Tra muschi e licheni
«Nel serto d'alloro intrecciato
vidi il suo riflesso
distendersi tra la brughiera.
Di contorno gialli toni
e sospiri ventosi,
che dal mare nascevano...
Parevano voler dipingere
il suo volto
sull'umida terra»
Avevo cercato di lei
nella brina d'inverno
fino alle porte
delle viole di marzo
trovando solo immaginifiche emozioni.
Avevo lasciato in pegno
dolci lacrime
scolpite come cristalli
senza mai sapere del suo essere.
V'era un viottolo
che dalla vecchia casa
portava al bosco.
Mille e mille volte
i miei passi lo avevano intrapreso
e nemmeno i fauni
avevano voluto svelarmi il suo rifugio.
Con me portavo i segni del silenzio
e i sorrisi del dolore.
«Sì, il bosco sapeva di me,
sapeva di Amy
e dei suoi occhi
che mai potei più sfiorare»
Avevo compreso solo allora
quale fosse il contenuto
delle giare d'oro
che un giorno lei m'aveva donato.
Se mai fosse esistito
un mondo di fiabe
solo allora
avrei potuto amare Amy.
Se i ginepri
avessero potuto parlare
certamente avrebbero cullato il mio cuore
svelandomi i perché.
«Stanco e vecchio
chiesi al bosco
di farmi udire per un'ultima volta
la voce di Amy
prima che il velo dell'alba
svegliasse il mare
dal torpore della notte»
Il bosco ascoltò
lasciando che io mi perdessi
per sempre tra muschi e licheni
tra un sogno
e un bacio d'amore.