Cento sono i voli
e mille petali cadono sull'acqua.
Dormi mia musa
arpa e violini
cantano di te.
E neri corvi parlano nelle foreste.
E suoni stridono nel calvario dei versi.
Dormi ancora Hydrusa
che del tuo nome non possono avere
che dal tuo sonno non possono bere
che dalle tue labbra non ricevono amore.
Non sanno...
Non v'è ingresso nel giardino delle orchidee nere.
Nessuna porta,
nessuna uscita
Dormi dolce mia musa
nell'incanto del mio scrivere,
nel sangue delle foglie di pietra,
nella danza dei pupazzi di latta,
nelle vie del sentiero delle libellule nere.
Dormi acqua che irrighi i miei pianti
nella notte della poesia.
nelle note dei venti del nord.
Lascia il tuo corso irruente
e nell'estasi del sogno
abbraccia me
tuo eterno amante.