Millenials
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Different Tales :: Off Topic :: Archivio :: Different Rooms - Tutti i racconti :: Step 2 - Camera da Letto
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Re: Millenials
mah, sono piuttosto perplesso, sinceramente.
qualche sorriso me l'hai strappato, questo è innegabile, però i paletti sono tutti solo sfiorati.
dà l'impressione di essere stato scritto in fretta oppure di un racconto sistemato per lo step.
tra l'altro ho letto due situazioni, di lui e di lei, veramente esasperate.
negli anni 80 mi sono innamorato pure io ma non mi pareva di essere così rimba.
e non mi pareva che lei fosse così profonda.
ovviamente parlo di situazioni personali, quindi rimanga tra noi, mi raccomando.
qualche sorriso me l'hai strappato, questo è innegabile, però i paletti sono tutti solo sfiorati.
dà l'impressione di essere stato scritto in fretta oppure di un racconto sistemato per lo step.
tra l'altro ho letto due situazioni, di lui e di lei, veramente esasperate.
negli anni 80 mi sono innamorato pure io ma non mi pareva di essere così rimba.
e non mi pareva che lei fosse così profonda.
ovviamente parlo di situazioni personali, quindi rimanga tra noi, mi raccomando.
Arunachala- Admin
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Re: Millenials
Ciao.
Che dirti il tuo racconto mi è piaciuto un botto!
Sarà che mi ci sono rivista, io e le mie elucubrazioni mentali (per non usare un altro termine) mentre il mio lui dormiva o mangiava patatine.
Per questo non sono del tutto convinta che tu sia un uomo. Ma se lo fossi i complimenti sarebbero doppi per come hai tratteggiato la psicologia di due ragazzi di quegli anni.
Perché quella era la mentalità. E forse non era necessario anticiparlo nella parte iniziale.
Ho trovato il palleggio di pensieri molto divertente, anche perché accompagnato da un’ottima scrittura.
Per questo, secondo me, il racconto rispetta i paletti dello step. C’è il giardino dove ci si allontanava per parlare di nascosto, la camera da letto dove piangere sconsolati abbracciati al peluche.
Alcune frasi le ho trovate esilaranti:
Marco, pensando più velocemente che può, cerca di dare una risposta sensata.
…fisicamente superare una chiacchierata paranoica con la fidanzata brucia la stessa quantità di calorie che i due cechi stanno disperdendo sul campo…
Avrai intuito, forse, che il mio giudizio è più che positivo e il finale ti strappa veramente una risata. complimenti ancora.
P.S. Attila fratello di Dio è una parodia di Diego Abatantuono, insieme al somaro mannaro!
Che dirti il tuo racconto mi è piaciuto un botto!
Sarà che mi ci sono rivista, io e le mie elucubrazioni mentali (per non usare un altro termine) mentre il mio lui dormiva o mangiava patatine.
Per questo non sono del tutto convinta che tu sia un uomo. Ma se lo fossi i complimenti sarebbero doppi per come hai tratteggiato la psicologia di due ragazzi di quegli anni.
Perché quella era la mentalità. E forse non era necessario anticiparlo nella parte iniziale.
Ho trovato il palleggio di pensieri molto divertente, anche perché accompagnato da un’ottima scrittura.
Per questo, secondo me, il racconto rispetta i paletti dello step. C’è il giardino dove ci si allontanava per parlare di nascosto, la camera da letto dove piangere sconsolati abbracciati al peluche.
Alcune frasi le ho trovate esilaranti:
Marco, pensando più velocemente che può, cerca di dare una risposta sensata.
…fisicamente superare una chiacchierata paranoica con la fidanzata brucia la stessa quantità di calorie che i due cechi stanno disperdendo sul campo…
Avrai intuito, forse, che il mio giudizio è più che positivo e il finale ti strappa veramente una risata. complimenti ancora.
P.S. Attila fratello di Dio è una parodia di Diego Abatantuono, insieme al somaro mannaro!
Resdei- Maestro Jedi
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Re: Millenials
Inizio col dire che la scrittura è molto buona, non ci sono errori, e la lettura è risultata scorrevole e piacevole. Piacevole se penso al racconto fuori dal contesto del concorso. Ma purtroppo siamo chiamati a valutare secondo certi paletti e qui, a mio modesto avviso, ho letto qualcosa che si pone ai margini, che non è indirizzato dai paletti stessi, per cui non lo giudico positivamente.
Credo di trovarmi di fronte a un testo il cui umorismo sia assolutamente soggettivo. Personalmente, non mi ha fatto ridere né sorridere, nonostante la scelta dei personaggi volutamente stereotipati sia assolutamente verosimile. Potrei pensare a un monologo ma, se prima di questo step avevo qualche dubbio su cosa fosse realmente un monologo, dopo aver letto i racconti in gara ne ho ancora di più. Non me ne voglia l'aut di questo testo e neanche tutti gli altri.
I personaggi ci sono, ma come è stato notato, il loro status è soltanto nominativo (si dice così?), nel senso che la loro professione non cambia il corso degli eventi, non s'insinua nella trama. Stesso dicasi per l'ambientazione, camera da letto o giardino.
Un chiarimento che sottopongo agli amici che hanno già commentato e che commenteranno (lo chiedo perché probabilmente non ho capito un cazzo): ma i millennials non sono quelli nati dal 2000 in poi? Se qui eravamo nel 1982 e il tipo nasce otto anni dopo, ovvero nel 1990, mica è un millennial. Ripeto, magari non ho capito un cazzo io.
Comunque, un bel racconto per l'apposita sezione di DT.
Credo di trovarmi di fronte a un testo il cui umorismo sia assolutamente soggettivo. Personalmente, non mi ha fatto ridere né sorridere, nonostante la scelta dei personaggi volutamente stereotipati sia assolutamente verosimile. Potrei pensare a un monologo ma, se prima di questo step avevo qualche dubbio su cosa fosse realmente un monologo, dopo aver letto i racconti in gara ne ho ancora di più. Non me ne voglia l'aut di questo testo e neanche tutti gli altri.
I personaggi ci sono, ma come è stato notato, il loro status è soltanto nominativo (si dice così?), nel senso che la loro professione non cambia il corso degli eventi, non s'insinua nella trama. Stesso dicasi per l'ambientazione, camera da letto o giardino.
Un chiarimento che sottopongo agli amici che hanno già commentato e che commenteranno (lo chiedo perché probabilmente non ho capito un cazzo): ma i millennials non sono quelli nati dal 2000 in poi? Se qui eravamo nel 1982 e il tipo nasce otto anni dopo, ovvero nel 1990, mica è un millennial. Ripeto, magari non ho capito un cazzo io.
Comunque, un bel racconto per l'apposita sezione di DT.
Molli Redigano- Maestro Jedi
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Re: Millenials
Le prime undici righe, fino all’inizio della telefonata, sono pesanti, e ti confesso che mi avevano fatto presagire una brutta lettura. Invece, a sorpresa, il racconto prende vita a partire dall’inizio dialogo telefonico.
Ho trovato davvero spassosissimo il “doppio binario”, delle parole da una parte e dei pensieri maschili/femminili dall’altra.
Il modo in cui ricostruisci in modo perfetto la psicologia maschile e femminile e la loro reciproca dinamica nelle conversazioni è degno di una rivista di psicologia. È da manuale.
Io ci ho messo anni per capire che avveniva questo, nella testa del mio fidanzato, mentre io parlavo per ore, l’ho capito solo perché un giorno me l’ha confessata lui stesso, la tecnica del fare a intervalli regolari “sì, sì” e annuire, mentre si pensa beatamente ai fatti propri.
Anche la conclusione è fulminante.
La forma è buona, con qualche imprecisione:
- “È” ha questo accento, “È”, non questo, “é”, che si usa ad esempio con “perché”.
- “nel mentre non riesce”= mentre non riesce; “nel mentre” è un’espressione usatissima negli ultimi anni dai ragazzi nei temi.
- “do”, nella norma ortografica attuale, è sempre senza accento.
- Attila, flagello di Dio.
I paletti ci sono tutti, anche se i mestieri sono inseriti in modo “meccanico”.
In conclusione, un bel taglione sulle prime righe, poi il resto è fatto molto bene. Complimenti, a me sei piaciuto.
Arianna 2016- Maestro Jedi
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Re: Millenials
Ogni tanto spunto anch’io, con un commento random.
La tua abilità di scrittore è indiscussa, caro autore: la lettura scorre via che è un piacere, la tua penna è fluida e la resa è un testo – a mio parere – perfetto sotto il profilo stilistico e sintattico. Il tuo è un monologo teatrale, con un ritmo incalzante (il susseguirsi dei pensieri dei due durante la telefonata muta mi è piaciuto un sacco!).
Tra i paletti, quello gestito meglio è la data: hai messo il 1982 al cinema e alla radio, quindi non posso che essere contento di leggere Attila FLAGELLO (non fratello) di Dio e Borotalco (che bello quel film di Verdone!) oltre al pezzo di Falco.
Mannaggia, sono vecchio dentro.
Il paletto dei personaggi è praticamente inesistente. Non c’è nessun elemento che caratterizzi i due e questo, ahimè, è penalizzante.
Pochi e deboli anche i riferimenti alla stanza da letto e al giardino, inseriti come cornici alla telefonata e quindi non funzionali al racconto.
Insomma, il tuo testo è sicuramente valido in un contesto esterno al concorso; qui credo che sia un po’ penalizzato.
La tua abilità di scrittore è indiscussa, caro autore: la lettura scorre via che è un piacere, la tua penna è fluida e la resa è un testo – a mio parere – perfetto sotto il profilo stilistico e sintattico. Il tuo è un monologo teatrale, con un ritmo incalzante (il susseguirsi dei pensieri dei due durante la telefonata muta mi è piaciuto un sacco!).
Tra i paletti, quello gestito meglio è la data: hai messo il 1982 al cinema e alla radio, quindi non posso che essere contento di leggere Attila FLAGELLO (non fratello) di Dio e Borotalco (che bello quel film di Verdone!) oltre al pezzo di Falco.
Mannaggia, sono vecchio dentro.
Il paletto dei personaggi è praticamente inesistente. Non c’è nessun elemento che caratterizzi i due e questo, ahimè, è penalizzante.
Pochi e deboli anche i riferimenti alla stanza da letto e al giardino, inseriti come cornici alla telefonata e quindi non funzionali al racconto.
Insomma, il tuo testo è sicuramente valido in un contesto esterno al concorso; qui credo che sia un po’ penalizzato.
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IN GRAN SILENZIO OGNI PARTIGIANO GUARDAVA QUEL BASTONE SU IN COLLINA.
REACH OUT AND TOUCH FAITH! Sembrano di sognante demoni gli occhi, e i rai
del lume ognor disegnano l’ombra sul pavimento,
né l’alma da quell’ombra lunga sul pavimento
sarà libera mai!
Quel vizio che ti ucciderà
non sarà fumare o bere,
ma è qualcosa che ti porti dentro,
cioè vivere.
The Raven- Admin
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Re: Millenials
Ho appena fatto colazione, con la mia cialdina e i miei due biscotti secchi.
Da quando è sparita la moka succede così, ognuno per proprio conto, e siamo in due a casa.
Poi sono entrato qui per avere un 'buongiorno' e nella chat non c'era nessuno.
Ho riletto il tuo racconto, ispirato da qualche commento fresco.
La situazione è la stessa. Incomunicabilità, distanza, tristezza. Tanta tristezza.
E pensare che avresti dovuto scrivere un racconto umoristico.
Da quando è sparita la moka succede così, ognuno per proprio conto, e siamo in due a casa.
Poi sono entrato qui per avere un 'buongiorno' e nella chat non c'era nessuno.
Ho riletto il tuo racconto, ispirato da qualche commento fresco.
La situazione è la stessa. Incomunicabilità, distanza, tristezza. Tanta tristezza.
E pensare che avresti dovuto scrivere un racconto umoristico.
Ospite- Ospite
Re: Millenials
Un umorismo di nicchia, se si può dire, che o piace o non piace, ma spesso lo stato d'animo del lettore inficia la valutazione di un testo che tenta di far ridere ma non riesce, come nel mio caso. Mi prendo le mie colpe che nel contesto specifico sono relative ma apprezzo comunque l'intenzione molto coraggiosa, perché lo humor di questo genere è di alto livello e va studiato, provato e riprovato. Potrei giurare che all'epoca non ci fossero cordless, almeno in Italia, la Brondi lanciò il primo modello diversi anni dopo e potrei giurare che nella È maiuscola verbale l'accento sia grave. A rileggerti.
The fallen- Younglings
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Re: Millenials
Oh, ma sai che il tuo pezzo mi è piaciuto proprio tanto?
Allora, inizio però no, non lo trovo per niente in linea con il resto del testo, cambia il cappello introduttivo se proprio senti la necessità di inserirlo o altrimenti toglilo e basta. Così anticipi una cosa che si dimostra totalmente diversa da come me la presenti nel cappello introduttivo, che quindi non mi predispone alla lettura del tuo pezzo nel modo giusto. Quando ho capito dove volevi andare a parare, ho dovuto riprendere la lettura dall'inizio per calarmi nella giusta atmosfera.
Sfronderei un po' i Marco pensa Luisa pensa, così appesantiscono un po' la lettura, dove possibile senza creare confusione nella lettura li eliminerei.
Per il resto mi è piaciuto molto, mi ha fatto sorridere e ridacchiare, mi sono immaginata i tuoi personaggi che sono bel delineati e attraverso i loro pensieri riesco a farmene un'idea precisa.
A me questa battuta mi ha fatto ribaltare, mi ha fatto tornare in mente ragionamenti assurdi che spesso mi capita di fare:
Qualcosina da sistemare, ma un bel lavoro.
Brav.
Ele
Allora, inizio però no, non lo trovo per niente in linea con il resto del testo, cambia il cappello introduttivo se proprio senti la necessità di inserirlo o altrimenti toglilo e basta. Così anticipi una cosa che si dimostra totalmente diversa da come me la presenti nel cappello introduttivo, che quindi non mi predispone alla lettura del tuo pezzo nel modo giusto. Quando ho capito dove volevi andare a parare, ho dovuto riprendere la lettura dall'inizio per calarmi nella giusta atmosfera.
Sfronderei un po' i Marco pensa Luisa pensa, così appesantiscono un po' la lettura, dove possibile senza creare confusione nella lettura li eliminerei.
Per il resto mi è piaciuto molto, mi ha fatto sorridere e ridacchiare, mi sono immaginata i tuoi personaggi che sono bel delineati e attraverso i loro pensieri riesco a farmene un'idea precisa.
A me questa battuta mi ha fatto ribaltare, mi ha fatto tornare in mente ragionamenti assurdi che spesso mi capita di fare:
Insomma autor, mi hai convinta!Intanto Marco un giorno, mentre starà guardando una partita di calcio con un amico, distrattamente dirà: "Luca, sai se Luisa ha mai avuto un cavallo?"
Qualcosina da sistemare, ma un bel lavoro.
Brav.
Ele
Hellionor- Admin
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Re: Millenials
Cara Autrice, caro Autore.
quando ho visto i titoli dei racconti ne ho scelti due da tenere come ultima lettura, perchè mi ispiravano maggiormente. E il primo di questi due devo dire che non mi ha deluso. Il tuo è il racconto dello step che più mi ha divertito. Sì, è basato sugli stereotipi, che nella commedia funzionano sempre, ma sono utilizzati in maniera intelligente, conditi con quel giusto quantitativo di vintage che non guasta e che a molti risveglia sopiti ricordi spesso piacevoli (leggendoti mi è venuta in mente anche quella vecchia pubblicità della Sip, "ma quanto mi costi"). Lo scambio di "pensieri" tra i due protagonisti l'ho visto in relazione all'incontro tra i tennisti cechi (o cecoslovacchi, ma credo che anche cechi sia accettabile). Attila "fratello" di Dio è una voluta citazione e non un errore. Mi sono divertito molto e, se non ci fossero le forche caudine dei paletti ti metterei senza indugio nella mia cinquina. Ma ora devo fare un duro confronto con la mia coscienza.
Complimenti.
Grazie.
quando ho visto i titoli dei racconti ne ho scelti due da tenere come ultima lettura, perchè mi ispiravano maggiormente. E il primo di questi due devo dire che non mi ha deluso. Il tuo è il racconto dello step che più mi ha divertito. Sì, è basato sugli stereotipi, che nella commedia funzionano sempre, ma sono utilizzati in maniera intelligente, conditi con quel giusto quantitativo di vintage che non guasta e che a molti risveglia sopiti ricordi spesso piacevoli (leggendoti mi è venuta in mente anche quella vecchia pubblicità della Sip, "ma quanto mi costi"). Lo scambio di "pensieri" tra i due protagonisti l'ho visto in relazione all'incontro tra i tennisti cechi (o cecoslovacchi, ma credo che anche cechi sia accettabile). Attila "fratello" di Dio è una voluta citazione e non un errore. Mi sono divertito molto e, se non ci fossero le forche caudine dei paletti ti metterei senza indugio nella mia cinquina. Ma ora devo fare un duro confronto con la mia coscienza.
Complimenti.
Grazie.
______________________________________________________
I giorni indimenticabili della vita di un uomo sono cinque o sei in tutto. Gli altri fanno volume.
CharAznable- Maestro Jedi
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Età : 49
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Re: Millenials
Un umorismo intellettuale, analitico, per una storia sui contrasti e le incomprensioni tra un'anima che si tortura e si tormenta, lei, e un aspirante single che mangia patatine, fuma canne e guarda repliche di partite di tennis tra sconosciuti, lui. Personaggi che non hanno le nevrosi di quelli di Woody Allen, ma che un po' me li hanno ricordati. Paletti aggirati più che sfiorati, deboli accenni che ti tengono dentro per il rotto della cuffia. Incipit eliminabile, ma finale perfetto. Il racconto è di quelli che mi mette in crisi. Mi è piaciuto molto, ma me ne sono piaciuti anche tanti altri più centrati nelle dinamiche del concorso. Non lo so, ci penserò su, ma intanto complimenti.
Asbottino- Cavaliere Jedi
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Località : Torino
Re: Millenials
Ciao Aut-
Il film non è "Attila fratello di Dio" ma "Attila flagello di Dio", anche se una delle battute di Abatantuono è proprio: "Io sono Attila, il fratello di Dio".
"nemmeno esiste il problema che uno dei due sia vegetariano" è un giudizio del narratore che lascia un po' il tempo che trova, non avendo alcuna connessione con il resto.
Il racconto è giocato tutto sulle incomprensioni tra giovani uomini e giovani donne. Più di tutto è basato sull'egocentrismo di Marco e sulle paranoie di Luisa. In mancanza di social, è vero che all'epoca avveniva tutto nella mente dei giovani e nei discorsi con le amiche.
L'umorismo è presente proprio nella completa sconnessione tra ciò che immagina Luisa e ciò che pensa davvero Marco. Devo solo capire se quanto hai scritto posso considerarlo "originale" oppure una rivisitazione di qualcosa di già visto e se possa avere senso come punto di vista del 2021 sul 1982 o del 1982 su sé stesso.
Il racconto scorre senza problemi di lettura.
Il genere è umoristico; il giardino è un po' buttato lì; l'estate 1982 c'è; la camera da letto c'è; il disegnatore e l'infermiera sono solamente pretesti.
Grazie e alla prossima.
Il film non è "Attila fratello di Dio" ma "Attila flagello di Dio", anche se una delle battute di Abatantuono è proprio: "Io sono Attila, il fratello di Dio".
"nemmeno esiste il problema che uno dei due sia vegetariano" è un giudizio del narratore che lascia un po' il tempo che trova, non avendo alcuna connessione con il resto.
Il racconto è giocato tutto sulle incomprensioni tra giovani uomini e giovani donne. Più di tutto è basato sull'egocentrismo di Marco e sulle paranoie di Luisa. In mancanza di social, è vero che all'epoca avveniva tutto nella mente dei giovani e nei discorsi con le amiche.
L'umorismo è presente proprio nella completa sconnessione tra ciò che immagina Luisa e ciò che pensa davvero Marco. Devo solo capire se quanto hai scritto posso considerarlo "originale" oppure una rivisitazione di qualcosa di già visto e se possa avere senso come punto di vista del 2021 sul 1982 o del 1982 su sé stesso.
Il racconto scorre senza problemi di lettura.
Il genere è umoristico; il giardino è un po' buttato lì; l'estate 1982 c'è; la camera da letto c'è; il disegnatore e l'infermiera sono solamente pretesti.
Grazie e alla prossima.
Re: Millenials
Aruna, hai capito fischi per fiaschi. A me è piaciuto un sacco questo racconto. Perchè il buuu?
Ospite- Ospite
Re: Millenials
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] come ho scritto nel mio commento questo è l'unico racconto che ho sacrificato alla regola dei paletti perché mi è sembrato che il mancato rispetto degli stessi fosse un po' troppo evidente.
però ci tengo a ribadire che il racconto in sé per me è riuscitissimo e sta abbondantemente sul podio idea e realizzazione qualitative.
Bravissima!
però ci tengo a ribadire che il racconto in sé per me è riuscitissimo e sta abbondantemente sul podio idea e realizzazione qualitative.
Bravissima!
paluca66- Maestro Jedi
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Re: Millenials
paluca66 ha scritto:[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] come ho scritto nel mio commento questo è l'unico racconto che ho sacrificato alla regola dei paletti perché mi è sembrato che il mancato rispetto degli stessi fosse un po' troppo evidente.
però ci tengo a ribadire che il racconto in sé per me è riuscitissimo e sta abbondantemente sul podio idea e realizzazione qualitative.
Bravissima!
E io invece ringrazio te e tutti quelli che hanno votato il racconto: non pensavo di ricevere tutti questi voti!
caipiroska- Cavaliere Jedi
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