mirella ha scritto:Citazione "Poi secondo una regola un monologo dovrebbe essere una persona che parla in presenza di qualcuno altrimenti sarebbe un soliloquio. Ma credo che le sfumature siano molteplici. "
Giusto!
Sbagliato! Proprio una scemenza bella e buona, questa.
Ora dico la mia, visto che insistete sul punto, così, giusto per chiuderla una volta per tutte perché poi io non sono pagato da nessuno per dare lezioni di letteratura, qui, ma mi considero sicuramente più titolato di Wikipedia per poterne parlare.
La differenza tra monologo e soliloquio, che ribadisco essere una grandissima scemenza, merita come unica considerazione quella che ha detto Achillu.
Perché se vogliamo parlare di genere letterari, parliamo di genere letterari; se vogliamo fare la pulci alle parole, ci prendiamo una birra e diciamo tutto quello che vogliamo.
Il soliloquio, semplicemente, non esiste. Non si parla di soliloqui nei manuali di letteratura. Magari è bene avere in mente cosa significhi per accrescere la propria cultura, e mi sta bene, ma semplicemente stiamo parlando di cose assurde dal punto di vista letterario perché, semplicemente, non esiste.
Avevo messo in guardia da cosa dicesse Wikipedia sugli infermieri al tempo dei Romani perché sapevo esserci scritta l'imprecisione che ho riportato, mentre di questa - ribadisco - cretinata non avevo assolutamente idea. Se fosse emerso da qualche parte, appunto prima del concorso, sarei riuscito a dare indicazioni in proposito.
La verità è che i monologhi di questo step non erano "sbagliati" perché erano soliloqui, visto che è una specificazione che non serve a un cavolo di niente, in ambito letterario; non lo erano perché, appunto, gli Autori hanno pensato che bastasse scrivere in prima persona per crearne uno. Sarebbe come confondere la fantascienza con il fantasy e giustificarsi dicendo che si credeva bastasse l'inserimento di un elemento soprannaturale per renderlo tale.
Ora, se vogliamo davvero creare un discorso che abbia un minimo spunto razionale, dovremmo anche partire dal presupposto che non può essere Wikipedia a insegnarci cos'è un genere letterario.
Poi io la chiudo qui perché in questo mese e mezzo sono già dovuto scendere a patti troppe volte con me stesso per farmi andare giù monologhi che erano autobiografie in prima persona o umoristici che erano comici, e vi assicuro che per uno come me (molti di voi mi conoscono e sanno cosa intendo) non è stato facile.
Però che in molti seguiate Wikipedia e non vi venga neanche il dubbio che stiate leggendo delle cavolate, ecco, questo mi lascia un po' demoralizzato. Anche perché io in primis, nei commenti, ho cercato di evidenziare diverse volte, con delicatezza e con garbo, dove c'erano dei discostamenti dal genere. Ma se poi mi venite a dire che gli unici monologhi degni di questo nome non erano monologhi ma erano dei soliloqui che - non so se l'ho già detto - non esistono in letteratura, allora mi cadono le braccia e mi passa anche la voglia di interagire.
Senza astio verso nessuno.