Una costellazione col mio nome
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Rooms - Tutti i racconti :: Step 2 - Camera da Letto
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Re: Una costellazione col mio nome
Complimenti, è una bellissima storia, riesce a catapultarti in perfetta armonia in quell'ambientazione, del resto mi piace molto la protagonista, ma credo che ti sia avvicinata al monologo, toccandolo inizialmente e alla fine, nello svolgimento secondo il mio punto di vista era più una narrazione, scritta bene, ma lontana dal genere richiesto.
Questa frase: sarà dunque un ritratto salato, come le lacrime che ho versato in questi giorni. l'avrei messa tra virgolette, visto che credo volevi che si pronunciasse...
Ho notato che ci sono troppi punti di sospensione, ma comunque un buon lavoro e il titolo è meraviglioso.
Questa frase: sarà dunque un ritratto salato, come le lacrime che ho versato in questi giorni. l'avrei messa tra virgolette, visto che credo volevi che si pronunciasse...
Ho notato che ci sono troppi punti di sospensione, ma comunque un buon lavoro e il titolo è meraviglioso.
miichiiiiiiiiiii- Younglings
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Re: Una costellazione col mio nome
"Forse anche per te è così e il momento migliore del dipingere è quello in cui ti ritrovi a fissare la tavola vuota. Quello in cui ancora tutto è possibile. Quello in cui ti attraversa la sottile paura che ciò che disegnerai potrebbe anche non piacere. Quello in cui sei un pittore di tredici anni."
Inizio da qui. Che sia una tela o una pagina bianca, è come che mi sento ogni volta che scrivo. Grazie per averlo sintetizzato così bene. Possibilità e paura mischiate insieme. E poi quella scelta dei tredici anni, che chissà perché continuo a considerarla un'età fondamentale per me e ogni tanto penso che mi sveglierò e avrò quell'età lì e mi sarò sognato tutto quello che ho vissuto.
E poi questo: "È l’ora della melancolia, il momento perfetto in cui entrare in comunione con ciò che Dio ha creato e insieme il momento in cui ti accorgi che non ci riuscirai mai, in cui ti accorgi che sei troppo umano." Un'altra di quelle riflessioni che mi resteranno addosso per un po'. La malinconia è la mia chiave di interpretazione del mondo.
Ecco finalmente un racconto che parla di un'epoca lontanissima dalla mia sensibilità, ma lo fa con un linguaggio moderno (eh si che ci sta sbirciatina!).
In effetti come dice Fante ha una tale intensità che diventa impegnativo sostenerla in una lettura unica, ma lo considero più un pregio che un difetto, personalmente.
Titolo strepitoso, by the way. Continui a sentirla la paura che quello che disegnerai potrebbe anche non piacere?
Inizio da qui. Che sia una tela o una pagina bianca, è come che mi sento ogni volta che scrivo. Grazie per averlo sintetizzato così bene. Possibilità e paura mischiate insieme. E poi quella scelta dei tredici anni, che chissà perché continuo a considerarla un'età fondamentale per me e ogni tanto penso che mi sveglierò e avrò quell'età lì e mi sarò sognato tutto quello che ho vissuto.
E poi questo: "È l’ora della melancolia, il momento perfetto in cui entrare in comunione con ciò che Dio ha creato e insieme il momento in cui ti accorgi che non ci riuscirai mai, in cui ti accorgi che sei troppo umano." Un'altra di quelle riflessioni che mi resteranno addosso per un po'. La malinconia è la mia chiave di interpretazione del mondo.
Ecco finalmente un racconto che parla di un'epoca lontanissima dalla mia sensibilità, ma lo fa con un linguaggio moderno (eh si che ci sta sbirciatina!).
In effetti come dice Fante ha una tale intensità che diventa impegnativo sostenerla in una lettura unica, ma lo considero più un pregio che un difetto, personalmente.
Titolo strepitoso, by the way. Continui a sentirla la paura che quello che disegnerai potrebbe anche non piacere?
Asbottino- Cavaliere Jedi
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Re: Una costellazione col mio nome
ciao
dalla lettura del tuo racconto si esce migliori, arricchiti e con l'animo felice
all'idea di frequentare un forum dove si aggirano veri scrittori.
ho incontrato un personaggio storico che, sinceramente, non conoscevo.
l'hai rivestito di tanta e tale umanità da entrare subito in empatia con il lettore.
lo stile è meraviglioso, asciutto ma pieno di particolari fondamentali per la comprensione dell'epoca e del protagonista.
il titolo è meraviglioso.
non trovo veramente niente che non vada...
complimenti
dalla lettura del tuo racconto si esce migliori, arricchiti e con l'animo felice
all'idea di frequentare un forum dove si aggirano veri scrittori.
ho incontrato un personaggio storico che, sinceramente, non conoscevo.
l'hai rivestito di tanta e tale umanità da entrare subito in empatia con il lettore.
lo stile è meraviglioso, asciutto ma pieno di particolari fondamentali per la comprensione dell'epoca e del protagonista.
il titolo è meraviglioso.
non trovo veramente niente che non vada...
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Resdei- Maestro Jedi
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Re: Una costellazione col mio nome
come ho già scritto altrove, non sono amante dei monologhi, non mi coinvolgono più di tanto.
qui, però, sarà forse il fatto che non lo trovo un monologo al 100% ma più un racconto in prima persona, il coinvolgimento c'è.
c'è perché è scritto splendidamente, con descrizioni e frasi a volte ottimali.
c'è perché riesci a trasmettermi l'emozione, spesso.
unico appunto che faccio è la lunghezza, forse un po' eccessiva.
compimenti comunque.
qui, però, sarà forse il fatto che non lo trovo un monologo al 100% ma più un racconto in prima persona, il coinvolgimento c'è.
c'è perché è scritto splendidamente, con descrizioni e frasi a volte ottimali.
c'è perché riesci a trasmettermi l'emozione, spesso.
unico appunto che faccio è la lunghezza, forse un po' eccessiva.
compimenti comunque.
Arunachala- Admin
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Re: Una costellazione col mio nome
Ciao Aut-
L'impressione che ho è che, a partire da metà racconto, questo non sia più un monologo; perdo il contatto con il tempo e lo spazio della narratrice e il racconto diventa più narrazione che monologo. Solo alla fine il racconto torna a essere monologo.
Una frase mi ha inceppato la lettura, anche se volendo non è sbagliata: "È stata una farsa, lo so io, la sa Tito." Mi viene da chiedermi a cosa si riferisca il "la".
Mi è piaciuto lo studio che hai fatto sulla figura di Berenice; l'ho trovata così interessante dal tuo racconto che sono andato a cercare qualcosa per approfondire il discorso (le mie solite cose preferite: Wikipedia più discorsiva e Treccani più formale e precisa). Ho cercato anche la frase di Svetonio, giusto per non farmi mancare niente. La figura che viene fuori dal tuo racconto è una Berenice complessa, probabilmente il miglior personaggio di tutto questo secondo step, a mio avviso l'unico personaggio raccontato non dico a 360° ma da angolazioni molto diverse tra loro.
Il genere c'è per metà. Alessandria c'è. 79 d.C. c'è. La camera da letto c'è. Il disegnatore c'è.
Grazie e alla prossima.
L'impressione che ho è che, a partire da metà racconto, questo non sia più un monologo; perdo il contatto con il tempo e lo spazio della narratrice e il racconto diventa più narrazione che monologo. Solo alla fine il racconto torna a essere monologo.
Una frase mi ha inceppato la lettura, anche se volendo non è sbagliata: "È stata una farsa, lo so io, la sa Tito." Mi viene da chiedermi a cosa si riferisca il "la".
Mi è piaciuto lo studio che hai fatto sulla figura di Berenice; l'ho trovata così interessante dal tuo racconto che sono andato a cercare qualcosa per approfondire il discorso (le mie solite cose preferite: Wikipedia più discorsiva e Treccani più formale e precisa). Ho cercato anche la frase di Svetonio, giusto per non farmi mancare niente. La figura che viene fuori dal tuo racconto è una Berenice complessa, probabilmente il miglior personaggio di tutto questo secondo step, a mio avviso l'unico personaggio raccontato non dico a 360° ma da angolazioni molto diverse tra loro.
Il genere c'è per metà. Alessandria c'è. 79 d.C. c'è. La camera da letto c'è. Il disegnatore c'è.
Grazie e alla prossima.
Re: Una costellazione col mio nome
Berenice in questo racconto sembra disegnata come la Gioconda da Leonardo Da Vinci. È vero, si legge e non si vede ma è come se la vedessi, dipinta ad arte come tutte le stupende immagini racchiuse nel tuo testo e che se dovessi elencarle dovrei fare copia e incolla di praticamente tutto il monologo, che magari non lo è nel senso strettissimo del termine ma rispetto alla media siamo a livelli elevati, fra i più alti del concorso. Davvero davvero bello.
The fallen- Younglings
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Re: Una costellazione col mio nome
Berenice ringrazia tutti (soprattutto Mirella). Non ho molto da dire perché tutti gli appunti che mi sono stati fatti mi trovano d'accordo. Per le troppe parentesi storiche, ecco, è giusto, ma ho voluto metterle perché volevo essere il più chiaro possibile, volevo che il racconto fosse indipendente da Google, ma era un monologo e avrei potuto farne a meno. Poi sì, il pittore in realtà non risponde perché non capisce bene la lingua in cui parla Berenice, ma come Viv mi ha già confermato in altra sede (tranquillizzandomi) anche se si fosse capito subito questo particolare il senso di distanza del lettore non sarebbe mutato. Quindi. Ho proprio preso un granchio, e io che pensavo di aver avuto un'idea geniale
Un abbraccio a tutti, al prossimo giro!
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Akimizu- Cavaliere Jedi
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Re: Una costellazione col mio nome
Ciao [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] torno un attimo sul tuo racconto per farti i complimenti. Il tuo insieme a quello di Molli e di Digito sono lavori che ho trovato splendidi e avrebbero meritato la cinquina (come peraltro ho detto nel mio file del voto) La meritavano talmente tanto che non avrei reso giustizia assegnando un posto che non fosse a podio. Per questo ho privilegiato racconti che dal punto di vista di lettore hanno incontrato maggiormente i miei gusti, ma nulla toglie al fatto che quello che hai scritto sia un bellissimo racconto. Farò copia incolla per Digito e Molli.
Petunia- Moderatore
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Re: Una costellazione col mio nome
A me piace questa frase...ed ero addirittura felice.
È un racconto vecchio, ma non esistono racconti vecchi.
Applausi
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tommybe- Maestro Jedi
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