i gesti erano sempre gli stessi.
Quando si era proprio senza fiato ci si distendeva ad asciugarsi al sole sul
telo colorato, sbirciando di nascosto se il gruppo era sempre compatto, o
se qualcuno si era appartato con qualche nuova conoscenza.
Verso la fine del pomeriggio ci si arrampicava attraverso la pineta in
direzione della strada asfaltata, percorrendola di buon passo fino alle
porte del paese, dove il gruppetto cominciava a sfaldarsi.
Il risuonare degli zoccoli di legno, obbligatori per chi andava alla spiaggia,
avvertiva le mamme che si poteva cominciare a scaldare l'olio nella
padella.
Il profumo della frittura si spargeva per tutto il paese, semplice e gioiosa
chiusura di una giornata estiva nei primi, mitici, anni sessanta.
emal- Viandante
- Messaggi : 9
Punti : 15
Infamia o lode : 0
Data di iscrizione : 22.09.21
Re: Nostalgie estive del secolo scorso
Adoro i racconti che parlano dei ricordi, i nostri ricordi che, a qualsiasi epoca appartengano, ci mostrano un mondo più semplice di quello che stiamo vivendo, dove le mille cose spesso non proprio necessarie di cui ci circondiamo ogni ora, non c'erano e le giornata duravano di più, le piccole cose davano molta più soddisfazione.
Mi hai portata con te in spiaggia, con descrizioni semplici ma efficaci.
Grazie.
Mi hai portata con te in spiaggia, con descrizioni semplici ma efficaci.
Grazie.
______________________________________________________
"Quindi sappiatelo, e consideratemi pure presuntuoso, ma io non scrivo per voi. Scrivo per me e, al limite, per un'altra persona che può capire. Spero di conoscerla un giorno… G. Laquaniti"
Susanna- Maestro Jedi
- Messaggi : 2406
Punti : 2654
Infamia o lode : 23
Data di iscrizione : 03.02.21
Età : 67
Località : Rumo (TN)
Re: Nostalgie estive del secolo scorso
Questo spaccato degli anni sessanta è davvero gradevole e genuino.
Ospite- Ospite
Re: Nostalgie estive del secolo scorso
Grazie mille a Susanna e a FraFree!
Ultima modifica di emal il Mar Set 28, 2021 8:40 pm - modificato 2 volte.
emal- Viandante
- Messaggi : 9
Punti : 15
Infamia o lode : 0
Data di iscrizione : 22.09.21
Re: Nostalgie estive del secolo scorso
Questo è il tuo ingresso, presumo. Credo sia il tuo primo scritto. E quindi ci mostri che conosci il fatto tuo. È scritto bene, ben circostanziato, con una scrittura scorrevole. Non posso nasconderti che non è la tipologia di racconto che amo, preferisco letture che vertono sulla sorpresa, sulla (pretesa) filosofia, sulla poesia in prosa. Eppure, questo racconto mi è piaciuto. Sono certo che porterai nuova linfa, che già ce n'è, a questa bella comunità. Grazie.
digitoergosum- Cavaliere Jedi
- Messaggi : 841
Punti : 936
Infamia o lode : 6
Data di iscrizione : 04.03.21
Età : 61
Località : Idro (BS)
Re: Nostalgie estive del secolo scorso
Ciao @emal
Ho molto apprezzato questa cartolina dei tempi andati. Trovo che tu abbia saputo restituire con efficacia l’atmosfera di spensieratezza che contraddistingueva il gruppo di giovani. Erano i primi anni sessanta e si era in pieno boom economico. I tormenti della guerra ormai solo un eco nei ricordi dei genitori, il mondo che si apriva agli “stranieri”, la musica proposta dai cantanti classici come Bongusto e Fidenco e il nuovo che avanzava come Morandi e Celentano. Senza smartphone, internet o altro, la socialità era fatta da incontri veri. Ci si conosceva, annusava, prendeva in giro e si aspettava il domani con ansia e fiducia.
Anni d’oro per certi aspetti soprattutto dopo lo tsunami pandemia che ha travolto tutti e specialmente i ragazzi di oggi.
Ti lascio alcuni spunti.
Il bar non esisteva ancora; però riuscivamo a dissetarci perché sommergevamo le bottiglie in una polla etc.
Non avrei usato il punto e virgola prima del però, magari meglio una virgola semplice. La parola sommergevamo potresti sostituirla con “immergevamo”
I bikini si chiamavano due pezzi e li portavano solo le turiste etc.
due pezzi lo scriverei in corsivo e, anziché portavano, preferirei indossavano.
I bikini si chiamavano due pezzi e li indossavano solo le turiste
Il risuonare degli zoccoli di legno (che bella questa immagine. Ho stampato quel rumore nel cervello!)
Ho molto apprezzato questa cartolina dei tempi andati. Trovo che tu abbia saputo restituire con efficacia l’atmosfera di spensieratezza che contraddistingueva il gruppo di giovani. Erano i primi anni sessanta e si era in pieno boom economico. I tormenti della guerra ormai solo un eco nei ricordi dei genitori, il mondo che si apriva agli “stranieri”, la musica proposta dai cantanti classici come Bongusto e Fidenco e il nuovo che avanzava come Morandi e Celentano. Senza smartphone, internet o altro, la socialità era fatta da incontri veri. Ci si conosceva, annusava, prendeva in giro e si aspettava il domani con ansia e fiducia.
Anni d’oro per certi aspetti soprattutto dopo lo tsunami pandemia che ha travolto tutti e specialmente i ragazzi di oggi.
Ti lascio alcuni spunti.
Il bar non esisteva ancora; però riuscivamo a dissetarci perché sommergevamo le bottiglie in una polla etc.
Non avrei usato il punto e virgola prima del però, magari meglio una virgola semplice. La parola sommergevamo potresti sostituirla con “immergevamo”
I bikini si chiamavano due pezzi e li portavano solo le turiste etc.
due pezzi lo scriverei in corsivo e, anziché portavano, preferirei indossavano.
I bikini si chiamavano due pezzi e li indossavano solo le turiste
Il risuonare degli zoccoli di legno (che bella questa immagine. Ho stampato quel rumore nel cervello!)
Petunia- Moderatore
- Messaggi : 2356
Punti : 2599
Infamia o lode : 43
Data di iscrizione : 07.01.21
Età : 60
Località : Prato
Re: Nostalgie estive del secolo scorso
Grazie davvero a digitoergosum e Petunia (che mi ha letto nel cuore, un cuore di bambina felice di passare le vacanze al mare a casa della nonna...)!
emal- Viandante
- Messaggi : 9
Punti : 15
Infamia o lode : 0
Data di iscrizione : 22.09.21
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|
Oggi alle 4:45 pm Da Fante Scelto
» Come un cristallo
Oggi alle 4:36 pm Da AurelianoLaLeggera
» Agata
Oggi alle 4:35 pm Da Fante Scelto
» Nascondino sotto le stelle
Oggi alle 4:29 pm Da AurelianoLaLeggera
» Piangi, fratellino
Oggi alle 4:17 pm Da Resdei
» Eliminato
Oggi alle 4:07 pm Da Achillu
» Obbligo o verità
Oggi alle 4:03 pm Da Resdei
» Il lanciatore
Oggi alle 4:02 pm Da Fante Scelto
» Different Staffetta Autonoma - Settimana del 09/09/2024
Oggi alle 3:24 pm Da Achillu